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    Inter, Dzeko: “Grazie Lukaku, ma io guardo avanti”

    “Lukaku ha fatto grandi cose, bisogna dirgli grazie perché ha fatto veramente bene. Però, non mi piace guardare indietro, io guardo avanti. Per me conta solo fare bene qui. So cosa posso dare e sono sicuro di poter dare tanto”. Lo ha detto l’attaccante dell’Inter, Edin Dzeko, intervistato da Dazn. “L’esordio a San Siro? Ero nervoso, anche se non è da me. Cercavo il primo gol, anche perché quando fai subito gol fa un effetto ancora maggiore. Alla fine ho segnato e mi sono rilassato – ha proseguiuto l’attaccante bosniaco -. Lautaro? È un grande giocatore, sono contento sia rimasto anche sapendo che ha avuto offerte importanti. Significa molto per questo club che i giocatori vogliono rimanere”. Testa poi alla partita di venerdì contro l’Hellas Verona. “Venerdì vogliamo fare bene e continuare il percorso iniziato con la vittoria con il Genoa”, le sue parole.
    Dzeko: “Inter piena di campioni, alla Roma non segnavo da un po’…”
    Edin Dzeko è poi intervenuto ai microfoni del canale tematico nerazzurro Inter Tv: “L’esordio in campionato con la maglia dell’Inter? È stato un giorno emozionante per me anche perché dopo aver giocato tutta la scorsa stagione senza tifosi vederli tornare sugli spalti è stato bello. È stata la mia prima partita con questa maglia, poi c’era anche mia mamma allo stadio, è stato un giorno importante che è finito molto bene con la nostra vittoria e il mio gol che ho cercato tanto. Non segnavo da tanto tempo in Serie A, gli ultimi gol con la Roma li ho segnati in Europa League e anche da quel punto di vista era importante sbloccarsi per me. Fare subito gol nella prima partita, nel mio nuovo stadio, davanti ai tifosi è stato bellissimo e mi ha dato ancora più fiducia per il futuro. Il feeling coi compagni? Sì, già contro la Dinamo Kiev ho visto questa cosa, l’ho sentito anche in campo, sembrava che stessi giocando con questi ragazzi da tanto tempo ma devo dire che non è difficile, qui ci sono tanti campioni ed è uno dei motivi per cui sono venuto qui. Mi sono divertito molto non solo nella partita contro il Genoa ma anche nella partita contro la Dinamo Kiev. Siamo una squadra forte e vogliamo continuare questo percorso che è iniziato veramente bene contro il Genoa. Il Verona? Ogni partita e ogni punto sono importanti, l’Inter è campione d’Italia e la prossima partita contro l’Hellas Verona non sarà facile. Conosco bene il loro allenatore e carica molto, però noi siamo l’Inter, siamo pronti e vogliamo fare bene prima della sosta per le nazionali”.
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    Inter, la verità di Marotta: “Lukaku via per sua decisione”

    MILANO – L’Inter campione d’Italia inaugura il campionato di Serie A 2021-22 ospitando il Genoa, il direttore sportivo Giuseppe Marotta ha parlato proprio di questo esordio. Intervistato da Dazn Marotta ha espresso ottimismo: “Le impressioni sull’allenatore sono estremamente positive – aggiunge – Conoscevamo le qualità, la serietà e la professionalità. Miglior profilo non c’era e siamo onorati di averlo. È il leader di questa squadra e credo che potremo toglierci delle grandi soddisfazioni”.
    Marotta: “Lukaku? Ha scelto lui”
    Inevitabile un commento sulla partenza del trascinatore della passata stagione, Romelu Lukaku, dove Marotta ha rivelato: “Davanti ad una decisione così esplicita di un giocatore come Lukaku di andare via, non c’è società che possa trattenere un giocatore. Ma questa cessione ha permesso di mettere in sicurezza il club alla luce della contrazione finanziaria degli ultimi tempi. Suning ha investito centinaia di milioni di euro. Michael Jordan diceva: ‘Il talento ti fa vincere una partita, la squadra il campionato'”. Sulla permanenza del Toro Lautaro Martinez: “Fa parte di quella categoria di calciatori che esplicitamente ha voluto rimanere pur avendo avuto offerte. Lautaro ha detto ‘sto all’Inter‘, siamo orgogliosi e c’è voglia di migliorarsi. Siamo contenti che possa crescere la sua qualità a disposizione del club”.
    Marotta: “Mercato aperto”
    Infine il Ds nerazzurro ha parlato degli obiettivi di mercato ancora sulla lista: “Siamo alla ricerca di un attaccante, lo stiamo cercando compatibilmente con le nostre possibilità. Siamo sicuri di fare la scelta migliore, ma voglio essere ottimista e voglio tranquillizzare i nostri tifosi. Dobbiamo dare il meglio di noi, solo così ci toglieremo delle soddisfazioni”.
    Guarda la galleryInter, l’entusiasmo dei tifosi per il debutto dei campioni d’Italia LEGGI TUTTO

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    Mentana: “L'Inter sbaglia se cede Lukaku, Zhang chieda aiuto”

    MILANO – Ansia nella Milano interista per l’assalto del Chelsea a Romelu Lukaku. Al momento i campioni d’Italia hanno rifiutato un’offerta da 100 milioni più il cartellino del jolly spagnolo Marcos Alonso (oltre ai 15 milioni all’anno offerti al centravanti belga che ci starebbe pensando), ma i londinesi sarebbero pronti a rilanciare fino a 130 milioni e a quel punto sarebbe difficile resistere per la dirigenza nerazzurra. Sui social intanto i tifosi restano in apprensione e sono tanti quelli che esprimono delusione per una cessione considerata ormai in dirittura d’arrivo.
    “Come sostituirlo adesso?”
    Tra questi ce n’è uno vip come il giornalista Enrico Mentana, che partecipa anche al progetto di azionariato popolare lanciato da Carlo Cottarelli e ha affidato il suo pensiero a un post pubblicato sul proprio profilo Facebook: “Ci avevano spiegato che per rimettere in sesto il bilancio era necessario un sacrificio, la cessione di Hakimi, strapagato dal Paris Saint Germain – scrive Mentana -. Invece non ci avevano spiegato perché se ne era andato Conte. Ora è inspiegabile la vendita di Lukaku, a 15 giorni dall’inizio del campionato. Nessun giocatore sul mercato è in grado di ricoprire lo stesso ruolo di sollevatore dell’attacco. Vuol dire arricchirsi finanziariamente e impoverirsi come valore della squadra, dovendo poi affannosamente rincorrere prime punte in svendita, che all’improvviso diventeranno costosissime”.
    “Se non ce la fa Zhang chieda aiuto”
    E ancora: “Per oltre 100 milioni una proprietà che sta in Cina, e non subisce la pressione dei tifosi, può anche pensare di vendere un Lukaku: ma allora potevamo tenere Hakimi, e comunque una cessione così non si fa senza aver prima bloccato un attaccante degno dei campioni d’Italia che devono affrontare la Champions. E per favore, non cominciamo a dare colpe a Marotta, Antonello o Ausilio: loro (e Conte) Hakimi e Lukaku li avevano portati a Milano. Coi soldi di Zhang, certo. Ma è la prima volta nella storia del calcio che una società dopo aver vinto il titolo nazionale vende i due giocatori decisivi nella conquista dello scudetto, e i più quotati sul mercato, e lascia andare (per lo stesso motivo?) l’allenatore che l’ha portata alla vittoria. In ogni realtà, dalla famiglia alle aziende – conclude Mentana -, se uno non ce la fa più da solo, anche dopo essersi indebitato, chiede aiuto, o lo accetta”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Lukaku: “Che bello tornare, voglio vincere con Inzaghi”

    MILANO – Lunedì 26 luglio, il giorno dei bomber. A Torino riecco Cristiano Ronaldo con la sua Juve, ad Appiano Gentile Inzaghi abbraccia Lukaku, tornato anche lui dalle vacanze dopo l’Europeo. Stop al relax, si riparte dal campo e dagli allenamenti per preparare al massimo la nuova stagione. E Big Rom ha già le idee chiare: “Sono contento di tornare qui, speriamo di continuare il bel percorso che abbiamo iniziato e continuare a vincere. Noi giocatori lavoreremo davvero forte per realizzare i vostri sogni”, promette a Inter Tv.
    Lukaku: “In vacanza mi sono tenuto in forma”
    “Le vacanze? Sono andate bene, sono stato a New York per qualche giorno, poi sono andato a Miami, poi a Turks and caicos con mia mamma e mio figlio, poi sono tornato a Miami. Mi sono riposato ma mi sono anche allenato un po’ per restare in forma e iniziare bene. Adesso abbiamo qualche settimana per prepararci bene in vista del campionato e speriamo di fare meglio dell’anno scorso”, aggiunge Lukaku. 
    Lukaku su Inzaghi: “È bravo, ci ho già parlato”
    “Abbiamo parlato tanto il giorno in cui la società ha annunciato che sarebbe diventato il nuovo allenatore, abbiamo parlato anche quando ero all’Europeo. Anche mio fratello mi ha detto molte cose su di lui, è un bravo allenatore, penso che aiuterà la squadra a fare grandi cose. Speriamo di lavorare tutti insieme per continuare il percorso che abbiamo iniziato”, spiega Lukaku su Simone Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Lukaku punge Ronaldo: “Lui capocannoniere? Io ho vinto lo scudetto…”

    Insieme a Inghilterra-Germania, quello tra Belgio e Portogallo è certamente l’ottavo di finale più interessante di Euro 2020. Ma sarà soprattutto il confronto diretto tra Romelu Lukaku (3 gol nella prima fase) e l’uomo dei record Cristiano Ronaldo (5 reti, appena eguagliato Ali Daei come miglior marcatore nella storia delle nazionali). Una sfida dal sapore di Serie A, come svelato in conferenza stampa da Big Rom: “Lui ha vinto il titolo di capocannoniere, ma noi abbiamo vinto il campionato. Era particolarmente importante vincere quel titolo e quello era il mio obiettivo. A Cristiano invidio il dribbling e il tiro. Al contrario penso che lui invidi un po’ la mia forza e la mia mira, e il nostro gioco di squadra”.
    Ronaldo, futuro incerto: il mercato della Juve è bloccato
    Lukaku e i paragoni con Lewa e Benzema
    “Quando i critici si riferivano a Lewandowski e Benzema, parlavano sempre di attaccanti di ‘livello mondiale’, mentre io venivo descritto come un buon centravanti. Questa è stata una motivazione in più per lavorare e migliorare. Ora penso di essere nella lista dei migliori attaccanti. Mi piacciono le provocazioni, so come affrontarle. Ho imparato a tirare i rigori, a non pensare troppo e a non farmi distrarre dal portiere: devi essere concentrato e colpire bene la palla, stop. Ma non credo che domani ci saranno i rigori. Speriamo di vincere prima. Siamo più maturi rispetto al Mondiale del 2018, quando venimmo eliminati in semifinale dalla Francia. Nel 2018 eravamo toppo romantici. Abbiamo imparato che una partita si può vincere in molti modi. Per diventare campioni bisogna saper soffrire e nella sofferenza è incluso il fatto di dover stare lontani per tanti giorni dalle proprie famiglie. Domenica giocheremo contro i campioni in carica. I portoghesi hanno qualità individuali e collettive, sono molto fieri del proprio Paese, ma faremo di tutto per qualificarci”.
    Lukaku cita Michael Jordan
    “Ho bisogno di incentivi per tirare fuori il meglio di me. Ho bisogno di competizione. Se qualcuno dice che Tizio o Caio è più bravo di me, io mi allenerò più duramente. Non voglio paragonarmi a Michael Jordan, ma questo spirito l’ho notato anche in lui. Quando ho visto ‘The Last Dance’, ho pensato: ‘Wow, non sono solo’. Volevo vincere e lo scudetto con l’Inter ha moltiplicato le mie motivazioni. Adesso voglio vincere con il Belgio per migliorare ancora”. LEGGI TUTTO