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    Haaland non basta a Guardiola, il City fa 1-1 contro l'Everton

    WOLVERHAMPTON (Inghilterra) – Sabato della 18ª giornata di Premier League che si apre con il successo di misura del Manchester United sul campo del Wolverhampton per 1-0. Partita con poche emozioni dove sono i padroni di casa ad avere l’occasione più importante al 59′ quando solo un super intervento di De Gea evita il gol su punizione a Neves. Nel secondo tempo gli ospiti però prendono il sopravvento e al 77′ Marcus Rashford va a segno: azione personale resistendo a diversi contrasti per punire da pochi passi Jose Sa per l’1-0. Rashford che avrebbe anche realizzato la doppietta ma il silent check glielo ha annullato per tocco di mano nel tap-in decisivo su respinta del portiere. De Gea torna protagonista al 94′ con una super parata su colpo di testa di Raul per salvare la vittoria. I Red Devils allungano a 3 la striscia di vittorie consecutive (quarta nelle ultime 5) e superano il Tottenham di Antonio Conte al 4° posto a quota 32 punti.
    Wolverhampton-Manchester United 0-1, tabellino e statistiche
    Premier League, la classifica
    City, Haaland non basta: 1-1 contro l’Everton
    Erling Haaland realizza il 21° gol stagionale in campionato ma il Manchester City pareggia in casa 1-1 contro il Leeds in un match molto nervoso, con molte interruzioni tanto da spingere il direttore di gara a dare ben 11 minuti di recupero. Il norvegese apre le marcature al 24′ ma al 64′ arriva il pareggio di Gray, i Citizens assediano i Toffees per tutto il secondo tempo ma gli ospiti resistono a tutti gli assalti dei ragazzi di Guardiola grazie anche alle parate di Pickford. Pareggio per 0-0 invece per il Newcastle che dopo 6 vittorie consecutive frena in casa contro il Leeds ma chiude comunque l’anno solare al 3° posto in classifica (con una gara in più) a quota 34 punti con 12 risultati utili consecutivi all’attivo.
    Manchester City-Everton 1-1, tabellino e statistiche
    Newcastle-Leeds 0-0, tabellino e statistiche
    Il Crystal Palace torna al successo. Fulham vittoria all’ultimo contro il Southampton
    Dopo due sconfitte consecutive torna alla vittoria il Crystal Palace vincendo a Bournemouth 2-0 grazie alle reti di Ayew (19′) e Eze (36′). Il Fulham rifila il 5° ko consecutivo al Southampton (ultimo in classifica) battendolo 2-1 con gol partita di Joao Palhinha all’89’ (Mitrovic sbaglia il rigore al 96′ per il possibile 3-1). Per Cottagers secondo successo consecutivo.
    Bournemouth-Crystal Palce 0-2, tabellino e statistiche
    Fulham-Southampton 2-1, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Carabao Cup, Eriksen e Rashford gol: United avanti senza Cristiano Ronaldo

    TORINO – Sa vincere anche senza Cristiano Ronaldo, il Manchester United di Ten Hag, che al primo appuntamento ufficiale dopo la sosta per il Mondiale si impone 2-0 contro il Burnley negli ottavi di finale di Carabao Cup. A segno l’ex Inter Christian Eriksen e Marcus Rashford, che portano così i Red Devils ai quarti di finale della competizione.
    Manchester United-Burnley 2-0, il tabellino
    Carabao Cup, avanti Nottingham Forest e Charlton
    Va avanti anche il Nottingham Forest, che vince in trasferta 4-1 sul campo del Blackburn. A sbloccare la partita per gli ospiti ci ha pensato Johnson su rigore e i Rovers hanno trovato il pareggio a fine primo tempo con Wharton. Nella ripresa, poi, Lingard, Awoniyi e Johnson hanno dato la qualificazione al Nottingham. Si conclude ai rigori invece l’altra sfida della serata, quella tra Charlton e Brighton (terminata 0-0 al 90′): ad avere la meglio sono i padroni di casa (4-3), decisivo l’errore dagli undici metri di Moises Caicedo.
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    Ten Hag: “Cristiano Ronaldo è il passato, io penso al futuro”

    CADICE (Spagna) – Dal ritiro spagnolo del Manchester United l’allenatore Erik Ten Hag è tornato a parlare della questione Cristiano Ronaldo mettendoci un punto. Così l’allenatore dei Red Devils alle prime dichiarazioni dal giorno della risoluzione del contratto del portoghese: “Cristiano Ronaldo non è più un giocatore del Manchester United, è il passato, noi dobbiamo guardare avanti, noi pensiamo al futuro. Servono le personalità giuste nello spogliatoio, non per vincere una partita, ma per vincere trofei”. LEGGI TUTTO

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    Milan occhio, “Manchester United stregato da Leao”

    Il futuro di Rafael Leao al Milan potrebbe essere in serio dubbio. Stando alle ultime indiscrezioni di vari tabloid inglesi come il Sun e Mirror il Manchester United sarebbe interessato all’acquisto del fenomeno portoghese di Pioli. L’idea dei Red Devils sarebbe arrivata in seguito alle difficoltà riscontrate nella trattativa per l’olandese Gakpo, che si sta mettendo in mostra ai Mondiali. Nella scorsa sessione estiva di calciomercato il classe 1999 sarebbe stato acquistabile ad una cifra intorno ai 25 milioni di euro, ma in seguito alle ottime prestazioni fornite nel torneo iridato in Qatar il prezzo potrebbe salire a dismisura. L’ala del Milan, che contro il Ghana ha realizzato il suo primo gol ai Mondiali, sarebbe dunque entrato nei radar degli inglesi come alternativa all’attaccante del Psv Eindhoven. LEGGI TUTTO

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    “La vendita del Manchester United potrebbe essere completata in questa stagione”

    MANCHESTER (INGHILTERRA) – È un periodo di grandi cambiamenti in casa Manchester United: dopo la rescissione del contratto di Cristiano Ronaldo, infatti, è uscita la notizia secondo cui la famiglia Glazer, proprietaria dei Red Devils dal 2005, sarebbe pronta a vendere il club. Una cessione diversa da quella operata da Roman Abramovich con il Chelsea negli scorsi mesi ma che, secondo la BBC, potrebbe avvenire anch’essa in tempi piuttosto brevi, addirittura già in questa stagione. Ormai 17 anni fa, la famiglia Glazer sborsò 790 milioni di sterline per l’acquisizione del club e da allora ne ha spesi più di 1 miliardo in pagamenti di interessi e prestiti, oltre a dividendi azionari, la maggior parte dei quali è andata alla famiglia americana.Guarda la galleryI possibili acquirenti del Manchester United: dalla cordata con Beckham a mister Zara
    Manchester United in vendita: richiesta una cifra monstre
    Fin dal principio, però, non è sbocciato “l’amore” tra i tifosi e i nuovi proprietari del club. Dissidi che si sono acuiti nel tentantivo, poi fallito, di far parte della Superlega. Papà Malcolm, acquistato il Manchester United nel maggio 2005, affidò la gestione del club ai sei figli: Avram (1960), Kevin (1963), Bryan (1964), Joel (1967), Darcie (1970) e Edward (1971). I più coinvolti sono però Avram e soprattutto Joel, attuali presidenti dei Red Devils. Il clima ostile nei confronti della famiglia Glazer, sarà dunque un punto a favore di chi deciderà di rilevare il club, accolto con tutta probabilità con grandi feste dal popolo dello United. In più si tratta di uno dei club di calcio più famosi al mondo, un vero e proprio brand conosciuto in tutto il globo. È stato sottolineato, però, che una vendita sarà conclusa solo se il prezzo sarà quello giusto, e quindi di gran lunga superiore alla valutazione del Manchester United alla Borsa di New York alla chiusura delle negoziazioni di martedì, che era di 3 miliardi e 797 milioni di euro. Una cifra monstre alla quale andrebbero aggiunti i soldi per lavori urgenti all’Old Trafford. Si era anche pensato alla costruzione di una nuova “casa”, ma la famiglia Glazer ha sempre preferito restare nel Teatro dei Sogni, sede dei Red Devils dal 1910 e marchio di fabbrica del club oltre che scenario incredibile delle più belle pagine della storia del club e del calcio europeo.
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    Il Manchester United dimentica presto Ronaldo: il post per Bruno Fernandes e Dalot

    MANCHESTER (Inghilterra) – È il giorno del debutto del Portogallo di Cristiano Ronaldo ai Mondiali in Qatar 2022 (alle 17 il calcio d’inizio della sfida contro il Ghana) intanto dall’Inghilterra il Manchester United ha voluto rimarcare come abbia voltato pagina, dimenticando il portoghese ex Juventus. Infatti i Red Devils, come da prassi per ogni squadra che ha giocatori impegnati in Qatar, ha pubblicato sui canali social un’immagine con i giocatori portoghesi per augurare loro buona fortuna (Best of Luck) per l’inizio del Mondiale: nella foto appaiono Bruno Fernandes e Diogo Dalot. LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo, l’addio allo stipendio United e le possibili destinazioni

    LONDRA – Non ci sarà nessuna guerra a colpi di carte bollate. Cristiano Ronaldo e il Manchester United hanno deciso di separarsi pacificamente e di comune accordo, rinunciando a trascinare nelle aule di un tribunale una questione che, a seguito dell’intervista rilasciata dal portoghese a Piers Morgan, rischiava di generare un conflitto che non avrebbe giovato a nessuna delle parti in causa. «Cristiano Ronaldo lascerà il Manchester United di comune accordo, con effetto immediato. Il club lo ringrazia per il suo immenso contributo in due periodi all’Old Trafford, in cui ha segnato 145 gol in 346 presenze, e augura a lui e alla sua famiglia ogni bene per il futuro». Recita così il comunicato apparso sul sito dei Red Devils nel tardo pomeriggio di ieri e con il quale il club inglese ha ufficializzato l’addio del cinque volte Pallone d’Oro, tornato a Manchester poco più di un anno fa dopo aver detto addio alla Juventus. Il portoghese, dunque, rinuncia ai 16 milioni di sterline (18,5 milioni di euro) che da contratto ancora avrebbe dovuto percepire dai Red Devils; il club, invece, fa finta che le gravi accuse lanciate da CR7 contro la proprietà, i nuovi e i vecchi compagni di squadra e, in generale, contro le stesse ambizioni dello United, non siano mai state pronunciate, astenendosi pertanto dal citarlo in giudizio per rispondere dell’eventuale danno d’immagine. Il tutto in una fase alquanto delicata per la proprietà, considerato che i Glazer hanno deciso di iniziare ad ascoltare offerte da eventuali acquirenti. Da oggi, quindi, il fuoriclasse di Funchal (che ha salutato con un messaggio comunque affettuoso: «Amo il Manchester United ed i suoi tifosi e questo non cambierà mai. Nonostante ciò credo che per me fosse arrivato il momento per una nuova sfida») è nuovamente libero di accasarsi altrove.Guarda la galleryCristiano Ronaldo sul mercato, che maglia indosserà dopo Qatar 2022? FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ronaldo, il re… ietto: il silenzio di Mendes e la rimozione dal gruppo WhatsApp

    Indifendibile. Inaccettabile. Inqualificabile. Sono gli aggettivi più “morbidi” utilizzati per commentare la clamorosa uscita (sbagliata) di Cristiano Ronaldo nei confronti del suo club, del suo tecnico Erik ten Hag e dei suoi ex compagni al Manchester United. Può un calciatore che percepisce uno stipendio corrispondente a 23,8 milioni di euro netti all’anno permettersi di criticare così aspramente il club che lo paga? E soprattutto può permettersi di farlo pubblicamente, tramite un’intervista che ha fatto il giro del mondo? La riposta, ovvia, è no. Assolutamente no.

    Ronaldo idolo dei tifosi United: è il simbolo contro i Glazer

    Avvocati al lavoro

    A livello giornalistico tanto di capello al 57enne inglese Piers Morgan, ex direttore di News of the Word e del Daily Mirror diventato ancor più famoso come giudice negli spettacoli televisivi “Britain’s Got Talent” e “America’s Got Talent”. Ma a livello personale CR7 segna il più clamoroso degli autogol infliggendo a se stesso un tremendo danno d’immagine. Al di là del comunicato interlocutorio e temporeggiante, il Manchester United prepara una stangata storica nei confronti del suo tesserato. Il cd contenente l’intervista esclusiva è già in mano a uno stuolo di super avvocati dei “Red Devils” (da Patrick Stewart a Martin Mosley, da Phil Clancy ad Alexander Barnes) che valuteranno la soluzione più appropriata in risposta alle scioccanti accuse ricevute.

    Guarda la galleryRonaldo-Manchester United, gelo totale: Bruno Fernandes lo accoglie così

    Precedenti scottanti

    Già si è vociferato di una punizione esemplare, una multa storica da tramandare ai posteri che, tradotta in euro, potrebbe essere quantificata in circa 1,4 milioni (un milione di “pounds”). E non è neppure esclusa l’espulsione dalla società, leggi rescissione, per giusta causa. Con tutte le conseguenze del caso. Soprattutto economiche per il calciatore. Sul suo capo già pendono due precedenti scottanti: quando abbandonò Old Trafford dopo l’intervallo dell’ultima amichevole precampionato contro il Rayo Vallecano e quando il mese scorso si è rifiutato di scendere in campo contro il Tottenham. Doppia aggravante. Ed è così giunta a 37 anni suonati (ne compirà 38 il prossimo 5 febbraio) la prima estromissione dalla lista dei convocati (per la cronaca era in programma il match contro il Chelsea). Fatto mai verificatosi nel corso della sua luminosa carriera ormai proiettata tristemente verso il definitivo declino.

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