Lazio, dal Toro al processo tamponi più tribunale che campo
ROMA – In attesa del giudice sportivo che si esprimerà non prima di venerdì, la Lazio è determinata a rendere la vita dura al Torino. Così, stando a quanto rivelato da fonti biancocelesti, al “reclamo preventivo” dei granata contro l’omologazione dello 0-3 a tavolino che dovrebbe seguire da regolamento la mancata presentazione allo stadio Olimpico per Lazio-Torino di martedì scorso, seguirà immediatamente un ricorso dei biancocelesti. La difesa della Lazio, già impegnatissima sul fronte federale per contrastare il deferimento che porterà i biancocelesti e il loro patron Lotito a processo il 16 marzo per la questione legata ai tamponi “alterni” del girone d’andata, ritiene che il club biancoceleste abbia assolto a tutti gli obblighi derivanti dal protocollo e dal calendario di Serie A: “Quella partita si doveva giocare”, reclamano i biancocelesti, cinicamente ma comprensibilmente forti dei meccanismi giuridici.
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Attenta Lazio: c’è il precedente di Juve-Napoli
Un passaggio, se vogliamo, anche obbligato. Per evitare che oltre al danno di non aver giocato il match, possa seguire anche un’eventuale beffa. Questa la posizione della Lazio, che inevitabilmente dovrà scontrarsi anche con la decisione del giudice, la quale non potrà non tenere conto anche della sentenza del Collegio di Garanzia per il caso Juve-Napoli. E così, dopo il match farsa non giocato contro i granata, si passa direttamente a quello che attenderà i biancocelesti sabato in casa della Juventus di Andrea Pirlo.
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