consigliato per te

  • in

    Vecino, accordo con la Lazio: l'ex Inter firma un triennale

    ROMA – Matias Vecino ha trovato un accordo triennale con la Lazio: il centrocampista uruguaiano, dopo le cinque stagioni all’Inter (nelle quali ha collezionato 104 presenze e 10 gol in campionato) e col contratto coi nerazzurri scaduto lo scorso 30 giugno, ha firmato un accordo da 2 milioni di euro + bonus l’anno fino al 2025. Fondamentale per la buona riuscita del trasferimento sia i buoni rapporti dell’agente Lucci con Tare e Lotito, sia l’opinione di Maurizio Sarri, che conosce e apprezza il calciatore sin da quando era all’Empoli (proprio in Toscana l’uruguaiano s’era messo in mostra nella stagione 2014-2015).  LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, concorrenza per Udogie: sul gioiellino dell'Udinese c'è anche la Lazio

    TORINO – Dopo aver preso e girato al Bologna Cambiaso, le trattative della Juventus sono rimaste ferme nel settore degli esterni, in attesa delle valutazioni di Allegri nella tournée Usa e di eventuali sviluppi di mercato in uscita. L’Atletico Madrid ha messo le mani su Molina, uno dei terzini seguiti dai bianconeri, e sull’altro gioiellino dell’Udinese, Destiny Udogie, si registra l’inserimento della Lazio: la richiesta del club friulano resta comunque piuttosto alta (20 milioni) pur trattandosi di un giovane di grande prospettiva già nel giro della Nazionale azzurra. E Marino ha più volte ribadito che l’Udinese vorrebbe tenerlo.Sullo stesso argomentoZaniolo alla Juve, la quota crolla. E Paredes…Calciomercato JuventusGuarda la galleryÈ già la Juve di Pogba e Di Maria: a Las Vegas 2-0 contro il Chivas LEGGI TUTTO

  • in

    Lazio, la carica di Zaccagni: “Voglio dare tanto a questa squadra!”

    Zaccagni: “Vi racconto il gol al Porto e l’incontro con Messi”
    Parlando della passata stagione, Zaccagni non ha alcun dubbio su quale sia stato il momento più bello: “Il gol ad Oporto contro il Porto. Lo scorso anno è stato il mio debutto in una competizione europea, per questo il primo gol non si scorda mai”. Poi, non poteva mancare una domanda sull’incontro con Lionel Messia Ibiza: “Cosa gli ho detto a Leo prima di chiedere la foto? Nulla (ride, ndr). Me lo sono trovato davanti all’improvviso, eravamo all’Hard Rock di Ibiza. Appena l’ho visto mi è subito venuto spontaneo chiedergli la foto, non gli ho detto altro perché ero tesissimo”.

    Zaccagni: “Tengo il numero 20, l’ho sempre utilizzato”
    Su Verona-Cittadella del 2019, Zaccagni si è espresso così: “Quella è stata una notte che mi ha cambiato vita e carriera. Se non avessimo vinto quella partita, saremmo rimasti in Serie B e non so se poi sarei approdato in A ed intrapreso il percorso che mi ha portato qui ora”. Sul numero di maglia per la prossima stagione, invece, il calciatore ha già deciso: “Se confermerò il 20? Sì, è un numero che ho utilizzato fin dal mio primo anno di A con il Verona. Me lo porto dietro da tanto, ci sono molto legato”. 
    “Alla Lazio mi sono trovato bene da subito”
    In termini di ambientamento, Zaccagni ha detto di essersi trovato bene fin da subito con i nuovi compagni, dopo l’arrivo a Roma: “Nel gruppo Whatsapp si scherza tanto, tra foto e gif. Appena sono arrivato alla Lazio, dopo una settimana mi ero già integrato grazie ai miei compagni che mi hanno accolto subito benissimo”. Sulla vita nella capitale, invece, l’ex Verona ha parlato così: “Di difetti la città ne ha pochi, anzi nessuno. Forse il traffico, anche se mi aspettavo peggio. Ho preso casa a Roma nord, la mia zona preferita, in 20′ sono a Formello. A Roma ero già stato in passato, quindi il centro lo conoscevo ed è fantastico, per non parlare di tutti i monumenti che ci sono”.
    Zaccagni: “Diventare padre è stata una grande emozione”
    Zaccagni ha poi parlato dell’esperienza di diventare padre e della sua relazione con Chiara Nasti: “Un’emozione fortissima e veloce. Io e Chiara ci siamo detti che volevamo provare ad avere un figlio e dopo 2/3 settimane era già incinta: è stata un’emozione indescrivibile”. “Io sono molto riservato riguardo la mia vita privata, lei invece, anche per il lavoro che fa, è un po’ più esposta: diciamo che abbiamo trovato un punto d’incontro, un nostro equilibrio. È una donna fantastica, chi la conosce lo sa. Sono fiero di averla al mio fianco, ha dato alla mia vita tanta positività”.
    “Immobile un riferimento, Romero può arrivare ad alti livelli”
    Tra i ricordi passati e presenti legati al calcio, Zaccagni non ha dubbi: “Ce ne sono stati tanti ovviamente. Da quando avevo 3 anni, guardavo ogni partita di calcio. Della Lazio ricordo vagamente Nedved, anche se all’epoca ero molto piccolo. Un punto di riferimento per me però, tra passato, presente e futuro, è Immobile”. Un altro tema sul quale il biancoceleste ha pochi dubbi è il Fantacalcio: “Su chi scommetto? Probabilmente sul ritorno di Lukaku all’Inter: è stato una sorpresa, non me lo aspettavo, soprattutto per le cifre spese dal Chelsea solamente un anno fa”. Sui talenti di casa Lazio, invece, non sono mancati degli elogi per il giovane argentino Luka Romero: “In chi mi rivedo? Rivedo totalmente no, però in Romero noto quella cattiveria e testa giusta per arrivare ad alti livelli. Sullo sfondare nel calcio poi dipende sempre da persona a persona, bisogna essere bravi a gestire bene le situazioni e rimanere con i piedi per terra”.
    “Tra 20 anni sarò felice se avrò raggiunto i miei obiettivi”
    Al di fuori del campi da calcio, Zaccagni ha confessato di nutrire una grande passione per il padel: “Ultimamente mi sto appassionando al padel, mentre da ragazzo invece giocavo ogni estate a footvolley, uno sport spettacolare”. “Tra vent’anni sarò felice se avrò raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nella mia testa, che custodisco gelosamente, oltre ovviamente a mantenere un rapporto speciale con la mia famiglia, che rimane fondamentale”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    Il feeling fra ds e allenatori: la variabile decisiva del mercato

    Stefano Salandin
    TORINO – Il calciomercato è anche una questione di affinità, intesa, complicità perfino tra i dirigenti che lo portano avanti. A volte l’intesa sgorga spontanea, in altre necessita di rodaggio, in alcune proprio non si trova. E allora sono dolori. Così sarà interessante verificare sul campo come funzioneranno le nuove formazioni al via nelle trattative. Il Verona, per esempio, arriva da un paio di stagioni spettacolari sia per i risultati sul campo sia, soprattuto, per le plusvalenze e ora si deve misurare con una doppia rivoluzione: Marroccu dietro la scrivania e Cioffi in panchina: scoccherà la scintilla? Grande curiosità a Bergamo dove è approdato proprio l’ex ds del Verona, D’Amico, che dovrà lavorare in coppia con Congerton: il feeling con Gasperini sarà più scintillante di quello che il tecnico aveva con Giovanni Sartori. E quest’ultimo, il “cobra” dei ds, come si inserirà nella nuova realtà di Bologna e come si armonizzerà con il carattere di Mihajlovic? Perché è mica automatico e naturale andare d’accordo anche se si indossa la stessa casacca: chiede agli ambienti laziali quale sia il clima tra Maurizio Sarri e Igli Tare. Teso, sì, al punto che tocca vedere Lotito nel ruolo, per lui insolito, di mediatore e paciere. Come all’Atalanta, una diarchia c’è anche alla Sampdoria e, al di là dei sorrisi e delle dichiarazioni ufficiali, Carlo Osti e Daniele Faggiano devono compiere notevoli sforzi per armonizzare due caratteri e due “modus operandi” decisamente differenti (poi ognuno, magari a ragion veduta, scelga quello che più gli aggrada…). Il compito più arduo, probabilmente, è quello che tocca a Morgan De Sanctis: alla prima esperienza da ds in Serie A, al di là dell’intesa con Nicola, la vera prova di forza sarà reggere il confronto con l’epica impresa scritta da Walter Sabatini con quel mercato di mezzo gennaio che ha permesso la salvezza. Non sarà semplice. Come? Ah sì, certo, poi ci sono (esclusi i grandi club che qui non analizziamo) le “vecchie volpi” come Galliani, Braida e Corvino. Ma loro, è logico, sono fuori gara. LEGGI TUTTO

  • in

    Empoli, Corsi: “Vicario alla Lazio? Abbiamo avuto un colloquio”

    EMPOLI (Firenze) – Gli addii di Strakosha e Reina hanno lasciato la porta della Lazio sguarinita: i biancocelesti sono alla ricerca di un estremo difensore titolare per la prossima stagione e, visti anche gli intoppi nella trattativa con l’Atalanta per portare Carnesecchi a Roma, stanno sondando la possibilità di acquistare Guglielmo Vicario dall’Empoli. A confermarlo è proprio il presidente dei toscani Corsi ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Abbiamo parlato con la Lazio di Vicario. C’è stato recentemente un colloquio. Accordo raggiunto? L’unico accordo è di aspettare una successiva chiamata dalla dirigenza laziale con la quale abbiamo impostato un discorso da sviluppare prossimamente. Personalmente, da una parte posso definirmi contento che il nostro lavoro venga riconosciuto e premiato da un top club, dall’altra parte sarei dispiaciuto perché sarebbe difficile sostituire il miglior portiere italiano dell’ultimo campionato, che mi auguro di vedere presto in nazionale viste le convocazioni di Mancini in quel ruolo…”.
    Empoli, ufficiale Destro: contratto fino al 2023
    Lazio, ufficiale l’acquisto di Marcos Antonio: il comunicato
    Corsi: “Vicario felice della Lazio, ma anche di restare ad Empoli”
    Corsi ha poi aggiunto: “Abbiamo un paio di profili da attenzionare per non farci trovare impreparati. Anche Vicario ovviamente sarebbe felice di giocare nella Lazio, tuttavia, da grande professionista quale è, sarebbe altrettanto contento di proseguire ad Empoli. Noi lo abbiamo riscattato dal Cagliari, e come da accordi presi, siamo pronti a riconoscergli un adeguamento del contratto per la prossima stagione. Con lo staff dei preparatori dei portieri già è stato studiato il programma di allenamento. Guglielmo, se non fossero cambiati gli scenari, sarebbe potuto andare in una grande squadra italiana che però ha preferito puntare su un portiere nuovo e prolungare di un anno con quello vecchio…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Viavai Lazio: dentro Romagnoli con Acerbi al Milan

    TORINO – Uno scambio di difensori centrali che potrebbe sbloccare il mercato della Lazio. Il Milan, perso AlessioRomagnoli che si svincola dal 1° luglio, sembra sempre più deciso ad affondare il colpo low cost Francesco Acerbi. Ballano circa 2 milioni tra l’offerta rossonera, inferiore ai 3 milioni, e la richiesta biancazzurra di circa 5. Lotito potrebbe abbassare leggermente le pretese senza aggravare troppo la minusvalenza per il 34enne che nel 2018 fu pagato 12 milioni al Sassuolo. E’ noto che Romagnoli si è promesso a Sarri, ma Lotito stenta a contrattualizzarlo a 3 milioni l’anno più bonus, anche perché Acerbi ne guadagna 1,8. La differenza è minima ma sostanziale perché l’ormai ex rossonero ha ricevuto una ricca offerta dagli inglesi del Fhulam e del Newcastle che gli garantiscono un ingaggio vicino ai 4 milioni di euro annui. Le simpatie di Romagnoli per la Lazio colmeranno questo gap solo se Lotito si schioderà dai 2,8 milioni più bonus per accontentare il calciatore.
    VIAVAI LAZIO Nel frattempo il ds Tare è al lavoro per sfoltire la rosa biancazzurra “ricca” di ben 20 esuberi. Vavro adore si accaserà definitivamente al Copenaghen, mentre per Muriqui i tempi dell’addio ancora non sono maturi. Da piazzare anche Escalante (piace al Cadiz), Akpa Akpro (interessa a Sampdoria, Cremonese e in Ligue 1), Kiyine (seguito dal Verona), Maistro (nel mirino del Perugia), Fares (sta lentamente recuperando dopo la ricostruzione del legamento crociato), Raul Moro, Jordan Lukaku, Jony, Durmisi, Djavan Anderson, Armini, Alia, Morrone, Alessandro Rossi, Marino, Ndrecka, Casasola e Dziczek. LEGGI TUTTO

  • in

    Inversione di tendenza Lazio: da Carnesecchi a Romagnoli, w il made in Italy

    TORINO – I rinforzi richiesti da Maurizio Sarri per ristrutturare e rinforzare la rosa della Lazio a propria immagine e somiglianza porteranno certamente ad una “italianizzazione” dei biancocelesti. A partire dal ruolo del portiere che sarà con tutta probabilità ricoperto dal capitano della nazionale Under 21 Carnesecchi. In più, come possibile titolare per il periodo di circa quattro mesi di convalescenza del futuro titolare, il ds Tare monitora anche il profilo del sampdoriano Audero. In difesa ha salutato Luiz Felipe e sono in uscita Acerbi ed Hysaj: i loro posti dovrebbero essere presi da tutti giocatori italiani: Romagnoli e Casale i più vicini, ed uno tra Emerson Palmieri, Parisi, Birindelli e Beruatto. Inoltre dalla Primavera potrebbe salire in prima squadra il terzino destro Floriani Mussolini, mentre il centrale Armini rientrerà dal prestito al Piacenza. E’ vero che il primo acquisto è stato quello del centrocampista brasiliano Marcos Antonio arrivato dallo Shakhtar Donetsk, ma in rosa ci sono già Immobile, Cataldi, Lazzari e Zaccagni.
    TRICOLORE In definitiva la nuova Lazio sarriana avrà un’impronta tricolore più evidente rispetto a tutte le ultime squadre dell’era Lotito, così come non accadeva dai primi anni della sua gestione, che nel corso del tempo è stata sempre più orientata verso la scelta di calciatori stranieri. Ora è in atto una radicale inversione di tendenza. LEGGI TUTTO

  • in

    Adekanye dalla Lazio al Go Ahead Eagles: è ufficiale

    ROMA – È finita l’esperienza di Bobby Adekanye alla Lazio. L’attaccante nigeriano classe 1999, arrivato tre anni fa dal settore giovanile del Liverpool, in biancoceleste non ha lasciato ricordi indelebili a livello di prestazioni (15 presenze, un gol e un assist), venendo girato in prestito al Cadice, all’ADO Den Haag e infine al Crotone. La sua nuova avventura sarà in Olanda, al Go Ahead Eagles, con cui ha firmato fino al 2024 e che lo ha annunciato ufficialmente.
    Lazio, il saluto di Adekanye
    Tuttavia, a giudicare dalle parole affettuose spese dal ragazzo ieri su Instagram, il rapporto con i tifosi laziali è stato speciale: “Oggi saluto la Lazio e lo faccio con immenso orgoglio per aver difeso la maglia di una delle squadre più importanti del calcio italiano. Roma è una città meravigliosa e la Lazio è un club gigantesco sotto ogni punto di vista, ma voi tifosi siete stati il mio regalo più grande. Mi avete dimostrato un affetto infinito fin dal primo giorno e vi assicuro che è lo stesso affetto che ho avuto per voi, oggi, domani e sempre. Questo non cambierà”. Adekanye conclude ringraziando tutti, “dal primo compagno di squadra che mi ha aperto le porte dello spogliatoio all’ultimo collaboratore che ha fatto in modo che non mi mancasse nulla per poter coltivare la mia passione”. LEGGI TUTTO