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    Serie A, analisi e pronostico di Lazio-Bologna

    Domenica 14 agosto scendono in campo le due squadre capitoline. Alle 18.30 tocca alla Lazio di Sarri ospitare il Bologna di Mihajlovic, per dar vita a una sfida che solitamente regala gol e divertimento. Sarà così anche stavolta?
    Sarri contro Mihajlovic, fai il tuo pronostico su Lazio-Bologna
    Pronostico di tipo “Combo”
    Negli ultimi 14 precedenti tra le due squadre sono sempre state realizzate almeno due reti e, curiosità, è sempre uscito l’esito Multigol 2-4. Il netto successo della Lazio per 3-0 lo scorso anno all’Olimpico ha evidentemente il suo peso sull’1.60 di media assegnato al segno 1 e all’1.55 previsto per l’Over 2,5, ritenuto quindi più probabile rispetto all’Under.
    Il Bologna visto in Coppa Italia contro il Cosenza ha avuto il demerito di non finalizzare le tante occasioni avute. Lazio male contro il Genoa (1-4) e a secco col Valladolid (0-0 al 90′) ma il fattore Olimpico può aiutare una squadra che in casa non resta a secco di reti dal 22 gennaio (0-0 con l’Atalanta).
    Il pronostico? Da considerare la combo 1X+Multigol 2-5.
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    Cremonese, ufficiale Escalante in prestito con diritto dalla Lazio

    CREMONA – Un nuovo rinforzo per il centrocampo della Cremonese. Il club grigiorosso, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, annuncia “di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di riscatto da S.S. Lazio il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gonzalo Escalante. Nato a Bella Vista (Argentina) il 27 marzo 1993, centrocampista, Escalante è cresciuto nel Boca Juniors, club argentino con il quale ha giocato 11 partite nella formazione maggiore. Il suo primo passaggio in Italia risale alla stagione 2014/15 quando con la maglia del Catania fece il suo esordio in Serie B (26 presenze, 1 gol). Al termine di quel campionato Escalante fu ceduto all’Eibar, in Spagna, dove è rimasto fino al 2020 collezionando 164 presenze e 10 gol nella Liga. Nel 2020/21 è arrivato il suo esordio con la maglia della Lazio (24 presenze in A e 4 in Champions League); nell’ultima stagione dal club biancoceleste è passato in prestito all’Alaves, nuovamente nella Liga, dove è sceso in campo 17 volte (5 gol)”.Guarda la galleryCalciomercato Serie A: acquisti, cessioni, probabili formazioni LEGGI TUTTO

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    Coda show e il ritorno al 4-2-3-1: così il Genoa progetta il ritorno in Serie A

    TORINO – E all’improvviso sul Genoa splende il sereno. Le prime due uscite della squadra (sconfitte contro Lucerna e Maiorca) avevano fatto sorgere dubbi sulla reale consistenza dei rossoblù. Gli stessi dubbi che il clamoroso 4-1 rifilato alla Lazio (con tripletta di Coda superstar) hanno spazzato via. La squadra c’è e probabilmente merita di essere considerata in pole position nella lotta per la Serie A, anche se la concorrenza sarà folta e qualificata. Blessin, che ora invita a non esaltarsi troppo come prima non era il caso di deprimersi, chiede a tutti di restare con i piedi per terra, è solo precampionato e ogni risultato ha un peso relativo. Significativo, però, come l’eclatante successo sia giunto tornando al 4-2-3-1 della passata stagione, riportando Coda padrone unico dell’attacco, supportato da tre giocatori offensivi, accantonando quel 4-2-2-2 con il quale, nelle prime infruttuose amichevoli, non erano arrivati né gol né occasioni. La squadra nel frattempo è rientrata in sede e il ds Ottolini, al lavoro da pochi giorni, ha parlato di una rosa composta al 90%, presto ci saranno incontri con Blessin per capire che cosa manca.
    Obiettivo, 20mila abbonamenti
    Al netto di alcuni elementi ancora da smaltire, forse non guasterebbe avere qualche ricambio in più di spicco al posto di quelli che oggi partono titolari: più o meno servirebbe ancora un giocatore per reparto, operazioni da compiere quando sarà finito lo smaltimento degli esuberi. Al resto, poi, penserà come sempre la spinta dello straordinario popolo rossoblù, galvanizzato dalla vittoria sulla Lazio e che ogni giorno accorre per sottoscrivere gli abbonamenti. L’obiettivo di arrivare a 20mila tessere è ampiamente alla portata, con la possibilità di riempire entrambe le gradinate e rendere Marassi la tana su cui costruire il ritorno in A. Perché, come dicono quelli della 777 Partners, in B “only one year”, solo per un anno.
    Guarda la galleryGenoa nel segno di Coda: tripletta nel 4-1 contro la Lazio LEGGI TUTTO

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    Vecino, accordo con la Lazio: l'ex Inter firma un triennale

    ROMA – Matias Vecino ha trovato un accordo triennale con la Lazio: il centrocampista uruguaiano, dopo le cinque stagioni all’Inter (nelle quali ha collezionato 104 presenze e 10 gol in campionato) e col contratto coi nerazzurri scaduto lo scorso 30 giugno, ha firmato un accordo da 2 milioni di euro + bonus l’anno fino al 2025. Fondamentale per la buona riuscita del trasferimento sia i buoni rapporti dell’agente Lucci con Tare e Lotito, sia l’opinione di Maurizio Sarri, che conosce e apprezza il calciatore sin da quando era all’Empoli (proprio in Toscana l’uruguaiano s’era messo in mostra nella stagione 2014-2015).  LEGGI TUTTO

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    Juve, concorrenza per Udogie: sul gioiellino dell'Udinese c'è anche la Lazio

    TORINO – Dopo aver preso e girato al Bologna Cambiaso, le trattative della Juventus sono rimaste ferme nel settore degli esterni, in attesa delle valutazioni di Allegri nella tournée Usa e di eventuali sviluppi di mercato in uscita. L’Atletico Madrid ha messo le mani su Molina, uno dei terzini seguiti dai bianconeri, e sull’altro gioiellino dell’Udinese, Destiny Udogie, si registra l’inserimento della Lazio: la richiesta del club friulano resta comunque piuttosto alta (20 milioni) pur trattandosi di un giovane di grande prospettiva già nel giro della Nazionale azzurra. E Marino ha più volte ribadito che l’Udinese vorrebbe tenerlo.Sullo stesso argomentoZaniolo alla Juve, la quota crolla. E Paredes…Calciomercato JuventusGuarda la galleryÈ già la Juve di Pogba e Di Maria: a Las Vegas 2-0 contro il Chivas LEGGI TUTTO

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    Lazio, la carica di Zaccagni: “Voglio dare tanto a questa squadra!”

    Zaccagni: “Vi racconto il gol al Porto e l’incontro con Messi”
    Parlando della passata stagione, Zaccagni non ha alcun dubbio su quale sia stato il momento più bello: “Il gol ad Oporto contro il Porto. Lo scorso anno è stato il mio debutto in una competizione europea, per questo il primo gol non si scorda mai”. Poi, non poteva mancare una domanda sull’incontro con Lionel Messia Ibiza: “Cosa gli ho detto a Leo prima di chiedere la foto? Nulla (ride, ndr). Me lo sono trovato davanti all’improvviso, eravamo all’Hard Rock di Ibiza. Appena l’ho visto mi è subito venuto spontaneo chiedergli la foto, non gli ho detto altro perché ero tesissimo”.

    Zaccagni: “Tengo il numero 20, l’ho sempre utilizzato”
    Su Verona-Cittadella del 2019, Zaccagni si è espresso così: “Quella è stata una notte che mi ha cambiato vita e carriera. Se non avessimo vinto quella partita, saremmo rimasti in Serie B e non so se poi sarei approdato in A ed intrapreso il percorso che mi ha portato qui ora”. Sul numero di maglia per la prossima stagione, invece, il calciatore ha già deciso: “Se confermerò il 20? Sì, è un numero che ho utilizzato fin dal mio primo anno di A con il Verona. Me lo porto dietro da tanto, ci sono molto legato”. 
    “Alla Lazio mi sono trovato bene da subito”
    In termini di ambientamento, Zaccagni ha detto di essersi trovato bene fin da subito con i nuovi compagni, dopo l’arrivo a Roma: “Nel gruppo Whatsapp si scherza tanto, tra foto e gif. Appena sono arrivato alla Lazio, dopo una settimana mi ero già integrato grazie ai miei compagni che mi hanno accolto subito benissimo”. Sulla vita nella capitale, invece, l’ex Verona ha parlato così: “Di difetti la città ne ha pochi, anzi nessuno. Forse il traffico, anche se mi aspettavo peggio. Ho preso casa a Roma nord, la mia zona preferita, in 20′ sono a Formello. A Roma ero già stato in passato, quindi il centro lo conoscevo ed è fantastico, per non parlare di tutti i monumenti che ci sono”.
    Zaccagni: “Diventare padre è stata una grande emozione”
    Zaccagni ha poi parlato dell’esperienza di diventare padre e della sua relazione con Chiara Nasti: “Un’emozione fortissima e veloce. Io e Chiara ci siamo detti che volevamo provare ad avere un figlio e dopo 2/3 settimane era già incinta: è stata un’emozione indescrivibile”. “Io sono molto riservato riguardo la mia vita privata, lei invece, anche per il lavoro che fa, è un po’ più esposta: diciamo che abbiamo trovato un punto d’incontro, un nostro equilibrio. È una donna fantastica, chi la conosce lo sa. Sono fiero di averla al mio fianco, ha dato alla mia vita tanta positività”.
    “Immobile un riferimento, Romero può arrivare ad alti livelli”
    Tra i ricordi passati e presenti legati al calcio, Zaccagni non ha dubbi: “Ce ne sono stati tanti ovviamente. Da quando avevo 3 anni, guardavo ogni partita di calcio. Della Lazio ricordo vagamente Nedved, anche se all’epoca ero molto piccolo. Un punto di riferimento per me però, tra passato, presente e futuro, è Immobile”. Un altro tema sul quale il biancoceleste ha pochi dubbi è il Fantacalcio: “Su chi scommetto? Probabilmente sul ritorno di Lukaku all’Inter: è stato una sorpresa, non me lo aspettavo, soprattutto per le cifre spese dal Chelsea solamente un anno fa”. Sui talenti di casa Lazio, invece, non sono mancati degli elogi per il giovane argentino Luka Romero: “In chi mi rivedo? Rivedo totalmente no, però in Romero noto quella cattiveria e testa giusta per arrivare ad alti livelli. Sullo sfondare nel calcio poi dipende sempre da persona a persona, bisogna essere bravi a gestire bene le situazioni e rimanere con i piedi per terra”.
    “Tra 20 anni sarò felice se avrò raggiunto i miei obiettivi”
    Al di fuori del campi da calcio, Zaccagni ha confessato di nutrire una grande passione per il padel: “Ultimamente mi sto appassionando al padel, mentre da ragazzo invece giocavo ogni estate a footvolley, uno sport spettacolare”. “Tra vent’anni sarò felice se avrò raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nella mia testa, che custodisco gelosamente, oltre ovviamente a mantenere un rapporto speciale con la mia famiglia, che rimane fondamentale”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Il feeling fra ds e allenatori: la variabile decisiva del mercato

    Stefano Salandin
    TORINO – Il calciomercato è anche una questione di affinità, intesa, complicità perfino tra i dirigenti che lo portano avanti. A volte l’intesa sgorga spontanea, in altre necessita di rodaggio, in alcune proprio non si trova. E allora sono dolori. Così sarà interessante verificare sul campo come funzioneranno le nuove formazioni al via nelle trattative. Il Verona, per esempio, arriva da un paio di stagioni spettacolari sia per i risultati sul campo sia, soprattuto, per le plusvalenze e ora si deve misurare con una doppia rivoluzione: Marroccu dietro la scrivania e Cioffi in panchina: scoccherà la scintilla? Grande curiosità a Bergamo dove è approdato proprio l’ex ds del Verona, D’Amico, che dovrà lavorare in coppia con Congerton: il feeling con Gasperini sarà più scintillante di quello che il tecnico aveva con Giovanni Sartori. E quest’ultimo, il “cobra” dei ds, come si inserirà nella nuova realtà di Bologna e come si armonizzerà con il carattere di Mihajlovic? Perché è mica automatico e naturale andare d’accordo anche se si indossa la stessa casacca: chiede agli ambienti laziali quale sia il clima tra Maurizio Sarri e Igli Tare. Teso, sì, al punto che tocca vedere Lotito nel ruolo, per lui insolito, di mediatore e paciere. Come all’Atalanta, una diarchia c’è anche alla Sampdoria e, al di là dei sorrisi e delle dichiarazioni ufficiali, Carlo Osti e Daniele Faggiano devono compiere notevoli sforzi per armonizzare due caratteri e due “modus operandi” decisamente differenti (poi ognuno, magari a ragion veduta, scelga quello che più gli aggrada…). Il compito più arduo, probabilmente, è quello che tocca a Morgan De Sanctis: alla prima esperienza da ds in Serie A, al di là dell’intesa con Nicola, la vera prova di forza sarà reggere il confronto con l’epica impresa scritta da Walter Sabatini con quel mercato di mezzo gennaio che ha permesso la salvezza. Non sarà semplice. Come? Ah sì, certo, poi ci sono (esclusi i grandi club che qui non analizziamo) le “vecchie volpi” come Galliani, Braida e Corvino. Ma loro, è logico, sono fuori gara. LEGGI TUTTO

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    Empoli, Corsi: “Vicario alla Lazio? Abbiamo avuto un colloquio”

    EMPOLI (Firenze) – Gli addii di Strakosha e Reina hanno lasciato la porta della Lazio sguarinita: i biancocelesti sono alla ricerca di un estremo difensore titolare per la prossima stagione e, visti anche gli intoppi nella trattativa con l’Atalanta per portare Carnesecchi a Roma, stanno sondando la possibilità di acquistare Guglielmo Vicario dall’Empoli. A confermarlo è proprio il presidente dei toscani Corsi ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Abbiamo parlato con la Lazio di Vicario. C’è stato recentemente un colloquio. Accordo raggiunto? L’unico accordo è di aspettare una successiva chiamata dalla dirigenza laziale con la quale abbiamo impostato un discorso da sviluppare prossimamente. Personalmente, da una parte posso definirmi contento che il nostro lavoro venga riconosciuto e premiato da un top club, dall’altra parte sarei dispiaciuto perché sarebbe difficile sostituire il miglior portiere italiano dell’ultimo campionato, che mi auguro di vedere presto in nazionale viste le convocazioni di Mancini in quel ruolo…”.
    Empoli, ufficiale Destro: contratto fino al 2023
    Lazio, ufficiale l’acquisto di Marcos Antonio: il comunicato
    Corsi: “Vicario felice della Lazio, ma anche di restare ad Empoli”
    Corsi ha poi aggiunto: “Abbiamo un paio di profili da attenzionare per non farci trovare impreparati. Anche Vicario ovviamente sarebbe felice di giocare nella Lazio, tuttavia, da grande professionista quale è, sarebbe altrettanto contento di proseguire ad Empoli. Noi lo abbiamo riscattato dal Cagliari, e come da accordi presi, siamo pronti a riconoscergli un adeguamento del contratto per la prossima stagione. Con lo staff dei preparatori dei portieri già è stato studiato il programma di allenamento. Guglielmo, se non fossero cambiati gli scenari, sarebbe potuto andare in una grande squadra italiana che però ha preferito puntare su un portiere nuovo e prolungare di un anno con quello vecchio…”. LEGGI TUTTO