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    Via con Bari-Catanzaro: guida alla 9ª giornata

    BARI–CATANZARO ore 20.30Anticipo in cui traballa la panchina catanzarese di Fabio Caserta: un’altra prova negativa dei giallorossi può portare al suo esonero. Viaggia col vento in poppa invece, il Bari di Moreno Longo, imbattuto da 6 partite (2 vittorie e 4 pari) e con tanta voglia di sbarcare in zona playoff, visto che la squadra non ha più sbagliato una partita dopo aver perso le prime due gare. Per restarci, nelle prime 8: può e dev’essere l’obiettivo stagionale. Certo, ci sono squadre più forti del Bari ma disputare i playoff è nelle corde di un gruppo probabilmente riportato in carreggiata da Longo, dopo un’annata da dimenticare che andava metabolizzata.CITTADELLA–COSENZA domani ore 15Sulla panchina dei veneti fa il suo esordio ’Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini, era dal 1995 che i granata non cambiavano l’allenatore in corsa. Si tratta di un drammatico scontro salvezza: il Citta è terzultimo e dunque oggi sarebbe retrocesso in C, viene da tre sconfitte consecutive e riceve il Cosenza ultimo perché penalizzato di 4 punti (sentenza confermata in Appello durante la sosta). Sul campo però, la squadra di Alvini avrebbe conquistato 9 punti e sarebbe in zona salvezza assieme a Modena e Reggiana. Sulla carta dunque, le squadre dovrebbero grossomodo equivalersi, comunque entrambe a caccia di una permanenza nella categoria nient’affatto semplice.
    MODENA–PALERMO domani ore 15 Sfida da brividi fra due formazioni chiamate alla svolta. Il Modena di Bisoli non vince dal 21 settembre (2-0 alla Juve Stabia) e se non cambia marcia sarà risucchiato nella zona calda della classifica. Il Palermo di Dionisi nei pronostici estivi doveva dominare la B ed essere la prima favorita per la A. Invece è 9° a -8 dalla capolista Pisa. Ma attenzione: ha la miglior difesa della B e le sue tre vittorie le ha sempre ottenute in trasferta (a Cremona, a Bolzano col Sudtirol e a Castellammare con la Juve Stabia) mentre a Modena ha vinto nelle due trasferte al Braglia vissute da quando i rosanero sono tornati in B.
    SALERNITANA–SPEZIA domani ore 15Pronostico molto incerto. La Salernitana di Martusciello stava stentando ma prima della sosta è arrivata la vittoria di Palermo che può schiudere tutta un’altra stagione, un successo coi liguri e probabilmente i campani acciuffano la zona playoff. Lo Spezia di D’Angelo è la rivelazione della B: unica squadra imbattuta del campionato è seconda in classifica a -3 dalla capolista Pisa e difende la zona A diretta dall’assalto del Sassuolo, soprattutto, che ha un solo punto in meno. Sinora la squadra è andata oltre le proprie possibilità: riusciranno gli aquilotti a stupire ancora?
    SUDTIROL–PISA domani ore 15Il Sudtirol di Valente è l’unica squadra di questa B a non aver ancora pareggiato, pur vivendo un avvio di stagione tutto sommato positivo: 4 vittorie e altrettante sconfitte che valgono il 6° posto in classifica, il piazzamento finale che gli altoatesini ottennero due stagioni fa, poi eliminati in semifinale playoff, ma resta la loro migliore annata. Però al Druso di Bolzano sbarca il Pisa capolista di Filippo Inzaghi che finora ha perso solo a Castellammare, dalla Juve Stabia, nella precedente trasferta dei nerazzurri che meritano il 1° posto anche se domani non sarà semplice dimostrare di essere i più forti.
    BRESCIA–SASSUOLO domani ore 17.30Senza dubbio, è il match-clou della giornata. Il Brescia di Maran è ormai una conferma, già nella passata stagione ha conquistato a sorpresa i playoff e pure questa squadra, 5ª a -3 dallo Spezia secondo (cioé dalla zona promozione diretta), può ripetersi. Il Sassuolo è l’unica squadra delle tre retrocesse che non ha steccato, trovandosi a un solo punto dalla zona A diretta. Ha perso una sola volta, il 31 agosto, quando incassò un 1-4 dalla Cremonese, è stata l’unica partita finora steccata dal gruppo guidato da Fabio Grosso. Sassuolo che è andato alla sosta col 6-1 inflitto al Cittadella, gara che ha visto il ritorno in campo dopo 7 mesi del leader Berardi: probabile che a gennaio venga ceduto per una decina di milioni. Ma prima l’azzurro deve dimostrare, in questi due mesi e mezzo, di essere tornato quello di prima dell’infortunio.
    CARRARESE-MANTOVA domenica ore 15 Può iniziare tutto un altro campionato per la Carrarese di Calabro che finalmente debutta allo Stadio dei Marmi, quello di casa, ora pronto per la B dopo aver sinora utilizzato come campo interno quello di Pisa. Inoltre, prima della sosta, gli apuani hanno vinto in casa del Frosinone, dimostrando di avere i mezzi per salvarsi. Il Mantova di Possanzini invece, pur restando una gagliarda neopromossa, sta perdendo colpi. Non vince dal 21 settembre (1-0 al Cittadella), senza un risultato positivo a Carrara c’è il rischio di avvicinarsi troppo alla zona calda della classifica.
    JUVE STABIA–CREMONESE domenica ore 15 Dopo aver già battuto Bari, Pisa e Sampdoria, la Juve Stabia di Guido Pagliuca va a caccia di un’altra vittima illustre: sarà la Cremonese, passata nei giorni scorsi da Stroppa a Corini? C’è molta curiosità su come verranno schierati i grigiorossi, probabilmente si passerà dalla difesa a tre a quella a quattro  ma soprattutto che Vandeputte possa imporsi sull’out sinistro, dopo aver passato l’inizio stagione con Stroppa, fra panchina e impiego da anonima e anomala mezzala. Dunque, gran parte della gara ruoterà intorno al nuovo assetto che dovrà darsi la Cremonese: Ma la domanda è: Corini, che eredita una squadra al 7° posto, sarà in grado di riportare in alto la Cremo, costruita per andare in A, magari senza passare dai playoff?
    REGGIANA–FROSINONE domenica ore 15 Delicato scontro salvezza. La Reggiana di Viali era partita bene ed era andata in testa dopo le prime 3 uscite che avevano fruttato 7 punti. Nelle successive 5 gare, ne sono arrivati solo 2, l’allarme sta per scattare. Per il Frosinone invece, sta suonando da tempo. La sosta poteva essere l’occasione giusta per esonerare Vivarini e dare al successore due settimane di tempo per provare a plasmare una squadra fatta di fretta negli ultimi giorni di mercato e per giunta incompleta. E invece no, si va avanti col tecnico abruzzese che di fatto la piazza ha scaricato prima della sosta dopo il ko interno con la Carrarese. Sul campo, il Frosinone sarebbe ultimo, alle spalle ha solo il Cosenza, penalizzato però di 4 punti. Chissà cosa succederà se i ciociari dovessero perdere anche a Reggio Emilia.
    CESENA–SAMPDORIA domenica ore 17.30Il genovese e sampdoriano Mignani, allenatore del Cesena, a sorpresa – ma non troppo – 8° in classifica (l’ultimo buono per disputare i playoff), ospita la formazione blucerchiata, passata da Pirlo a Sottil senza che i problemi si siano risolti: oggi la Samp è a 8 lunghezze dalla zona promozione diretta, cioé l’obiettivo per la quale era stata costruita in estate e che oggi appare lontano, specie dopo il ko interno con la Juve Stabia. patito prima della sosta. Anche il Cesena però, ha perso prima che il campionato si fermasse, un 3-1 a Pisa che li ha un po’ ridimensionati, anche se la squadra ha i mezzi per conquistare un posto nei playoff. Obiettivo che per la Samp di oggi, se non si sveglia in tempo, appare utopistico. LEGGI TUTTO

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    Anticipo da brividi: guida alla 7ª giornata di B

    Cittadella-Frosinone ore 20.30Anticipo delicatissimo. Il Citta, col suo calcio tonico e sparagnino, è il paradosso più grosso di questa B: sul campo ha la miglior difesa del campionato (solo 4 gol al passivo) ma pure il peggior attacco (soltanto 4 gol segnati). Ma mercoledì scorso, in 2° grado, l’Appello federale lo ha privato di un punto, l’1-1 col Pisa del 27 agosto, diventato 0-3 a tavolino ai nerazzurri, per il caso Desogus, il giocatore dei granata non inserito in distinta per errore (la società veneta aspetta le motivazioni della sentenza per fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni, l’,organo supremo della giustizia sportiva). Sul campo, a questo Cittadella di Gorini si opporrà il Frosinone di Vivarini, in crisi nera, ultimo e senza vittorie, con 3 punti frutto di altrettanti pareggi e dopo aver subito 7 gol (a zero) nelle ultime due uscite (4-0 a Brescia e 0-3 dal Bari): la panchina di Vivarini traballa ma dovrebbe rimanere in sella almeno fino alla sosta per le Nazionali d’ottobre.
    Bari-Cosenza domani ore 15Il Bari di Longo ha davvero cambiato marcia? Apparentemente sì, visto che gli 8 punti che ha in classifica sono frutto delle ultime 4 uscite dove dunque ha tenuto una media di 2 punti a gara, passo col quale si può andare in A, pure direttamente. Però il Cosenza di Alvini non va sottovalutato. Perché senza il -4 con cui è stato punito il club di Guarascio per inadempienze societarie, i lupi silani sarebbero anche loro a quota 8.
    Carrarese-Reggiana domani ore 15La Carrarese, ultima assieme al Frosinone, dà la sensazione di aver raccolto meno di quanto meritasse. Pur venendo da tre ko di fila, gli apuani di Calabro sembrano avere i mezzi per risalire la china. La Reggiana di Viali invece, che in avvio di stagione era anche andata in testa, è franata all’11° posto perché paga i ko di Pisa (2-1) e soprattutto col Sudtirol in casa (1-3) che hanno preceduto lo 0-0 dell’ultima partita, con la Salernitana in casa che dovrebbe aver riportatopiù convinzione nel clan granata.
    Sassuolo-Spezia domani ore 15La classifica dice che sarà il match clou della giornata, visto che il Sassuolo è terzo a -5 dal Pisa capolista e lo Spezia secondo a -4. Gara difficile da pronosticare perché i liguri di D’Angelo sono gli unici – assieme al Pisa – a non avere ancora perso. Sulla carta però, il Sassuolo di Grosso dovrebbe essere di un’altra categoria: è stato costruito per tornare subito in A e fra le retrocesse sembra essere quella che meno patisce la caduta di categoria.
    Cesena-Mantova domenica ore 15Sembra proprio la sfida fra le possibili rivelazioni del campionato: entrambe matricole anomale, reduci da promozioni dalla Serie C (il Cesena ha vinto il girone B della Lega Pro, il Mantova l’A, entrambe in maniera indiscutibile). Cesena che in caso di vittoria scavalca il Mantova, ad oggi quinto in classifica, dopo aver eliminato il Pisa in Coppa Italia, risultato che permetterà ai ragazzi di Mignani di misurarsi con l’Atalanta negli ottavi.
    Juve Stabia-Pisa domenica ore 15Dopo una partenza spumeggiante, la Juve Stabia di Guido Pagliuca è reduce da due sconfitte di fila – 1-3 col Palermo e 3-0 a Modena – che l’hanno fatta precipitare al 13° posto. Sarà dunque dura svoltare contro il lanciatissimo Pisa che, per quanto mercoledì sia stato eliminato dal Cesena in Coppa Italia, nello stesso giorno guadagnava 2 preziosi punti in classifica che lo hanno portato a quota 16, con 4 punti di vantaggio sullo Speezia e 5 sul Sassuolo terzo. Già, un bel gruzzoletto che Filippo Inzaghi, forse il Mourinho della B, potrebbe saper gestire sino alla fine del campionato…
    Modena-Sampdoria domenica ore 15Grande attesa a Modena per la sfida, col Braglia pressoché esaurito anche grazie alle diverse migliaia di tifosi provenienti dalla Liguria, ingredienti giusti per un partitone, insomma. Non fosse che dopo gli scontri coi tifosi genoani nel derby di Coppa Italia, i supporter blucerchiati sono sub iudice, c’è il rischio che l’Osservatorio imponga la prossima sfida di Marassi a porte chiuse ma gira voce che possano essere bloccati i tifosi già per la gara di domenica. Col 3-0 sulla Juve Stabia, e 4 punti nelle ultime 2 uscite, il Modena di Bisoli ha agganciato la zona playoff. La Samp di Sottil, smaltita la sbornia per ila vittoria nel derby di mercoledì in Coppa Italia, deve risalire dal 17° posto. Nello scorso turno, il sostituto di Pirlo, ha conseguito, al suo terzo tentativo, la prima vittoria stagionale, l’1-0 sul Sudtirol, non privo di qualche ombra (anche se la squadra non ha concesso una palla gol): da qui si riparte. Modena che, fra l’altro, ha perso per infortunio Pedro Mendes, il portoghese che doveva risolvere i problemi offensivi dei canarini. Nello scorso campionato, la Sampdoria di Pirlo s’impose 0-2 al Braglia con le reti di Seba Esposito e Kasami: obbligatorio ripetersi per sfruttare l’effetto derby e dimostrare tutto il potenziale di una squadra che, col successo sul Genoa in Coppa, ha dimostrato di essere la più attrezzata della B,
    Salernitana-Catanzaro domenica ore 15Mercoledì la Salernitana è uscita dalla Coppa Italia, eliminata dall’Udinese (3-1). Chissà che sia un bene: i campani di Martusciello ora potranno concentrarsi sul campionato e schiodarsi da quel 14° posto, con già tre sconfitte, due successi e un pari, bisogna insomma cambiare marcia prima che la classifica si metta a piangere del tutto. Discorsosimile per il Catanzaro che un anno fa primeggiava in B e che oggi disputerebbe il playout con la Sampdoria. In più i calabresi hanno perso il “totem” Iemmello per un problema muscolare: rientrerò dopo la sosta per le Nazionali.
    Sudtirol-Palermo lunedì ore 19.30Bell’esame di maturità per entrambe. Il Sudtirol di Valente era partito bene, a tratti pareva di rivedere lo squadrone altoatesino che due stagioni fa, con Bisoli in panchina, all’esordio assoluto in B, chiuse al 6° posto e sfiorò la finale playoff. Questo invece, è un Sudtirol senza mezze misure: o vince o perde, tre vittorie e tre ko, infatti. E il Palermo? Lo 0-0 internodell’ultimo turno contro il Sudtirol ha confermato che la squadra di Dionisi, dopo un pessimo avvio di stagione, è ancora convalescente. Per tacere del 5-0 incassato giovedì sera al Maradona, da un Napoli 2 che ha quasi irriso il Palermo 2, visto che da anni e anni, la Coppa Italia, soprattutto nei primi turni, la si fa dando una vetrina alle seconde scelte.
    Brescia-Cremonese lunedì ore 20.30Derby lombardo fra i più accesi, visto che le due città distano poco meno di 60 chilometri e sono divise da una rivalità storica. Ancora presto per capire che tipo di campionato potranno fare. Il Brescia di Maran a tratti dà la sensazione di poter andare oltre le proprie possibilità però nell’ultimo turno ha perso in casa della capolista Pisa, un 2-1 che li ha ridimensionati e fatti scendere al 6° posto. La Cremonese di Stroppa invece, è quarta, lo stesso piazzamento con cui chiuse la stagione la scorsa primavera. Grigiorossi non molto dissimili dalla squadra del 2023/24, considerato il poco che hanno cambiato, avrebbero forse dovuto ottenere qualcosa di più. Ma sono pur sempre ben davanti a quelle che ereno le due principali favorite per la A, Palermo e Sampdoria. Dunque, per ora, patron Arvedi ha di che essere soddisfatto. Anche se vincere a Brescia, dopo essersi imposti a Catanzaro nel precedente turno, potrebbe trasformare la Cremonese nella principale antagonista del super Pisa. LEGGI TUTTO

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    Serie B: Guida alla 6ª giornata che scatta stasera

    Catanzaro-Cremonese ore 20.30Anticipo coi fiocchi. I calabresi, in serie positiva da due giornate, nelle quali hanno conquistato 4 punti, in caso di vittoria scavalcano la Cremonese che ha appena un punto in più e lo stesso passo del Catanzaro, solo che in Calabria hanno già perso all’esordio, al San Vito-Marulla di Cosenza. Insomma, chi la vince, può svoltare: un altro campionato èpossibile, per entrambe.
    Cosenza-Sassuolo domani ore 15Senza la penalizzazione di 4 punti inflittagli dal Tribunale Federale Nazionale, il Cosenza in classifica sarebbe a quota 8, assieme al Sassuolo. Gara dunque da prendere con le pinze per gli emiliani di Grosso che non hanno certo il piglio dei primi della classe. Anche perché i rossoblù di Max Alvini sembrano persino più forti di inizio stagione, quando prima della penalizzazione andavano già benone.
    Palermo-Cesena domani ore 15Una delle partite più intriganti. Il Palermo di Dionisi è obbligato a una prestazione importante, non solo per celebrare al meglio la scomparsa di Totò Schillaci (Di Mariano era suo nipote). Poi però, guardi la classifica e scopri che i rosanero hanno gli stessi punti del Cesena di Mignani. Ma entrambe danno l’impressione di aver solo lasciato intravedere il loro effettivo valore. Il rodaggio però, dovrà finire presto, gli scommettitori considerano il Palermo – comunque e sempre – una delle prime favorite alla A.
    Pisa-Brescia domani ore 15Il Pisa di Inzaghi ha numeri da Serie A diretta: 11 punti (media di 2.2 a partita, un passo da promozione), zero sconfitte (come solo lo Spezia), miglior attacco (10 gol all’attivo). Il Brescia di Maran insegue a due lunghezze, è reduce da due vittorie di fila (come il Pisa) ma ha già perso due partite, contro avversari non irresistibili (Cittadella in casa e Reggiana in trasferta). Però in caso di vittoria – Maran è un ex non rimpianto a Pisa – il Brescia scalza i nerazzurri dalla vetta.
    Reggiana-Salernitana ore 15Momento no per la Reggiana di Viali che dopo essere andata in testa alle 3ª giornata, è incappata in due sconfitte di fila (a Pisa e in casa col Sudtirol) che hanno levato alla squadra un po’ di certezze. Pure la Salernitana di Martusciello viene da due ko consecutivi (l’ultimo in casa col Pisa e prima a Mantova) e la squadra è ancora un mezzo cantiere. Come la Regia, del resto.
    Sampdoria-Sudtirol ore 15Momento della verità per i blucerchiati di Sottil, ultimi in classifica, ancora senza vittorie, forse è l’ultima chiamata per raddrizzare la baracca e provare a iniziare un nuovo campionato. Ma il Sudtirol di Valente è in palla: secondo a -2 dal Pisa, nel precedente turno ha vinto facile in casa della Reggiana (1-3) e nella scorsa stagione, con una squadra non molto dissimile, fece 6 punti con la Samp, squadra alla ricerca di quell’identità che con Pirlo proprio non si trovava.
    Modena-Juve Stabia ore 18Il Modena di Bisoli sta avvitandosi: appena 5 punti di cui 2 nelle ultime 3 gare, venerdì scorso il prezioso pari di Cesena. La Juve Stabia non è più prima e col Palermo, nell’ultimo turno, ha perso l’imbattibilità stagionale (1-3). A Castellammare si parla solo di salvezza, com’è giusto che sia. A Modena invece, un’altra brutta prova potrebbe far scattare riflessioni sulla panchina di Bisoli, anche se la famiglia Rivetti non ha fama di mangiallenatori, anzi.
    Frosinone-Bari domani ore 15Il Frosinone non può più fallire: il tempo degli alibi è finito, ora si viene giudicati per quel che si è. Il tonfo di Brescia (4-0 nell’ultimo turno) o viene metabolizzato dai ragazzi di Vivarini, oppure il rischio è quello di mollare gli ormeggi. E occhio al Bari: nella precedente giornata ha ottenuto la prima vittoria (2-0 al Mantova) e i suoi 5 punti li ha ottenuti nelle ultime 3 uscite: tira aria di definitivo cambio di passo?
    Mantova-Cittadella domani ore 15Con due sconfitte nelle ultime tre partite, il Mantova di Possanzini sembra aver perso un po’ dello smalto iniziale, qualcosa non gira come dovrebbe ma la strada sembra quella giusta. Attenzione però al Cittadella di Gorini: è in serie positiva da 4 turni in cui ha conquistato gli 8 punti attuali, può stupire, è quasi sui livelli degli anni d’oro.
    Spezia-Carrarese domani ore 15Assieme al Pisa di Inzaghi, lo Spezia di D’Angelo è l’unica squadra imbattuta della B e, giocando dopo i nerazzurri, conoscendo cioè il loro risultato, potrebbe avere lo stimolo in più di giocare per andare in testa. Però occhio agli Apuani di Calabro: finora hanno raccolto meno di quanto meritassero, la sfida di fatto è un derby – le due città distano 32 km – e dunque per definizione può succedere di tutto. LEGGI TUTTO

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    B al via con Brescia-Palermo: guida alla 1ª giornata

    Brescia-Palermo, ore 20.30Al Rigamonti la gara d’apertura promette bene: confronto fra le Rondinelle di Maran che in Coppa Italia hanno tritato il Venezia, squadra di categoria superiore, e il Palermo di Dionisi che è considerata dagli scommettitori la prima favorita per la A (ma non dovrebbe esserlo la Samp?) e che in Coppa si sono qualificate per il secondo turno andando a vincere a Parma. Pronostico incertio perché la Leonessa potrebbe anche stupire, tuttavia il Palermo by Man City è favorito ma se dovesse partire col piede sbagliato, apriti cielo.
    Bari-Juve Stabia, domani ore 20.30Al San Nicola, il Bari di Longo ha l’occasione d’oro per mettersi alle spalle la disgraziata scorsa stagione. Squadra rifondata totalmente, tutta da scoprire. In Coppa Italia, i pugliesi sono usciti a testa alta, a Cremona e soltanto ai rigori, contro una delle favorite per la promozione diretta: i playoff insomma, sono alla portata ma senza dimenticarsi che la squadra proviene da una salvezza ai playout, il punto di partenza è questo, insomma. La Juve Stabia di Guido Pagliuca parte per mantenere la categoria, cosa che non le era riuscita nell’ultima partecipazione dalla B, quattro anni fa. Stavolta ci si prova cercando maggior copertura ed equilibrio di gioco e da neopromossa capace di stupire nello scorso campionato, nel bollente girone C della Serie C
    Pisa-Spezia, domani ore 20.30Di fatto è un derby, fra le due squadre esiste una rivalità storica, nonostante siano di due regioni diverse. Confronto fra Filippo Inzaghi e Luca D’Angelo due dei più scafati nocchieri della B. Lo Spezia in Coppa Italia è uscito con rimpianti a Salerno: era sopra 3-1, ha subito il 3-3 nel finale ed è uscito ai rigori. Il Pisa ha spazzato via il Frosinone: vuoi vedere che Inzaghi è capace di ripetere la stagione con la Reggina, due annate fa, che poteva finire in gloria, senza i problemi societari che portarono all’esclusione del club dal professionismo? I liguri invece, nonostante provengano da una stagione allucinante chiusa con una salvezza all’ultima giornata, hanno costruito buone basi: e se stupissero?
    Salenitana-Cittadella, domani, ore 20.30
    Campani che attendono si concretizzi il passaggio di proprietà: cin l’uscita di Iervolino e il subentro di nuovi capitali, si capirà dove potranno arrivare. Certo, c’è da mettersi alle spalle una stagione pessima, con la retroocessione ultra anticipata che va archiviata all più presto, soprattutto su questo il tecnico Martusciello dovrà lavorare. Il Cittadella, alla quarta stagione con Gorini, deve pensare solo a mantenere la categoria, in Coppa, il 2-1 maturato in casa del Sassuolo, lascia ben sperare: ci si può salvare.
    Sudtirol-Modena, domani ore 20.30Gli altoatesini di Valente e gli emiliani di Bisoli, magari non avranno grandi ambizioni, magari metteranno nel mirino soltanto una salvezza senza patemi, come massimo obiettivo. Però intanto in Coppa Italia hanno fatto entrambe un fgurone, uscendo solo ai rigori: i bolzanini a Monza, i gialloblù addirittura a Napoli. Insomma, le buone basi non mancano per dare l’assalto ai quartieri alti della B
    Catanzaro-Sassuolo, domenica ore 20.30I giallorossi calabresi rischiano di essere lontani parenti della squadra che nella passata stagione sfiorò la A e chiuse il campionato al 5° posto. L’allenatore Caserta dispone di una squadra che è stata e sarà (probabilmente) impoverita nell’organico, ma non è detto che sia un male, anche se bisognerà trovare un nuovo modo di stare in campo: questo ha detto il 4-1 incassato a Empoli nel 1° turno di Coppa Italia. Il Sassuolo di Grosso, è squadra di categoria superiore ma in Coppa, ha sudato non poco per piegare 2-1 il Cittadella. Due incognite, per quella che resta comunque una delle favorite per la A: le macerie da spalare della scorsa pesante stagione e la voglia che avranno le star della squadra di misurarsi con la categoria.
    Cesena-Carrarese domenica ore 20.30I romagnoli di Mignani saranno una delle mine vaganti del campionato? Beh, l’esordio di Coppa ha detto di sì, vista la chiara vittoria di Verona, dove il cavalluccio ha mostrato tutte le sue potenzialità, figurarsi in casa, davanti al proprio pubblico, sempre fra i più belli e presenti. La Carrarese torna in B dopo 76 anni, guidata da un tecnico sottovalutato come Calabro. In Coppa, dopo aver fatto fuori il Catania abbastanza agevolmente ai preliminari, sono stati eliminati dignitosamente dal Cagliari. Però gli apuani hanno valori che non t’aspetti, lottano a denti stretti, prima di cedere un centimetro devi sputare sangue. Insomma, per il cavalluccio non è detto che sia una passeggiata.
    Cosenza-Cremonese, ore 20.30Il Cosenza di Alvini sulla strada della Cremonese di Stroppa che solo sulla carta ha un impegno agevole. I rossoblù calabresi non devono farsi condizionare dal possibile -2 in classifica, da una squadra che dovrebbe essere inferiore a quella della scorsa stagione: mancherà – non poco – Tutino, hanno un tecnico che dalla lotta agonistica, può dare l’organizzazione di gioco giusta, anche se in Coppa, il Cosenza ha perso come da pronostico dal Toro. La Cremonese, fra le favorite per la A, potrebbe confermarsi come una delle squadre più solide delle categoria: serve però uno scatto in più che Stroppa è chiamato a dare dopo la finale playoff della scorsa stagione, è pur sempre un allenatore da promozioni (ne ha messe due in saccoccia, a Monza e Crotone)
    Frosinone-Sampdoria, domani, ore 20.30Troppo brutto per essere vero il Frosinone visto in Coppa Italia in casa contro il Pisa: essere spazzati via 0-3 da una squadra teoricamente non superiore deve far riflettere e sicuramente Vivarini saprà trovare adeguate contromisure, anche se la rosa è ancora in divenire e la cessione di Brescianini permetterà di completarla al meglio. La SamPirlo deve innanzitutto crederci: quando schieri Coda-Tutino e hai dunque la coppia d’attacco più forte della B, dev’esserci la consapevolezza di essere i più forti. Però senza la spocchia dei più potenti ma con l’umiltà dei veri grandi. Se no, la A resta una chimera. A patto che Pirlo trovi subito la quadra giusta, un anno fa ha faticato assai a trovare l’assetto ideale. Poi, rispetto alla scorsa stagione, chiusa comunque ai playoff, la squadra dovrebbe avere quei ricambi che un anno fa mancavano, e ciò non è poco.
    Reggiana-Mantova, domani ore 20.30Quasi un derby, solo 84 km separano Reggio Emilia e Mantova, per una sfida che si annuncia fra le più incerte del turno. La Reggiana di Viali ha perso di misura al Tempio del Ferraris di Genova, al cospetto di un Genoa che ha rapporti di mercato molto intensi con la Regia. Il Mantova di Possanzini invece, nonostante sia una neopromossa, ha tante carte da giocarsi, più di quante si pensi. Per entrambe l’obiettivo è il mantenimento della categoria. Ma fare qualcosa di più, andare oltre – soprattutto per il Mantova – può essere un’utopia concreta. LEGGI TUTTO

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    Brescia, la A non è un’utopia

    TORINO – Attenzione, la prossima stagione potrebbe esserci anche il Brescia nella corsa per la A diretta. Da tempo Celino fa trapelare che la Leonessa potrebbe lottare per la promozione o, perlomeno, per un campionato d’alta quota, e, pur non disponendo di grandissime risorse, potrebbe essere in grado di allestire una squadra da quartieri alti della classifica, quantomeno. Del resto, il Brescia è reduce dalla sensazionale stagione vissuta con Rolando Maran in panchina che prima ha raddrizzato la baracca, cioè s’è messo alle spalle la situazione pesante che aveva ereditato da Daniele Gastaldello. Poi, con una irresistibile progressione, ha portato il Brescia all’8° posto, cioé in zona playoff, uscendo al turno preliminare, a Catanzaro, per altro a testa altissima: era un mese fa, i lombardi vincevano 1-2 fino al recupero, quando i calabresi, proprio con l’ex Brescia Donnarumma, acciuffavano il 2-2, portandoli quindi ai supplementari, dove i giallorossi alla fine dilagavano sul 4-2. Insomma, si parte da una base che non va sottovalutata, anche se la squadra della scorsa annata potrebbe essere andata oltre le proprie possibilità. Però è anche vero che nella stagione che va a cominciare proprio oggi, la lotta per la A diretta, potrebbe essere ristretta a poche squadre e potrebbe non esserci un vero padrone del campionato perché al momento non si trovano una o più squadre che possano essere nettamente superiori alle altre. Ma quale squadra sta prendendo corpo? Il primo colpo del Brescia è stato riscattare dal Frosinone il centravanti Gennaro Borrelli, 24 anni: chissà dove sarebbe potuto arrivare il Brescia dell’ultima stagione se non si fosse fatto male prima di arrivare allo sprint finale del campionato. In avanti, potrebbe tornare il centravanti Ernesto Torregrossa, reduce dalla parentesi pisana, non proprio felice per lui, ma neanche per la squadra, dunque c’è la possibilità che si possa vedere ancora, almeno a sprazzi, l’attaccante che fece la differenza nell’ultima promozione in A delle rondinelle, datata 2019 con Eugenio Corini in panchina. Però nelle ultime ore si sta valutando un altro centravanti, Leonardo Mancuso, sottoutilizzato dal Palermo, che potrebbe anche sopravanzare Torregrossa, per non parlare di Marco Olivieri, che la Juve sta cercando di piazzare in giro dopo un’annata anonima al Venezia, dove perlatro era chiuso da Pohjanpalo e Gytkjaer. Un altro nome interessante, ormai del Brescia, è l’esterno sinistro Niccolò Corrado, nella scorsa stagione fra Ternana e Modena, rendimento piuttosto deludente con entrambe. In verità, e bisognerebbe indagare perché. Ma di fatto si tratta di un giocatore su cui l’Inter aveva il diritto di ricompra, e tanto basta per definirne le potenzialità: entro giovedì si dovrebbe chiudere. Però, per tornare all’attacco, non va dimenticato che nel finale di stagione, Gabriele Moncini, per sostituire Borrelli, ha fatto cose enormi, non facendolo mai rimpiangere e riproponendosi, potenzialmente, sui livelli più alti della propria carriera, cioé quei sei mesi che disputò per il Cittadella, quando in coppia con Davide Diaw, pareva un notevole uomo d’area. Mettiamoci poi che, per un tozzo di pane, Cellino ha riscattato dalla Spal, il terzino destro Lorenzo Dickmann, che ha gamba e tecnica e che, in una squadra in lotta per la A diretta, potrebbe dire la sua. Col suo prezioso e consueto contributo a trebbiare la fascia e mettere palle in mezzo sempre pericolose, trovando talvolta anche la via del gol. Infine, tutto da scoprire il regista belga Matthias Werrath, proveniente dalla B belga, dal Willem II, che si è annunciato sui social come giocatore già del Brescia.  LEGGI TUTTO

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    Il Brescia di Maran difende la posizione, Samp-Como di prestigio

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri sera (Pisa-Catanzaro 2-2 e Venezia-Cremonese 2-1) la 35ª giornata si chiude oggi col format adottato negli ultimi tempi: quattro gare alle 14 e altrettante alle 16.15. Guida alle sfide odierne Brescia-Spezia (ore 14) Incrocio fra playoff e salvezza. Il Brescia di Maran, rivelazione del campionato, difende il 7° posto, partecipare agli spareggi promozione sarebbe un risultato lusinghiero, intanto però la salvezza è già in tasca, niente male, considerato che la squadra è quasi uguale a quella che un anno fa finiva in C (poi riammessa in B per l’esclusione). Lo Spezia viene dal beffardo 0-0 nel derby ligure con la Sampdoria: partita stradominata ma segnata dall’inaccettabile direzione di gara, sia dell’arbitro che dei varisti, cose che se succedessero in A se ne parlerebbe per un mese. Con quei 2 punti, i liguri di D’Angelo oggi avrebbero potuto impostare tutt’altra partita. Coi blucerchiati però, s’è forse visto il miglior Spezia stagionale: il Brescia è avvisato.
    Modena-Sudtirol, che incrocio
    Modena-Sudtirol (ore 14) Altro incrocio fra salvezza e playoff. Nel Modena lo scorso turno ha fatto il suo esordio in panchina Pierpaolo Bisoli che aveva iniziato la stagione nel Sudtirol, da Ascoli è tornato con un punto prezioso. Importante aver ritrovato fra i pali Gagno dopo 12 turni trascorsi in panchina: a nostro avviso, è il portiere più promettente della B, lo ha dimostrato proprio al Del Duca con la superba parata con cui ha neutralizzato il rigore di Nestorovski. Nel finale, i canarini hanno sfiorato il colpo con l’interessante Bozhanaj: chissà che il talentino albanese di scuola Empoli con Bisoli trovi quello spazio che Bianco misteriosamente gli negava. Occhio però al Sudtirol: 5 punti nelle ultime 3 gare e nell’ultima trasferta la storica vittoria sulla Samp. Valente non vuole sentir parlare di playoff ma dovesse vincere anche oggi, ci sono anche loro. Il Modena invece, con 3 punti potrebbe considerarsi di fatto salvo.
    Pecchia vuole festeggiare
    Parma-Lecco (ore 14) La capolista di Pecchia continua la sua marcia in gestione del 1° posto. Reduci dallo 0-0 di Palermo, 5 punti nelle ultime 3 gare, oggi con un successo il ritorno in quella A lasciata nel 2021 sarebbe cosa fatta. Il Lecco invece, dopo una sola stagione in B, sta per salutare, oggi la retrocessione può essere aritmetica: comunque, con Malgrati in panchina, si sono viste cose interessanti. L’ala Buso (nipote del celebre Renato) nell’1-2 di sabato scorso col Venezia, ha sbloccato la gara con un gol da cineteca: è a 8 reti, avrà mercato. Quello che non sembra avere il Lecco: patron Di Nunno da tempo cerca di vendere il club ma non trova offerte soddisfacenti e minaccia di consegnare il club al sindaco.
    Ternana, alla ricerca della Salvezza
    Ternana-Ascoli (ore 14) delicato incrocio per restare in B. Da due turni gli umbri sono in zona salvezza, anche se il margine sui playout è di un solo punto, risultato comunque lunsinghiero: con Breda le Fare hanno un passo da playoff e sono reduci da quattro punti conquistati in trasferta, a Cremona (1-2) e a Brescia (0-0): L’Ascoli di Carrera è terzultimo, a -2 dai playout: pesano gli ultimi 3 pareggi di fila, dove non è arrivato il necessario scatto salvezza: tre 0-0 di fila, lusinghiero il primo, in casa col Venezia, ma si doveva ottenere di più da quelli di Cittadella e sabatoscorso col Modena.
    Cittadella fuori dalla crisi
    Cittadella-Feralpisalò (ore 16.15) Zitto zitto, il Cittadella di Gorini (e Marchetti) ha messo alle spalle la pesante crisi d’inizio 2024 e ora può fare un pensierino ai playoff, distanti 1 punto. La Feralpisalò, penultima ma ancora viva, è a -5 dai playout, solo vincendo oggi al Tombolato si potrebbe sperare di agganciarli (la salvezza è a 6 punti).
    Cosenza-Bari match da brividi
    Cosenza-Bari (ore 16.15) La più delicata partita del turno. Col 4-0 di Reggio Emilia dell’ultimo turno, il Cosenza ha dimostrato di potersi salvare ma deve confermarsi col Bari, in zona playout, che con 3 punti acciuffa i calabresi. Nei galletti, sabato scorso ha fatto il suo esordio in panchina Federico Giampaolo, fratello minore del più noto Marco, quarto tecnico stagionale dopo Mignani, Marino e Iachini. Ne è uscito l’1-1 col Pisa che ha dato qualche confortante indicazione. Ma per provare a salvarsi direttamente, serve qualcosa di più.
    Palermo per andare oltre i pari
    Palermo-Reggiana (ore 16.15) Siciliani alla quarta uscita con Mignani in panchina, finora sono arrivati solo pareggi (2-2 in casa con la Samp, 1-1 a Cosenza e 0-0 al Barbera con la capolista Parma). La vittoria dei rosanero manca dal 10 marzo (0-1 a Lecco), oggi un successo potrebbe quasi garantire il 6° posto attuale, vuol dire disputare i playoff dal turno preliminare in gara secca da giocare in casa. La Reggiana di Nesta è in caduta libera: tre ko di fila, prima col Cittadella in casa (0-2), poi a Lecco (1-0) fino al patatrac dell’ultimo turno col Cosenza (0-4): piazza infuriata, si rischia di vanificare un buon campionato. Il vantaggio sui playout è di 4 punti ma se non s’inverte la rotta, sono guai.
    Pirlo, mal di pancia o no?
    Sampdoria-Como (ore 16.15) la partita più prestigiosa. AI blucerchiati di Pirlo sabato scorso è andata di lusso a La Spezia, 0-0 immeritato ma punto prezioso, visto anche che la squadra era frenata da un virus intestinalerimediato dopo un pasto in ritiro. Fattore che andrebbe considerato prima di parlare di flessione, anche se l’ultima uscita interna, lo 0-1 col Sudtirol, aveva già fatto scattare l’allarme. Certo, per garantirsi i playoff bisogna tornare ad esprimersi come fino a Pasquetta, quando la Samp mostrava di non avere nulla da invidiare alle big della B. Il Comodel tandem Roberts-Fabregas, in questo momento, è la squadra più forte della B, lo certificano le 5 vittorie di fila ottenute dai lariani (raggiunti dal Venezia a 67 punti). LEGGI TUTTO

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    Como-Brescia, un derby cruciale

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con uno dei tanti derby lombardi della B, Como-Brescia. Riduttivo definirla una sfida da playoff. Vincendolo, i lariani conquisterebbero, almeno per una notte, la zona promozione diretta, scalzando dal 2° posto la Cremonese che verrebbe sopravanzata di una lunghezza. Il Brescia invece, con 3 punti, almeno per un giorno si troverebbe in settima posizione, con gli stessi punti del Catanzaro e, più in generale, le rondinelle metterebbero pressione alle non poche squadre che possono ambire agli ultimi due-tre posti della griglia playoff. Sulla carta, parrebbe favorito il Como, reduce da un grande mercato di riparazione che ha portato i lariani, in teoria, sul livello tecnico delle più forti. Ma il Brescia, da quando è guidato da Maran, dimostra di essere una delle squadre più organizzate della B e va guardato con molto rispetto, non parte certo battuto anzi, mai dimenticare che nei derby, spesso chi parte sfavorito poi se lo aggiudica. Dei tanti acquisti fatti a gennaio dal Como, basta citarne uno, l’attaccante italo-brasiliano Gabriel Strefezza, 26 anni, acquistato dal Lecce per 5 milioni, l’affare più oneroso fatto nell’intera stagione della B. Strefezza che al suo esordio coi lariani a Terni ha deciso la partita con un gran gol dei suoi, è tornato in B, insomma, come quando l’aveva lasciata nel 2022, quando in avanti con Coda, il bomber simbolo della B, nel Lecce era uno spettacolo vederlo giocare. Ma anche il Brescia è reduce da una vittoria convincente, un 2-0 che ha formalmente aperto la crisi del Cittadella che al Rigamonti ha incassato la terza sconfitta di fila. Risultato chiave per il Brescia che dà linfa nella corsa per un piazzamento ai playoff, prendendo tre punti a una diretta concorrente che se continua di questo passo, rischia di non farli. Il Brescia invece, non va dimenticato che non è molto dissimile dalla squadra che nella scorsa stagione retrocedette in C dopo i playout col Cosenza e che è stato riammesso in B soltanto per l’esclusione dal professionismo della Reggina. E che a inizio stagione, sotto la guida di Gastaldello, a un certo punto sembrava potesse ripetere la scorsa complicata annata. E qui sta la grandezza del lavoro di Maran che ha portato una squadra poco accreditata su livelli difficilmente immaginabili prima del suo avvento. Ed è una bella rivincita anche per lo stesso Maran, una gran risposta la sua a chi lo dava già sul viale del tramonto dopo le sue precedenti fallimentari esperienze per Genoa e Pisa. Ma anche il lavoro del gallese Roberts – Fabregas, che deve conseguire il patentino, è rimasto nello staff – va visto con molto rispetto. A parte Strefezza, subito titolatissimo, gli altri nuovi arrivati vengono inseriti con gradualità: gli interessanti Braunoder, Ballet e Nsame a Terni sono subentrati a partita in corso, Gioacchini e Fumagalli sono rimasti in panchina. Di certo c’è che Roberts adesso dispone di una rosa sulla carta molto più competitiva, con la quale il Como può aggiudicarsi la volata per la A diretta perché adesso potrebbe disporre di almeno 18 titolari teorici. Ma stasera resta un derby. E per definizione può succedere di tutto. Come accadde all’andata, il 16 dicembre, quando il Brescia s’impose 2-0 (reti di Borrelli e Moncini nella ripresa), infliggendo a Fabregas l’unica sconfitta del suo breve mandato. LEGGI TUTTO

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    Il sabato dei derby regionali

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Catanzaro-Palermo 1-1), la 22ª giornata di Serie B prosegue oggi con otto gare, 5 alle 14, 3 alle 16.30. Per la capolista Parma guidata da Pecchia, a +6 sul Como secondo e a +7 su Cremonese e Venezia, test probante al Braglia (ore 14), dove va in scena uno dei derby emiliani, quello col Modena. Che non se la passa bene, anzi, il tecnico Bianco vive il momento più difficile da quando guida i canarini. Dopo il ko di sabato scorso a Palermo, patron Rivetti gli ha rinnovato la fiducia, anche perché al Barbera il Modena ha fatto una discreta partita. Però, con zero punti nel 2024 e una crisi che di fatto dura da quasi due mesi, i canarini stanno perdendo la zona playoff, Rivetti non è un mangia allenatori, anzi, però la situazione va monitorata. All’andata comunque, al Tardini finì 1-1: canarini avanti col contestato gol di Duca (fuorigioco non segnalato), pari nel recupero di Partipilo (sarebbe uno dei big della B ma nel Parma non è titolare e questo dice tutto sulla vastità della rosa, Pecchia naviga nell’oro). Il Como, sempre alle 14, ospita l’Ascoli per cercare di avvicinarsi al Parma ma soprattutto per staccare le altre squadre che possono ambire al secondo posto. Ma occhio ai marchigiani: oggi sarebbero retrocessi ma la semina di Castori – l’ultimo italianista doc rimasto – inizia a fruttare qualcosa: l’Ascoli, nel 2024, ha pareggiato a Parma dopo essere passato in vantaggio e domenica scorsa, sotto di 2 gol in casa col Bari, ha chiuso sul 2-2 con la doppietta del portoghese Pedro Mendes (salito a 9 gol, sempre più uomo squadra perché di categoria superiore). Per la Cremonese di Stroppa invece, c’è il sentitissimo derby regionale col Brescia (ore 14), già vinto facilmente 0-3 nell’andata al Rigamonti ma quello era tutto un altro Brescia, con in panchina il traghettatore Belingheri, utilizzato solo per quella partita, dopo l’esonero di Gastaldello, poi sarebbe sbarcato Maran che ha portato la squadra in zona playoff ma che sabato scorso, in casa col Sudtirol (1-1), ha rischiato di perdere (forse la testa era già al derby dello Zini). Gara della verità anche per il Venezia di Vanoli, reduce dal tonfo di Cosenza, un 4-2 coi lagunari andati sotto 3-0 dopo soli 21’. E pensare che a fine 2023 a un certo punto qualcuno ipotizzò che il Venezia potesse andare in A a braccetto col Parma, quando era arrivato a eguagliarlo in classifica. Poi, qualcosa s’è inceppato e il Venezia attuale potrebbe avere non pochi problemi con la Ternana rivitalizzata da Breda, ora in zona playout ma reduce dal bel 3-1 sul Cittadella (che veniva da 9 risultati utili di fila con 23 punti conquistati), in cui l’uruguaiano Gaston Pereiro, appena giunto dal Cagliari, ha debuttato con due assist e un gol (splendido), pareva di vedere Platini al Liberati. Occhio anche a Bari-Reggiana (ore 16.15, pugliesi a -2 dalla zona playoff, in serie positiva da 4 turni con 6 punti conquistati; emiliani di Nesta che sognano il sorpasso, hanno due punti in meno dei pugliesi ma oggi saranno privi degli squalificati Cigarini, Girma, e Portanova). Pisa-Spezia (ore 16.15, partita sentita come fosse un derby per la vicinanza fra le due città, i toscani di Aquilani forse hanno svoltato dopo la vittoria di sabato a Lecco ma oggi mezzo stadio resterà vuoto per la protesta dei tifosi nerazzurri, esasperati dalla situazione che si vive all’Arena Garibaldi, liguri in caduta libera verso la C, sul fondo con la Feralpisalò dopo l’ultimo turno ma rinforzati dagli arrivi di Jagiello, Falcinelli e Mateju). Sudtirol-Cosenza (ore 14, altoatesini in ripresa col subentrato Valente, nel 2024 hanno battuto la Feralpisalò e sfiorato il successo a Brescia; calabresi euforici per il trionfo sul Venezia ma privi dello squalificato Tutino che aveva segnato una tripletta nel 4-2 ai lagunari). Feralpisalò-Lecco (ore 16.15, nei gardesani, ora a -2 dai playout e a -6 dalla salvezza, Zaffaroni può replicare il miracolo fatto in A col Verona, salvatosi nel giugno scorso allo spareggio con lo Spezia; i blucelesti di Bonazzoli, che oggi giocherebbero i playout con la Ternana, hanno iniziato il 2024 con zero punti, ko a Catanzaro e in casa col Pisa). Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Cittadella-Sampdoria. LEGGI TUTTO