TORINO – Certo che non è mai facile accontentare le tifoserie. E Milano, in questo particolare momento, lo sta capendo sulla propria pelle. Perché c’è un discreto fermento, su entrambi i lati del Naviglio, anche se poi la realtà dice che sul fronte degli abbonamenti, l’entusiasmo è alle stelle. La voglia di esserci e di stare al fianco della squadra per tutta la prossima stagione in quello che potrebbe essere, al netto di inserimenti altrui, lo scudetto della seconda stella per entrambe le formazioni non è in discussione. Piuttosto, resta più di qualche perplessità sul lavoro dei dirigenti. La curva nord nerazzurra, ad esempio, non ha voluto aderire alla campagna celebrativa per il ritorno di Lukaku. Anzi, ha ricordato i modi nei quali se ne è andato, di fatto abbandonando una barca che rischiava di affondare, e la cosa non è stata dimenticata. Bollato con l’etichetta “Sarà uno dei tanti”, anche se siamo certo che la riconquista a suon di gol potrebbe anche essere rapida, sempre che l’attaccante belga sappia mantenere la sua straordinaria capacità realizzativa. Né pare particolarmente soddisfatto il tifoso milanista, che magari per risollevarsi avrà solo bisogno di pensare un attimo a quel che è accaduto soltanto un mese fa. Ma che certamente si immaginava diverso l’ approccio della nuova proprietà. Che, per il momento non rinnova, non compra, sostanzialmente non dà segni di grande vitalità. Dicono che il mal comune sia mezzo gaudio, ma in questo caso la vera e unica differenza la fa lo scudetto. Chi l’ha vinto si consola, chi non l’ha vinto sogna. LEGGI TUTTO