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    Liverpool: Alexander-Arnold fuori per diverse settimane

    LIVERPOOL – Il Liverpool dovrà fare a meno per un po’ di tempo di Trent Alexander-Arnold. Il 23enne esterno inglese starà fuori diverse settimane per un infortunio al bicipite femorale rimediato contro l’Arsenal e salterà anche le due amichevoli della nazionale con Svizzera e Costa d’Avorio. Sui tempi di recupero nemmeno Jurgen Klopp si è voluto sbilanciare: “Non ci sono buone notizie, vedremo quanto ci vorrà”.Sullo stesso argomentoQuarti Champions League: Chelsea-Real Madrid, Villarreal-Bayern MonacoChampions League LEGGI TUTTO

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    Il Liverpool non si ferma più: 2-0 al Brighton, 8ª vittoria di fila per Klopp

    BRIGHTON (Regno Unito) – Ottava vittoria di fila per il Liverpool in Premier League: la squadra di Klopp mette la ciliegina sulla torta, in una settimana già positiva dopo la qualificazione ai quarti di Champions League ai danni dell’Inter, con il successo esterno per 2-0 contro il Brighton dell’ex Lallana. I Reds passano in vantaggio al 20′ grazie a Luis Diaz, che segna il suo secondo gol in Premier dopo il suo arrivo dal Porto a gennaio con un tocco di testa su lancio lungo di Matip che beffa Sanchez in uscita: il portiere del Brighton sbaglia completamente il tempo dell’intervento, franando sul colombiano ma senza riuscirlo ad arginare. In apertura di secondo tempo Trossard si divora il gol del pari calciando alto davanti ad Alisson, e Salah risponde al 57′ colpendo la traversa con un tocco morbido a scavalcare il portiere. Al 60′ il Liverpool raddoppia: fallo di mano in area di Bissouma su tiro di Mané e rigore assegnato da Dean: freddo lo stesso Salah a battere Sanchez dal dischetto per il 2-0: ventesimo gol in campionato per l’egiziano, che chiude di fatto la gara prima di essere sostituito per infortunio (lieve botta per l’ex Roma) da Jota. Tre punti che consentono ai Reds di confermarsi al secondo posto a due punti di distanza dalla capolista Manchester City, che comanda la classifica a quota 68 punti. Sorride anche il Brentford che supera nel finale, per 2-0, il Burnley. Decisiva la doppietta di Toney, prima su assist di Eriksen e poi su rigore, per la conquista di una vittoria pesante in chiave salvezza. LEGGI TUTTO

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    Liverpool-Inter 0-1: Lautaro non basta, Inzaghi saluta la Champions

    LIVERPOOL (Regno Unito) – Un gioiello di Lautaro Martinez al 62′ permette all’Inter di espugnare – invano – l’Anfield di Liverpool. Alla luce del 2-0 dell’andata, infatti, sono i Reds di Jurgen Klopp a qualificarsi per i quarti di finale di Champions League. A “tradire” il forcing nerazzurro alla porta di Alisson è Sanchez, fino a quel momento tra i migliori in campo, che rimedia un’ingenua seconda ammonizione appena sessanta secondi dopo il vantaggio firmato dal compagno di reparto. Con lui, espulso per proteste anche il vice di Inzaghi Farris. I nerazzurri, protagonisti sin dalle prime battute e pericolosi a più riprese con Dumfries, Calhanoglu e i due sopracitati attaccanti, rischiano tantissimo sulla traversa colpita da Matip al 30′ e sui pali centrati da Salah, col mancino al 52′ e col destro al 76′.
    Liverpool-Inter, le scelte di Klopp e Inzaghi
    Forte del 2-0 ottenuto nel match d’andata al Giuseppe Meazza di Milano, il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp – nella sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League – ospita l’Inter ad Anfield Road affidandosi al 4-3-3 con l’ex Roma Alisson tra i pali, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson in difesa, Jones, Fabinho e Thiago Alcantara, recuperato in extremis, a centrocampo e l’altra vecchia conoscenza giallorossa – oltre che della Fiorentina – ‘Momo’ Salah nel tridente offensivo completato da Diogo Jota e Mané. La risposta di Simone Inzaghi è il classico 3-5-2 con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Vidal e Calhanoglu mezz’ali e la coppia sudamericana Sanchez-Lautaro Martinez in attacco. Fuori Dzeko e Barella. 
    Matip centra la traversa: Liverpool-Inter 0-0 al 45′
    ‘Imagine’ di John Lennon veicola il messaggio di pace, calorosamente accolto da tutto lo stadio, mentre i fischi dell’Anfield accompagnano le prime trame nerazzurre dopo il fischio d’inizio dell’arbitro spagnolo Lahoz. L’Inter prova a imporre il proprio ritmo e il duello più acceso in avvio è quello tra Perisic ed Alexander-Arnold, ma un’accelerazione improvvisa di Salah costringe Brozovic ad una provvidenziale chiusura nel cuore della propria area (3′). Il vento soffia forte, ma non impedisce a Sanchez di mettere un’insidiosa palla in mezzo allontanata per due volte da Matip (4′), imitato poi da Perisic, con l’azione che si conclude con un debole tentativo di Dumfries facile preda di Alisson (6′). I ragazzi di Inzaghi giocano senza timori reverenziali e tra le linee dimostrano di poter mettere alle corde gli avversari, ma Calhanoglu fallisce un filtrante sulla trequarti facendo disperare Sanchez. I Reds replicano con rapidi scambi di prima, ma in poco più di un quarto d’ora un corner su cui svetta Van Dijk (e blocca senza problemi Handanovic) è l’occasione più “pericolosa” creata (16′). Al minuto 21, invece, Alexander-Arnold è protagonista di una grande copertura su Lautaro lanciato a rete dopo il pregevole velo di Sanchez. Proprio El Niño Maravilla sembra il più ispirato, a tutto campo, e si prende gli applausi di Inzaghi quando strappa il pallone a Fabinho ed interrompe un’azione in stile rugbistico del Liverpool, minaccioso al limite. Al 25′ Klopp richiama l’attenzione del direttore di gara e il match viene interrotto per quasi 4′: gli steward si recano nella parte alta della curva Kop, seguiti dai medici del club inglese, per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Dopo il mini-time out, i padroni di casa sembrano aver improvvisamente cambiato marcia e sugli sviluppi di due calci d’angolo consecutivi, Matip centra in pieno la traversa (30′), quindi Skriniar salva tutto sulla zuccata di Van Dijk (31′). Le marcature preventive non piacciono ad Inzaghi, che manda a scaldarsi Darmian, possibile mossa durante l’intervallo, mentre Lautaro scalda i guantoni di Alisson 3′ più tardi con una timida conclusione centrale. Diogo Jota è il primo a finire nella lista dei cattivi dell’arbitro, seguito a stretto giro di posta – dopo la velenosa punizione di Calhanoglu che per poco non beffa l’estremo difensore brasiliano ex Roma (41′) – da Sanchez e Vidal. Al settimo di recupero, poi, sempre su calcio da fermo, è Alexander-Arnold a cercare invano fortuna: il pallone termina a lato di pochissimo, ma Handanovic sembrava sulla traiettoria. 
    Gol di Lautaro, espulso Sanchez: 1-0 Inter, Liverpool ai quarti
    Inzaghi sorprende tutti e in campo per i secondi 45 minuti c’è D’Ambrosio, e non Darmian: a fargli spazio è De Vrij. Robertson è autore di un brutto fallo che gli costa inevitabilmente il giallo, mentre Alexander-Arnold sciupa una buona chance calciando centrale contro Handanovic (48′). Quattro giri di lancetta più tardi, invece, Thiago Alcantara prolunga d’esterno per Diogo Jota, il portiere sloveno esce di pugno in tuffo e Salah, a porta sguarnita, colpisce clamorosamente il palo. Improvviso capovolgimento di fronte e Lautaro Martinez perde un tempo di gioco prima di allargare a destra per Dumfries e l’occasione potenzialmente pericolosissima sfuma. Al 59′ il match s’infiamma: prima El Toro si divora una chance monumentale, ignorando ancora una volta l’esterno olandese e tirando (male) alla destra di Alisson, poi, subito dopo un pallone mandato in curva da D’Ambrosio, s’inventa l’1-0 con un imparabile gioiello che si spegne sotto l’incrocio dei pali (62′), mandando in visibilio i 2.500 tifosi nerazzurri volati nel Regno Unito. Neanche il tempo di organizzare l’assalto alla porta dei Reds, però, che Sanchez rimedia un’ingenua seconda ammonizione (con lui espulso anche il vice-Inzaghi Farris per proteste) che costringerà i nerazzurri a 27′ più recupero in inferiorità numerica. Durante il break, Klopp richiama accanto a sé Thiago Alcantara e Jones e getta nella mischia Henderson e Keita, mentre Inzaghi – dopo il giallo vistosi sventolare da Mané – risponde con un triplo cambio (Gagliardini, Darmian e Correa per Brozovic, infortunato, Dumfries e Lautaro). Serata no per Salah, fermato nuovamente dal palo al 76′ (stavolta col piede destro). Scintille Perisic-Henderson alle porte dell’80’, alterco rapidamente sedato da Lahoz. Da una parte Vecino rileva Calhanoglu, dall’altra Luis Diaz fa tirare il fiato ad uno spento Diogo Jota, mentre Bastoni – anche lui sanzionato dal fischietto spagnolo – regala una punizione su cui prova a pungere Mané (86′). Al 92′, col pallone a un metro dalla porta, clamoroso salvataggio di Vidal sul neoentrato Diaz a botta sicura. Nel finale ammonito anche Gagliardini: vittoria beffarda per l’Inter, ai quarti di Champions va il Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Champions, Liverpool-Inter interrotta al 25': ecco cosa è successo

    LIVERPOOL (Regno Unito) – È il minuto 25 di Liverpool-Inter, sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, quando il tecnico dei padroni di casa Jurgen Klopp richiama l’attenzione del quarto uomo e dell’arbitro Lahoz, che interrompe il match. Il medico sociale dei Reds Jim Moxon e il fisioterapista Chris Morgan, seguiti dagli steward dell’Anfield e defibrillatore alla mano, corrono sulla parte alta della curva Kop per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Come sottolineato da Liverpool Echo, gli applausi dello stadio britannico hanno accompagnato il pronto intervento del personale sanitario dei Reds. Dopo quasi quattro minuti di stop, il direttore di gara ha poi richiamato le squadre in campo. LEGGI TUTTO

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    Porto-Lione, non si può escludere il Goal

    Europa League, l’andata degli ottavi di finale prevede la sfida tra il Porto e il Lione. L’undici portoghese arriva all’appuntamento con i francesi dopo aver eliminato la Lazio mentre l’Olympique grazie al primo posto conquistato nel Gruppo A della fase a gironi non ha dovuto disputare i sedicesimi di finale.
    Fai ora i tuoi pronostici! 
    “Dragoni” favoriti ma…
    La sfida in programma allo stadio do Dragão si preannuncia molto equilibrata ma vede l’undici allenato da Sergio Conceicao partire leggermente con i favori del pronostico. Il Porto quest’anno in casa ha perso solamente due volte, entrambe in Champions League contro il Liverpool e l’Atletico Madrid. I “Dragoni” dopo aver alzato “bandiera bianca” contro i “Colchoneros” (1-3) hanno poi fatto registrare, tra campionato e coppe, sette vittorie e due pareggi.
    Andamento altalenante per il Lione in trasferta. L’Olympique prima di vincere per 4-1 contro il Lorient era riuscito a conquistare solamente un punto nelle precedenti due trasferte (1-1 con il Lens e sconfitta per 2-0 a Monaco). Porto dunque favorito ma non si possono escludere sorprese, Taremi e compagni hanno sempre subito almeno un gol nelle precedenti sei partite disputate davanti al proprio pubblico. Al triplice fischio dell’arbitro intriga la “combo” che lega la doppia chance 1X all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    FA Cup, il Nottingham batte l'Huddersfield e vola ai quarti: ora c'è il Liverpool

    NOTTINGHAM (INGHILTERRA) – Un altro successo in Fa Cup per il Nottingham Forrest che vola ai quarti di finale dove sfiderà il Liverpool di Jurgen Klopp (qualificatosi battendo il Norwich). Dopo aver superato nei turni precedenti due ‘big’ come Arsenal e Leicester la squadra allenata dal gallese Cooper, che milita in Championship, ha battuto in rimonta tra le mura amiche del ‘City Ground’ i pari categoria dell’Huddersfield (reduci dalle qualificazioni ottenute a spese del Burnley prima e del Barnsley poi). Il Nottingham prova a partire forte, spinto da Surridge (pericoloso già al 2′ e poi a segno all’11’, quando il gol viene però annullato per fuorigioco), ma a passare per primi sono gli ospiti: corner calciato da Sinani e colpo di testa vincente di Lees (13′). Lo svantaggio non scoraggia però i padroni di casa che pareggiano proprio con Surridge (29′) su assist di Yates, autore poi del sorpasso al 37′ (servito da Garner). Nella ripresa c’è la reazione dell’Huddersfield che prova a rimettersi in carreggiata, soprattutto con Ward, ma non riesce più a infilare Horvath e rischia di subire il colpo del ko al 78′, quando la traversa negare il tris a Spence. Il legno non riesce però a rovinare la festa del Nottingham Forest, che conserva il vantaggio fino alla fine e con il 2-1 stacca il pass per la super sfida contro i ‘Reds’. LEGGI TUTTO

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    Liverpool, Klopp: “L'Inter vuole qualificarsi, non viene in vacanza”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Jürgen Klopp non si fida dell’Inter di Inzaghi, battuta 2-0 a Milano nell’andata degli ottavi di finale della Champions League, tre settimane fa. Alla vigilia della gara di ritorno, l’allenatore del Liverpool invita i suoi al massimo della concentrazione per evitare sorprese: “Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che siamo già qualificati, manca ancora una partita da disputare – le parole di Klopp nelle conferenza stampa di rito – tante squadre in passato hanno rimontato uno 0-2. L’andata a San Siro è stata difficilissima, il risultato finale non deve ingannare. Sappiamo che l’Inter ha tanta qualità e viene da una vittoria per 5-0. I nerazzurri non verranno qui in vacanza e domani ci affronteranno per vincere, ma noi faremo lo stesso. Il 2-0 è il risultato che è stato ribaltato più spesso nel calcio. Se sei a metà  tempo e pensi di aver già finito il percorso, allora sei sulla strada sbagliata. Il risultato di San Siro è stato nettamente migliore di quanto mi aspettassi, ci aspetta una partita difficile da giocare. Nell’ultimo turno di campionato Dzeko è tornato al gol e Lautaro pure. Per fortuna contro di noi non c’è Barella, che ha fatto due assist con la Salernitana”.
    Klopp, gli infortunati e Salah
    Klopp fa poi il punto su Thiago Alcantara, Matip e Firmino, reduci da problemi fisici: “Si sono tutti allenati ieri. Bobby (Firmino, n.d.r.) sta bene, ma dobbiamo vedere, è stato fuori parecchio tempo. Joel (Matip, n.d.r.) è rimasto fuori solo 3-4 giorni, quindi è ok. Bobby potrebbe invece aver bisogno di un altro po’ di tempo”. L’allenatore tedesco poi riflette sui tanti impegni ravvicinati dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocato domenica, mercoledì, sabato e martedì. È un programma orribile. Se possiamo fare dei cambi, li faremo. Se non sarà possibile, no. È essenziale ricorrere alle cinque sostituzioni. In Premier League abbiamo solo tre sostituzioni, non capisco perché visto che è necessario salvare l’incolumità dei giocatori di livello top. Non è un vantaggio per le grandi squadre: a marzo hai meno infortuni così”. Poi gli viene chiesto di Salah, sostituito con il West Ham, magari proprio perché domani c’è da affrontare l’Inter: “Momo ha lo stesso trattamento degli altri giocatori. È alla disperata ricerca di un gol, è bravo in contropiede e difende fino alla fine, ma abbiamo avuto l’opportunità di portare freschezza inserendo Diogo Jota e l’abbiamo fatto. Non l’ho cambiato per motivi diversi da questo”. LEGGI TUTTO

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    Il Liverpool vince la Carabao Cup: Chelsea ko ai rigori

    LONDRA – Dieci anni dopo il Liverpool torna ad alzare la Carabao Cup. Lo fa a Wembley superando il Chelsea in una finale combattutissima, decisa dopo 120′ equilibrati e una serie interminabili rigori dall’errore del portiere dei londinesi Kepa, gettato nella mischia da Tuchel proprio per i tiri dagli undici metri. I ‘Blues’ rivivono così lo stesso epilogo della Supercoppa Europea del 2019, quando fu dell’attuale romanista Abraham l’errore decisivo: come allora i ‘Reds’ di Klopp si rivelano infallibili dal dischetto e con 9 titoli il Liverpool diventa ora il club ad aver vinto più Coppe di Lega, staccando il City reduce da quattro trionfi di fila (cinque nelle ultime sei edizioni).
    Chelsea-Liverpool 10-11 dcr (0-0): statistiche e tabellino
    ‘Italiani’ a Wembley
    Tra i ‘Blues’ partono in panchina l’azzurro Jorginho e l’ex interista Lukaku, con l’altro ex nerazzurro Kovacic titolare in mediana vicino a Kanté e Havertz a fare da riferimento offensivo nel 3-4-2-1 di Tuchel, che manda in campo dal primo minuto anche l’ex fiorentino Marcos Alonso a sinistra e gli altri ‘italiani’ Thiago Silva e Rudiger in difesa. Sull’altro fronte out per infortunio Firmino tra i ‘Reds’ di Klopp, che consegna a Kelleher il posto tra i pali dell’ex romanista Alisson (per l’occasione dodicesimo) e sceglie il colombiano Luis Diaz per completare con Mané e l’ex romanista Salah il tridente del suo 4-3-3. Il primo squillo è del Chelsea che al 6′ testa i riflessi di Kelleher con una conclusione centrale di Pulisic, mentre è più difficile l’intervento del collega che toglie la palla dall’angolino in cui l’aveva indirizzata Mané. L’ultima chance prima del riposo è però dei ‘Blues’, ma sul tiro di Mason Mount la palla sfila a lato di poco.
    Guarda la galleryChelsea-Liverpool, tutto Wembley è per l’Ucraina
    Kepa ‘tradisce’ i Blues
    È ancora il centrocampista a mancare il gol in avvio di ripresa (49′) per il Chelsea, che poi perde per infortunio Azpilicueta (dentro James al 57′). A trascinare il Liverpool ci prova invece il solito Salah che non inquadra però la porta (64′), a differenza del compagno Matip il cui gol viene annullato per un fuorigioco visto dal Var (67′). L’equilibrio non si spezza e Tuchel si gioca allora la carta Lukaku, dentro a un quarto d’ora dalla fine insieme a Timo Werner (fuori Mason Mount e Pulisic), ma è Havertz ad andare a segno per il Chelsea (78′): anche stavolta però c’è fuorigioco e si resta sullo 0-0. Un risultato che i ‘Reds’ non riescono a cambiare nemmeno con Diaz, la cui conclusione viene parata da Mendy all’86’, prima di dover a loro volta ringraziare Kelleher che in pieno recupero nega di piede il gol a Lukaku (95′). Si va ai supplementari e il belga trova il gol (98′), ma anche stavolta c’è un fuorigioco (millimetrico ma certificato dal Var) e si arriva al cambio di campo con le squadre ancora in parità. Tuchel pensa forse già ai rigori, manda a scaldare il portiere Kepa e getta nella mischia Jorginho (al posto di Kovacic), ma spera di evitarli quando Havertz (servito da Lukaku) spedisce la palla in rete: anche stavolta è fuorigioco. Niente da fare, si va dagli undici metri e nel Chelsea entra Kepa che alla fine decide la sfida, ma in negativo: dopo che tutti gli altri vanno a segno e si procede a oltranza è infatti lui a sparare al cielo di Wembley il ventiduesimo rigore e a consegnare la Carabao Cup al Liverpool. LEGGI TUTTO