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    Reggina e Bari, il Sud che vince

    TORINO – In Serie B comandano due squadre del Sud, che bella notizia e soprattutto, chi l’avrebbe detto? Presto per dire se le due in testa, la Reggina di Pippo Inzaghi e il Bari di Mignani, resisteranno al ritorno di quelle che erano considerate le big della categoria, impossibile tirare conclusioni dopo 8 giornate. Però questo primato non è casuale ma frutto di un ottimo lavoro (lontano dai riflettori, che spesso aiuta). Alla Reggina, dopo la vittoria per 3-0 nel derby calabrese sul Cosenza, s’inizia a sognare con un Granillo sempre più gremito (sabato erano in 15mila). Inzaghi ha iniziato la stagione parlando di progetto triennale per la A. Ma dopo ogni vittoria, ha sempre rettificato leggermente il tiro, fino ad ammettere implicitamente che ora ci si inizia tutti a credere perché la squadra sta stupendo e ha grandi potenzialità. Vincere la B sarebbe un’impresa quasi leggendaria, se si pensa a come erano messi gli amaranto soltanto a giugno, con l’iscrizione a rischio. Poi è sbarcato patron Saladini a portare una ventata nuova, archiviando i guai della precedente proprietà, ed è stata tutta un’altra storia. Inzaghi è partito più tardi della concorrenza eppure, fin dalla prima giornata, fa giocare la squadra più in palla, con la miglior difesa della B (solo 3 gol al passivo). Questo anche perché gli amaranto restano molto corti in campo, non partendo con un centravanti di ruolo. Anzi, a fare il falso nueve c’è il 35enne Jeremy Menez che alla sua terza stagione sullo Stretto sta incantando tutti: tre gol e due assist, tutte prodezze del suo genio calcistico. E’ vero, Saladini ha dato una squadra competitiva a Inzaghi ma che si mettesse alle spalle le corazzate della B, no, nessuno se l’aspettava, i playoff potevano essere il traguardo massimo. A quota 18 c’è anche il Bari, l’unica squadra di questa B che non ha mai perso e anche la più pimpante, visto che viene da quattro vittorie di fila. L’ultima, il successo di Venezia (1-2), firmato, manco a dirlo, dalla premiata ditta Cheddira-Antenucci, la più prolifica coppia d’attacco del campionato, 13 gol (8+5) e nessuno ha segnato più dei pugliesi che vantano il miglior attacco (18 gol). Una bella soddisfazione per la famiglia De Laurentiis, già in testa in Serie A col Napoli. E un plauso anche al tecnico Mignani che a 50 anni sta debuttando in B proponendo un calcio equilibrato e verticale, in una parola, efficace. Certo, avere una squadra che è quasi identica a quella che viene dalla promozione dalla C, ha aiutato a trovare subito gli automatismi ma c’è tanto buonsenso nelle sue scelte. La maggiore incognita resta Cheddira. No, a gennaio non sarà ceduto nonostante le infondate voci di mercato che già girano (in Italia è il giocatore che ha segnato più reti in gare ufficiali, 13, considerato le 5 di Coppa Italia). E’ che probabilmente andrà ai Mondiali col Marocco e la B sarà in campo mentre si giocherà in Qatar fra un mese. Ma il Bari ha fatto un ottimo mercato e in attacco dispone di alternative di livello (Salcedo, Scheidler e Ceter), anche se è da verificare che siano letali come l’italo-marocchino. Insomma, non sarà semplice per Reggina e Bari confermarsi in vetta, vista la feroce concorrenza della B. Ma per quel che stanno mettendo in mostra, non è impossibile. LEGGI TUTTO

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    Reggina, Bari, Brescia: chi scatta?

    TORINO – Dopo l’anticipo di lusso Genoa-Cagliari, uno 0-0 che ha portato i liguri in testa assieme a Reggina, Bari e Brescia, l’8ª giornata della Serie B prosegue oggi con 7 partite. Match clou a Venezia, dove arriva il Bari di Mignani, ancora imbattuto. Il tecnico dei pugliesi è apparso molto prudente alla vigilia, forse si ricorda che il suo collega e avversario, il croato Javorcic, è stato l’ultimo a batterlo, alla fine della scorsa stagione, durante la Super Coppa di Lega Pro, quando era alla guida del Sudtirol. Ma soprattutto, il Venezia capace di vincere 4-1 a Cagliari nello scorso turno, è una squadra che potrebbe aver svoltato dopo un inizio di stagione balbettante, ora il russo Cheryshev (2 gol e 1 assist a Cagliari giocando l’ultima mezz’ora) si candida ad essere l’uomo in più e oggi per la prima volta potrebbe figurare nell’undici iniziale perché sta trovando la forma. Sfida di cartello anche al Granillo, dove Reggina e Cosenza si giocano il derby di Calabria. Gli amaranto devono dimostrare che 7 giorni fa, il ko di Modena, è stato un episodio. Inzaghi carica tutti, vuole tenersi stretto il 1° posto. Ma non sarà semplice perché il Cosenza è in buona forma (viene dal 3-1 al Como) e l’allenatore Dionigi è anche un ex amaranto (da giocatore e da allenatore) che ci tiene a fare bene. Il Brescia ospita il Cittadella, entrambe non se la passano bene: i lombardi sono reduci dal 6-2 incassato a Bari, che ha fatto infuriare Cellino, i veneti vengono da 2 ko di fila (con Ternana in casa e Reggina) che iniziano a preoccupare la piazza, già turbata dal grave infortunio a Baldini. Attenzione anche a Ternana-Palermo: gli umbri sono la squadra più in forma (tre vittorie di fila con Cittadella, Perugia e Parma) e un altro successo farebbe sognare tutta la città, anche se Lucarelli invita tutti a non volare troppo con la fantasia. Il Palermo invece, fatica ad ingranare, viene da 2 ko di fila (a Frosinone e n casa col Sudtirol) ma Corini non sarebbe a rischio, però oggi cambierà qualcosa sperando nella scossa, visto che  il Palermo è in zona playout, nonostante i forti investimenti di Football City Group. Esame di maturità anche per il Parma che, reduce da due successi di fila (ad Ascoli e sul Frosinone), va a Pisa, rivitalizzato dal ritorno di D’Angelo in panchina, all’esordio ha vinto 3-1 a Perugia e che cerca una vittoria per lasciare i bassifondi dove erano finiti sotto la guida di Maran. Diversi infortunati negli emiliani, fra cui Buffon, che ne avrà per un mese (gioca Chichizola), out anche il talentino spagnolo Bernabé. Il Frosinone di Grosso ospita la Spal di Venturato, con l’obiettivo di riscattare l’immeritato ko di Parma e restare in alta quota mentre i ferraresi devono archiviare la caduta interna col Genoa che aveva fermato una serie positiva di 5 partite. Infine il Modena, dopo aver battuto la Reggina, va ad Ascoli a cercare i primi punti esterni ma non sarà semplice perché i marchigiani vengono dal pareggio di Benevento, dove avrebbero meritato di più. Domani chiudono il turno Como-Perugia e Sudtirol-Benevento.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bari: in 5mila a Venezia sognando la A

    TORINO – Dopo aver conquistato la vetta della B col roboante 6-2 al Brescia, ora tutta Bari sogna mentre la famiglia De Laurentiis si gode, col Napoli in testa alla A, la soddisfazione di primeggiare in entrambe le categorie. Per dare l’idea dell’entusiasmo che si respira a Bari, basta dire che sabato, per la trasferta di Venezia, saranno 5mila i tifosi pugliesi al seguito, un esodo per provare a spingere ancora più in alto la squadra di Mignani, magari tentare la fuga e distanziare Reggina e Brescia, in vetta con loro. Così, per una partita cruciale si affronteranno gli 815 chilometri che separano Bari da Venezia (anche se molti tifosi saranno migranti che vivono al Nord), per una partita che non si annuncia semplice, visto che i lagunari sono reduci dalla clamorosa vittoria di Cagliari, un 1-4 dettato soprattutto dai 2 gol (e 1 assist) dell’asso russo Denis Cheryshev, entrato all’ora di gioco ribaltando la partita. Ma il Bari di Mignani non va dimenticato che è l’unica squadra della B che non ha ancora perso. Che ha il miglior attacco del campionato (16 gol), con la miglior coppia di punte, Cheddira (7 gol, capo cannoniere della B, 12 stagionali mettendoci i 5 in Coppa Italia) e l’infinito Antenucci (4 reti) che a 38 anni non smette di stupire, così come Di Cesare nel cuore della difesa che di anni ne ha 39. Ma della Mignani band meritano una citazione anche il portiere Caprile, il miglior 2001 nel suo ruolo, fresco di esordio nell’Under 21; contro il Brescia ha fatto il suo debutto dall’inizio il terzino franco-algerino Dorval, 21 anni, molto interessante, pescato in estate in Serie D, al Cerignola, un assist è suo nel trionfo sul Brescia; la mediana Maita-Maiello-Folorunsho è una delle più efficaci della B perché tutti e tre interpretano al meglio le due fasi con Folorunsho (già 3 gol e 1 assist) che sembra aver fatto il definitivo salto di qualità. E sulla trequarti Bellomo, tornato a casa dopo aver girato tutto lo Stivale, giocando per la sua gente dà qualcosa in più. Insomma, questo Bari, che in estate non partiva in prima fila nella lotta per la A, in realtà dimostra di avere tutte le carte in regola per provare a riconquistare la massima categoria, che Bari salutò nel 2011. Anche perché in casa, la spinta del San Nicola è la più forte. La partita interna col Palermo resta quella col maggior numero di spettatori in questo campionato (35.377) e i pugliesi, secondo il sito pianetaserieb.it hanno la miglior media di presenze di questa B: 25.805, davanti a Genoa (23.551) e Palermo (21.092).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Brescia-Bari: chi è da A?

    TORINO – Dopo l’anticipo Cosenza-Como (3-1), la 7ª giornata entra oggi nel vivo con le tradizionali 7 partite delle 14 più una gara alle 16.15, Perugia-Pisa. Il clou è Bari-Brescia: i pugliesi di Mignani, gli unici ancora imbattuti, con 3 punti acciufferebbero i lombardi, in vetta con la Reggina. E in caso di vittoria, il Bari non potrebbe più viaggiare a fari spenti. Squadra solida, quasi identica a quella che ha guadagnato la promozione dalla C, in avanti già 8 gol del duo Cheddira-Antenucci (5+3), miglior coppia della B, con l’italo-marocchino che va a segno da 5 partite di fila, fresco di debutto nel Marocco che potrebbe portarlo ai Mondiali (sarebbe l’unico italiano presente, visto che è nato a Loreto). Bari che, tuttavia, non ha ancora vinto in casa (al San Nicola ci hanno già pareggiato Palermo e Spal) ma che prima della sosta è andata a vincere in casa della (presunta) corazzata Cagliari. Discorso analogo per il Brescia di Clotet, che pratica un calcio verticale, molto simile a quello del Bari e con lo stesso modulo, il 4-3-1-2. Il tecnico spagnolo continua a parlare di salvezza, viste le vicissitudini societarie di Cellino e la rosa ridotta all’osso. Ma se dovesse tornare dal San Nicola con un risultato positivo, non potrebbe più nascondersi, anche perché la squadra non è molto dissimile (ma con meno ricambi) da quella che nella passata stagione, con Inzaghi prima e Corini dopo, chiuse al 5° posto e si fermò in semifinale playoff. E a proposito di Inzaghi, Pippo e la sua Reggina capolista hanno una rognosa trasferta a Modena, squadra che ha vinto una partita e ne ha perse cinque. La società ha rinnovato la fiducia al tecnico Tesser ma è chiaro che non possono più fallire, in settimana dagli svincolati è stato pescato il mediano Andrea Poli (300 gare in A) ma ci vorranno almeno due settimane prima di vederlo in campo. Comunque per la Reggina che ha il miglior attacco (14 gol) e la difesa meno perforata (-2), non sarà un test semplice: il Modena ha giocato discrete partite finora, tant’è che gli scommettitori pagano la vittoria emiliana meno di quella calabrese. Reggina con oltre duemila tifosi al seguito. Altra sfida di cartello è Parma-Frosinone, Pecchia contro Grosso, due allenatori da tenere d’occhio. Gli emiliani prima della sosta avevano vinto e convinto sbancando Ascoli 3-1. In avanti, Inglese timbra con regolarità e si è messo alle spalle un lungo periodo buio. In più, è andato in gol anche Tutino (che due stagioni fa con le sue reti portò la Salernitana in A). Il Frosinone invece, a -3 dalla vetta, prima dello stop aveva messo sotto il Palermo. Grosso sta coltivando al meglio igiovani più promettenti della B e presto si faranno sentire anche i veterani (Mazzitelli, Sampirisi, Frabotta, Insigne) giunti negli ultimi giorni di mercato per dare spessore a un gruppo che potrebbe essere la rivelazione della B. E comunque, complimenti a Grosso per come ha saputo amalgamare rapidamente i suoi: della squadra della passata stagione sono rimasti non più di 2-3 titolari, eppure giocano come se fossero insieme da anni. L’altra presunta corazzata, il Genoa, a -4 dalla vetta, è di scena in casa Spal. Gara non semplice per i rossoblù che non hanno ancora messo in mostra tutto il loro potenziale, contro i ferraresi di Venturato in serie positiva da 5 giornate e che in casa hanno già battuto l’altra grande favorita per la A, il Cagliari. Nei rossoblù il tecnico Blessin invita a non sottovalutare gli avversari e chiede la svolta, dopo che la società ha invitato lui e la squadra a dimostrare di essere i più forti della B. Avrà in avanti un Gudmundsson in più, all’islandese è stata ridotta la squalifica, la sua vivacità potrebbe essere preziosa. Il Cagliari invece, riceve il Venezia, sfida delicatissima per entrambe: Liverani, se non svolta, rischia di perdere il treno per la A, Javorcic, se perde, potrebbe anche essere esonerato, visto che il Venezia ha solo 5 punti. E non sarà semplice neanche per il Palermo che riceve il Sudtirol, chi l’avrebbe detto, hanno gli stessi punti in classifica, 7. Corini, reduce da 5 giorni di ritiro con la squadra a Manchester, nella casa del City proprietario dei siciliani, o cambia marcia o la B che conta scappa via, visto che i siciliani sono già a 8 punti dalla zona A. Interessante anche Cittadella-Ternana, per verificare le ambizioni di entrambe: i veneti, con una vittoria, scavalcano gli umbri e potrebbero entrare in zona playoff, dove staziona la Ternana, reduce da due vittorie di fila pesanti (colpo a Parma e derby umbro sul Perugia), chissà, potrebbe esserci anche la squadra di Lucarelli per i posti che contano. Perugia-Pisa è da brividi. Negli umbri, solo 4 punti, esordisce in panchina Silvio Baldini che ha rilevato Fabrizio Castori: non farà grandi rivoluzioni tattiche, trasformando il 3-5-2 del predecessore in 3-4-1-2, avanzando Luperini sulla trequarti. Però l’ex tecnico del Palermo chiede di provarci, addirittura anche per la A. Di fronte ci sarà il Pisa, ultimo con 2 punti, tornato dopo tre mesi nelle mani di Luca D’Angelo, chiamato ad archiviare l’infelice parentesi con Rolando Maran. D’Angelo potrebbe schierare il Pisa con un inedito 4-2-3-1 con Gliozzi di punta supportato da Morutan, Mastinu e Tramoni. Domani chiuderà il turno Benevento-Ascoli, nei campani Cannavaro farà il suo esordio italiano in panchina. LEGGI TUTTO

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    Il Bari, l'unica imbattibile

    TORINO – In questa B delle grandi piazze, si parla poco del Bari. Eppure, la squadra di Mignani, dopo 5 giornate è l’unica a essere ancora imbattuta. Se i pugliesi sono “solo” quinti (a -3 dal duo di testa, Reggina e Brescia), è perché, pur non subendo mai gli avversari, hanno raccolto qualche pareggio di troppo (3 in tutto). Soprattutto in casa, dove non hanno ancora vinto. Se il 2-2 di Parma all’esordio valeva quasi come una vittoria, anche per la grande prova disputata, al Bari sono finora mancati i risultati del San Nicola: 1-1 col Palermo, 2-2 più sanguinoso con la Spal, dopo essere stati avanti 2-0. Ma la squadra ha buoni valori, visti i già 2 successi esterni su tre uscite: prima il 3-1 di Perugia, sabato scorso l’1-0 di Cosenza. Insomma, pur disponendo della spinta unica del San Nicola,  il Bari per ora si esprime meglio fuori casa, ma non è certo un difetto, c’è tutto il tempo per migliorare il rendimento casalingo. Anche perché le potenzialità ci sono tutte. Davanti, il duo Cheddira-Antenucci è già andato a segno 7 volte (4+3), miglior coppia d’attacco della B, 9 in tutto le reti segnate, solo la Reggina (11) ha fatto meglio. E nell’ultimo giorno di mercato, l’attacco è stato completato con gli arrivi di Salcedo (Inzaghi non voleva che lasciasse l’Inter, ha dovuto convincerlo lui) e del francese Scheidler, un gigante prelevato dal Digione, con caratteristiche diverse dalle altre punte, per rendere il reparto ancora più assortito, considerato che c’è pure il colombiano Ceter, una specie di Lukaku dei poveri, finora frenato da qualche problema fisico di troppo ma che se sta bene, in B può fare grandi cose. In panchina, siede il genovese Michele Mignani, 50 anni, che esordì da giovanissimo come difensore nella Samp che vinse lo scudetto nel 1991, vivendo poi una onesta carriera fra B e C. Da allenatore, era da qualche anno che andava tenuto d’occhio. Nel 2018, col Siena aveva sfiorato la B (con una squadra falcidiata dalle assenze fu sconfitto in finale playoff dal Cosenza). Nella passata annata ci è riuscito col Bari, centrando un obiettivo che nelle due precedenti stagioni, con squadre sicuramente sulla carta più forti, il secondo club dei De Laurentiis aveva fallito. Dunque Mignani qualcosa di suo ci mette, praticando un 4-3-1-2 armonico ma sempre pronto alla verticalizzazione ficcante e spesso decisiva. E attenzione al portiere: fra i pali è stato lanciato Elia Caprile, il miglior 2001 d’Italia nel suo ruolo, scuola Chievo, prelevato dal Leeds ma nella scorsa stagione era in prestito in C alla Pro Patria: ragazzo solido, ottimo fisico, con le sue parate sta portando punti come gli attaccanti. Completano un cocktail veramente saporito, elementi come l’argentino Ruben Botta, trequartista con un estro da categoria superiore, il jolly Folorunsho (Mignani lo utilizza da mezzala) che da l’impressione di essere cresciuto ancora. E poi l’esperienza di Maiello in mediana e di Pucino sulla fascia destra. E attenzione pure all’altra mezzala, Maita, una delle più belle scoperte di questa B, che aveva assaggiato solo da ragazzino nella Reggina, a dimostrazione di quanti talenti navighino nell’anonimato della C e aspettino solo di essere valorizzati. Infine, aver cambiato la norma sulle multiproprietà, posticipando la cessione al 2028, ha dato tranquillità alla società e probabilmente pure alla squadra. Anche se ai tifosi baresi, non dispiacerebbe che i De Laurentiis fossero obbligati a cedere prima, cioè nel caso in cui la squadra salisse in A. E potrebbe accadere già in questa stagione, perché i mezzi ci sono anche se è sempre meglio viaggiare a fari spenti e lasciare il peso di essere favoriti alle altre grandi piazze. Come il Cagliari, a cui il Bari fa visita sabato alle 14, crocevia importante per capire chi delle due può far sul serio per la A. LEGGI TUTTO

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    Bari, Mignani: “Ceter convocato per il Palermo. Valutiamo il mercato”

    BARI – Alla vigilia del match contro il Palermo, valevole per la seconda giornata di Serie B, il tecnico del Bari, Michele Mignani, ha parlato così in conferenza stampa: “Nella scorsa stagione abbiamo avuto il piacere di vivere serate meravigliose con tanta gente allo stadio. C’è grande voglia da parte nostra di dare soddisfazioni ai tifosi e fare quindi una bella partita contro il Palermo. Corini? Un allenatore che ha fatto tantissima Serie A, lo stimo e lo ammiro molto. Ha dato continuità al lavoro di Baldini e in questo è stato bravo e intelligente. Il Palermo verrà qui con la voglia di far risultato”. Mignani fa il punto sulla squadra in vista della sfida col Palermo: “Ho tutta la rosa a disposizione. Ceter cresce e sarà convocato. Potrà darci un aiuto anche a gara in corso. Sono contento di poter contare su tutta la rosa con diversi ballottaggi. Ci siamo allenati in ritiro e la squadra è quasi completa. Sicuramente siamo più avanti rispetto all’anno scorso alla seconda giornata. Siamo già avanti riguardo a idee e concetti, adesso dobbiamo cercare di avere continuità nelle prestazioni”. Ultima considerazione di Mignani sul mercato: “Finisce a fine agosto e ci possono essere occasioni. Stiamo riflettendo e valutando diverse cose. Magari possono venire fuori idee a cui non avevi ancora pensato”.Guarda la gallerySerie B 2022-23, il calendarioIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO