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    Il mercato del Torino: tutte le cifre di Gravillon e Vieira

    FIRENZE – Proviamo a fare chiarezza sul volume economico degli ultimi due rinforzi presi dal Torino per Juric nell’ultimo giorno di mercato. Gravillon, difensore francese, è stato prelevato dal Reims in prestito con diritto di riscatto. Cifra prefissata: 3,5 milioni di euro. Il diritto si trasformerà però in obbligo se il centrale metterà assieme almeno 10 presenze di qui a giugno. Se resterà nel Toro, automaticamente entrerà in vigore un contratto sino al 2027. E adesso passiamo a Ronaldo Vieira. Con Ilkhan prestato senza diritti né obblighi alla Sampdoria sino a giugno, lo scambio ha portato il centrocampista inglese dai doriani al Toro. A differenza del turco, l’inglese però è stato preso dai granata in prestito con diritto di riscatto: cifra pattuita, un milione. In caso di acquisto a fine stagione, anche lui avrà un nuovo contratto sino al 2027.

    Torino, il botto con Ilic

    Prima di Gravillon e Ronaldo Vieira, nei giorni precedenti il Torino aveva ingaggiato dal Verona Ivan Ilic: operazione complessiva da 16 milioni di euro. Formalmente il serbo è arrivato in prestito oneroso con obbligo di riscatto al maturare di condizioni facilissime (una presenza e salvezza aritmetica dei granata). Tutti e 3 i nuovi rinforzi sono stati convocati per la partita di oggi alle 18 con la Fiorentina (quarti di Coppa Italia): solo Ilic può sperare di partire titolare (ballottaggio con Linetty per il neoarrivato serbo, pupillo di Juric che lo aveva lanciato nel Verona). LEGGI TUTTO

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    Torino, Lukic al Fulham: firme e visite mediche

    TORIMO – Carte firmate e quindi visite mediche alla presenza di un membro dello staff medico del Fulham prima della partenza per Londra: Sasa Lukic si trasferisce in Premier League dopo cinque stagioni e mezza non consecutive nel Toro (è arrivato nel 2016, e nel 2017-18 ha giocato in prestito al Levante). In granata, dove era arrivato appena ventenne dal Partizan Belgrado per 1,7 milioni, il serbo è maturato, operando il passaggio da giovane promessa a punto fermo della squadra nonché della Nazionale serba con cui ha partecipato – assieme a Vanja Milinkovic-Savic e Nemanja Radonjic – al Mondiale qatariota.
    L’offerta di Cairo non basta
    Lukic passa al Fulham per 10 milioni di euro più bonus con annesso un contratto da 2 milioni netti l’anno. Il Toro gli aveva offerto 1,5 milioni con, in aggiunta, un incentivo da 500 mila euro al momento della firma. Niente da fare: il serbo ha accettato la corte inglese, il Toro incassato il massimo o giù di lì, per un giocatore in scadenza nel 2024. «Se parte Lukic e arriva Ilic facciamo come in estate con Schuurs e Bremer», diceva Juric prima di Empoli, contestualmente dispiacendosi per la partenza del centrocampista e riconoscendo la prossimità del dentro o fuori tra i due connazionali. In definitiva, e nonostante il disperato tentativo di mantenere Lukic fino a giugno andato in scena a Empoli, il tecnico croato perde così un serbo e ne riceve un altro (il contratto di Ilic è stato depositato in Lega). Più giovane, una mezzala di 21 anni come 21 anni ha Ricci, con il quale è destinato a comporre la coppia titolare del Torino. LEGGI TUTTO

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    Nuova Juve contro il Monza, tra punti fermi e qualche incognita. La sicurezza di Allegri

    TORINO – Alla Continassa sta germogliando una nuova Juventus. Lo racconterà, innanzitutto, la lista dei convocati per la sfida interna al Monza, intanto lo ha confermato tra le righe anche Massimiliano Allegri. Che, nella consueta conta di presenti e acciaccati, ha aperto a un cambiamento di assetto tattico in virtù dei preziosi rientri. Non nell’immediato, ma nelle prossime settimane. Il tecnico è infatti pronto a riabbracciare Pogba e Vlahovic, che già contro i brianzoli potrebbero essere impiegati a gara in corso per 20 o 30 minuti. Ma, al contempo, dovrà rinunciare a Chiesa e Cuadrado, alle prese con i fisiologici acciacchi di chi è ritornato in campo dopo tanto tempo: l’obiettivo è averli a disposizione per la Lazio, dato che le Coppe rappresentano un focus importante.Guarda la galleryJuventus-Monza, Allegri l’ha pensata così: probabile formazione

    Serve compattezza

    Il vero problema, nell’immediato, è la corsia di sinistra, dove si candida giocoforza Soulé. Senza Chiesa, senza Cuadrado e anche senza McKennie, in partenza per una nuova avventura al Leeds. Spazio all’argentino, dunque, con il rientrante De Sciglio a disposizione dalla panchina per una partita dall’importanza capitale, a maggior ragione in virtù del delicato contesto che circonda la squadra. «Campionato falsato? La mia opinione non conta: dobbiamo pensare a difenderci in campo, anzi, ad attaccare lì perché dobbiamo recuperare punti», il pensiero di Max. Che, intanto, chiama tutti a raccolta. Parlando di un «blocco granitico», quello che deve raggruppare spogliatoio, dirigenza e anche tifosi in queste settimane difficili. Contro l’Atalanta se n’era avuto un primo assaggio. Per il match con il Monza lo Stadium è chiamato al bis. LEGGI TUTTO

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    Ilic: rimonta Toro, domani la decisione

    TORINO – C’è da attendere ancora la notte, perché si sappia dove cadrà la torre Ilic, se tra le braccia di Juric o tra quelle di Tudor. Entrambi lo hanno allenato, in quel Verona che adesso sta per monetizzare dalla sua cessione. Riceveranno 18 milioni, i gialloblù: i granata hanno infatti pareggiato l’offerta del Marsiglia arrivando appunto a quota 18. E senza contemplare nell’offerta il cartellino di Hien. L’all-inn è su Ilic, l’uomo ritenuto ideale per giocare in coppia con Ricci nel centrocampo del tecnico croato. Un rilancio, quello di Cairo e Vagnati, che ha rimesso in corsa il Toro. Ieri però né i granata né i francesi hanno saputo produrre l’allungo decisivo. La lotta continua, almeno ancora per 24 ore. Tutte le parti in causa, a pochi minuti fa, confermavano che la decisione arriverà domani. Lo dicevano anche ieri: si vedrà. LEGGI TUTTO

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    Duello per Ilic, non è ancora finita: tentativo estremo del Toro, si muove anche Juric

    TORINO – Il Toro si gioca anche la carta Juric. Sul tavolo di Ilic non solo i rilanci di Cairo e Vagnati, da due giorni, per cercare di convincere il serbo a non accettare la proposta del Marsiglia e a trasferirsi subito a Torino, ma anche il peso, il carisma, la stima, la considerazione del tecnico che lo lanciò a Verona, nel 2020-2021. Il Marsiglia ha offerto più soldi a Ilic, ribattendo alle controproposte economiche del Torino. Ma in questi giorni tanto convulsi e frenetici si è mosso di nuovo anche Juric: una telefonata in più, lunga e calda, per cercare di convincere colui che da sempre è considerato il suo pupillo a non cambiare idea, nonostante le offerte più alte dei francesi (prima che si materializzasse l’Om, Ilic aveva detto sì al Torino). E’ questo uno degli estremi tentativi del club granata per cercare di ribaltare in extremis la situazione, per evitare questa beffa di mercato. Si attende ora la decisione finale di Ilic, a questo punto decisiva per indirizzare questo duello di mercato. Il Torino ha infatti sostanzialmente pareggiato l’offerta del Marsiglia al Verona per il cartellino di Ilic.       LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric ritrova le frecce

    TORINO – Juric ritrova le frecce. Vero che colui che fin qui ha complessivamente avuto il rendimento migliore – sorprendendo per continuità e qualità delle prestazioni – cioè Lazaro, è fermo e ne avrà ancora per un po’ (ipotizzabile rivederlo in campo tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo), ma tra quanto si è visto a Firenze e la notizia del ritorno in gruppo di Ola Aina il tecnico granata può ora sentirsi tranquillo.

    Il tempo di Aina

    Tanto che Bayeye, il co-protagonista dell’ottavo di finale di Coppa Italia vinto contro il Milan, potrà comunque essere mandato a giocare: la Reggina di Pippo Inzaghi lo aspetta a braccia aperte. L’ex del Catanzaro, da dove Vagnati lo ha prelevato dopo un convincente campionato in Serie C, non è stato impiegato né con lo Spezia né a Firenze, a differenza di Adopo, il match-winner di San Siro che al Franchi contro i viola ha avuto un importante ruolo da incontrista. Per la gara contro l’Empoli di sabato, e in considerazione della buona gara disputata da entrambi – da Vojvoda, autore dell’assist per il gol di Miranchuk, più ancora che da Singo – è presumibile toccherà di nuovo all’ivoriano a destra con il kosovaro a sinistra. Anche perché Ola Aina, che potrebbe tornare in campo per uno spezzone di partita, avrà bisogno di un paio di settimane, prima di trovare una buona condizione. Quella necessaria per interpretare il ruolo di esterno di centrocampo nell’atleticamente dispendioso 3-4-2-1 di Juric.

    Urgenza rinnovi

    Aina che resta intanto con il contratto in scadenza nel ’23, con Voivoda che invece in questo momento andrebbe a interrompere il rapporto con il Torino nel 2024. Una di quelle situazioni denunciate dall’allenatore croato alla vigilia della vittoria di Firenze. «Sui rinnovi e sui riscatti la situazione è complessa e difficile, ma può essere affrontata», diceva auspicando che alle parole del giovedì precedente – quello dell’incontro a Milano con Cairo e Vagnati con la condivisione delle intenzioni – seguano adesso i fatti. Ebbene il rinnovo di Voivoda, con il serio rischio di perdere Aina a parametro zero (prospettiva certa in assenza di una cessione nel gennaio in corso o di un prolungamento da qui all’estate), deve essere chiuso entro la fine della stagione. LEGGI TUTTO

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    Torino, Shomurodov: il Lille spaventa Vagnati

    TORINO – Intrigo Shomurodov: da una parte c’è la volontà del giocatore di raggiungere il Torino, continuando l’avventura in A dopo il buono fatto al Genoa e la parentesi invece abbastanza negativa di Roma. Dall’altra, cioè dalla Francia, ecco invece piovere l’offerta del Lille per il centravanti giallorosso. Disposto ad arrivare fino a 14 milioni, per l’uzbeko. Una cifra non tanto inferiore ai 17,5 milioni versati ai liguri per acquistarlo, nel 2021.

    «Valutiamo Hien e Ilic»

    Così ha parlato della trattativa Shomurodov, il direttore tecnico granata Vagnati: «Con Tiago (ds della Roma, ndr) abbiamo fatto il punto della situazione, tra noi c’è un ottimo rapporto e vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Loro hanno paletti sul fair play finanziario…», aggiunge il dt come a evocare i soldoni messi sul piatto dai francesi. «Col Verona stiamo valutando la situazione di Hien, in questo frangente stiamo portando avanti una riflessione globale. E il discorso riguarda anche Ilic». LEGGI TUTTO

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    La mamma di Rabiot alla Continassa: la Juve e Adrien provano ad avvicinarsi

    TORINO – Chiamatelo un pourparler, un abboccamento, un incrocio non certo casuale ma programmato tra persone che si conoscono molto bene: la Juventus, rappresentata dal direttore sportivo Federico Cherubini, da un lato; madame Véronique Rabiot, madre e agente del bianconero Adrien dall’altro. Fin troppo esagerato, anzi sarebbe estremamente sbagliato, pensare a un incontro determinante per le sorti del centrocampista che alla quarta stagione in bianconero ha raccolto finora 148 presenze segnando 11 gol. È come dire che, nel mini-vortice di allenatori che dal 2019 si sono succeduti in panchina, il nazionale di Didier Deschamps non ci ha perso praticamente, perché ha giocato, sempre o quasi. Quanto alle reti, beh, avrebbe potuto fare molto meglio e questo, probabilmente, lo sa lui per primo.Guarda la galleryJuventus, per Pogba e Vlahovic intero allenamento con la squadra: le FOTO della seduta LEGGI TUTTO