NAPOLI – Buona la prima per il Napoli di Luciano Spalletti, che si complica la vita da solo ma alla fine piega le resistenze del neo promosso Venezia e al debutto in campionato vince una partita che sembrava ‘stregata’. Il folle rosso rimediato da Osimhen (pugno a Heymans al 23′), l’infortunio muscolare accusato da Zielinski prima del riposo e il rigore sbagliato da Insigne al 57′ non sono bastati ai troppo timorosi lagunari per uscire indenni dallo stadio Maradona, dove alla fine gli azzurri si sono imposti con le reti di Insigne (a segno al 62′ sul secondo rigore concesso da Aureliano) e di Elmas (72′).
Napoli-Venezia 2-0: il tabellino
Spalletti unico volto nuovo, emergenza per Zanetti
Senza novità di mercato e con Demme, Ghoualm e Mertens in infermeria, Spalletti si affida al tridente Politano-Osimhen-Insigne in attacco e in cabina di regia a Lobotka, affiancato da Fabian Ruiz e Zielinski mentre davanti a Meret c’è la coppia Manolas-Koulibaly con Di Lorenzo e Mario Rui terzini nel 4-3-3. Dall’altra parte ancora indisponibili per mancanza del transfer Ala-Myllymaki, Crnigoj, Okereke e per squalifica Aramu, Mazzocchi (napoletano doc), Modolo e Vacca: scelte quasi obbligate per Zanetti che schiera i lagunari ‘a specchio’ con i partenopei (4-3-3) puntando sulla velocità di Johnsen e Di Mariano a supporto del centravanti Forte, mentre a guidare la difesa c’è Caldara con Ebuehi, Peretz e Heymans altre novità tra i titolari.
Pugno a Heymans e rosso a Osimhen
Com’era prevedibile è subito il Napoli a fare la partita, aiutato dal portiere Maenpaa che prima serve con un rinvio corto Osimhen (steso da Peretz, punizione di Insigne sulla barriera) e poi fa il bis facendosi ribattere il pallone dallo stesso attaccante, che sfiora così la traversa all’8′. Il nigeriano cerca nuovamente la porta senza trovarla un minuto dopo e al 14′ riceve un nuovo ‘assist’ dal numero uno finlandese del Venezia, che poi (dopo un destro a lato di Di Lorenzo) rimedia parandogli il tiro e facendosi trovare pronto anche podo dopo sulla conclusione di Politano, ben servito da Insigne (22′). La squadra azzurra sembra pronta ad accelerare ma al 23′ resta improvvisamente in dieci uomini per una sciocchezza commessa proprio da Osimhen: pugno a Heymans sugli sviluppi di un corner e rosso diretto. E a complicare ulteriormente i piani di Spalletti arriva anche l’infortunio di Zielinski, costretto a lasciare il posto a Elmas per un problema muscolare (35′). Nonostante la superiorità numerica i lagunari faticano a costruire e a trovare varchi nello schieramento degli azzurri (ora disposti con Insigne vertice alto di un 4-4-1) ma non tremano praticamente più fino all’intervallo, a cui si arriva con il risultato ancora fermo sullo 0-0.
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Insigne ed Elmas piegano i lagunari
Dopo il riposo è un Napoli ancora nervoso quello che rientra in campo dagli spogliatoi e Spalletti viene subito ammonito per proteste. Sull’altra panchina intanto Zanetti effettua il primo cambio al 51′, inserendo Svoboda per Ebuehi, e un minuto dopo vede il suo portiere Maenppa respingere con i pugni una punizione di Insigne e Ceccaroni murare il successivo sinistro di Fabian Ruiz. Un sospiro di sollievo ancora più grande però quello che il tecnico dei lagunari può tirare al 57′, quando Insigne calcia alle stelle il rigore concesso dall’arbitro Aureliano di Bologna per un cross di Mario Rui respinto col braccio da Caldara. La partita sembra ‘stregata’ per i partenopei, che nonostante tutto passano però in vantaggio al 62′: altro braccio largo in area, questo di Ceccaroni, e nuovo penalty che stavolta capitan Insigne non sbaglia. Festa sugli spalti dello stadio Maradona, nuovamente gremiti dai tifosi, con il fin qui timoroso Venezia costretto ora ad attaccare. E al primo vero affondo gli ospiti sfiorano il traversone di Johnsen e girata di Forte che il palo. Scampato il pericolo Spalletti decide di cambiare qualcosa e getta nella mischia Lozano per Politano e il 21enne Gaetano per Fabian Ruiz. E un minuto dopo arriva il raddoppio: proprio il nuovo entrato Lozano scambia con Insigne, Ceccaroni chiude ma Elmas si avventa sulla palla vagante e ‘fredda’ Maenpaa sul primo palo (72′). Strada decisamente in salita ora per il Venezia, che sostituisce Heymans e Peretz con l’ex napoletano Dezi e il 20enne Galazzi ma non riesce più a impensirire la formazione di Spalletti che nel finale inserisce Petagna per concedere a Insigne la ‘standing ovation’ dello stadio Maradona.
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