consigliato per te

  • in

    Maignan infortunato durante Slavia Praga-Milan: ecco cosa è successo

    Non giungono buone notizie per il Milan dalla sfida di Europa League contro lo Slavia Praga. I rossoneri, infatti, nel bel mezzo del match alla Fortuna Arena, hanno dovuto fare a meno di Mike Maignan, che è uscito dopo 21′ di gioco, sul risultato di 0-0 e con i padroni di casa appena rimasti in dieci dopo l’espulsione di Holes.
    Milan, Maignan ko: cos’è successo
    Il portiere francese è stato protagonista di uno scontro di gioco con l’esterno ceco Vlcek dopo 3′ dall’inizio della sfida. L’estremo difensore ha subito accusato il problema, dovendosi fermare in un paio di occasioni e con tanto di vistosa fasciatura al ginocchio applicata dallo staff medico, ma ha provato comunque a restare in campo. Nonostante la preziosissima parata effettuata su Chtyil al quarto d’ora di gioco, Maignan è stato costretto ad alzare bandiera bianca poco dopo il 20° minuto, venendo sostituito così da Sportiello. LEGGI TUTTO

  • in

    Maignan, insulti e ululati razzisti: individuati altri quattro responsabili

    Insulti razzisti a Maignan: individuati altri responsabili
    Grazie a un lavoro duraturo di analisi incrociata delle immagini del sofisticato impianto di vide-sorveglianza presente presso lo Stadio Bluenergy, la Polizia di Stato di Udine è stata in grado di identificare altre quattro persone che hanno discriminato Maignan durante la partita. Sono state proferite invettive a sfondo razzista, quali ululati, “ne**o”, “scimmia”. Si tratta di due uomini ed una donna di 45, 32 e 34 anni della provincia di Udine e di un uomo di 42 anni di Udine tutti deferiti in stato di libertà’ alla Procura della Repubblica che sta coordinando le attività di indagine. Saranno banditi a vita dallo stadio e riceveranno il Daspo di 5 anni (pena massima per chi non è recidivo). La prossima partita casalinga dell’Udinese sarà a porte chiuse. Intanto, in merito all’individuazione di altri quattro responsabili, è arrivata anche la nota dell’Udinese. LEGGI TUTTO

  • in

    Vinicius, solidarietà a Maignan: “Sempre con te. Rammarico per chi usa parole vuote”

    Quanto successo sabato sera al Blu Energy Stadium con gli insulti razzisti a Maignan sta ormai diventando una piaga sociale troppo frequente negli stadi e sui campi da calcio. Non è la prima volta che accade e in questi giorni in tanti stanno mostrando il loro sostegno al portiere del Milan. Dalla Politica a Gravina fino ai compagni di squadra, l’arbitro Maresca o lo stesso Rabiot, centrocampista della Juventus. Giorno dopo giorno continuano ad arrivare messaggi di vicinanza all’estremo difensore anche da chi ha subito, e non tanti mesi fa, lo stesso trattamento, ovvero Vinicius Jr del Real Madrid.
    Vinicius, il messaggio a Maignan
    L’esterno brasiliano contro il Valencia ha subito lo stesso trattamento di Maignan a Udine. Cori, ululati e quei beceri “buuu”, gli stessi da cui si è sentito offeso il portiere rossonero tanto da spingerlo a mandare un segnale lasciando il campo per qualche minuto. Al termine della partita il francese ha postato un lungo messaggio, ripreso anche da Vinicius, che ha voluto a sua volta rispondere e mostrare il suo sostegno al collega: “‘Semplicemente parlare non cambierà nulla’ Queste sono le parole di Maignan. È tempo di imprigionare i razzisti in modo che si vergognino di quello che sono. Ringrazio coloro che sostengono realmente la nostra lotta e mi rammarico di coloro che si presentano solo con parole vuote per guadagnarsi la simpatia della stampa. Sempre con te, Maignan”. Anche l’Udinese ha voluto mandare un segnale e ha precisato i proveddimenti verso chi ha fatto i cori… LEGGI TUTTO

  • in

    Maignan: “Versi di scimmia continui”. Pioli e Balzaretti: “Basta razzismo”

    UDINE – Vince all’ultimo respiro il Milan che con la rete di Okafor passa sul campo dell’Udinese per 3-2, ma la serata del Blue Energy Stadium è macchiata dai cori razzisti rivolti a Mike Maignan che hanno portato l’arbitro Maresca a sospendere la gara per 5 minuti. Al termine del match, il portiere rossonero ha commentato così gli episodi a Sky: “Quello che è successo è che al primo rinvio? Sono andato a prendere la palla e ho sentito rumori di scimmia. Alla seconda volta è successo di nuovo. Ho chiamato panchina e ho chiamato il quarto uomo, ho spiegato cosa è successo e ho detto che non si può giocare cosi. Non è la prima volta che è successo dobbiamo dire quello che fanno le persone in tribuna. Sono persone ignoranti, tifare la squadra e fischiare è normale perchè siamo fuori casa ma questa cosa non deve succedere”.
    Maignan: “La Procura deve prendere decisioni forti”
    Maignan aggiunge: “Abbiamo un grande club, un gruppo molto forte. Siamo una famiglia e tutti sono pronti a sostenermi, poi siamo andati in campo con ancora più voglia di vincere perchè la risposta giusta era la vittoria. In questo momento non guardo la classifica dobbiamo andare avanti partita dopo partita. Dobbiamo sempre vincere e dare il meglio nella seconda parte del campionato, sappiamo quanto è importante. Oggi non possiamo guardare la classifica”. Poi conclude: “Non vorrei incontrare nessuna di quelle persone che mi hanno insultato. Parlare non serve a niente. Chi si comporta in questo modo dovrebbe rimanere fermo a casa e non venire più allo stadio. Quando ti piace il calcio vuoi venire sempre allo stadio e se tuo figlio sa che il papà ha questo atteggiamento poi è una vergogna. Noi giocatori possiamo reagire solo così e dire quello che succede in campo. Chi deve prendere decisioni forti è la Procura, riprendono sempre le nostre parole e invece con queste persone non succede niente”. LEGGI TUTTO

  • in

    Maignan e Zangrillo: furioso botta e risposta dopo Genoa-Milan

    “Sono qui per invocare rispetto per i 35.000 che erano presenti allo stadio. Si sta rovinando il calcio. Quando non c’è la ragionevole certezza noi soccombiamo sempre. Ormai è così da tempo. Mi hanno spiegato che quando non c’è certezza è sovrana la prima decisione dell’arbitro, quindi io mi inchino. Ma chissà come mai siamo sempre in questa situazione. L’entrata di Maignan? Da medico la definisco assassina, ma fa niente. Va bene così. Il mondo del calcio è sempre più iniquo: la fanno da padrone sempre gli stessi. Vediamo quante giornate danno a Maignan. Quando c’è Davide contro Golia, in questo mondo vince sempre Golia… Basta fare gli ipocriti, lo sappiamo tutti. Quello che abbiamo visto stasera è chiaro”. Al termine di Genoa-Milan, match vinto dai rossoneri in extremis e tra le polemiche, il presidente dei rossoblù Alberto Zangrillo si era lasciato andare ad un durissimo sfogo, tanto contro l’arbitraggio quanto con il portiere francese, reo di un’entrata pericolosa costatagli il cartellino rosso. La risposta, però, non si è fatta attendere…
    La replica di Maignan
    “Zangrillo! Le parole hanno un significato – esordisce Mike Maignan in una storia Instagram -. Quello che è successo ieri è stato un atto d’azzardo, forse un atto d’azzardo deplorevole, ma in nessun caso un ‘assassinio’. Ti auguro il meglio per il futuro e spero che tu non debba mai sperimentare ciò di cui mi hai accusato”. Parole fortissime, che hanno trovato il sostegno del club di appartenenza, il Milan, che sul medesimo social network aggiunge: “Mike Maignan, chi ti conosce sa bene quanto tu sia un esempio di sportività e serietà dentro e fuori dal campo. Siamo tutti al tuo fianco”. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, è Ibra l'anti-Toro

    MILANO – Dove eravamo rimasti? A Sassuolo-Milan, 22 maggio. Quel pomeriggio Zlatan Ibrahimovic per l’ultima volta ha messo piede in campo sul terreno di gioco. Dopo aver fatto il pieno di endorfine per lo scudetto vinto, lo svedese il 25 era già sotto i ferri per risolvere definitivamente l’instabilità dell’articolazione del ginocchio sinistro attraverso la ricostruzione del legamento crociato anteriore, con rinforzo laterale e riparazione meniscale. Sette-otto mesi di stop nel tentativo di fermare per un’ultima volta il tempo (contestualmente arrivò il rinnovo annuale). Lo svedese – che pensa ancora da giocatore – si è sottoposto ad allenamenti durissimi proprio con l’obiettivo di tornare in campo e il suo rientro potrebbe essere imminente: oggi, marredì 7 febbraio, ha svolto tutto l’allenamento in gruppo e Stefano Pioli dovrebbe convocarlo per la gara di venerdì 7 con il Toro. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, Maignan rimane un caso. Vasquez non basta, c’è Rico

    MILANO – L’ufficialità dell’acquisto di Devis Vasquez, che ha firmato il suo contratto con il Milan fino al 30 giugno 2026 e che indosserà la maglia numero 77, non ferma i movimenti di mercato di Paolo Maldini e Ricky Massara, che sono ancora alla ricerca di un altro portiere, da prendere in prestito fino alla fine della stagione. Il nome che è emerso nelle ultime ore è quello di Sergio Rico del Paris Saint-Germain, chiuso da Gigio Donnarumma e Keylor Navas: lo spagnolo, nella prossima stagione, sarà il secondo di Donnarumma (Navas saluterà) però sia il club, sia il giocatore, considerano l’opportunità di andare sei mesi a giocare in prestito. I dirigenti milanisti stanno valutando pure altri profili. Questo perché la situazione di Mike Maignan è ancora nebulosa. Non c’è una data di rientro e ieri, in conferenza stampa, Stefano Pioli è stato esaustivo sul tema: «Al momento non sappiamo quando rientrerà Mike. Le valutazioni ci dicono che ancora non è possibile spingere. Quindi non so le tempistiche, sicuramente non a breve».

    Le strategie del Milan

    Sempre sul tema dell’infortunio del portiere francese c’erano state diverse polemiche sulla sua gestione nel ritiro pre mondiale da parte dello staff medico della Francia e filtrò, da Milanello, una normale irritazione in merito a come andarono le cose. Qualcosa deve esser successo in quei giorni, con il dottor Le Gal che venne messo sotto accusa anche dai media transalpini, e interrogato sul tema, Pioli ha aggiunto: «Non devo rispondere su cose che non conosco, non mi interessa ciò che dicono dalla Francia. Non possiamo rischiare che si fermi di nuovo: la cicatrice non è ancora consolidata e non possiamo forzare». Non arriverà subito Marco Sportiello, sul quale l’Atalanta ha fatto muro fin da subito pur sapendo che lo perderà a zero in estate quando sbarcherà a Milanello per fare il vice Maignan con Vasquez terzo. Non verranno rinnovati i contratti di Tatarusanu e Mirante mentre è probabile che Jungdal vada in prestito in questa sessione di mercato. Detto della nuova offerta del Milan per il rinnovo di Leao, nel corso del mese di gennaio Paolo Maldini e Ricky Massara lavoreranno per chiudere anche quelli di Ismael Bennacer e Olivier Giroud. Per l’algerino si cercherà una quadratura del cerchio attorno ai 4.5 mlioni mentre per il francese si lavora su un anno di estensione più opzione di rinnovo e ingaggio tra i 3.5 e i 4 milioni. Gli infortuni di Origi e Rebic non dovrebbero portare il Milan sul mercato, ma Pioli sul tema ha detto: «Non credo siano infortuni lunghi per Origi e Rebic, ma non c’è bisogno di sollecitare i dirigenti perché sono attenti e vigili e si faranno trovare preparati se ci sarà bisogno di migliorare la rosa». LEGGI TUTTO