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    Napoli, Garcia via? Non solo Conte, De Laurentiis pensa a un nome clamoroso

    NAPOLI – Chissà quanto si sarà trattenuto De Laurentiis per evitare di esternare tutto il suo malumore nei confronti del tecnico Garcia, da lui scelto la scorsa estate per sostituire Luciano Spalletti. Si sarà morso la lingua più volte, anche se il messaggio che ha mandato ieri al mondo Napoli dall’Università Luiss di Roma è stato fin troppo chiaro. «Con Garcia sto vivendo un momento no – ha ammesso nel corso di una tavola rotonda organizzata da La Repubblica – e prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni scelta affrettata è sbagliata. Ora testa bassa, pedalare e lavorare. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. L’unica responsabilità che ho, oltre ad aver scelto l’allenatore, è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castelvolturno».
    De Laurentiis, le parole su Thiago Motta e Luis Enrique
    Quando parla don Aurelio non bisogna sforzarsi alla ricerca delle interpretazioni e ieri ha confermato questo suo modus operandi, lasciando intendere che il coach francese cammina sul filo del rasoio ed il suo esonero è solo una questione di tempi collegati al nome del tecnico che De Laurentiis vorrebbe prendere al posto di quello che non è mai stato la prima scelta per i campioni d’Italia. «Ne ho chiamati parecchi – ha ammesso il patron – ho interrogato Thiago Motta, ma non ha voluto rischiare di prendere il posto di un allenatore che ha fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia: guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni». LEGGI TUTTO

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    Stasera Bari-Palermo: la B riparte alla grande

    TORINO – La Serie B inizia stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con una gara d’apertura di lusso, Bari-Palermo (le altre partite fra sabato e domenica, in tutto otto su dieci, in attesa che si definiscano le posizioni di Lecco e Reggina). Il Bari disputò anche la partita d’apertura del 2022, quando iniziò a far capire a tutti di che pasta era fatto, sfiorando la vittoria a Parma (finì 2-2). A distanza di un anno, è tutta un’altra storia. La Serie A mancata a giugno per due minuti, la beffa per i 58mila del San Nicola firmata dal Cagliari di Ranieri & Pavoletti, va archiviata al più presto. Il Bari però, è in ritardo sia sul campo che sul mercato e sta recuperando in queste ore. Sul campo è reduce dal 3-0 incassato dal Parma in Coppa Italia, in cui la squadra di Mignani ha mostrato di essere ancora un cantiere. I ranghi si devono ancora completare: Diaw è stato ufficializzato a Ferragosto, Edjouma è appena sbarcato (e potrebbe essere un grande colpo, oggi già titolare in mezzo, forse), così come il portiere brasiliano Brenno. Insomma, il vero Bari, il cui obiettivo stabilito dai De Laurentiis sono i playoff, lo vedremo solo a mercato chiuso, delle big del campionato è la più indietro, questo aveva detto il tonfo col Parma. Ma i dubbi maggiori sono sulle partenze: Cheddira (cessione ormai definita), Antenucci e Folorunsho nel 2022/23 aveva segnato 41 gol. Ora, in avanti, sarà affare di Menez (non si discute, ma ha 36 anni e va gestito), Diaw (dopo l’annata di Modena tornato quasi ai suoi massimi livelli), Nasti (il miglior attaccante italiano del 2003), Sibilli (al Pisa pochi gol ma sempre belli e decisivi) e il francese Scheidler (deve crescere, s’è visto poco nella passata annata, pur essendo un investimento importante dei De Laurentiis). E al San Nicola sbarca il Palermo di Corini che fin dal primo giorno della nuova stagione, ha gettato la maschera. Un anno fa, la società giocava a sottovalutare la forza dei rosanero, stavolta si sbandiera ai quattro venti la voglia di andare in A. E i mezzi potrebbero esserci perché si sta facendo un mercato molto interessante. Sono giunti due tipi di giocatori. Quelli che sanno come si vince la B (Lucioni, Ceccaroni, Insigne e Mancuso), uniti ai migliori prospetti del calcio italiano (Vasic, Desplanches ma è sfumato Prati che ha scelto il Cagliari). Ne uscirà una squadra, capitanata dal totem Brunori in avanti, capace di fare un campionato di vertice? Se scocca l’amore, magari sì, è noto come il pubblico del Barbera possa fare la differenza. L’importante sarà non replicare l’andazzo della scorsa stagione, quando il Palermo batteva le big della B ma poi gettava via i playoff all’ultima giornata nell’assurdo 2-2 interno col Brescia. Corini, dopo i fasti da giocatore dei rosanero, da allenatore deve ancora conquistare la piazza. Per questa stagione, ritenendo di avere i giocatori giusti, riparte da quel 4-3-3 che nella passata annata non aveva funzionato molto (i risultati arrivavano soprattutto mettendosi col 3-5-2) ma qualche dubbio che sia il modulo migliore, c’è anche per quest’anno. Però, l’esordio stagionale in Coppa Italia è stato confortante, la partita giocata alla pari a Cagliari, coi sardi capaci di vincere solo alla fine dei supplementari, lascia ben sperare. Quel che conta, è aver visto un Palermo con una solidità maggiore, una delle cose che sono più mancate nella scorsa annata. Ed essere solidi, è il primo passo per fare tanta strada. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Garcia, Giuntoli assente: zero parole da De Laurentiis

    Giuntoli e la Juventus, zero parole da De Laurentiis
    Nel corso della conferenza stampa per presentare il nuovo tecnico Rudi Garcia il direttore sportivo era assente. Chi ha partecipato è ovviamente De Laurentiis, che non ha ricevuto nessuna domanda e non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito a quanto sta accadendo (oltre ad essersi espresso sulla questione Superlega). Dall’altro lato era presente anche Maurizio Micheli, attuale dirigente di riferimento dell’area tecnica. Si è trattato di un silenzio assordante, con Giuntoli (che durante la festa Scudetto ha ringraziato di tutto il presidente) che continua a sperare che il matrimonio con la Vecchia Signora possa sbloccarsi il prima possibile. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis e gli ultrà Napoli, la foto virale: incontro e pace fatta

    De Laurentiis, la foto con gli ultrà del Napoli
    In merito alla situazione dei tifosi chi ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro è stato Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli, in prossimità della sfida di Serie A contro il Verona, ha infatti postato sul suo profilo Twitter una foto che lo ritrae con un gruppo di tifosi partenopei. L’immagine, che De Laurentiis ha pubblicato scrivendo: “Napoli siamo noi. Presidente e tifosi uniti per vincere!” ha subito fatto il giro del web. LEGGI TUTTO

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    Bari: in 5mila a Venezia sognando la A

    TORINO – Dopo aver conquistato la vetta della B col roboante 6-2 al Brescia, ora tutta Bari sogna mentre la famiglia De Laurentiis si gode, col Napoli in testa alla A, la soddisfazione di primeggiare in entrambe le categorie. Per dare l’idea dell’entusiasmo che si respira a Bari, basta dire che sabato, per la trasferta di Venezia, saranno 5mila i tifosi pugliesi al seguito, un esodo per provare a spingere ancora più in alto la squadra di Mignani, magari tentare la fuga e distanziare Reggina e Brescia, in vetta con loro. Così, per una partita cruciale si affronteranno gli 815 chilometri che separano Bari da Venezia (anche se molti tifosi saranno migranti che vivono al Nord), per una partita che non si annuncia semplice, visto che i lagunari sono reduci dalla clamorosa vittoria di Cagliari, un 1-4 dettato soprattutto dai 2 gol (e 1 assist) dell’asso russo Denis Cheryshev, entrato all’ora di gioco ribaltando la partita. Ma il Bari di Mignani non va dimenticato che è l’unica squadra della B che non ha ancora perso. Che ha il miglior attacco del campionato (16 gol), con la miglior coppia di punte, Cheddira (7 gol, capo cannoniere della B, 12 stagionali mettendoci i 5 in Coppa Italia) e l’infinito Antenucci (4 reti) che a 38 anni non smette di stupire, così come Di Cesare nel cuore della difesa che di anni ne ha 39. Ma della Mignani band meritano una citazione anche il portiere Caprile, il miglior 2001 nel suo ruolo, fresco di esordio nell’Under 21; contro il Brescia ha fatto il suo debutto dall’inizio il terzino franco-algerino Dorval, 21 anni, molto interessante, pescato in estate in Serie D, al Cerignola, un assist è suo nel trionfo sul Brescia; la mediana Maita-Maiello-Folorunsho è una delle più efficaci della B perché tutti e tre interpretano al meglio le due fasi con Folorunsho (già 3 gol e 1 assist) che sembra aver fatto il definitivo salto di qualità. E sulla trequarti Bellomo, tornato a casa dopo aver girato tutto lo Stivale, giocando per la sua gente dà qualcosa in più. Insomma, questo Bari, che in estate non partiva in prima fila nella lotta per la A, in realtà dimostra di avere tutte le carte in regola per provare a riconquistare la massima categoria, che Bari salutò nel 2011. Anche perché in casa, la spinta del San Nicola è la più forte. La partita interna col Palermo resta quella col maggior numero di spettatori in questo campionato (35.377) e i pugliesi, secondo il sito pianetaserieb.it hanno la miglior media di presenze di questa B: 25.805, davanti a Genoa (23.551) e Palermo (21.092).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO