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    Juve, attesa Locatelli: i bianconeri stringono su Pjanic

    TORINO – La priorità del mercato juventino resta Manuel Locatelli, ma non è detto che dal punto di vista della tempistica non si possa sbloccare più facilmente un’altra operazione già ampiamente caldeggiata: su tutti, da Massimiliano Allegri e Miralem Pjanic. Già la dirigenza bianconera sta studiando una formula potenzialmente diversa per provare a venire incontro alle esigenze del Sassuolo e ai desideri sempre meno misteriosi del centrocampista campione con l’Italia al recente Europeo, tanto che a breve sono previsti nuovi contatti tra i club dopo una giornata scivolata via senza particolari novità. Ma al contempo il dg Federico Cherubini e i suoi collaboratori non smettono di monitorare la pista che conduce al bosniaco in rotta con il Barcellona. Perché il piano alla Continassa è sempre stato molto chiaro: due centrocampisti potrebbero arrivare, a maggior ragione ora che a quello di Arthur s’è aggiunto l’infortunio di Adrien Rabiot (20 giorni di stop). A tre settimane dall’inizio del campionato il reparto ha già perso due pezzi importanti e chissà che questo non conTribuisca a un blitz per un colpo in entrata nelle prossime ore.

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    Juve, doppio binario di mercato: Locatelli e Pjanic

    Il doppio binario di mercato conduce esattamente a Locatelli e Pjanic, con quest’ultimo mai così distante da un futuro in blaugrana (anche ieri un post che lo ritraeva con la maglia del Barça indosso e con uno stringato commento a corredo in italiano – «Ciao» – ha scatenato le fantasie dei tifosi sui social). La verità è che la Juventus, sospinta dal voto favorevole di Allegri, non avrebbe nulla in contrario al ritorno del centrocampista che in quattro anni ha contribuito a scrivere la storia del club bianconero, ma per far questo servirebbe che il 31enne si riduca l’attuale ingaggio da 7,5 milioni di euro netti più bonus. Una prospettiva che potrebbe incontrare il placet dell’agente Fali Ramadani,a sua volta in costante contatto con i vertici juventini (un aggiornamento tra le parti + previsto a breve), mentre da Barcellona è confermata l’intenzione del club di liberarsi di stipendi pesanti e di giocatori in esubero. Pjanic è sul podio degli indesiderati e la Juve è pronta all’affondo, con l’Inter comunque alla finestra e pronta a garantirgli un contratto triennale.

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    Frizioni tra Juve e Sassuolo. E Locatelli rallenta

    TORINO – I contatti non mancano (nuovo incrocio previsto, salvo novità, entro domani), eppure l’accordo non c’è e la conseguenza rientra nella logica: Manuel Locatelli, al 3 agosto 2021, non è un giocatore di proprietà della Juventus. Potrebbe diventarlo ma per ora, all’alba di una nuova stagione, il suo club resta il Sassuolo. Da contratto, sarà così fino al 30 giugno 2023. Però gli accordi legati ai trasferimenti dei calciatorib vengono sottoposti spesso e volentieri a “revisione” e nel caso specifico del centrocampista campione d’Europa la proprietà di cui sopra resterebbe tale in base alle volontà bianconere. Perché dalla Continassa non si schiodano di un millimetro dalla proposta di un prestito biennale con riscatto del cartellino del Loca non prima di un paio d’anni. Prestito, cioè “noleggio” del giocatore il cui cartellino sarebbe sempre in mano al club neroverde.«Siamo convinti che la nostra offerta sia buona e giusta», Pavel Nedved ha detto e direbbe ancora oggi. La risposta dall’Emilia? No, grazie, arrivederci. E più ci s’irrigidisce da un lato, più dall’altro si chiude la porta.Guarda la galleryDa Bonucci a Chiesa, Allegri riabbraccia la Juve al completo

    Locatelli vuole la Juve, ma c’è distanza sulla formula

    Locatelli ha concluso le vacanze post Euro 2020 con la dolce metà ed è rientrato nella sua residenza milanese. Da lì attende novità, confidando in quel buon senso che da settimane detterebbe l’agenda dei lavori se contasse solo quello: il ragazzo freme per giocare nella squadra per cui tifa da bambino e dove vorrebbe approdareda più di un anno, la Juventus non vede l’ora di accontentarlo, però il Sassuolo – bottega tradizionalmente restia ai saldi – è un osso durissimo nonostante le offerte dall’estero non abbiano mai intrigato il centrocampista e soprattutto risultino evanescenti, per il momento. I bproposti dall’Arsenal non hanno fatto breccia nelle certezze profondamente juventine dell’ex milanista e il Liverpool non sembra così convinto (mentre dalla Francia rilanciano una presunta candidatura del Paris Saint-Germain). Perché allora da Torino non stappano lo champagne? Perché la distanza sulla formula, più che sulle cifre, c’è.

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    Juve, subito Locatelli e Kaio Jorge: il doppio colpo

    Non solo Manuel Locatelli. La Juventus prova ad anticipare anche il colpo Kaio Jorge, 19enne brasiliano del Santos già prenotato a parametro zero per gennaio. Il dg bianconero Federico Cherubini sta lavorando alla doppietta per rinforzare – e rinfrescare – centrocampo e attacco. La priorità, in tutti i sensi (tecnica e temporale), resta la mediana e non a caso tra oggi e domani (più probabile), l’uomo mercato juventino e l’ad Maurizio Arrivabene incontreranno l’accoppiata dirigenziale del Sassuolo Carnevali-Rossi. Sarà il terzo summit in poco più di un mese, il secondo dopo l’offerta ufficiale (prestito biennale, 37 milioni bonus compresi) presentata dalla Juventus una decina di giorni fa nel vertice di Verona. Cherubini e Arrivabene, forti dei buoni rapporti con la società della famiglia Squinzi e della ferrea volontà di Locatelli di raggiungere la corte di Massimiliano Allegri, ripartiranno dalla mancata intesa dell’ultimo incontro per arrivare a un buon compromesso. La Juventus vuole il giocatore e il 23enne azzurro, nonostante la proposta dell’Arsenal, si vede soltanto a Torino. Tanto che anche il Sassuolo, da tempo entrato nell’ordine delle idee di salutare e monetizzare l’addio del campione d’Europa, è perfettamente consapevole che la soluzione più vantaggiosa sia quella di trovare un punto d’incontro con la Juventus.

    Gli ultimi dieci giorni sono serviti alle due società per individuare nuove strade per arrivare alla meta superando il nodo dell’obbligo di riscatto, che la Juventus vorrebbe vincolare agli obiettivi (la qualificazione Champions) e il Sassuolo pretende a prescindere. In attesa del nuovo vertice, si ragiona su traguardi aggiuntivi (come, ad esempio, un minimo di presenze di Locatelli) per trasformare il prestito in una cessione di fatto scontata, senza scartare a priori l’inserimento di una contropartita tecnica: da Radu Dragusin (soprattutto) a Nicolò Fagioli fino qualche altro giovane juventino. In attesa del colore della fumata c’è soprattutto Locatelli, atteso a Sassuolo tra domani e venerdì per le visite mediche post Europeo. L’ex centrocampista del Milan, che eviterebbe volentieri il rientro in Emilia, si augura di cominciare direttamente la stagione con la Juventus.

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    Locatelli, la Juve chiama il Sassuolo: ora l'incontro decisivo

    TORINO – Un, due, tre… Manuel Locatelli. Juventus e Sasssuolo si sono sentite nelle ultime ore e hanno concordato di incontrarsi all’inizio della settimana. Probabilmente entro mercoledì, al più tardi giovedì. Sarà il terzo incontro in poco più di un mese, il secondo nel giro di dieci giorni dopo il summit della scorsa settimana a Verona. (…) Giovedì Locatelli e gli altri campioni d’Europa dell’allenatore Alessio Dionisi (Berardi e Raspadori) sono attesi a Sassuolo per la ripartenza post Euro2020. La convocazione dell’ex Milan è segnalata in bilico: molto dipenderà dall’esito del vertice Juve-Sassuolo, che molto probabilmente si terrà nelle 24 ore precedenti. In caso di accordo e fumata bianca, il centrocampista azzurro verrebbe esentato dal ripresa degli allenamenti in Emilia. «Sassuolo è un’ottima vetrina, ma non so cosa accadrà con Locatelli. Ci sarà alla ripresa? Non lo so», ha spiegato nelle ultime ore Alessio Dioisi, il tecnico neroverde.
    La contropartita tecnica
    Le due società ripartiranno dal mancato accordo di Verona, dalle nuove idee emerse negli ultimi giorni e dalla consapevolezza che Locatelli, nonostante l’interesse dell’Arsenal (e in maniera minore del Borussia Dortmund), si vede soltanto alla corte di Allegri. (…) Juventus e Sassuolo, per uscire dalla strettoia dell’obbligo di riscatto legato alla Champions e trovare un’intesa definitiva su valutazione (35-40 milioni) e formula, stanno valutando anche altri percorsi per arrivare alla meta a braccetto. Tra questi c’è pure l’inserimento di una contropartita tecnica, utile per aumentare la cifra del prestito oneroso e rendere così scontato il riscatto biennale. Oggetto di ragionamenti Radu Dragusin, Nicolò Fagioli e altri giovani juventini. Il futuro del difensore romeno dipenderà anche da quello di Merih Demiral, che in caso di passaggio all’Atalanta potrebbe dare ancora più forza (economica) alla Juventus per arrivare al traguardo. (…)
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    Locatelli rimane la priorità della Juve

    Al di là del piano-Pjanic, che può andar sano e lontano a prescindere e che però viaggia su binari paralleli (se non subordinati). Le energie bianconere restano focalizzate su Manuel Locatelli. La primissima scelta per il centrocampo è lui e il responsabile del mercato juventino Federico Cherubini – pur senza fare follie e spendere cifre fuori mercato – è deciso a fare il possibile e a giocarsi tutte le sue carte allo scopo di giungere ad una fumata bianca. Già tocca fare i conti – in casa Juventus – con il rammarico di non averci puntato forte già l’anno scorso (vuoi per volontà vuoi anche e forse soprattutto per impossibilità), ci manca pure l’idea di veder sfumare l’operazione adesso. E definitivamente. Non va bene. I motivi per insistere sono vari e variegati: partono dalle qualità e delle caratteristiche del centrocampista neroverde (proprio ciò che manca, ora, alla Juventus e ciò che cerca, Allegri, per la Juventus) e arrivano alla giovane età del giocatore, 23 anni appena nonostante una discreta serie di quelle esperienze già vissute di discese ardite e di risalite che fanno tempra. E poi attenzione, tra le skills del caso, ad una italianità ricercatissima in casa Juve dopo le ultime vicissitudini: e non è sovranismo, sia chiaro, ma la consapevolezza che uno zoccolo duro nostrano – nato e cresciuto tra certi campanilismi e sfide del passato – è in grado di trasmettere ai compagni che arrivano da altre realtà certe sfumature e certi stimoli di carica agonistica che possono fare la differenza sia in quei duelli da storiche rivalità sia in certe sfide con realtà meno blasonate. Affiancare Locatelli ai vari Bonucci, Chiellini, Chiesa, Bernardeschi… non dispiacerebbe. LEGGI TUTTO

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    Locatelli alla Juve: fino alla fine. Pronto il 3° round con il Sassuolo

    TORINO – Juve-Locatelli fino alla fine. Un po’ come recita il motto della casa, ben conosciuto anche dal centrocampista azzurro. Tanto che, prima di virare su altre soluzioni (il principale piano B resta Pjanic in prestito dal Barcellona), alla Continassa aspettano di capire come andrà il nuovo incontro con il Sassuolo. Sarà il terzo in un mese: potrebbe non essere l’ultimo, ma i segnali inducono all’ottimismo. La distanza sulla formula – cioè il nodo dell’obbligo del riscatto – non è ancora superata. Ma qualcosa si muove e il puzzle avanza. Già, perché se la Juventus insiste e ha il gradimento del giocatore, che da più di un anno si vede soltanto a Torino, il Sassuolo già da tempo è entrato nell’ordine di idee di monetizzare al meglio la grande intuizione di due anni fa, quando Locatelli fu ingaggiato dal Milan investendo 12 milioni. Proprio per questo il club della famiglia Squinzi ha aperto alla Juventus, ma non intende fare grossi sconti. LEGGI TUTTO