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    Messi subito in Arabia: perché la tentazione può diventare realtà

    MIAMI (Stati Uniti) – La sconfitta dell’Inter Miami a Cincinnati per 1-0 ha condannato la compagine della Florida, infatti Lionel Messi e compagni non prenderanno parte ai playoffs della Mls. Con ancora due giornate da disputare Miami (9 vittorie, 17 sconfitte e 6 pareggi) è matematicamente esclusa dalla corsa alla post-season e tornerà in campo a febbraio 2024, questo ha fatto suonare le sirene della Saudi League e non solo.
    Messi, l’Arabia Saudita sogna
    Non è un mistero che la Saudi League volesse fortemente la “Pulce” dopo il suo addio al Psg ma l’argentino scelse gli Stati Uniti. Adesso con questa lunga pausa, perché la regular season Mls finisce il 22 ottobre, il futuro di Messi torna sotto i riflettori del calciomercato: dall’Arabia Saudita sognano l’argentino che potrebbe arrivare con la modalità del prestito.
    Non sarebbe una novità per giocatori della Mls come successe con David Beckham che sbarcò al Milan nella stagione 2009-10 (29 presenze) e Thierry Henry che nel 2012 tornò per poche gare al suo Arsenal. Da escludere il ritorno romantico al Barcellona visto che i paletti del fair play finanziario vietano qualunque nuovo innesto agli azulgrana. LEGGI TUTTO

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    Beckham, la foto con Messi e De Paul che infiamma i social

    Il centrocampista dell’Atletico Madrid è volato in Florida per salutare il fuoriclasse che sta regalando spettacolo in MLS agli ordini di un altro argentino: Gerardo “Tata” Martino.
    Beckham e la foto coi due campioni del Mondo
    David Beckham, azionista dell’Inter Miami, ha colto l’occasione per scattare una foto con Messi e De Paul condividendola sui social network: “Due campioni del mondo” il commento dell’ex centrocampista inglese a corredo dell’istantanea per documentare il momento speciale. Incetta di like e altro spot per il calcio a stelle e strisce.

    Messi, la visita di De Paul: perché è in Florida
    Da giugno Messi è ufficialmente un giocatore dell’Inter Miami dove giocano anche Sergio Busquets e Jordi Alba. Nessun indizio di mercato, invece, per quanto riguarda la presenza di De Paul a Miami dato che sta semplicemente completando la sua tournée con l’Atletico Madrid agli ordini di Diego Simeone con cui ha sfidato Manchester City (2-1), Real Sociedad (0-0) e Siviglia (1-1). LEGGI TUTTO

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    Dallas-Inter Miami, tifoso con maglia Messi scatena una rissa furiosa

    Una doppietta di Messi ha permesso di fissare il risultato finale sul 4-4 e di andare a vincere grazie ai tiri dagli undici metri. Tensioni si sono, però, registrate sugli spalti dopo che già la protesta per l’assenza dei biglietti era divampata portando i tifosi locali a diramare un comunicato per “contestare” il “disagio” causato dalla corsa a un posto per godersi Messi più che la partita.
    Dallas-Inter Miami, violenza allo stadio
    Al termine del match un uomo con la maglia della nazionale argentina è stato protagonista di una brutale rissa con altri due tifosi, presumibilmente della fazione opposta. Come documentato da Olé, il parapiglia si è scatenato all’altezza del varco di accesso di una delle tribune dello stadio. Una nota stonata nella splendida storia che Messi sta già scrivendo a Miami, per l’Inter Miami. LEGGI TUTTO

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    Messi e il regalo all’Inter Miami: cuffie speciali per i compagni

    Un giocatore che è stato in grado di entrare subito in sintonia coi nuovi compagni e diventare trascinatore e leader con la dieci addosso e la fascia da capitano. Dopo l’esordio poi la Pulce ha voluto fare un regalo a tutti. 
    Messi, l’esordio e il regalo ai compagni
    Leo Messi e il suo cuore d’oro. L’argentino è diventato subito leader con la sua caratura e la sua capacità di inserirsi sin da subito nel gruppo dell’Inter Miami. Il suo arrivo ha portato tanto entusiasmo attorno al club: su Instagram i followers sono aumentati in poche ore superando i 10 milioni e allo stadio i supporters vanno per veder giocare il ‘Goat’. Entusiasmo che a catena si è riversato anche in tutto lo spogliatoio e l’argentino per ringraziare dell’accoglienza ha voluto fare un regalo ad ogni componente della rosa. A svelarlo è stato il difensore statunitense DeAndre Yedlin che si è presentato in zona mista con un paio di cuffie per ascoltare la musica di colore rosa (tra i colori sociali dell’Inter Miami) e ha specificato: “Le ha regalate a ciascuno di noi un paio di cuffie per la sua prima partita col club”. LEGGI TUTTO

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    Messi divide i tifosi del Psg: fischiato e applaudito nel 5-0 all’Ajaccio

    PARIGI (Francia) – Non c’è tregua tra i tifosi del Paris Saint-Germain e Lionel Messi. I parigini hanno dominato per 5-0 l’ultimo match di campionato contro l’Ajaccio mantenendo 6 punti di vantaggio sul Lens 2° vedendo ormai lo striscione del traguardo per l’11° titolo della loro storia nonché 9° negli ultimi 11 campionati. Kyllian Mbappè ha realizzato una doppietta in una serata dove Messi ha ben figurato dopo le ultime problematiche settimane. Il pubblico del Parco dei Principi però è ancora diviso sull’ex Barcellona: applausi alle belle giocate ma anche fischi quando veniva coinvolto nelle azioni. Il futuro della “Pulce” è ormai sancito, lascerà Parigi dopo questa stagione con le sirene dell’Arabia Saudita sempre più rumorose specie dopo la famosa visita galeotta delle scorse settimane. LEGGI TUTTO

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    Tevez, il caso Messi e l’attacco al Psg: “Meglio bere mate”

    Tevez, voglia matta di tornare in panchina

    Tevez ha spiegato: “Ho voglia di allenare, ma non voglio passare da un club all’altro. Mi vedo come l’allenatore del Boca, ma non è qualcosa che voglio oggi. Al Rosario Central molta gente mi guardava male all’inizio finché non si sono resi conto che stavo dando la vita per la squadra e allora tutto è cambiato. Mi piacciono i progetti, ma per adesso non ne ho trovati se non quelli di squadre che puntano a salvarsi. Io cerco altro”.

    L’ex attaccante della Juve, protagonista di tanti splendidi momenti con i bianconeri, in merito al calcio europeo ha ammesso: “Adoro il Real Madrid. Mi piace anche il City, ma la gestione di Ancelotti è straardinaria”.  LEGGI TUTTO

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    Messi in Mls? Garber: “Stiamo lavorando per portarlo all’Inter Miami”

    Le dichiarazioni di Don Garber sul futuro di Messi
    “Messi? Stiamo lavorando duramente insieme all’Inter Miami per portarlo in MLS. Ha superato così tante barriere da poter essere definito più grande di ogni atleta di qualsiasi altro sport ad aver giocato qui negli Stati Uniti. Posso solo dire che sarebbe meraviglioso vederlo nel nostro campionato” – queste le dichiarazioni di Don Garber che fanno sognare gli USA. LEGGI TUTTO

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    Messi, 3 magie nella goleada argentina con Curaçao

    Marcatori: pt 21′ Messi, 24′ Nico González, 34′ Messi, 35′ Enzo Fernández, 37′ Messi; st 33′ rig. Di María, 42′ Montiel
    Argentina (4-3-3): Dibu Martínez (34′ st Armani); Montiel, Pezzella, Otamendi (5′ st Foyth), Acuña; Mac Allister (5′ st de Paul), Enzo Fernández (5′ st Palacios), Lo Celso (22′ st Di María); Messi, Lautaro Martínez (22′ st Dybala), Nico González. A disp. Rulli, Julián Álvarez, Correa, Lisandro Martínez, Molina, Paredes, Guido Rodríguez, Romero, Tagliafico. Ct. Scaloni
    Curaçao (4-3-1-2): Room; Gaari, Martina, van Eijma (28′ st Troupee), Floranus; Kuwas (28′ st Severina), Anita (39′ st Roemeratoe), Gorre (13′ Antonisse); Leandro Bacuna (39′ st Felida); Janga (13′ st Zivkovic), Juninho Bacuna. A disp. Bodak, Doornbusch, Carmelia, Hooi, Markelo, Ogeniua. Ct. Bicentini   
    Arbitro: Tejera (Uruguay)
    Note: ammoniti de Paul, Anita. Angoli: 13-1 per l’Argentina. Recupero tempo: pt 1′; st 1′
    SANTIAGO DEL ESTERO – 100, 102, 57, 9: giocatevi questa quaterna secca. Perché la notte di Santiago del Estero, anzi la notte di tutta l’Argentina, è stata rischiarata dalla Stella Cometa che s’è appoggiata, dolcemente, sul tetto dell’Estadio Unico Madre de Ciudades per annunciare l’ennesimo miracolo futbolistico di Lionel Andrés Messi Cuccittini. Ok, stiamo parlando di Curaçao, ma una tripletta, per di più in 37′, merita sempre e comunque applausi. E’ stata la terza festa argentina, dopo quella del Más Monumental contro Panamà, dopo il bis della scorsa notte ad Asunción quando la Selección è stata omaggiata dalla Conmebol, poco fa è arrivato il 7-0 contro i dilettanti dell’isoletta caraibica olandese. I ragazzi del ct Bicentini lasciano Santiago del Estero comunque con regali special: 25 magliette della Pulga, con autografo, mille foto ricordo e un’emozione incancellabile.
    Show, gol, assist, applausi
    La Noche del Diez comincia subito dopo l’inno, eseguito magistralmente dai Manseros Santiagueños, durante cui tutti e gli 11 dell’Albiceleste indossano la maglietta in sostegno della quadruplice candidatura latinoamericana al mondiale 2030 (ChUPAr, ossia Cile, Uruguay, Paraguay e Argentina): pronti, via e cioccolatino di Messi per Lautaro Martínez a cui però manca il tocco decisivo. Poco male: il miglior giocatore in attività decide di mettersi in proprio, il 100° gol in albiceleste è un boccone troppo goloso per farselo scappare. Logica conseguenza, dunque, il lampo del 21′, anche se arriva nel modo meno preventivabile: imbucata del Monito Lo Celso, Messi si fuma Martina e, di destro, fa 100 a 100 giorni esatti dal trionfo Mundial a Lusail contro la Francia. La Selección si diverte, Curaçao si scioglie: il 2-0, 180 secondi dopo, è del viola Nico González, sotto misura di testa, ma fa quasi tutto l’ex viola Germán Pezzella, che manda in tilt, sempre di testa, il portiere Room e il centrale difensivo Anita. Quando il cronometro segna il minuto 34′, è di nuovo l’ora del Messi show. Del resto, hai fatto 100 e non vuoi fare 101? Su assist di Nico González tocco gentile del 10, a girare, Room nulla può. L’Argentina non rallenta: 120 secondi ed è 3-0, stavolta Messi fa l’assist, quasi tipo quello del match con il Messico al Mondiale, con l’unica differenza che stavolta non è un suggerimento laterale bensì uno scarico all’indietro. Il risultato è uguale: il destro di Enzo Fernández è la sentenza del 4-0. A 6′ dall’intervallo, ancora Messi fa 5-0 in contropiede ancora su assist di Lo Celso. È tripletta, la 57ª in carriera, la 9ª con l’Albiceleste: Curaçao si unisce a Svizzera (2012), Brasile (2012), Guatemala (2013), Panamà (2016), Ecuador (2017), Haiti (2018), Bolivia (2021) ed Estonia (2022). Nella ripresa è solo accademia, ma c’è ancora tempo per il rigore battuto magistralmente dal Fideo Di María (al 34′ per il 6-0) e per il golazo del Cachete Gonzalo Montiel che, in una azione avviata ancora da Di María, si dimentica per un secondo di essere un terzino e su cross di Dybala trova da bomber vero il 7-0. La festa, albiceleste è di Messi, è completa. La gente è felice, acclama il suo Semidio vivente: il 10 lascia Santiago del Estero dopo questi giorni di festa nella Selección con un bagaglio pesante. Dentro ci dovrà far stare il pallone del match, 2 repliche della Coppa del mondo, un bastone (letteralmente, consegnatogli dalla Conmebol come comandante del calcio mondiale), una statua di se stesso di 170 cm, un quadro gigante dipinto e regalatogli da un ragazzo di 25 anni, un conto di 150 mila pesos al ristorante Don Julio e un abbraccio splendido con Soledad Pastorutti, cantante argentina che gli ha dedicato “Brindis”, la canzone preferita della Pulga, portandolo quasi alle lacrime per la commozione. Per lui dieci giorni indimenticabili, per gli amanti del fùtbol altre 3 perle per il museo del gol. LEGGI TUTTO