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    Mbappé-Chiesa, dopo l’abbraccio la risposta: fuoriclasse anche sui social

    Juve-Psg è stata la partita del ritorno in campo di Federico Chiesa. Dal boato durante la lettura delle formazioni, al lungo applauso durante il cambio: i tifosi hanno aspettato questo momento per undici lunghi mesi. Nonostante i vari infortunati, Allegri può finalmente sorridere perché ha ritrovato l’esterno bianconero che contro i parigini ha messo minuti preziosi nelle gambe, soprattutto in vista della sfida di domenica contro l’Inter.

    Mbappé e il messaggio a Chiesa

    Dalla Juve ai compagni di squadra, tutti hanno partecipato al coro “Bentornato Federico”. A loro si è unito anche Mbappé: dopo il fischio finale, il fuoriclasse francese ha raggiunto Chiesa al centro del campo: i due si sono fermati a chiacchierare e hanno scambiato la maglia, prima di salutarsi con un lungo abbraccio. La foto è diventata subito virale, l’attaccante bianconero l’ha postata sui suoi social ed è stata ricondivisa anche da Mbappé che ha aggiunto un messaggio per Federico: “Welcome back”, con tanto di braccio muscoloso. LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibrahimovic infiamma i tifosi sui social. E su Mbappé e Haaland…

    MILANO – A Ibrahimovic basta anche un semplice post su Instagram per incendiare i cuori dei tifosi del Milan. Se poi in questo mette in mostra il suo fisico da urlo e i progressi in allenamento, ecco allora che il gioco è fatto e che l’attesa per il suo ritorno diventa sempre più alta, come confermato dall’innumerevole quantità di messaggi di risposta che propongono l’emoticon delle fiamme. Zlatan ha dato un nuovo aggiornamento sul suo stato di forma, usando come didascalia un semplice “Just wait”, cioè “Basta aspettare”. Ancora un altro po’, insomma, e il Diavolo potrà contare di nuovo sul suo leader in campo e fuori. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Psg: tifosi davanti all'hotel di Messi in religioso silenzio

    TORINO – Continua l’assedio all’hotel al centro della città dove alloggia il Psg. Davanti al Principi di Piemonte, infatti, stazionano centinaia di tifosi. La cosa strana è che sono in religioso silenzio, almeno nella mattinata. Forse perché di fronte agli dei del calcio serve rispetto… Aspettano l’attimo fuggente per vedere Leo Messi e Kylian Mbappé. In serata, davanti allo Stadium esaurito, il match con la Juventus di Max Allegri, purtroppo già eliminata dalla Champions League. L’obiettivo per i bianconeri dei giovani è ben figurare e conquistare punti per restare almeno in Europa League. LEGGI TUTTO

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    Psg, Mbappé smentisce tutto: “Mai pensato di andarmene”

    PARIGI (Francia) – Il Paris Saint-Germain si è ripreso in solitaria la testa della Ligue 1 dopo il successo per 1-0 contro il Marsiglia, a fine partita riflettori puntati su Kylian Mbappé dopo i rumors dell’ultima settimana che lo vedavano in rottura con il club. La stella francese ha commentato così la situazione: “Sono molto contento al Psg. Non ho mai chiesto di partire a gennaio, non ho capito come sia uscita questa notizia. Sono rimasto sorpreso come tutti. Ci sono persone che potrebbero pensare che io sia coinvolto in questo, ma non è così – aggiunge – Sono un giocatore di calcio e la cosa più importante per me è giocare. Se sono arrabbiato con il Psg? No, per niente, qui sono molto felice, non ho capito come sia uscita questa notizia il giorno della partita (di Champions, ndr) contro il Benfica. Non sono coinvolto, nè da vicino nè da lontano, in queste voci. Sono rimasto sorpreso come tutti gli altri”. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid, la nuova vita di Benzema che ora brinda nell'oro

    TORINO – Ha segnato in carriera più di 500 gol, è ormai un’icona nella storia del Real Madrid dove è riuscito a rendere indolore l’addio di Cristiano Ronaldo eppure in Francia l’avevano bollato come un delinquente, un giocatore del quale vergognarsi: oggi Karim Benzema riceverà il Pallone d’Oro, il premio patrocinato dalla rivista sportiva France Football e che viene considerato come un Oscar per chi vive e respira di calcio. Un’investitura che cancella un passato fastidioso, una macchia che il ct Didier Deschamps per la verità aveva per primo sepolto nel giugno 2021 dopo quasi sei anni di bando, e un titolo mondiale vissuto dal divano, a causa dell’ormai famoso “sextape”, una losca vicenda di malaffare che aveva coinvolto, ma nella parte della vittima, anche l’ex compagno di nazionale Mathieu Valbuena e che è tracimata in tribunale.
    Benzema senza Cristiano Ronaldo
    Benzema ha tenuto duro, ha accettato il suo destino riversando in campo tutta la sua rabbia, cercando così di dare di sé stesso un’immagine che restasse confinata nell’ambito sportivo: una missione compiuta a suon di gol, 136 in quattro stagioni con la maglia del Real da quando CR7 ha salutato tutti, e soprattutto di trofei, tra i quali brillano una Champions League, una Supercoppa europea e due Liga. Un filotto di successi, gli ultimi targati 2022, che non potevano lasciare insensibili i giurati del riconoscimento che da questa stagione assegna il premio a cadenza stagionale e non solare.
    Benzema con Kopa, Platini, Papin, Zidane
    Benzema è il quinto francese che fa felice gli appassionati del paese che ha patrocinato questo premio dall’ormai lontano 1956, dopo Raymond Kopa, Michel Platini, che ne vinse ben tre, Jean-Pierre Papin e Zinedine Zidane. Difficile dire se sarà amato e venerato come chi lo ha preceduto, anche perché le scorie del passato spesso ti restano appiccicate al di là della colpa e dei meriti maturati successivamente, ma quello che resta indelebile oggi è che l’attaccante di origini algerine, nato e cresciuto calcisticamente al Lione dove un giorno vorrebbe tornare, questo Pallone d’Oro l’ha guadagnato dimostrandosi superiore a tutta la concorrenza. E il gol segnato ieri nel Clasico contro il Barcellona, che proietta il Real Madrid verso l’ennesima corsa di testa nella Liga, è lì a dimostrarlo.
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    Henry duro con Mbappé: «Il club conta più del giocatore!»

    TORINO – Praticamente ogni giorno che passa la relazione tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain sembra logorarsi un po’ di più, sembra essere un romanzo infinito a cui, quasi quotidianamente, viene aggiunto un nuovo capitolo. In Francia e non solo, nelle ultime ore, si sta facendo un gran parlare dell’irrigidimento del numero 7 e del suo continuo polemizzare con il club nonostante abbia rinnovato il suo contratto con il Psg solamente la scorsa estate. Il motivo delle polemiche? La decisione di Christophe Galtier di impiegarlo in posizione di prima punta, non il ruolo prediletto dal crack di Bondy. Aggiungete a tutto ciò che le ottime prestazioni sfoderate in questo inizio di stagione da Lio Messi e Neymar Júnior hanno eroso e non poco la leadership dell’attaccante francese. Resta da capire se, realmente, Mbappé insisterà per cambiare aria dopo il Mondiale in Qatar, approfittando della finestra di mercato di gennaio.
    Aspre critiche Chi non ha gradito l’atteggiamento del bomber nato nell’hinterland di Parigi è stato Thierry Henry, che senza mezzi termini lo ha criticato aspramente: «A nessuno piace essere costretto a esprimersi in ciò in cui non sei bravo, essere esposto a qualcosa che rischia di minare la credibilità, che può offuscare la luce. C’è, però, qualcosa che è più grande di tutto e di tutti ed è il bene della squadra, la gloria e il successo del club. Hanno fatto sentire a Kylian che il club sta sopra a qualsiasi altra cosa e il fine ultimo è il successo della squadra oppure i dirigenti del Psg hanno lasciato credere a Mbappé che, in cima a tutto, al di sopra di ogni altra cosa ci fosse lui?», attacca l’ex attaccante dell’Arsenal in un’intervista rilasciata a CBS Sports. Per far capire meglio la situazione Henry ha voluto tracciare un parallelo sulla attuale situazione di Mbappé e su quella che ha vissuto lui in prima persona ai tempi del Barcellona: «Per rendervi più comprensibile la vicenda vi racconterò quanto successo a me quando ero in attività. Non mi è mai piaciuto giocare da prima punta oppure largo nel tridente, come mi veniva chiesto quando vestivo la maglia blaugrana. Non è che non lo sopportassi: lo odiavo proprio! Eppure l’ho fatto per la squadra. Sempre. Non mi andava giù di fare l’esterno alto a sinistra nemmeno dopo 100 partite e non so quanti gol realizzati con la maglia della Nazionale francese. Eppure lo facevo! Conta solo una regola: se l’allenatore ti chiede di fare qualcosa, lo fai, senza discutere».
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    “Tra Psg e Mbappé rottura, può partire a gennaio!”

    MADRID (Spagna) – È rottura tra Mbappé e il Psg: in Francia i giornali sono scatenati sulle parole che filtrano dall’entourage del giocatore, che avrebbe ammesso di aver sbagliato a restare a Parigi, e la notizia sta rimbalzando in tutta Europa. Mbappé, che già aveva chiesto la cessione a luglio e che era stato ricoperto di denaro da Al-Khelaifi per farlo restare, promettendogli anche un progetto costruito attorno a lui, sarebbe tornato sui suoi passi proprio in virtù delle bugie del suo presidente, che non ha ceduto Neymar (che Mbappè voleva epurare) e che non ha comprato un centravanti, cosa che Mbappé ha ribadito sui social proprio nei giorni scorsi per poi cancellare il post. Ma c’è dell’altro. LEGGI TUTTO