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    Messi dà l’addio al Barcellona: “Il Psg? È una possibilità”

    Messi: “Su di me dette tante bugie”
    “Avevo abbassato del 50% il mio stipendio, ma questo non era sufficiente. Ho letto che il Barcellona mi avrebbe chiesto di tagliarmi lo stipendio di un altro 30%, ma questa non è la verità. Si dicono tante cose che non sono vere purtroppo”.
    Messi e la foto con i giocatori del Psg
    “Voglio continuare a competere ad alti livelli e vincere titoli. Ho visto Dani Alves vincere la medaglia olimpica col Brasile e voglio seguire i suoi passi, sono vicino”. Poi spiega il significato dell’ultima foto in compagna dei giocatori del Psg: “Ero a Ibiza con i miei amici Di Maria e Paredes ed è venuto anche Neymar. Poi si è aggiunto Verratti. Mi hanno detto di trasferirmi da loro, ma era solo uno scherzo e una casualità. A quella foto si è data un’importanza che non aveva”.
    Messi: “A Tebas non ho nulla da dire”
    “Laporta? Dopo la sua elezione siamo stati a mangiare insieme, ero abbastanza convinto che avremmo trovato una soluzione e che sarei potuto restare al Barcellona. Il mio contratto non è mai stato un problema”. Su Tebas: “So solo che non sono potuto restare al Barcellona per il debito del club e per la questione della Liga. A Tebas non ho mai detto nulla e oggi non ho nulla da dire. Ci siamo incrociati tante volte e salutati cordialmente, non ho alcun problema con lui”.
    Messi: “I calciatori passano, il Barça resta”
    “Il Barcellona ha una grandissima squadra, continueranno sicuramente ad arrivare altri giocatori. I calciatori passano, il club resta ed è sempre la cosa più importante. La gente si abituerà. All’inizio sarà strano, ma qui ci sono buoni calciatori, una grande rosa… Tutto si risolve col tempo. Non ho mai mentito e ho detto sempre la verità. L’anno scorso volevo andarmene, quest’anno no. Per questo motivo sono triste”.
    Messi: “Psg? Sì, stiamo parlando…”
    “Sia io sia il club avevamo la stessa linea, quella di continuare. Sto lasciando il club della mia vita e la mia vita cambierà completamente. Riparto da zero, è un grande cambio per tutti noi. Ma bisogna accettarlo e assimilarlo. Il Psg è una possibilità ma sinceramente non ho chiuso niente con nessuno. È vero che quando è uscito il comunicato del Barcellona in molti mi hanno chiamato. Ma niente è chiuso anche se è vero che stiamo parlando…”.
    Messi: “Il rinnovo non era possibile”
    “Quando sono tornato dalle vacanze il presidente Laporta mi ha detto che era tutto pronto per il rinnovo, ma che non era possibile per questioni legate alla Liga”.
    Messi: “Avrei voluto salutare i tifosi in un altro modo”
    “Ho dato tutto per questo club, per questa maglia, dal primo all’ultimo giorno. Ringrazio l’affetto che mi ha dato sempre la gente, mi sarebbe piaciuto congedarmi in un altro modo e non ho mai immaginato un addio così. Avrei voluto salutare i tifosi in campo, sentire la vicinanza del pubblico blaugrana per l’ultima volta. I tifosi mi sono mancati tanto durante questa pandemia”.
    Messi: “Ho fatto una promessa ai miei bimbi”
    “Sono sicuro che torneremo perché questa è casa nostra e l’ho promesso ai miei bimbi. Spero che di me resti l’umiltà e il rispetto. Ho vissuto tantissime cose meravigliose e anche qualcuna negativa, ma mi hanno fatto crescere e diventare la persona che sono oggi. Mi sono sentito parte di questo club e di questa maglia dal primo all’ultimo giorno”.
    Messi: “Ero convinto di continuare qui”
    “Lo ero l’anno scorso, con il tanto discusso burofax. All’epoca sapevo cosa dovevo dire, ma oggi no. Ero convinto di continuare qui, questo era quello che più volevo. Ho sempre voluto restare al Barcellona, a casa mia, e godermi la vita meravigliosa in questa città”.
    Messi scoppia in lacrime: “Non sono pronto”
    “È difficile per me dopo così tanti anni, dopo che ho trascorso tutta la mia vita qui – le prime parole di un Messi in lacrime, visibilmente emozionato – Non sono pronto, onestamente non era come pensavo”. LEGGI TUTTO

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    Juve e Ronaldo più vicini: con Messi al Psg cade l’ultimo dubbio

    TORINO – “Con il Paris Saint-Germain di mezzo un margine di imprevedibilità è bene tenerlo, ma è ormai ridotto al minimo”. Lo scrivevamo su Tuttosport di mercoledì, dopo aver spiegato come l’acquisto di Kaio Jorge rappresentasse un’ulteriore indizio, dopo le parole sempre più sicure di Federico Cherubini, Pavel Nedved e Massimiliano Allegri, della permanenza di Cristiano Ronaldo in bianconero: perché, da inizio estate, il brasiliano era il primo obiettivo per completare un attacco ancora forte di CR7 e perché, occupando l’unico posto da extracomunitario libero della Juventus, complicava decisamente l’eventuale ricerca di un sostituto del fuoriclasse portoghese. Tanto più che in questo caso il primo della lista era un altro brasiliano, Gabriel Jesus. La Juventus avrebbe potuto (e potrebbe) liberare un altro posto cedendo un extracomunitario all’estero, ma se avesse pensato di doverlo probabilmente utilizzare per un’operazione fondamentale come rimpiazzare Ronaldo non lo avrebbe già occupato con Kaio Jorge.Guarda la galleryMessi verso il Psg. Ecco la probabile formazione di Pochettino è stellare!

    Messi verso il Psg e la Ligue 1

    IL FATTORE MESSI – Restava, si scriveva, un piccolo margine di incertezza legato alla possibilità che il Psg sfruttasse tutta la sua forza economica per un improvviso assalto a CR7. Margine che probabilmente sarà spazzato via a breve. Perché il Paris Saint-Germain l’assalto lo sferrerà quasi certamente al neo svincolato di lusso Lionel Messi, che d’altra parte voleva trasferirsi a Parigi già un anno fa, quando era in rotta con l’allora presidente blaugrana Josep Bartomeu e chiese di poter sfruttare l’opzione che secondo lui gli consentiva di liberarsi a un anno dalla scadenza. La rivoluzione nel Barcellona, con il ritorno di Joan Laporta alla guida del club, aveva fatto cambiare idea alla Pulce, ma l’impossibilità per il Barça di rinnovargli il contratto (ne parliamo nella pagina a fianco) lo spinge di nuovo a Parigi dall’amico Neymar, con il quale si era trovato a meraviglia a Barcellona. Tanto più che i 117 milioni appena spesi dal Manchester City per Jack Grealish sembrano chiudere la strada che porta da Pep Guardiola, come ammesso dallo stesso tecnico catalano.

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    Guarda la galleryBonucci e Chiellini blindano la Juve, davanti ci pensa Dybala LEGGI TUTTO