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    Chiesa: “La Juve vuole questo Scudetto. Sono tutte finali”

    TORINO – “Abbiamo fatto una grande partita dopo il gol che abbiamo concesso, che è stato un errore nostro, ci può stare, però abbiamo dimostrato di avere cuore, voglia, grinta e dopo oggi penso che noi daremo battaglia fino alla fine, lo abbiamo dimostrato. Ovvio che il pareggio di Verona ci stava molto stretto, si parlava di dettagli e oggi i dettagli sono arrivati. La Juve ha fatto una grande prestazione sotto tutti i punti di vista, soprattutto nella fase difensiva. Oggi eravamo veramente determinati”. Al termine di Juventus-Lazio, terminata 3-1 per i bianconeri, Federico Chiesa ha commentato il big match disputato all’Allianz Stadium ai microfoni di Dazn: “La Lazio lo ha dimostrato, è una grande squadra, che ogni anno lotta sempre per il quarto posto, per le prime posizioni come l’anno scorso, quindi è stata una partita determinante. Ma da qui alla fine, Pirlo ce lo dice sempre, sono tutte determinanti se vogliamo vincere lo Scudetto”.

    Chiesa: “Vogliamo questo Scudetto”
    “Io faccio quello che mi chiede il mister. Però il recupero palla viene soprattutto dalla pressione della squadra, corale. Stasera lo voglio ripetere perchè abbiamo fatto una partita anche sotto l’aspetto del pressing, dopo che abbiamo subito il gol, siamo rientrati in campo nel secondo tempo cattivi e vogliosi. Il mio recupero palla e l’assist è solo determinazione, ma viene tutto dalla squadra, per quello che ha fatto in quell’azione in particolare. Parlando di dettagli, è proprio questo, poi recuperi il pallone, dai la palla giusta, Alvaro Morata è freddo, è tornato alla grande. Ma penso che oggi abbiamo tutti dato una dimostrazione che vogliamo stare lì sopra e vogliamo vincere questo Scudetto. Dopo stasera posso dire che il gruppo lo vedo alla grande, è un gruppo coeso, voglioso, determinato. Dopo il pareggio di Verona sicuramente c’è scattato qualcosa dentro, che dobbiamo dare di più tutti, ma come dice il mister, d’ora in poi ogni partita è una finale, che sia Champions o campionato. Poi abbiamo anche la finale di Coppa Italia, però tutte sono finali”.

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    Juve nel segno di Morata: Lazio battuta 3-1 LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio 3-1: Morata, che doppietta. Pirlo vince in rimonta

    TORINO – «Siamo la Juve, siamo la Juve!», urla Demiral ai compagni, esultando dopo che Morata su rigore ha firmato il 3-1 su una Lazio passata in vantaggio allo Stadium dopo un quarto d’ora. Non c’era bisogno di urlarlo: per quanto sull’1-1 avrebbe potuto essere di nuovo la squadra di Simone Inzaghi a passare in vantaggio (traversa di Milinkovic Savic), il turco e i suoi compagni di essere la Juve lo avevano dimostrato nel modo in cui avevano reagito al vantaggio laziale dopo un quarto d’ora, fino a ribaltarlo in modo perentorio. Una rimonta compiuta, per giunta, senza Cristiano Ronaldo e con una difesa inedita. La rimonta sull’Inter resta un’impresa difficilissima, ma la Juventus ha dimostrato di crederci davvero: primo e indispensabile passo per provare a compierla. E intanto si approccia nel migliore dei modi, recuperi degli infortunati compresi, all’altra rimonta, quella da coronare martedì sul Porto agli ottavi di Champions.

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    Juve nel segno di Morata: Lazio battuta 3-1

    «Dovremo inventarci qualcosa», aveva detto Andrea Pirlo alla vigilia, e se ne inventa più di una, costretto dall’emergenza. La speranza di recuperare almeno uno tra Bonucci e De Ligt naufraga contro le precarie condizioni dei due e la necessità di ribaltare, tra 72 ore, il 2-1 incassato dal Porto nell’andata degli ottavi di Champions. Una missione a cui Pirlo sacrifica anche Cristiano Ronaldo, per concedergli almeno un tempo di riposo approfittando della condizione in crescita di Morata, e per cui risparmia anche l’acciaccato McKennie. Così la Juventus scende in campo con un 4-2-3-1 che si compatta in 4-5-1 in fase difensiva, con Cuadrado, Demiral, Alex Sandro e Bernardeschi davanti a Szczesny, Danilo inedito (quasi, lo aveva fatto nel Santos) mediano accanto a Rabiot e Kulusevski, Ramsey e Chiesa alle spalle di Morata.
    Assetto inedito che crea qualche problema in avvio alla squadra bianconera, il cui problema più grosso però è che si fa ancora male da sola, come troppe volte è successo in questa stagione. E come non dovrà succedere martedì. Dopo la sbracciata da rigore di Chiellini su Rrahmani a Napoli, l’assist a Taremi di Bentancur a Porto e il rinvio strozzato (e non solo quello) di Demiral contro il Verona, per restare stavolta tocca a Kulusevski. Pressato a metà campo sulla destra, lo svedese passa indietro senza guardare lanciando Correa uno contro uno Demiral: il turco soccombe (e in quella situazione ci sta, ma si dovrebbe concedere all’avversario il dribbling verso l’esterno, non verso il centro) e l’argentino si libera per il destro rasoterra con cui batte Szczesny.
    E’ passato un quarto d’ora e il colpo è durissimo. Potrebbe rivelarsi da ko, ma la Juventus dà ragione a Pirlo e alla sua deteminazione nel sostenere che la squadra crede fermamente in se stessa e nella possibilità di conquistare lo Scudetto. I bianconeri si scuotono e al 24′ potrebbero avere la prima chance di pareggiare: ma sul tocco con la mano destra in area di Hoedt dopo un contrasto tra Acerbi e Chiesa, l’arbitro Massa né fischia né va a rivedere l’episodio al Var, nonostante il braccio largo del difensore laziale sembri proprio da rigore. La Juventus continua a premere e al 38′, un minuto dopo un pericoloso colpo di testa di Morata, pareggia. Doppia verticalizzazione Bernardeschi-Morata e Morata-Rabiot, il francese è defilato sulla sinistra dell’area e Reina si aspetta il cross, venendo invece incenerito dal sinistro all’incrocio sul primo palo del bianconero. La Lazio replica al 44′ con una percussione centrale di Fares, già pericoloso con un’azione simile in avvio, ma il destro dell’algerino è largo e si va al riposo sull’1-1.

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    Juve-Lazio, la sequenza del tocco di mano di Hoedt in area

    L’intervallo non smorza la voglia bianconera di ribaltare il risultato e al 3′ della ripresa Reina è costretto a deviare in angolo un destro di Chiesa, liberatosi al tiro con una serie di numeri, compresa una ruleta zidanesca su Marusic. La Lazio però non sta certo a guardare e al 7′ Szczesny deve dire grazie alla traversa che ferma un colpo di testa di Milinkovic Savic, bravo a smarcarsi alle spalle di Bernardeschi (che d’altra parte un po’ di apprendistato da terzino deve farlo) dove lo pesca un Luis Alberto troppo solo sulla trequarti. La partita è aperta e all’11′ è di nuovo pericolosa la Juventus, con Morata che riceve in area spalle alla porta e cerca di girarsi su Marusic, finendo giù e chiedendo il rigore. Che questa volta non c’è ed è bene per la squadra bianconera che Massa non lo fischi: perché segna lo stesso e in modo più spettacolare. Sulla successiva azione laziale, infatti, Chiesa anticipa Escalante sulla trequarti e si produce in una progressione strepitosa, chiusa con il tocco in profondità per Morata che resiste al ritorno di Hoedt e batte Reina con un sinistro sotto la traversa.
    Il vantaggio carica la squadra di Pirlo, che un minuto dopo è di nuovo in area laziale: terzo episodio dubbio e stavolta Massa fischia il rigore. Che c’è: ingenuo Milinkovic nel pressare con troppa foga Ramsey che si sta avviando ormai verso l’esterno, finendo con lo sgambettare il gallese. Non c’è Ronaldo, ma Morata non lo fa rimpiangere, spiazzando Reina e firmando il 3-1. Altri 10 minuti, poi è il turno dello spagnolo, Cuadrado e Ramsey di riposare in vista del Porto: e al 24′ Pirlo si gode i primi frutti della fine dell’emergenza facendo entrare Cristiano Ronaldo, McKennie e Arthur, arretrando Danilo in difesa al posto del colombiano. La Juventus ora controlla senza troppi patemi e a 10 minuti dalla fine Pirlo concede un po’ di rodaggio a Bonucci in vista del Porto e un po’ di riposo a Chiesa, ancora una volta tra i migliori. La Lazio cerca di riaprire la partita, ma senza impegnare Szczesny che al fischio finale festeggia con i compagni, carichi per un’altra rimonta.
    JUVE-LAZIO, TABELLINO E STATISTICHE

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    Juve-Lazio, l’arbitro Massa bersaglio dell’ironia social LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio 3-1, il tabellino

    TORINO – Vittoria di platino per la Juve che, dopo il vantaggio firmato Correa al 14′, batte la Lazio con un perentorio 3-1. Il pari lo firma Rabiot con un grandissimo gol nel primo tempo, poi nella ripresa i bianconeri dilagano con la doppietta di Morata nel giro di 2′.

    JUVE-LAZIO 3-1: NUMERI E STATISTICHE
    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado (69′ Arthur), Danilo, Demiral, A. Sandro; Chiesa (82′ Bonucci), Rabiot, Ramsey (69′ McKennie), Bernardeschi; Kulusevski (92′ Di Pardo), Morata (69′ Ronaldo). A disposizione: Ake, Buffon, De Marino, Dragusin, Fagioli, Peeters, Pinsoglio. Allenatore: Pirlo.
    LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic (81′ A. Pereira), Hoedt, Acerbi; Lulic (55′ Patric), Milinkovic-Savic, Leiva (55′ Escalante), L. Alberto (81′ Caicedo), Fares; Correa, Immobile (81′ Muriqi). A disposizione: Akpa Akpro, Cataldi, Musacchio, Parolo, G. Pereira, Shehu, Strakosha. Allenatore: Inzaghi.
    ARBITRO: Massa di Imperia
    MARCATORI: 14′ Correa (L), 39′ Rabiot (J), 57′ e 59′ su rig. Morata (J)
    NOTE: Ammoniti: Acerbi (L). Recupero: 1′ – 3′. LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio, mano di Hoedt in area non sanzionato da Massa

    Nel corso della sfida tra Juve e Lazio, sul risultato di 0-1, è avvenuto un episodio che ha fatto infuriare giocatori, panchina e dirigenti bianconeri. Al 25′ Chiesa si invola in area ospite tra due avversari e Hoedt, con il braccio largo, intercetta il pallona con la mano in maniera netta ed evidente. La Juve reclama almeno l’intervento del VAR, ma l’arbitro Massa assicura di aver visto e valutato, tra l’incredulità dei padroni di casa. LEGGI TUTTO

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    Morabito: “Milinkovic alla Juve: questa è l’estate giusta”

    TORINO – Juventus-Lazio è stato un classico più in campo che sul mercato negli ultimi dieci anni. Tra Lichtsteiner (2011) e il ritorno di Caceres in bianconero (gennaio 2019), i due club hanno messo a segno l’affare Manolo Portanova, che proprio quest’anno è stato protagonista con Andrea Pirlo prima di trasferirsi al Genoa. Operazione, quella per il figlio d’arte, condotta con la regia di Vincenzo Morabito, storico agente Fifa e mediatore internazionale specializzato nella Premier League.

    Buongiorno Morabito. Stasera Juventus e Lazio si sfidano in campionato, ma per il prossimo affare quanto dovremo aspettare?«Non molto. Seppur non sia io il suo procuratore, penso che questa possa essere l’estate di Milinkovic-Savic».
    Addirittura…«È il momento giusto per i bianconeri, ma anche per il giocatore e per la Lazio. Il calcio è fatto di cicli».
    La crisi economica causata dal Covid non sarà un ostacolo ai grandi affari?«Il mercato è cambiato per tutti, anche per le big europee… Siamo tornati all’era pre Neymar. I 100 milioni che un tempo Lotito chiedeva per Milinkovic, adesso sono al massimo 50. La Juventus ha bisogno di un centrocampista come il serbo da affiancare ai vari Rabiot, Arthur, McKennie e Bentancur».
    In Inghilterra si parla molto di Rabiot: cosa c’è di vero?«Il francese è nella lista degli obiettivi del Manchester City di Pep Guardiola. Ma non lascerà la Juventus».
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    Lazio-Torino “sub iudice” per il giudice sportivo!

    TORINO – Resta in attesa di giudizio la partita Lazio-Torino, non disputata martedì scorso per il mancato arrivo a Roma della squadra granata, fermata in città dalla Asl di Torino. Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, nel comunicato ufficiale emesso oggi, ha indicato come “sub iudice” il match dell’Olimpico, senza assegnare il 3-0 a tavolino a favore della squadra biancoceleste. Il Torino non era potuto partire a causa dei numerosi casi di Coronavirus nel gruppo squadra. Nel comunicato il giudice Mastrandrea non fa particolari riferimenti al match, se non nell’indicare “sub iudice” il risultato: si attende evidentemente un supplemento di indagine per certificare l’effettivo impedimento al viaggio per il Torino, anche alla luce del precedente di Juve-Napoli, che ha portato al verdetto di dover giocare il match non disputato il 4 ottobre scorso all’Allianz Stadium. Anche in quel caso il Napoli, alle prese con due casi di Coronavirus in squadra, era stato fermato dalla Asl. LEGGI TUTTO

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    Lazio-Torino, il legale granata: “Il Giudice Sportivo consenta di giocare”

    TORINO – Sulla questione Lazio-Torino è intervenuto il legale del club granata Eduardo Chiacchio a Radio Punto Nuovo: “Non ci sarà il 3-0 a tavolino stasera? No, assolutamente. Ci auguriamo che il giudice sportivo non applichi la sanzione della sconfitta a tavolino, ma consenta di giocare”. Con il blocco predisposto dall’Asl, se il Torino fosse partito sarebbe stato penalmente perseguibile, questo il pensiero dunque del legale granata: “Penso che non potevano muoversi dalla città di Torino. È chiaro che sarebbero stati perseguibili sotto ogni punto di vista. Gravina ieri ha chiarito la situazione. Peccato che i vertici della Lega con un consiglio d’urgenza abbiano invece deciso diversamente. Ieri sera si sarebbe potuta dare un’immagine diversa del calcio italiano e per queste situazioni antipatiche che purtroppo si ripetono in continuazione”. Intanto si pensa al ricorso con Chiacchio che spiega: “Per ogni ricorso è necessario che la società faccia arrivare un preannuncio. Oggi abbiamo inviato anche una Pec alla Lazio per informarla. Si tratta di un atto formale, ma indispensabile perché possa essere inviata la procedura di ricorso. Senza il preannuncio il ricorso sarebbe dichiarato inammissibile”.

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    Lazio-Torino, Inzaghi e la squadra in campo senza giocare LEGGI TUTTO

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    Lazio-Torino, Tare: “Rispettiamo la Lega. Qui per giocare”

    ROMA – “Potrei dire tante cose, ma le tengo per me. Noi abbiamo rispettato il regolamento, siamo venuti allo stadio, aspettiamo 45’ e poi lasciamo tutto in mano a chi di dovere. Volevamo giocare, ci conveniva non giocarla ma il campionato va rispettato, queste cose sono state decise molto prima, in questi momenti gli interessi personali vanno messi da parte”. Così il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, nel pre partita di Lazio-Torino. “Rispettiamo gli organi competenti, noi siamo qui e aspettiamo. Lo stesso iter di Juve-Napoli? Non entro in queste dinamiche, rispettiamo quello che dice la Lega e aspettiamo”.

    Diretta Lazio-Torino: tutte le notizie dall’Olimpico
    Tare: “Le ragioni del Torino? Non devo capirle io”
    “Le ragioni del Torino non devo capirle io, devo solo rispettare la Lega, ci sono tanti punti di vista ma non sta a me dirlo. Non voglio creare polemiche, l’unica cosa che conta è che noi siamo qui. Non ci è stato proposto di giocarla domani. Fino a ieri sera non abbiamo avuto nessuna informazione del contrario, sapevamo di giocarci la partita, e infatti l’abbiamo preparata come al solito. Possiamo dire tante cose, la cosa certa è che noi abbiamo rispettato il protocollo” ha concluso Tare. LEGGI TUTTO