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    Con Berardi, il Sassuolo che verrà

    TORINO – Chissà dove potrà arrivare il Sassuolo di Fabio Grosso, approdato alla sosta per le Nazionali dopo aver inflitto un 6-1 al povero Cittadella, partita che, fra le altre cose, ha riconsegnato al clan neroverde il talento di Domenico Berardi, 30 anni compiuti il 1° agosto, rientrato in campo a distanza di sette mesi dall’infortunio al tendine d’Achille. Diciamolo subito, a scanso di equivoci: se a gennaio un top club, non necessariamente italiano, versa al Sassuolo una decina di milioni, l’ormai ex ragazzo calabrese nato a Cariati, a cui è legata la storia gloriosa degli ultimi 12 anni del club emiliano, saluta tutti. Qualche abboccamento c’era stato anche in estate, timidi sondaggi e nulla più, perché poi si voleva vedere come Berardi veniva fuori dall’infortunio del 3 marzo scorso, quando riportò la lesione completa del tendine d’Achille che, fra l’altro, gli ha pure fatto saltare gli ultimi fallimentari Europei. Infortunio pesante, basti ricordare quanto ci mise Spinazzola a superare analogo problema. Restando al Sassuolo, come s’accennava, la storia recente del club corrisponde alla carriera di Berardi, che esordì in B il 27 agosto 2012, a 18 anni appena compiuti, un legame che si è dipanato per 12 anni, con 352 presenze e 133 gol. Sabato, contro il Cittadella, Mimmo, così invocato dai tifosi, è subentrato al 74’ per prendere il posto di Laurienté, un altro che a gennaio potrebbe fare i bagagli. La partita era già sul 5-1, Berardi si è associato alla festa, servendo il comodo assist per il 6-1 finale di Thorstvedt, altro gioiello della boutique Sassuolo che a gennaio sarà ricercato. E chissà che valutazioni si faranno allora nel clan neroverde. Oggi il Sassuolo è terzo, a un sol punto dal sorprendente e imbattuto Spezia di D’Angelo che, sostanzialmente, sta davanti ai neroverdi per quell’1-4 che il Sassuolo aveva incassato in casa dalla Cremonese lo scorso 31 agosto, forse l’unica partita che il gruppo di Grosso ha sin qui veramente cannato. Tornando invece a Berardi, ha dato un segnale importante col suo rientro… anticipato. Eh già, perché in estate si era già fissata la data del suo rientro in campo, metà ottobre, cioè dopo la sosta per le Nazionali, e non prima. Tornare in campo seppur in lieve anticipo, nel successo stagionale più largo, è un ottimo segnale per futuro. Qualsiasi sia il futuro che attende il gruppo di Fabio Grosso. L’eroe del Mondiale 2006, nel 2023 portava il Frosinone in A dosando le forze della rosa a disposizione con bilancino del farmacista. Anche col Sassuolo sta ben distribuendo su più giocatori possibili il minutaggio di chi va in campo. Quel Frosinone si prese il campionato 2022/23 a novembre, dopo l’ultima sosta annuale per le Nazionali. E questo Sassuolo potrebbe fare lo stesso percorso, con in più l’incognita del mercato di gennaio quando ci sarà la fila per accaparrarsi i maggiori talenti neroverdi. Ma già quest’estate il Sassuolo ha dimostrato di saper gestire il problema. Non a caso, delle tre retrocesse dalla A – le altre due sono Frosinone e Salernitana – è l’unica in grado di lottare per le A diretta. E potrebbe farlo sino a maggio. LEGGI TUTTO

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    Boom Laurienté: la stanza con Mbappé, il Toro sfiorato e la statistica alla Messi

    Guarda la gallery Bajrami al 92′, vince il Sassuolo! Super Dessers non basta alla Cremonese Chi è Laurienté Nasce nel dicembre 1988 a Gonesse, nell’Ile-de-France, regione che ha dato i natali a grandissimi campioni transalpini. Muove i primi passi nel Red Roissy-En-Frence, club locale, fino al 2011, quando poi inizia a maturare esperienza nell’INF Clairefontaine, […] LEGGI TUTTO

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    Sassuolo, Laurienté: “I miei dribbling? Ho un segreto. Vi dico dove devo migliorare”

    Corsa, dribbling e gol: Laurienté si è preso il Sassuolo, soprattutto dopo l’infortunio di Berardi. L’ala è tra le sorprese del campionato e in Serie A ha già segnato quattro gol e fornito 3 assist. Un attaccante moderno che si sposa alla perfezione nel sistema di gioco di Dionisi e che ha già regalato diverse perle in stagione. Il giocatore si è raccontato ad InsideSerieA. LEGGI TUTTO

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    Toro, Vagnati vuole regalare Laurienté a Juric

    TORINO – Serve tanto, al Toro, ma quasi tutto limitando l’analisi ai trequartisti. O attaccanti esterni che dir si voglia: il ruolo non è esattamente coincidente, tuttavia con Juric si tratta comunque dei due giocatori da piazzare alle spalle del centravanti. […] Compito non semplice, ma a questo punto uno sforzo di Cairo si impone, onde evitare che la stagione possa iniziare con una burrasca. E poi guardando a Praet, come pure a Laurienté, oltre ad accelerare per consentire un margine di manovra al tecnico croato nel ritiro austriaco, Vagnati sa di doversi sbrigare per evitare nuove scottature portate dalla concorrenza. […] Sullo stesso argomentoPraet e Laurienté entro una settimanaTorino

    Il Toro su Praet rimane per adesso davanti, come pure per Laurienté, lui sì puro attaccante esterno del Lorient. Trattativa avviatissima, complicata dall’obbligo dei bretoni di corrispondere ai conterranei del Rennes il 21% della rivendita, ma che i granata stanno in queste ore cercando di portare a termine attraverso l’inserimento di una serie di bonus. Valutati anche ieri in modo tale da aumentare la cifra, già piuttosto corposa: più di 8 milioni ai quali allegare quei bonus che il dt sta provando a far lievitare.

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    Sullo stesso argomentoSorpresa Toro, preso Bayeye. Laurienté: la grana 21%Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Praet e Laurienté entro una settimana

    TORINO – Il Torino si raduna domani con tanti giovani e in attesa dei nazionali, ma anche quando questi ultimi saranno a disposizione Juric si aspetta che il gruppo che partirà lunedì 11 alla volta di Bad Leonfelden, in Austria, possa essere rinforzato di alcuni tra i molti elementi che servono per allestire una squadra degna. Tra le tante esigenze una spicca evidente: al tecnico croato servono almeno due trequartisti/attaccanti esterni. La questione portiere può essere prorogata, idem dicasi per il sostituto di Bremer – visto che il brasiliano non è ancora partito e alla luce del fatto che in granata restano Izzo, Zima, Buongiorno, Rodriguez e Djidji – come per il centrocampista (Mandragora è stato malamente perso, ma Juric può almeno inizialmente contare su Ricci e Lukic) e per l’attaccante (ci sono Pellegri e Praet). Non più rinviabile, in questa settimana, è l’arrivo delle spalle del centravanti. Ecco perché Vagnati, pure per evitare la concorrenza della Fiorentina che dopo Mandragora ha anticipato il Toro anche su Gollini, cercherà di chiudere per Praet, contestualmente cercando una soluzione con il Lorient per Laurienté. In caso contrario, in Austria il rischio che Juric possa iniziare ad alzare la voce è assai concreto. LEGGI TUTTO

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    Toro, Laurienté in Sardegna dice sì: e i tifosi pure

    TORINO – Attendere, nel mercato che ufficialmente apre domani ma che sostanzialmente è entrato nel vivo da più di un mese, può essere qualche volta la strategia corretta, ma nella maggior parte dei casi l’attesa si porta appresso un ferale pericolo: l’insorgere della concorrenza. Quella della Fiorentina su Mandragora, che il Toro avrebbe potuto rilevare dalla Juve a 9 milioni se il centrocampista – come sarebbe stato possibile – avesse disputato da titolare 22 gare nello scorso campionato è forte. E i granata, per sorpassare i viola, devono ora mettere sul piatto 10 milioni… Un esempio che consente di introdurre il discorso relativo ai molti trequartisti di cui necessita Juric. Anche qui e su diversi obiettivi il rischio che Vagnati venga sorpassato, e che debba poi eventualmente procedere a onerosi controsorpassi, è concreto. Si prenda il caso di Armand Laurienté, adocchiato dal dt nel cuore della stagione scorsa, poi seguito dal vivo – anche il 17 aprile nella sfida persa dal Lorient a Nizza (2-1 con gol bretone firmato proprio da Laurienté): in Costa Azzurra i granata sosterranno un’amichevole il 30 luglio – quindi trattato.Sullo stesso argomentoBremer, tesoro Toro: perché lo vogliono Inter, Milan e JuveCalciomercato

    Arrivando a offrire 6 milioni più bonus. Una cifra congrua per mettere le basi di una trattativa che, però, già parte con una complicazione non legata al prevedibile tira e molla sulla valutazione del cartellino (il Lorient ne vuole 8). Laurienté – 6 gol e 2 assist nella scorsa Ligue 1 – piace anche al Sassuolo che, avendo quale tecnico Dionisi con la sua proposta di gioco sviluppata sulle corsie d’attacco, ha preso informazioni sul ventitreenne francese. La storia dell’attaccante esterno è ancora tutta da scrivere e il Toro ha margine per chiudere l’operazione, ma anche qui l’attesa potrà avere un caro prezzo: se anche il Sassuolo dovesse restare dietro ai granata nella corsa a Laurienté, in fase di definitivo confronto tra le parti è palese che l’interesse dei neroverdi possa autorizzare il Lorient a non procedere con alcuno sconto. Questo mentre sui social si può pesare il gradimento dei tifosi, su Laurienté: da “Dai Toro” per arrivare a un ottimistico – ma credibile – “Benvenuto a Torino”, tanti sono i messaggi recapitati al giocatore, che sta trascorrendo le vacanze in Sardegna.

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    Guarda la galleryTorino, la probabile formazione: i titolari e le alternative che si aspetta Juric LEGGI TUTTO

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    Toro, appuntamento con il Tottenham per Bremer. Poi Dovbyk, Laurienté e…

    TORINO – Detta con uno slogan: con i soldi Conte potranno arrivare a cascata una serie di rinforzi per Juric con diverse formule contrattuali. Acquisto immediato, prestito con obbligo condizionato di riscatto, altri prestiti onerosi con diritto. È la strada che il Torino sta percorrendo, alla ricerca di un’asta il più possibile allargata su un panorama internazionale per la cessione di Bremer. E anche lo stop venuto alla superficie quanto alla possibile partenza del difensore Bastoni alimenta i desideri del Torino. Chi voleva mettere le mani sull’interista sta ora guardando con maggiore attenzione allo stesso Bremer, già comunque da tempo nel ventaglio degli obiettivi. In testa appunto il Tottenham, con Conte allenatore e Paratici ds.Sullo stesso argomentoToro, intesa con Joao Pedro. Ma c’è distanza col CagliariCalciomercato Torino

    I londinesi giocheranno la Champions, a livello di potenza di fuoco (soldi in mano) possono sbaragliare la concorrenza nostrana (Inter e Milan, a oggi), inoltre anche la presenza di un allenatore italiano che gioca… all’italiana (quanto agli schemi difensivi) può favorire una risposta affermativa di Bremer. Come già rivelato nei giorni scorsi, dunque, è sempre più una lotta a 3, al momento: le due milanesi e il Tottenham. Variabili possibili sullo sfondo: altre inglesi, il Bayern e fors’anche il Psg.

    Il Milan e Pobega

    Circola sul mercato la valutazione di Bremer per Cairo: 50 milioni. Poi, certo, tira di qui tira di là, tutto è trattabile nel mondo del calcio: anche verso il basso, non solo verso l’alto. L’Inter ha già una sorta di preintesa con Bremer: ma non esclusiva. Il Milan ha effettuato un rilancio, a fronte delle problematiche emerse attorno a Botman del Lilla. Il Torino vorrebbe (oltre al cash) il rinnovo del prestito di Pobega, però stavolta con un diritto di riscatto. Ma per ora il Diavolo risponde picche sul centrocampista.

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    Sullo stesso argomentoTorino, la direttiva su Bremer: se si può soltanto cashCalciomercato Torino LEGGI TUTTO