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    La Roma può conquistare i tre punti a Venezia

    Il “lunch match” della dodicesima giornata di campionato mette a confronto il Venezia e la Roma. I ragazzi allenati da José Mourinho proveranno a vincere per mettersi alle spalle il ko della scorsa settimana contro il Milan.  
    Venezia-Roma show! Fai ora i tuoi pronostici
    Sulla carta ok il “2” al novantesimo
    I giallorossi, reduci dall’impegno di Conference League contro il Bodo/Glimt, nelle prime 11 giornate di Serie A hanno fatto registrare 6 vittorie (di cui solo 2 in trasferta), 1 pareggio e 4 sconfitte. Lontano dai lidi amici Mancini e soci hanno conquistato i tre punti sui campi di Salernitana (4-0) e Cagliari (2-1) mentre non sono riusciti ad evitare la sconfitta contro il Verona (3-2), la Juventus (1-0) e la Lazio (3-2). Numeri non proprio rassicuranti che però non dovrebbero pregiudicare almeno sulla carta la vittoria della Roma al “Penzo”. Il Venezia è quint’ultimo e nelle prime 4 gare interne ha già alzato bandiera bianca contro squadre del livello di Salernitana e Spezia. Ok il segno 2 ma se non si vogliono correre troppi rischi si può provare la “combo” che lega la doppia chance X2 al Multigol 2-4. LEGGI TUTTO

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    Mancini: “Inter-Juve non decisiva. Locatelli? Ha il futuro in mano”

    “Locatelli e Barella? Hanno in mano il loro futuro e saranno importanti per le loro squadre e per la nazionale. Importante giochino a questi livelli”. Mancini elogia i centrocampisti della Nazionale che domenica a San Siro si sfideranno in Inter-Juve: “Sarà una bella partita e non sarà decisiva. La Juve che insegue deve cercare di vincere ma la gara sarà aperta a ogni risultato. La Juve si sta riprendendo, ora è importante fare risultato per recuperare” ha commentato il ct al Premio Giuseppe Colalucci presso il circolo Antico Tiro a Volo di Roma. Poi su Inzaghi: “E’ arrivato da tre mesi, ha bisogno di ambientarsi. L’Inter deve vincere tutte le partite e non è scontato che ciò accada”.
    Mancini su Napoli e Roma
    “Anche Roma-Napoli sarà una bella gara, la squadra di Spalletti sta facendo bene e può essere tra le candidate allo scudetto. Il Napoli credo sia la squadra che insieme al Milan giochi meglio. Merita di essere lì e giocare insieme da tanti anni è un vantaggio” ha aggiunto Mancini. Sul 6-1 della Roma in Conference League: “Come diceva Boskov, sempre meglio perdere una volta 6-1 che sei volte 1-0. La Roma ha giocato su un campo ostico, a volte può capitare”. Infine un augurio sul campo dell’Olimpico dopo le tante polemiche per le sue condizioni in vista di Italia-Svizzera del 12 novembre: “Speriamo che il campo possa essere buono e migliorare nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Lazio, infortunio Lazzari: due settimane di stop

    ROMA – Elongazione muscolare del polpaccio destro. Questa la diagnosi per Manuel Lazzari, che oggi si è sottoposto a esami in clinica Paideia dopo l’infortunio rimediato sabato nella partita di campionato contro lo Spezia. Il terzino della Lazio si era dovuto fermare già nel primo tempo, lasciando il posto ad Adam Marusic.
    Lazzari, elongazione muscolare
    Per quanto riguarda la data del rientro si parla di circa due settimane, ma il giocatore conta di accorciare i tempi (complicato immaginare una sua presenza contro il Milan). Di sicuro però non ha potuto rispondere alla convocazione in Nazionale del ct Roberto Mancini, che è stato costretto a toglierlo dalla lista proprio per via dell’infortunio. LEGGI TUTTO

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    Italia, forfait di Lazzari: il laziale escluso dai convocati di Mancini

    TORINO – Niente Italia per Manuel Lazzari, costretto a uscire per infortunio durante il primo tempo del match che ha visto la Lazio travolgere lo Spezia all’Olimpico (6-1 il risultato finale per i biancocelesti di Sarri). Uno stop che non permetterà infatti al terzino di aggregarsi alla Nazionale di Roberto Mancini, costretto ad escluderlo infatti dalla lista dei convocati per il raduno nella serata di oggi (domenica 29 agosto) a Coverciano in vista delle gare di qualificazione ai Mondiali del 2022 in Qatar contro Bulgaria, Svizzera e Lituania. Al momento non è prevista una sua sostituzione, mentre intanto l’arrivo degli azzurri impegnati stasera in Salernitana-Roma e Reims-Psg è invece previsto per domani (entro le ore 12).Guarda la galleryShow Luis Alberto-Immobile: Lazio, sei gol allo Spezia LEGGI TUTTO

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    Zanetti: “Mancini ha trasformato l'Italia! Lautaro? Ci siamo sentiti”

    BUENOS AIRES (Argentina) – Ha parlato ai microfoni di Canal IP, in Argentina, il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti. Il dirigente nerazzurro ha commentato la vittoria dell’Italia agli Europei, elogiando il grande lavoro svolto dal commissario tecnico Roberto Mancini: “Dopo il mancato ingresso al Mondiale, l’Italia ha avuto un grande cambiamento grazie al lavoro di Mancini. L’allenatore ha messo insieme con il piede giusto una rosa di calciatori giovani ed esperti, e hanno tutti un’ottima tecnica calcistica. E poi in finale l’Inghilterra ha fatto poco per vincere la Coppa. Hanno segnato un gol a inizio partita, ma poi hanno ceduto la gara all’Italia, che ha saputo approfittarne”.
    Italia-Inghilterra, il tabellino
    Zanetti sulla Coppa America
    Il discorso è poi passato sulla Coppa America vinta dalla sua Argentina. Zanetti ha speso belle parole per Rodrigo De Paul, fresco di passaggio all’Atletico Madrid: “De Paul ha fatto un grandissimo torneo, in finale è stato il miglior giocatore. Non è una novità per me, perché lo vedo tutte le domeniche nel calcio italiano. Ha avuto una grande crescita, una maturità che gli permette di essere un giocatore riconosciuto da tutti. È un giocatore per un grande club”. Nell’intervista si è parlato anche di Lautaro Martinez: “Ci siamo scambiati dei messaggi, sono molto contento per lui, che ha avuto la possibilità di essere il numero nove della Nazionale che ha raggiunto questo titolo. Ho visto come lavora, si comporta molto bene dentro e fuori dal campo. Dopo aver vinto il campionato con l’Inter era molto eccitato per questa Coppa America”. Poi un pensiero su Leo Messi, finalmente campione dopo tante finali perse: “Conosco molto bene Messi e so che il suo sogno era vincere qualcosa di importante con la nazionale argentina”. LEGGI TUTTO

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    Tra Italia e Juve, Bernardeschi spacca

    Questione di Fede, in un certo senso. C’è chi ci crede, in Federico Bernardeschi, e chi proprio no. O comunque meno. Tra agnosticismo e pentimenti vari. Roberto Mancini, ad esempio, pare crederci convintamente. E lo dice chiaro e tondo: «Bernardeschi è una certezza». Farà parte dell’Euro-Gruppo. La maggior parte dei tecnici che hanno guidato la Juventus dal 2017 in poi, invece, qualche dubbio in merito alla funzionalità dell’ex viola al progetto bianconero l’ha maturato. E l’ha tradotto, con i fatti, in un utilizzo a singhiozzo del giocatore. Il quale, da parte sua, non è mai riuscito a fare pienamente breccia nemmanco nella piazza. I tifosi, anzi, sono parsi fin troppo severi nell’individuarlo quale capro espiatorio in talune situazioni difficili.Guarda la galleryBelotti e Bernardeschi gol! L’Italia ne fa sette a San Marino

    La costante, paradossale, è che – andando a ritroso – sia Andrea Pirlo, sia Maurizio Sarri, sia Massimiliano Allegri erano partiti con aspettative e buoni propositi in quantità, salvo poi rivedere i piani strada facendo. In maniera più o meno radicale. Tutti convinti che la chiave risiedesse nel ridefinire, correggere, aggiustare la collocazione tattica di Bernardeschi rispetto alla “precedente annata” per vederlo finalmente sbocciare al pari del l’effettivo potenziale. Epperò quella posizione ottimale pare non essere ancora stata individuata. E il paradosso per il quale Bernardeschi ha coltivato la sua carriera azzurra a dispetto degli alti e bassi bianconeri è andato via via crescendo.

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    Euro2020, i 'tormenti' di Mancini: “Italia forte, dura lasciarne fuori due”

    TORINO – I ‘gemelli del gol’ cercano una nuova impresa in coppia, dopo quella realizzata nel 1991 quando trascinarono la Sampdoria fino alla vittoria di un indimenticabile scudetto. E oggi, nel 2021, cercheranno di ripetersi a Euro 2020 nei rispettivi ruoli di commisario tecnico e capo delegazione dell’Italia.
    I ‘gemelli del gol’ puntano l’Europeo
    E dopo aver diramato la lista dei 28 pre-convocati azzurri, prima degli ultimi due ‘tagli’ che porteranno la lista definitiva a 26 nomi, proprio Mancini non nasconde la sua fiducia nel gruppo e il suo ottimismo durante la puntata odierna di ‘Che tempo che fa’ su Rai Due: “È stato difficile lasciare fuori sei ragazzi dal primo pre-raduno, sarà altrettanto complicato lasciare fuori gli ultimi due: sono tutti ragazzi che meritano di stare in lista. Le rivali più pericolose? Quelle che sono partite un po’ prima di noi con il loro progetto e hanno quindi un po’ più di esperienza – spiega il commissario tecnico – come la Francia, il Portogallo, il Belgio che da anni è primo del ranking o l’Inghilterra, ma l’Italia deve sempre partire con l’obiettivo di raggiungere il massimo risultato”. E a dare una spinta in più agli azzurri saranno i tifosi, che pur in numero ridotto saranno sugli spalti nel match inaugurale contro la Turchia (Svizzera e Galles le altre avversarie del girone) in programma allo stadio Olimpico di Roma: “Non saranno solo tifosi italiani – dice Vialli – ma di certo riavere dopo tanto tempo il pubblico di nuovo dopo al proprio fianco caricherà i ragazzi a molla”.
    Guarda la galleryEuro 2020, i 28 convocati da Mancini per l’Italia
    Trent’anni fa l’impresa con la Sampdoria
    La speranza è che il ‘Mancio’ sia riuscito a ricreare l’atmosfera che nella Genova di inizio anni ’90 portò la Sampdoria a vincere uno scudetto che dopo quella volta è rimasto sempre nelle città di Torino, Milano e Roma: “Sarebbe più bello se accadesse più spesso – dice Mancini – ma oggi sembra ancora più difficile di allora quando il merito, oltre che di Paolo Borea (che era il direttore sportivo, ndr) e di mister Boskov, fu soprattutto di Paolo Mantovani che creò un gruppo di giovani che erano bravi calciatori e amici anche fuori dal campo”. D’accordo con lui Vialli: “Il presidente era riuscito a mettere insieme una squadra di professionisti e a coinvolgerli totalmente, per noi era comune un papà e per questo noi scendevamo in campo con l’elmetto e dormivamo col pigiama della Sampdoria. Detto questo poi, oltre al senso di responsabilità e di appartenza, eravano una squadra fortissima”. Caratteristiche che non sembrano mancare nemmeno all’Italia che si appresta a giocarsi l’Europeo: “I ragazzi sono bravi – assicura il ct Mancini – e sono tranquillo. Alcuni giocatori non sono al meglio dal punto di vista fisico, ma siamo una squadra forte e ci divertiamo: ci sono tutti i presupposti per fare un buon Europeo”. LEGGI TUTTO