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    Si muovono i nostri: Bigon al City Group, Sensibile al Psg

    TORINO – Sul mercato europeo, l’Italia non ha gran voce in capitolo. Almeno non in questo momento. Però si muovono alcuni dirigenti, apprezzati all’estero. Riccardo Bigon, ex Napoli e Bologna, diventa consulente dell’area tecnica del City Group, ovvero la galassia del Manchester City che comprende anche il Palermo. Tra i colpi di Bigon si annoverano anche Cavani e Theate. Pasquale Sensibile, ex tra l’altro della Juventus, diventa supervisionare dei giocatori in prestito dal Psg. LEGGI TUTTO

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    Lazaro, lungo stop e riscatto in bilico. E il Toro resta con Singo e Vojvoda

    TORO – Ivan Juric resta con gli uomini contati: gli esterni a tutta fascia sono soltanto due, ovvero Mergim Vojvoda e Wilfried Singo. Valentino Lazaro, infatti, resterà fermo a lungo per la lesione di alto grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, andato ko a Salerno. «Purtroppo ho dovuto lasciare il campo dopo essere stato colpito al ginocchio… volevo continuare ad aiutare la squadra a vincere. Ma tornerò presto a lottare fianco a fianco con i miei colleghi per i nostri obiettivi. Grazie per i vostri messaggi e per il supporto. Forza toro», scrive il nazionale austriaco. E torna in discussione anche il riscatto dall’Inter, vista la situazione. Ancora fermo ai box anche Ola Aina, che va pure a scadenza. Insomma, una situazione critica.Guarda la galleryFlop Radonjic, Milinkovic-Savic evita la sconfitta: le pagelle di Salernitana-Torino LEGGI TUTTO

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    Bonazzoli-Djuric: gol che complicano il mercato

    TORINO – Il mercato è già burlone di suo, se poi lo incastri tra partite che si giocano a ritmo vorticoso, allora può riservare davvero situazioni intricate. Come quella, per esempio che stanno vivendo Federico Bonazzoli e Milan Djuric: due attaccanti intorno ai quali “girano” le scelte della Salernitana e del Verona. Il primo non è più contento di restare in granata perché lamenta uno scarso utilizzo da parte di Nicola e da qualche giorno ha un accordo con la Cremonese per trasferirsi in girigiorosso. Il secondo è stato individuato della Salernitana come il sostituto ideale e da tempo si sta lavorando per il suo ritorno in granata. Tutto lineare e chiaro, anche perché sta pantomima di mercato va avanti da metà dicembre a stare stretti. Solo che… Solo che hanno segnato entrambi: Bonazzoli, subentrato, ha realizzato il gol che ha (inutilmente) riaperto la gara contro il Milan, il secondo ha portato in vantaggio il Verona a Torino con quella che, peraltro, è la sua prima rete in gialloblù.
    Incroci ingarbugliati
    Ecco: e ora che si fa? La situazione di Bonazzoli sembra quella più intricata, almeno a giudicare dalla reazione dopo il gol: sguardi polemici verso panchina e tribuna, pallone calciato con rabbia. Nicola, di suo, ha negato che stia utilizzandolo meno degli altri e ha spiegato che lo considera un giocatore che si sposa con il suo progetto. La sensazione, insomma, è che lo abbia “tolto” dal mercato. Anche perché i dirigenti campani non erano molto convinti dell’ipotesi del cederlo a una diretta concorrente per la salvezza. quanto a Djuric, l’addio da Salerno in state era stato burrascoso perché avvenuto a scadenza di contratto. Ora, però, il bosniaco si è chiarito con Iervolino e l’ipotesi di un ritorno non gli dispiacerebbe, anche se a fronte di garanzie contrattuali che non prevedano il semplice prestito. Resta da vedere, ora, se il Verona sia convinto di cederlo, anche perché l’arrivo di Borini continua a slittare e la fisicità di Djuric può comunque tornare utile. Due gol, due storie, due casi. quelli di un mercato che si incrocia con il calcio giocato. LEGGI TUTTO

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    Torino, a Monza test superato con Vlasic mondiale

    INVIATO A MONZA – All’U-Power Stadium il tecnico granata Ivan Juric schiera la formazione titolare, con la sola eccezione di Nikola Vlasic inizialmente lasciato in panchina perché tornato a lavorare assieme ai compagni soltanto ieri (ha goduto di qualche giorno supplementare di vacanza dopo il terzo posto ottenuto al Mondiale con la Croazia). Al posto di Vlasic – che risulterà esplosivo all’ingresso in campo con una doppietta – dall’inizio c’è Radonjic, con Miranchuk a destra e Sanabria terminale offensivo. Pellegri, fermo per una lesione al bicipite femorale della coscia destra, ne avrà per un mese (sul mercato caldo Shomurodov, con NZola e Cheddira).

    Torino, in difesa leader Schuurs

    Granata in pieno controllo della gara fin dalle prime battute. E senza doversi dannare troppo, visto che l’opposizione del Monza è tendenzialmente vacanziera. Dopo l’esperimento contro la Cremonese, con Ilkhan e Gineitis centrocampisti titolari, a Monza la regia torna nei piedi di Lukic e Ricci. Schuurs è il leader della difesa (a inizio ripresa esce per far posto Zima), questa volta con Djidji e Rodriguez ai suoi lati.

    Monza, che errore Marlon: Vojvoda show

    La rete del vantaggio per il Toro arriva con merito, ma è pure figlia di un errore macroscopico dei monzesi: il pressing granata mette apprensione, ma Marlon avrebbe potuto controllare un pallone che invece gioca per Di Gregorio, preso in contrattempo e infilato dal retropassaggio del brasiliano. Bellissima l’azione del raddoppio, iniziata da una splendida intuizione di Milinkovic-Savic che trova Radonjic libero sulla destra, e finalizzata da Vojvoda con un destro a giro dopo l’assist dello stesso attaccante serbo. Una ripartenza confortante, per il kosovaro che nell’ultima di campionato a Roma era stato sostituito dopo mezzora a causa di una serie di errori.

    Vlasic fa il pitbull

    Nella ripresa sale in cattedra il Pitbull, cioè Nikola Vlasic: entra al 16’ della ripresa per Sanabria e fa in tempo a segnare due reti. Al 21’ andando in pressione sul malcapitato Marlon per poi infilare Di Gregorio, nuovamente battuto dal croato al 23’ con un diagonale chirurgico. Poker granata sporcato dal rigore realizzato da Caprari e assegnato dall’arbitro Pairetto per un fallo di Gineitis su Rovella. Buon Toro in vista del Verona, Monza da registrare in vista della ripartenza del campionato.
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    La Juventus, Rabiot e il futuro: ecco la situazione

    TORINO – Da mal sopportato a sempre più desiderato. La parabola di Adrien Rabiot alla Juventus ha invertito la propria rotta, in particolare, con il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri. Al punto che lo stesso tecnico, sempre più punto di riferimento dell’area sportiva bianconera, vorrebbe il centrocampista alla Continassa anche in futuro, a dispetto di un contratto in scadenza tra pochi mesi. La questione, però, non è di semplice risoluzione. Vuoi perché il club è alle prese con una fase di contenimento dei costi e, dunque, anche del monte ingaggi. Vuoi perché le prestazioni degli ultimi mesi hanno fatto sì che sul francese si sia posati gli occhi di tutte le grandi d’Europa, in primis le facoltose potenze della Premier League. LEGGI TUTTO

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    Juric riabbraccia Vlasic: punto fermo del Torino

    TORINO – L’ultimo a essere sostituito in una partita del Toro, l’ultimo della rappresentanza granata a lasciare il Qatar. Nikola Vlasic da Spalato – città che ha dato i natali pure a Juric – si conferma nei panni del “pitbull”: una prima volta lo aveva così battezzato il tecnico croato, poi il soprannome era stato fatto proprio da Cairo. Domani sarà il giorno del ritorno al Fila anche per l’attaccante esterno della Croazia che Vagnati punta a riscattare dal West Ham: il diritto è fissato a 15 milioni, il giocatore ne vale attorno ai 25. Il riscatto costa caro, ma il disturbo sarebbe ampiamente ripagato.

    Mercato: manca Praet, Vagnati ci punta

    Vlasic nel Toro in campionato ne ha giocate 15 su 15, subentrando una volta – a Monza – e uscendo sempre in una sola occasione – col Bologna -: per il resto ha realizzato filotto pieno. Ergendosi anche a bomber principe dei granata: 4 gol. Tre reti consecutive a Cremonese, Atalanta e Lecce, una con la Samp prima del pari di Roma che avrebbe chiuso la prima parte della stagione in favore del Mondiale. Che Vlasic ha attraversato da protagonista: delle 48 totali con la Croazia (7 i gol) sei sono state disputate in Qatar. Ha perso soltanto la terza del girone contro il Belgio per infortunio, per il resto ha sempre preso parte alla cavalcata che ha portato i croati al terzo posto (al ko in semifinale contro l’Argentina ha fatto seguito il successo contro la sorpresa Marocco). Vlasic è la punta di diamante di un reparto granata dotato di altri due elementi di alto livello: Radonjic e Miranchuk. Manca il quarto: Vagnati resta forte su Praet del Leicester, una possibilità è sempre Rossi del Fenerbahce. E il 2 gennaio, data di apertura del mercato, si avvicina. Poi il 4 ci sarà la ripresa del campionato: se Vlasic mercoledì a Monza fosse risparmiato, in vista della gara interna contro il Verona, prima del 2023, sarà regolarmente in campo. Da pitbull qual è.
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    Zima e il Torino: “Sarà il mio anno”

    TORINO – «Sarà il mio anno»: David Zima ne è sicuro e va diffondendo il messaggio nello spogliatoio granata come tra le persone che più sono vicine al ceco. Il centrale prelevato dallo Slavia Praga si è presentato a Torino con l’atteggiamento mentale giusto, da subito mettendosi a disposizione di Juric con la voglia di migliorare.

    In concorrenza con Djidji per la ripresa del campionato

    E il tecnico croato di questo ha tenuto conto, tanto da utilizzare Zima in 20 partite di campionato, al primo anno in maglia granata. E 7 sono state le presenze nella Serie A in corso. Juric sa che il centrale merita fiducia, ma ogni giorno pesa anche con mano il margine di crescita di un ragazzo ancora giovane: Zima ha infatti compiuto 22 anni da poco più di un mese (l’8 novembre). Il tempo c’è – anche considerato che il contratto è blindato fino al 2025 – ma Zima vuole che il prossimo, cioè il 2023, sia l’anno della svolta, quello nel quale operare il passaggio da giovane di belle speranze, ad assoluta certezza della retroguardia granata. Possibile, intanto, nel test contro la Cremonese di dopodomani Zima venga impiegato, da Juric, anche in vista della ripresa del campionato. Il 4 gennaio contro il Verona sarà infatti squalificato Buongiorno, con Zima e Djidji che sono candidati a prenderne il posto.

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