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    Juve, senti Arambarri: “Ecco come abbiamo battuto il Barcellona”

    Mauro Arambarri, leader del centrocampo del Getafe contro il quale non solo il Barcellona ha perso, ma non ha nemmeno segnato. Qual è stato l’aspetto chiave della partita? «Contro una squadra fortissima come il Barça sapevamo che era importante mantenere la nostra porta inviolata e sfruttare, poi, le poche palle gol a disposizione. Quando di fronte hai rivali così è fondamentale giocare da squadra: difendere e attaccare tutti assieme, coscienti di come sia necessaria la prestazione perfetta perché a loro basta una sola palla gol per fare la differenza».

    Le è sembrato un Barça più debole di qualche anno fa?«Assolutamente no. Sono giocatori importantissimi che hanno vinto davvero tanto. Forse non stanno attraversando un buon momento di forma, ma sono comunque incredibili».
    Come si mettono in difficoltà i calciatori incredibili?«Abbiamo chiuso i corridoi centrali per non far filtrare nessun pallone. E’ quando hanno la possibilità di giocare in mezzo che diventano fortissimi. Ho giocato molte volte contro il Barça ed è sempre difficile. Devi rimanere concentrato per tutti i 90 minuti».
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    Bartomeu: “Mai pensato alle dimissioni. Messi vogliamo chiuda la carriera al Barcellona”

    BARCELLONA (SPAGNA) – “Non è vero, anzi è privo di senso, dire che volessi facilitare l’addio a Messi per rimettere a posto i conti del club. E per questo non ho mai pensato di dimettermi, quest’estate”. Così Josep Bartomeu, presidente del Barcellona, commenta le voci di un suo possibile addio alla guida dei blaugrana. Il numero uno dei catalani è stato ampiamente criticato dai tifosi per via della vicenda legata a Leo Messi, vicino all’addio al Barcellona in estate dopo 20 anni passati in maglia blaugrana: una seconda pelle ormai per la Pulce. Dopo il ko nel Clasico contro il Real Madrid (3-1), il Barcellona è chiamato a rispondere presente nella gara di domani contro la Juve in Champions League. Il presidente dei catalani è però convinto della forza della propria rosa e commenta: “Con la squadra che c’è e con l’allenatore si sta costruendo un buon progetto. Penso che vinceremo più di un titolo”.
    Rifinitura Juve: Chiellini assente, Bonucci a parte
    Cristiano Ronaldo è appeso al tampone: oggi il test decisivo
    Bartomeu: “Messi? Vi spiego come è andata”
    Tornando a parlare di Messi e del caos vissuto in estate: “Ho deciso di non affrontare una discussione dialettica, perché la priorità era che Messi fosse nel nuovo progetto e non lo farò ora, perché è il nostro capitano. La storia é semplice: Leo aveva quell’opportunità entro il 10 giugno, il termine era scaduto e quindi il suo contratto era rinnovato – ha aggiunto Bartomeu, in una conferenza telematica con i media spagnoli -. La sua rabbia è un bene, vuol dire che non accetta le sconfitte. Spero che resti a lungo qui, e che chiuda la carriera con il Barça”.
    Juve-Barcellona, Ansu Fati e Paratici: il retroscena LEGGI TUTTO

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    Levante e Celta pareggiano il posticipo della Liga

    VILLARREAL (Spagna) –  Levante e Celta Vigo pareggiano per 1-1 nel posticipo della settima giornata di Liga. Reti tutte nella ripresa: padroni di casa avanti al 48′ con un rigore di Roger Marti, pareggio ospite al 52′ con Sergio Carreira su assist di Denis Suarez. Nei minuti di recupero, il Var annulla un gol di Gomez che avrebbe regalato il successo al Levante, che resta penultimo in classifica. Non sta molto meglio il Celta, sedicesimo in graduatoria.
    Levante-Celta Vigo: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Kroos: “Voglio finire la carriera nel Real Madrid”

    MÖNCHENGLADBACH (Germania) – Reduce dal successo nel Clasico con il suo Real Madrid, Toni Kroos ha parlato alla vigilia della gara di Champions in casa del Borussia Mönchengladbach. I Blancos, nel torneo continentale, devono riscattare il ko all’esordio con lo Shakhtar: “Quando si perde a Madrid le critiche sono sempre feroci, molto più che in qualsiasi altro club – spiega il centrocampista tedesco in conferenza stampa – dobbiamo continuare così e cercare sempre di migliorare. Anche se il mio ruolo non è quello di segnare, posso comunque aiutare la squadra a trovare sicurezza. Abbiamo vinto una partita importante e domani abbiamo un’altra finale. Dobbiamo giocare meglio che contro il Barcellona”. Per Kroos domani sarà un ritorno nella sua Germania, ma non ha intenzione giocare ancora in Bundesliga: “Ho avuto delle offerte, ma non ho mai parlato con altre squadre. Mi piace sempre tornare qui perché è il mio paese. La mia idea è lasciare il calcio nel Real Madrid”.
    Kroos: “Voglio un’altra Champions”
    “Desidero vincere un’altra Champions – dice il centrocampista tedesco, vincitore già di quattro Champions – ma prima dobbiamo pensare alla partita di domani. Il Real è stato grandioso, ma nel calcio tutto può cambiare. Siamo stati i più forti, ma è impossibile esserlo per dieci anni consecutivi. Credo che il Bayern Monaco sia la squadra più forte del mondo. Non abbiamo certo paura di giocare contro il Monchengladbach. Vogliamo andare in Germania per vincere”. Nessun tentennamento sulle qualità di Zinedine Zidane come tecnico del Real Madrid: “Non abbiamo mai avuto dubbi su Zidane – spiega Kroos – è facile, se qualcosa va storto, che si parli di lui, ma noi non lo facciamo”. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, De Jong: “Pjanic ci porta qualità, Messi il migliore del mondo”

    BARCELLONA (SPAGNA) – Ad un anno dal suo sbarco al Barcellona Frenkie De Jong si è ormai ambientato sia dentro che fuori dal campo. L’ex Ajax ha raccontato in una intervista al sito della Uefa il suo gradimento verso la città di Barcellona ammettendo che l’unica cosa che gli manca è la famiglia, in campo invece il feeling con il gioco non ci ha messo molto a sbocciare: “Mi piace ricevere subito la palla e impostare la manovra, preferisco fare così che riceverla più avanti e toccarla di meno. Mi sento più a mio agio da mediano ma posso anche stare più avanti, mi è indifferente ma se dovessi scegliere giocherei più da doppio mediano che da mezzapunta”.
    Rapporto con Koeman
    Ronald Koeman ha già allenato De Jong in nazionale e fu proprio l’allenatore a suggerirgli di lasciare l’Olanda per la Spagna: “Al telefono, più di un anno fa, mi ha parlato molto bene sia della squadra che della città. Solo cose positive, ma anche che dovevo stare attento: non dovevo andare troppo al ristorante, perché a Barcellona si vive bene e a volte sembra di stare in vacanza tutto l’anno. In fin dei conti, però, conta soprattutto il calcio”. Sul rapporto con l’allenatore: “Comunichiamo molto bene. Mi dice chiaramente quello che vuole dal mio ruolo, ma credo che sia tutto chiaro. È autorevole e conosce molto bene il calcio essendo stato un grande giocatore. I miei progressi? Non so dire se ho imparato questo o quello, in generale cresci come persona e come calciatore, perchè se ti alleni a un livello così alto e contro questi avversari non puoi che migliorare”.
    Pjanic e Messi
    Per quanto riguarda il rapporto con i compagni di squadra De Jong si è soffermato sull’ex Juventus Miralem Pjanic:  “Credo che sia un grandissimo giocatore, molto a suo agio con la palla piede. Legge bene l’azione e i suoi tiri, passaggi e lanci lunghi sono ottimi. Darà molta qualità alla squadra e sono contento che sia arrivato da noi”. Chiaramente non potevamo mancare parole sulla stella del Barça, Lionel Messi:  “Quando in squadra hai Messi, sai di avere il miglior giocatore del mondo, quindi cerchi di farlo arrivare nelle migliori posizioni per fare la differenza. Se ci riesci, lui ti ripagherà sempre”. LEGGI TUTTO

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    Messi, vita da nababbo a Barcellona: dalla super villa alle auto, che lusso!

    BARCELLONA (SPAGNA) – Il Barcellona, sconfitto dal Real Madrid di Zidane nel Clasico di sabato al Camp Nou, mercoledì sfiderà la Juve nella seconda giornata di Champions League. Il faccio a faccia tra Messi e Cristiano Ronaldo potrebbe essere rimandato alla gara di ritorno viste le esigue possibilità di vedere in campo CR7 per via della positività al Coronavirus (il portoghese attende ancora l’esito dell’ultimo tampone). I riflettori saranno dunque tutti puntati sull’argentino che in estate sembrava a un passo dall’addio ai blaugrana dopo una storia d’amore durata 20 anni. A Barcellona la Pulce sembra aver trovato la propria dimensione ideale e di certo non gli mancano comfort e privilegi da vero e proprio nababbo. 
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    Dalla villa agli hotel
    A cominciare da una villa da sogno. La casa dove vive Messi insieme ad Antonella Roccuzzo e i tre figli, valutata intorno ai 6 milioni di euro, è dotata di tutti i comfort e garantisce una tranquillità unica. Situata nell’esclusivo sobborgo di Castelldefels, a quasi 20 km dal Camp Nou, dispone di un piccolo campo da calcio, una piscina, una palestra coperta e un parco giochi per i suoi tre figli. Poi gode di una vista mozzafiato sull’incredibile spettacolo del Mar delle Baleari. Messi negli anni ha anche investito tanto denaro negli hotel, diventando un albergatore come il rivale di sempre Cristiano Ronaldo. La Pulce ha acquistato una struttura da 28 milioni e 750mila euro nella città costiera di Sitges, a circa 40 km da Barcellona. L’Hotel MiM Sitges, un quattro stelle, è a soli 100 metri dal mare, dispone di 77 camere, di cui cinque junior suite e una suite, e costa circa 115 euro a notte durante l’alta stagione per soggiornare in una camera standard. Inoltre, c’è lo Sky Bar sul tetto che vanta viste panoramiche sulla città e sul Mar Mediterraneo, oltre a una splendida piscina, una spa che dispone di sauna, bagno turco, docce sensoriali, una vasca a immersione fredda e una piscina di acqua salata. Un vero e propri gioiellino insomma. 

    Messi e la sua collezione d’auto
    Messi è poi anche un grande appassionato di auto e la sua collezione privata vale circa 3 milioni e mezzo di euro. Nel suo garage sono parcheggiati bolidi di un certo valore: da una Pagani Zonda da 1,66 milioni di euro alle Maserati GranTurismo S e GranTurismo MC Stradale. Ma non è finita qui, perchè il fuoriclasse argentino è stato visto sfrecciare anche a bordo di una Ferrari F43 Spider.  LEGGI TUTTO

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    Poker Real Sociedad che risponde al Real Madrid e torna in vetta

    Controsorpasso in Liga: la Real Sociedad vince 4-1 contro l’Huesca e risponde al Real Madrid (che ha una partita in meno), volando in testa alla classifica con 14 punti contro i 13 dei blancos. Poker firmato dalla doppietta di Oyarzabal (una rete segnata dal dischetto) e dai gol di Manzanera e Isak. Inutile il timbro di Mir. Il Granada (una gara ancora da giocare) batte il Getafe 1-0 e sale a 13 punti, agganciando Zidane: decide dal dischetto Angel Montoro. 0-0 invece tra le sorprese di questa Liga Cadice e Villarreal. L’Alaves batte in trasferta il Valladolid 2-0 con i gol di Pina e Sainz nel corso della ripresa. Nella prima frazione i padroni di casa rimangono in dieci, dal 21′, per il rosso diretto inflitto ai danni di Nacho, mentre l’Alaves fallisce un rigore. LEGGI TUTTO