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    Lazio, Inzaghi: “Il rigore ha indirizzato la partita. C'è rammarico”

    MILANO – Simone Inzaghi non ci sta. La sua Lazio esce dal Mezza a testa alta dopo il 3-1 rimediato contro l’Inter. Nel post partita, il tecnico Simone Inzaghi, ai microfoni di Sky Sport ha commentato: “C’è rammarico, probabilmente potevamo ottenere di più. Abbiamo tenuto bene il campo, il possesso, poi vai a leggere il risultato e ti rammarichi. Ci siamo innervositi troppo, può capitare di subire un rigore così. L’Inter si è difesa, sono stati bravi. Ho messo fisicità per trovare nuovi spazi. Fatta comunque una buona gara, ma potevamo ottenere molto di più. Hoedt era ammonito, non volevo rimanere in dieci. Lukaku è fisico, tutta la settimana l’avevamo provato con Acerbi in quella posizione. Il forfait di Radu ci ha cambiato i piani. Purtroppo non potevamo rinunciare al nostro gioco, non volevamo difenderci, ma solo giocare. Ho spostato Acerbi. Hoedt e Parolo hanno fatto una buona gara pur concedendo qualcosa ad un giocatore forte. Faccio i complimenti all’Inter e alla mia squadra. I ragazzi sono delusi, gli ho spiegato del rigore. A rivedere il fallo fai fatica a darlo, poi ti accorgi che c’è un tocco molto lontano. Bravo l’arbitro a indirizzare la partita. C’è stato un consulto, i ragazzi non lo hanno accettato. Puoi darlo vedendolo dieci, dodici volte, non come ha fatto Fabbri che in tre secondi ha deciso. La sfida la stavamo dominando, non c’è stata gara. Andiamo avanti verso una nuova partita”.

    Il piano della Lazio
    “Volevo tenere Lukaku e Lautaro lontani dalla parte. Venivamo da sei vittorie di fila, abbiamo sempre dominato. Se la giochiamo altre 4-5 volte non la perdiamo. Ottimo approccio, poi dopo il rigore non abbiamo giocato con lucidità. Non trovavamo spazi, ho provato ad inserire punte fisiche per giocare con i quinti sulle fasce”.

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    Lukaku è devastante, Lazio ko: l’Inter vince ed è prima LEGGI TUTTO

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    Immobile: La Juve segue Pirlo. Lazio, batti l'Inter

    ROMA – Segna ancora, Ciro Immobile. Sono quattordici i gol in campionato, quello contro il Cagliari fondamentale per portare la Lazio al quarto posto. E ai microfoni di Sky Sport, il bomber biancoceleste ha detto la sua sulla Serie A e non solo: “Abbiamo recuperato terreno in classifica. Avevamo perso punti pesanti soprattuto in casa. Quella nel derby e a Bergamo sono state vittorie importanti per tornare in corsa. Dobbiamo continuare così perché anche le altre vanno forte. Ora l’Inter. Sarà una gara importante per noi. Non ci nascondiamo, stiamo in un momento ottimo, andremo a Milano cercando di esprimere il nostro gioco per provare a vincere”.

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    Lazio, festa con Immobile: Cagliari battuto 1-0

    Sulla Juve e le altre big
    “Abbiamo affrontato la Juve quando era in un momento non ottimo, ora però ha acquisito un’identità precisa, i giocatori sanno cosa vuole Pirlo e stanno giocando bene. Con Milan e Inter sapevamo le difficoltà della gara. A Milano è stata una delle partite più belle, ma il risultato non ci ha premiato. Si vede che non era quello il momento di prendere punti, ma lo abbiamo fatto nel derby, con il Napoli e con l’Atalanta”.
    La Nazionale
    “Mancini mi conosce bene, spera che io lasci qualche gol per la Nazionale. Do tutto, anche se lì mi conoscono meno i miei compagni. Mi manca qualche gol. Alla Lazio ne faccio tanti, la gente si chiede perché in azzurro non è così. Ho raggiunto una maturità tale che mi dico: posso fare di più, speriamo già all’Europeo. La squadra mi aiuta, ma non posso pretendere che la Nazionale cambi gioco per me. Questo fa parte del percorso di crescita di un calciatore. Ho sbagliato un gol con l’Olanda, ma ho fatto buone partite. Sono consapevole che devo segnare di più. Se rimango sereno arriveranno altre reti”. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Inzaghi: “Non fermiamoci, ora l'Inter!”

    ROMA – Vince ancora la Lazio. Sesta vittoria di fila, la banda di Inzaghi batte il Cagliari 1-0 e vola al quarto posto con la Roma. Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico biancoceleste ha detto la sua: “La voce sta leggermente meglio. È un mese che ho questo problemino, si risolverà presto. Stasera sapevamo che fosse una partita insidiosa, ma i ragazzi sono stati bravi, l’hanno interpretata bene. Abbiamo rischiato poco, questa è la sesta vittoria di fila, dobbiamo continuare. Tra Covid e infortuni persi punti all’inizio. Luis Alberto non si deve arrabbiare con me, sono l’ultima persona con cui deve farlo. Bisogna applaudirlo, oggi aveva fatto una partita normale, mi serviva Akpa Akpro perché ci eravamo allungati. Dopo l’operazione è rientrato subito, migliorerà ancora. Obiettivi? Ne avevamo due: ritornare agli ottavi di Champions dopo vent’anni, un sogno. E poi vogliamo rimanere nell’Europa che conta. Davanti ci sono cinque colossi, ma la squadra sta bene. Se non perde soldati per strada ce la giochiamo alla grande”.

    Lazio ambiziosa
    “In difesa siamo migliorati nelle distanze, negli orientamenti, siamo più corti. Senza Acerbi, Leiva, Radu è normale incassare qualcosa. Ma se tutti stanno bene ce la giochiamo. Abbiamo grandi rimpianti. Con questo maledetto Covid sono cambiate le cose. L’anno scorso ci sono stati infortuni, ci giocavamo lo scudetto. Siamo rimasti, quest’anno, anche in 12-13. In campionato persi punti, ma ci siamo guardati in faccia, dovevamo rientrare. Serviva un filotto di risultati, ma il difficile ora è domenica. Perso terreno per colpa nostra, ma anche per altre situazioni”.
    Il rinnovo
    “C’è una trattativa per il rinnovo, l’ho letto con calma dopo che mi è stato consegnato tre giorni fa. Ieri sera l’ho guardato, il presidente ha fatto la sua offerta. C’è armonia.Siamo a buon punto. Lotito si è comportato bene, con i suoi tempi, certo. Ha fatto la sua offerta, secondo me siamo a buon punto”.

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    Lazio, rinviata l’audizione del dottor Pulcini in Procura Federale

    ROMA – Appuntamento rinviato: niente audizione per il dottor Ivo Pulcini in Procura Federale. Il direttore sanitario della Lazio era atteso in mattinata in Procura Federale per essere ascoltato sul caos tamponi. Audizione rinviata a data da destinarsi. Potrebbe essere di nuovo in programma tra giovedì e venerdì. Lo slittamento lo ha chiesto ed ottenuto l’avvocato del club, Gian Michele Gentile, perché impossibilitato ad accompagnare il proprio assistito. La questione in casa Lazio è scoppiata dopo le difformità dei tamponi eseguiti dalla Synlab per la Champions League rispetto a quelli per il campionato con il Torino. I test dubbi sono quelli di Immobile, Leiva e Strakosha. I tre giocatori sono stati poi bloccati e metti in isolamento sabato scorso dalla Asl Roma 1 perché positivi ai controlli fatti al Campus Biomedico di Roma. LEGGI TUTTO

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    Tamponi Lazio, Calcagno avverte: “Possibili conseguenze, anche gravi”

    TORINO – Anche il presidente dell’Aic, Umberto Calcagno, è intervenuto a ‘Radio anch’io sport’ per parlare della vicenda che ha coinvolto alcuni giocatori della Lazio, il cui esito dei tamponi nelle ultime settimane si è rivelato piuttosto incerto: “La procura federale e quella della Repubblica di Avellino sono al lavoro. Tutto il grande lavoro fatto da tutte le componenti federali per la ripresa (del campionato, ndr) si fondava su regole ben precise e protocolli che vanno rispettati. Le cose che emergono potrebbero avere conseguenze molto gravi, non solo sulla salute, ma anche sulla regolarità delle competizioni per il principio di parità competitiva. Ovviamente mi auguro che tutta possa essere risolto”. 

    Calcagno, programma Aic
    In vista delle prossime elezioni per la presidenza dell’Aic, che Calcagno che si contende con Dossena, il candidato ha parlato anche del suo programma: “Vogliamo essere più propositivi nel rapporto con le altre componenti federali per ottenere un coinvolgimento dell’Aic diverso rispetto al passato. Sono pronto a mettere a disposizione l’esperienza maturata come vice di Tommasi nell’ultimo decennio”. Poi sul mondo dilettantistico: “Nella piramide del movimento ha una priorità. Con il fondo salva-calcio abbiamo messo in sicurezza giocatori ed allenatori con reddito inferiore a 50mila euro. Inoltre abbiamo chiuso un protocollo che farà ricevere a tutti un’altra mensilità, oltre quella di febbraio”.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, negativi i tamponi dei calciatori: due positivi nello staff

    ROMA – La Lazio, la scorsa notte, ha effettuato i tamponi a tutto il gruppo squadra. Arrivati in mattinata gli esiti: tutti negativi i calciatori. Secondo quanto riporta l’Ansa, ci sono invece due casi di positività nello staff tecnico.
    I tamponi dubbi
    Va comunque detto che i tamponi non sono stati eseguiti sui tre calciatori per i quali l’Asl ha disposto la quarantena: Immobile, Strakosha e Lucas Leiva. Tutti i test sono stati processati nel laboratorio di Avellino “Futura Diagnostica”. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Immobile sbotta: “Accuse ingiuste”. E fa l'albero di Natale

    ROMA – Al centro delle polemiche per il caso tamponi anti Covid della Lazio, Ciro Immobile si difende sui social e ringrazia chi lo sta sostenendo: “Volevo ringraziare tutti perché, in queste ore, non solo la mia famiglia, che ovviamente è sempre accanto a me, ma tutti mi avete fatto sentire meno solo per tutte le accuse ingiuste che mi sono arrivate – scrive la punta della Lazio su Instagram – mi sono arrivati tanti messaggi da persone che hanno pensato soprattutto alla mia salute e a quella dei miei cari, mentre altri non hanno perso occasione per attaccare la mia persona con accuse che vanno sul personale e non c’entrano niente con la vicenda. Grazie davvero”. Il bomber laziale è in isolamento per la positività al tampone rapido effettuato ieri e non giocherà domani contro la Juventus. Immobile, per distrarsi, sta già preparando l’albero di Natale, con notevole anticipo, come testimonia una foto su Instagram della moglie Jessica: “Ma quanto mi ami per assecondarmi sempre?” scrive la donna non senza ironia.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, ballano i test: ecco i disponibili per la Juve

    Tamponi rapidi o tamponi molecolari? La Lazio alza il tiro, sfida tutti, compresa la Uefa, e rilancia. E alla vigilia del match di domani con la Juventus si può dire con quasi certezza (ma l’ok definitivo passerà comunque dalla Asl) che Simone Inzaghi potrà disporre di tutta la squadra, salvo gli infortunati non-Covid. L’ok arriva direttamente dal direttore sanitario del club Ivo Pulcini: «Tutto il gruppo squadra è risultato negativo ed è a disposizione di Simone Inzaghi già da domani (oggi, ndr), assolutamente sì. Abbiamo già segnalato tutto alla Asl». La decisione tuttavia è presa sulla base delle negatività riscontrate dai tamponi molecolari effettuati ieri dal laboratorio Futura Diagnostica di Avellino, lo stesso su cui si appoggia il club di Claudio Lotito dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. A creare il giallo (o la confusione, meglio), tuttavia, ci ha pensato la stessa Lazio quando ha deciso che, in parallelo, dovevano effettuarsi anche dei test rapidi in un altro laboratorio sul territorio laziale, per la precisione al Campus Biomedico di Roma. E se dal test molecolare di Avellino risultano per la prima volta tutti negativi (tranne due casi fuori dal gruppo squadra, tra cui ci sarebbe anche il ds Igli Tare), dal test rapido di Roma risultano invece ben tre casi di positività tra cui ci sarebbe anche Ciro Immobile.
    Un gran caos, una matassa che risulta difficile da districare, e qualcuno anche in Figc (vedi anche la recente proposta di Lega di un laboratorio unico) prima o poi dovrà delucidare, magari con linee guida più chiare salvo lasciare ai singoli medici dei club la responsabilità di decidere se un giocatore è positivo, quindi anche contagioso, o “falso positivo”, quindi solo potenzialmente contagioso ma comunque da mettere in attesa in quarantena. E i positivi al test rapido? Il pezzo sportivo si trasforma in pezzo scientifico, presunzione che non vorremmo mai arrogarci. Già, ma il tifoso (e anche il cittadino, soprattutto), vuole capire. Il test rapido di ieri ha riscontrato la positività al gene E ed N di Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha. Ma lo staff medico biancoceleste ribadisce che tra test rapidi e test molecolari prevalgono i secondi, più precisi: «Non hanno niente a che vedere con il Covid, sono tamponi rapidi che per legge devono essere confermati dal tampone molecolare. Noi seguiamo il protocollo Figc, se troviamo un positivo lo dobbiamo isolare», rivendica sempre Pulcini.
    Un dubbio però resta: perché allora questi giocatori sono stati fermati anche dal SynLab della Uefa, prima di Bruges e pure prima della trasferta di San Pietroburgo di Champions? Anche in quel caso i test erano molecolari, e non rapidi. Può darsi che nel frattempo siano guariti dal Covid, ma tra Bruges e lo Zenit c’è stata la trasferta col Torino, e Immobile è andato in campo.
    Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO