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    La Juve batte il Milan  vede la Champions: decidono i gol di Mbangula e Weah

    Juve-Milan: numeri e statistiche in tempo reale LIVE

    21:05

    Mbangula: Juve, il mio gol ha dato fiducia alla squadra”

    “Finalmente è arrivato un successo importante – sottolinea il giocatore belga – il mio gol ha dato fiducia alla squadra, era da diverso tempo che giocavamo bene, stasera è arrivata una vittoria preziosa anche per la classifica”

    20:55

    Weah: “Juve, avanti così”

    “E’ una vittoria meritata – afferma l’attaccente statunitense Timothy Weah – sono onorato di aver giocato contro il Milan, è stata una serata incredibile: dobbiamo continuare ad andare avanti in questo modo. Thiago Motta mi ha chiesto di fare la differenza, oggi credo di aver risposto alle aspettative del nostro allenatore”.

    20:42

    Conceicao scuote il Milan: “Ognuno si prenda le proprie responsabilità” 

    “Nel primo tempo abbiamo avuto più occasioni della Juventus – ammette il tecnico del MIlan – ma nella ripresa loro hanno avuto più voglia di noi per vincere la partita . Siamo a gennaio, i giocatori hanno tutto il tempo per recuperare dalle partite precedenti. A casa dobbiamo avere il frigo vuoto: dobbiamo avere più fame. Ho allenato anche piccole squadre che a livello tecnico non erano di livello assoluto, ma avevano fame e voglia per andare a vincere. Quello che vedo non è nuovo, sono io che devo far cambiare atteggiamento ai miei giocatori. Sono io il responsabile, mi prendo le responsabilità di questa sconfitta perché nell’intervallo non sono stato capace di motivare i giocatori e trasmettere loro questa voglia di vincere. Non possiamo sempre tirare in ballo i giocatori più esperti, non è giusto mettere il peso sulle spalle di Leao, di Theo Hernandez o di Maignan. Tutti devono prendersi le loro responsabilità, nessuno si deve nascondere. Guardiamoci negli occhi e cerchiamo di capire cosa possiamo fare di più. Non abbiamo nulla di meno delle altre squadre: se non hai la voglia di vincere, se non hai fame, le prestazioni sono queste”.

    20:33

    Kalulu: “Juve, il doppio vantaggio ci ha aiutato”

    “Da diverso tempo stiamo lavorando con l’atteggiamento giusto – afferma il difensore della Juventus – il doppio vantaggio ci ha aiutato, i due gol ci hanno consentito di gestire al meglio la parte finale della partita. Quando i centrocampisti vanno in pressing facilitano il lavoro di noi difensori, e quindi riusciamo a controllare meglio i nostri avversari. In Italia si parla tanto di mercato, agli italiani piace molto parlare di mercato, io me ne interesso solo quando c’è da firmare un contratto”.

    20:26

    Maignan: “Milan non mollare”

    “E’ una sconfitta che non deve abbatterci – ha dichiarato il portiere del Milan ai microfoni di DAZN – non dobbiamo mollare, dobbiamo andare avanti fino al termine del campionato. La Juventus ha vinto tanti duelli in mezzo al campo, hanno avuto più fiducia, e una volta trovato il vantaggio per noi è stato tutto più difficile. Ho avuto un piccolo problema all’adduttore, ma sono voluto restare in campo per aiutare i miei compagni”.

    20:20

    Juve-Milan, le parole di Thiago Motta

    “Lavoriamo tutti i giorni per vincere – afferma il tecnico della Juventus – ogni allenamento, ogni momento della giornata è orientato alla vittoria. Abbiamo fatto un’ottima partita, ringrazio i ragazzi che stanno crescendo, stanno lavorando con grande impegno superando le tantissime difficoltà degli ultimi mesi. Questa è la giusta ricompensa ai loro sacrifici. Nell’ultima partita contro l’Atalanta avevamo commesso diversi errori tecnici dando fiducia all’avversario. Oggi non abbiamo commesso errori, abbiamo giocato con qualità. Mbangula? Al di là del gol, è un ragazzi che ci aiuta in ogni situazione di gioco, lavora molto, è sempre disponibile, e quando l’ho chiamato in causa ha sempre dato un contributo importante. Volevamo essere aggressivi e non dar loro il tempo di impostare la manovra, volevamo mettere loro pressione, i ragazzi hanno fatto questo lavoro con grande energia e grande aggressività”. 

    20:05

    La Juventus sale al quarto posto

    I bianconeri conquistano contro il MIlan tre punti preziosi: la squadra di Thiago Motta sale momentaneamente al quarto posto con 37 punti, a sei lunghezze di vantaggio sul Milan (31 punti) che deve tuttavia recuperare una partita.  

    19:56

    90’+4′ – Fischio finale allo Stadium: Juve-Milan 2-0

    Allo Stadium arriva il triplice fischio dell’arbitro Massa, la Juventus batte il Milan per 2-0 grazie alle reti realizzate da Mbangula (59′) e Weah (64′). 

    19:51

    89′- Milan, Camarda sfiora il gol 

    Il giovane attaccante del Milan stacca nel cuore dell’area della Juventus, ma il suo colpo di testa non trova lo specchio della porta

    19:45

    83′ – Juve, è il momento di Vlahovic

    Thiago Motta inserise il centravanti serbo al posto di Nico Gonzalez per gli ultimi sette minuti di parita. In campo anche Fagioli al posto di Thuram

    19:34

    72′ – Milan, ammonito Emerson Royal

    Dopo settantadue minuti arriva la seconda ammonizione, dopo il giallo per proteste a Bennacer, viene ammonito anche Emerson Royal per un intervento ai danni di Nico Gonzalez

    19:26

    64′ – La Juve raddoppia con Weah!

    Feroce ripartenza dei bianconeri: Thuram verticalizza per Weah che entra in area e di sinistro batte Maignan 

    19:21

    59′ – Juventus in vantaggio! La sblocca Mbangula

    La squadra di Thiago Motta sblocca il risultato: Nico Gonzalez offre un ottimo pallone a Mbangula, il tiro viene deviato in maniera determinante da Emerson Royal

    19:20

    58′ – Juve in pressione in avvio di ripresa 

    La Juventus preme in questo avvio di ripresa, il Milan ha abbassato il proprio baricentro e offre spazio ai bianconeri.

    19:14

    52′ – Doppia occasione per la Juve! 

    Bianconeri pericolosissimi in avvio di ripresa: Maignan respinge una conclusione ravvicinata di Weah, poi il portiere si ripete sul tiro di Koopmeiners: Juventus vicina al vantaggio

    19:07

    46′ – Inizia il secondo tempo

    Un cambio nella Juventus nel corso dell’intervallo: Thiago Motta modifica il tridente offensivo inserendo Weah al posto di Yildiz: problemi all’adduttore per il turco

    18:50

    Juve-Milan all’intervallo è 0-0

    Partita a reti inviolate in questi primi 45 minuti, sfida piacevole, corretta, con un sostanziale equilibrio in mezzo al campo. Un paio di occasioni per parte: Di Gregorio neutralizza un’iniziativa di Leao, Maignan si salva in corner su una conclusione ravvicinata di Yildiz.  

    18:49

    45′ +2′ – Milan, Theo Hernandez non sfrutta l’opportunità 

    Allo scadere del primo tempo il Milan ha un’altra opportunità per sbloccare il risultato: cross di Leao a centro area, colpo di testa di Theo Hernandez e respinta tempestiva di Gatti che salva la propria porta

    18:38

    36′ – Juve, occasione per Yildiz! 

    La Juventus replica i fretta: Yildiz calcia con il destro in corsa, Maignan si salva in calcio d’angolo

    18:29

    27′ – La partita si accende: Di Gregorio salva la Juve!

    Prima occasione della partita: Theo Hernandez libera al tiro Leao, il destro del portoghese viene tempestivamente respinto da Di Gregorio. Sulla veloce ripartenza juventina, Nico Gonzalez non sfrutta l’opportunità e calcia debolmente a rete

    18:24

    22′ – Juve, Gatti fallisce il vantaggio!

    Punizione laterale battuta da Koopmeiners, Gatti colpisce di testa fallendo il bersaglio: l’azione era viziata da un fallo commesso dal bianconero su Gabbia

    18:21

    19′ – Milan, schema pericoloso sul corner

    La formazione rossonera sfiora il vantaggio: schema dalla bandierina, Reijnders si libera per il tiro, Locatelli respinge la conclusione a ridosso della porta della Juventus

    18:18

    16′ – Rischio Milan, Maignan salva i compagni!

    I rossoneri rischiano nel giro palla difensivo, Maignan è costretto a un intervento in extremis fuori dall’area per evitare guai

    18:16

    14′ – Juve, Koopmeiners cerca la soluzione dalla distanza 

    Juventus ancora pericolosa dalle parti di Maignan: la conclusione dal limite di Koopmeiners sfiora l’incrocio dei pali 

    18:12

    10′ – Milan pericoloso in area juventina

    Leao controlla il pallone in area bianconera e calcia con il destro, il pallone viene respinto tempestivamente da Kalulu

    18:10

    8′ – Juve, prima conclusione a rete con Mbangula

    I bianconeri si affacciano in area milanista: Mbangula si accentra e calcia con il destro, la conclusione termina sopra la traversa

    18:05

    5′ – Juve in pressione 

    La Juventus inizia la sfida chiudendo il Milan nella metà campo: la squadra di Thiago Motta ha iniziato meglio dei rossoneri 

    18:02

    1′ – Iniziata Juve-Milan!

    Iniziata Juve-Milan all’Allianz Stadium: primo possesso per i bianconeri di Thiago Motta.

    17:58

    Squadre schierate in mezzo al campo: tutto pronto per Juve-Milan!

    I calciatori di Juve e Milan sono schierati in mezzo al campo. Dopo il sorteggio tra i due capitani Locatelli e Maignan, il classico saluto tra le due squadre poi il via al match: tutto pronto all’Allianz Stadium.

    17:53

    La squadra arbitrale di Juve-Milan: dirige Massa

    Sarà Massa di Imperia a dirigere il match tra Juve e Milan all’Allianz Stadium, con con Bindoni e Scatragli ad assisterlo. Il quarto ufficiale designato è invece Bonacina, mentre in sala Var ci sono Mazzoleni e Abisso.

    17:42

    Juve-Milan, squadre in campo per il riscaldamento

    I calciatori di Juve e Milan stanno svolgendo il riscaldamento sul prato dell’Allianz Stadium, pronti a sfidarsi tra poco nel big-match della  21ª giornata di Serie A.

    17:35

    Juve, Giuntoli sul mercato: “Sereni su Kolo Muani. Cambiaso? Pensiamo alle entrate”

    Prima di Juve-Milan ha parlato del mercato bianconero Cristiano Giuntoli, partendo dal ritardo nel tesseramento dell’attaccante Kolo Muani per cui è stato definito il prestito dal Psg: “C’è stato solo un disguido burocratico che ha riguardato il club parigino – ha spiegato il direttore sportivo juventino ai microfoni di ‘Dazn’ -, ma nei prossimi giorni il trasferimento si concluderà e siamo sereni”. Così su Cambiaso, finito nel mirino di Pep Guardiola per il suo Manchester City: “In questo momento non c’è trattativa. Noi vogliamo fare un mercato in entrata per ovviare ad assenze lunghe dovute a infortuni, non pensiamo alle uscite ma se arriverà un’offerta ci penseremo”. LEGGI TUTTO

    17:27

    Mercato Milan, parla Ibrahimovic: “Walker è un leader. E su Tomori…”

    A stretto ridosso da Juve-Milan, dopo un simpatico siparietto con Ciro Ferrara, ha parlato di mercato il dirigente rossonero Zlatan Ibrahimovic: “Walker? È un grande calciatore, che ha fatto grandi cose con il City ma ha giocato anche al Tottenham e fa parte della nazionale inglese – ha affermato ai microfoni di ‘Dazn’ -. Quando sul mercato c’è uno così si muovono in tanti perché è un leader, che ha ‘dominanza’ anche nello spogliatoio e noi stiamo valutando quello che è possibile fare”. Così invece su Tomori, che piace proprio alla Juve: “È un nostro giocatore e sta bene al Milan, con Fonseca ha vissuto un momento negatico ma ora con Conceicao la situazione p cambiata”. Catenaccio sul possibile arrivo di un attaccante: “Nomi? Se li faccio poi costano di più. Vediamo, la squadra è forte e in Supercoppa ha dimostrato di poter vincere, ora serve solo più continuità”.

    17:17

    Diverse assenze per Thiago Motta e Sergio Conceicao

    Assenti da una parte e dall’altra in Juve-Milan: per il tecnico dei bianconeri Thiago Motta sono indisponibili Milik, Bremer, Cabal e Francisco Conceicao oltra a Danilo, destinato alla partenza: al rossonero Sergio Conceicao mancheranno Pulisic, Thiaw, Chukwueze, Loftus-Cheek, Okafor, Florenzi e lo squalificato Morata, grande ex juventino.

    17:07

    Juve, prima convocazione in bianconero per Alberto Costa

    Prima convocazione con la Juve per Alberto Costa, difensore portoghese appena acquistato dal Vitoria Guimares che Thiago Motta ha deciso di lasciare inizialmente in panchina nella sfida contro il Milan.

    16:58

    Juve-Milan, la formazione ufficiale di Sergio Conceicao

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, T. Hernandez; Bennacer, Fofana; Musah, Reijnders, Leao; Abraham. Allenatore: Sergio ConceicaoA disposizione: A disposizione: Sportiello, Torriani, Calabria, Pavlovic, Bartesaghi, Terracciano, Jimenez, Zeroli, Camarda, Jovic, Omoregbe.

    16:54

    Juve-Milan, la formazione ufficiale di Thiago Motta

    JUVE (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, McKennie; Locatelli, K. Thuram; Yildiz, Koopmeiners, Mbangula; N. Gonzalez. Allenatore: Thiago MottaA disposizione: Perin, Pinsoglio, Alberto, Savona, Rouhi, Fagioli, Douglas Luiz, Vlahovic, Adzic, Weah.

    16:51

    Clamorosa svista del Psg: Juve senza Kolo Muani contro il Milan

    Dopo la definizione dell’arrivo di Kolo Muani in prestito dal Psg, una svista colossale del club parigino ha impedito alla Juve di tesserare l’attaccante in tempo per la sfida contro il Milan. APPROFONDISCI

    16:45

    Juve-Milan: dove vederla in  tv e in streaming

    Big-match all’Allianz Stadium di Torino, dove la Juve ospita il Milan in una sfida (valida per la 21ª giornata di Serie A) che sarà trasmessa in diretta tv e in streaming. TUTTI I DETTAGLI

    Allianz Stadium, Torino LEGGI TUTTO

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    Thiago Motta prima di Juve-Milan: “Cambiaso-City? Per me gioca. Kolo Muani dipende…”

    14:24

    “Hanno già venduto tutti…”

    L’ultima battuta della conferenza stampa di Motta è ancora sul mercato: “Se ho già chiesto di non vendere nessuno? Sì, ma hanno venduto tutti…”.

    14:22

    “Con il Milan opportunità importante”

    Tornando alla sfida con il Milan, Motta non si nasconde: “Vogliamo di sicuro stare in zona Champions. Domani abbiamo un’opportunità importante di giocare in casa contro il Milan. Ovviamente domani non finirà il campionato e mancherà tantissimo”.

    14:20

    “In tribuna si vedono tante cose…”

    Sulla partita con l’Atalanta, che lo ha visto vivere la partita dalla tribuna, Motta rivela: “Avere un altro punto di vista è molto utile, per questo grazie alla tecnologia, ogni settimana rivediamo la partita come l’ho vista dagli spalti. A Bergamo abbiamo sbagliato troppo tecnicamente, con il Milan non ce lo potremo permettere”.

    14:13

    “Mercato? Sappiamo tutti come funziona…”

    Sul mercato sia in entrata, che in uscita, Motta non regala spunti: “Sapete tutti come funziona il mercato… Su Andrea (Cambiaso, ndr) posso solo ribadire quello che vi ho detto, lo sto vedendo bene e per questo domani giocherà. Alberto Costa è arrivato e fa già parte del gruppo, mentre per Kolo Muani aspettiamo le pratiche burocratiche”.

    14:04

    “Sui pareggi siamo i primi a non essere contenti”

    Riguardo i troppi pareggi e le rimonte subite, Motta spiega: “Ho già ripetuto tantissime volte che noi siamo i primi a non essere contenti. In tante partite abbiamo fatto bene ma non siamo arrivati alla vittoria, vuol dire che non basta quello che abbiamo visto sul campo. Ma sto vedendo dei miglioramenti, anche se ribadisco che non siamo contenti né dei risultati, né della classifica che abbiamo. Dunque lavoriamo ogni giorno per portare la Juventus più in alto. Infatti ci siamo preparati bene per la gara con il Milan, passando per quella con l’Atalanta. E queste sono le cose positive che non sottolineate, insieme a quelle negative che evidenziate giustamente”.

    13:59

    Motta stizzito: “Sottolineate solo le cose negative”

    Alla domanda sulle non belle partite con il Milan in questa stagione, l’andata in campionato e il match in Supercoppa, Motta risponde stizzito: “Mi chiedete sempre delle cose più negative, sottolineando solo quello che non è andato”.

    13:55

    “A Kolo Muani ho chiesto quello che chiedo a tutti”

    Sul nuovo arrivato Kolo Muani, Motta punta ad occhi chiusi: “Gli ho chiesto quello che chiedo a tutti i giocatori della Juventus: che come i grandi giocatori si alleni bene e si faccia trovare pronto”.

    13:50

    Vahovic a disposizione con il Milan

    Sugli infortunati ed in particolare su Vlahovic, Motta garantisce: “Abbiamo ancora diversi giocatori fuori, ma Dusan dopo qualche giorno è tornato a lavorare in gruppo e sarà a disposizione per la partita con il Milan”.

    13:47

    “Possiamo alzare il livello, ma fisicamente stiamo bene”

    Sulla condizione fisica della Juventus, Motta garantisce: “Sapere meglio di me, anzi meglio di me no… Comunque sapete i problemi che abbiamo avuto, ma chi è sceso in campo lo ha fatto perché era a posto fisicamente. Possiamo e dobbiamo alzare il notro livello, ma dal punto di vista della condizione stiamo bene”.

    13:44

    “Troveremo il miglior Milan possibile”

    Non si fa illusioni Thiago Motta a proposito delle assenze del Milan: “Sappiamo già che troveremo la miglior squadra possibile che potrà schierare Conceicao. Per noi non cambia, siamo consapevoli di dover fare una grande prestazione per vincere”.

    13:41

    Problema per Perin, gioca Di Gregorio

    Rispondendo ad una domanda sui portieri, Motta chiarisce: “Perin ha accusato dei problemi e vedremo se potrà far parte del gruppo, altrimenti sono soddisfatto di come si allena anche Carlo (Pinsoglio, ndr). Giocherà Di Gregorio, del quale sono comunque molto contento”.

    13:37

    Kolo Muani e Vlahovic ‘compatibili’

    Sulla possibile coesistenza tra il nuovo arrivato Kolo Muani e Dusan Vlahovic, Motta non ha dubbi: “Tutti i giocatori di qualità possono giocare insieme”.

    13:35

    Motta sulla squadra, Alberto Costa e Kolo Muani

    “La squadra l’ho trovata molto bene e pronta ad affrontare i prossimi impegni. Alberto Costa ha portato entusiasmo e voglia di fare. Andrea (Cambiaso, ndr) lo vedo bene e domani giocherà, Randal (Kolo Muani, ndr) è in attesa di sbrigare alcune pratiche burocratiche, se farà in tempo domani sarà con noi, altrimenti dalla prossima partita”.

    13:25

    A breve le parole di Motta in conferenza stampa

    Pochi minuti e Thiago Motta si presenterà ai microfoni per la conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan.

    13:12

    Guardiola vuole ‘soffiare’ Cambiaso a Motta: c’è l’offerta del City alla Juve

    Pep Guardiola vuole ‘soffiare’ Cambiaso a Thiago Motta: su richiesta del tecnico spagnolo il Manchester City ha presentato un’offerta alla Juve per prendere il terzino già in questo mercato di gennaio. TUTTI I DETTAGLI

    13:01

    Motta e la gestione di Vlahovic: il futuro è un’incognita

    Gelo tra Juve e Vlahovic. Da capire come Motta intende gestire il centravanti dopo l’arrivo a Torino di Kolo Muani in prestito dal Paris Saint-Germain. APPROFONDISCI

    Torino LEGGI TUTTO

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    Diretta Como-Milan ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    COMO – Il Milan chiede strada ad un Como che non ha paura di affrontare a viso aperto gli avversari, con Sergio Conceiçao che non ha mandato giù il pareggio con il Cagliari, soprattutto il primo tempo dove il Milan non è stato per nulla incisivo. L’allenatore portoghese proverà a cambiare qualcosa nell’undici iniziale, specialmente a centrocampo e in attacco. Conceiçao sa che non ci sono né punti né tempo da perdere e stasera pretenderà un deciso cambio di rotta da parte dei suoi giocatori che, sabato sera, gli hanno regalato il peggior primo tempo (per citarlo testualmente) da quando ha iniziato ad allenare. Parole al vetriolo che non potranno non aver scosso nell’animo i calciatori, che forse sono ancora troppo ancorati mentalmente a un pensiero inconscio che li porta ad abbassare il livello delle proprie prestazioni quando l’avversario risulta essere meno blasonato rispetto a Inter, Juventus o Real Madrid. L’obiettivo del quarto posto è ancora vivo, ma il Milan non può pià perdere occasioni e Como può essere una tappa molto importante per approcciare al meglio allo scontro diretto dello Stadium di sabato

    Como-Milan: quote e consigli sulle puntate

    Segui la diretta di Como-Milan su Tuttosport.com

    Dove vedere Como-Milan streaming e diretta tv

    Como-Milan, gara valida per il recupero della 19ª giornata di campionato e in programma alle ore 18:30 allo stadio Sinigaglia di Como e sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 252 e Now oltre all’app SkyGo. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito

    Le formazioni ufficiali di Como-Milan

    COMO (3-4-2-1): Butez; Goldaniga, Kempf, Dossena; Van der Brempt, Engelhardt, Da Cunha, Fadera; Diao, Strefezza; Cutrone. Allenatore: Fabregas.

    A disposizione: Audero, Reina, Kone, lovine, Gabrielloni, Belotti, Jack, Perrone, Braunoder, Mazzitelli, Razi, Chinetti, Nico Paz, Caqueret, Verdi. Indisponibili: Moreno, Sergi Roberto. Squalificati: nessuno. Diffidati: Moreno.

    MILAN (4-3-3): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Bennacer, Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Leao. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Jimenez, Pavlovic, Calabria, Terracciano, Musah, Omoregbe, Abraham, Camarda. Indisponibili: Chukwueze, Florenzi, Loftus-Cheek, Okafor. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fofana, Morata.

    Arbitro: Manganiello (Pinerolo). Assistenti: Giallantini e Colarossi. IV uomo: Ghersini. Var: Serra. Avar: Fabbri. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Milan ore 20: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Inter e Milan scendono in campo a Riad per contendersi la Supercoppa Italiana. Gli uomini di Simone Inzaghi puntano a eguagliare il primato della Juventus, che guida l’albo d’oro con 9 titoli (l’ultimo nel 2021): ma in palio c’è anche il 4º trionfo consecutivo. I nerazzurri si presentano all’appuntamento reduci dal successo sull’Atalanta di Gian Piero Gasperini recante la doppia firma di Denzel Dumfries. Un risultato che ha confermato tutti i punti di forza della squadra. Stando alle dichiarazioni di giocatori, allenatore e società, l’Inter non vuole porsi limiti ed è infatti sicura di potere vincere tutto. Un’ambizione derivante probabilmente dal fregio della seconda stella e dal numero di trofei conquistati la scorsa stagione: uno scudetto, una Supercoppa. Dall’altra parte del campo c’è il Milan di Sergio Conceicao, che da questo trofeo trarrebbe molti più benefici di quanto ne converrebbero ai rivali. Un eventuale trionfo alzerebbe nel migliore dei modi il sipario sulla nuova gestione e si aggiungerebbe al successo dei rossoneri nel derby di campionato – oltre che a quello sulla Juve di Thiago Motta in semifinale – . Una doppietta che forse non basta a controbilanciare il ko nel più indimenticato derby della Madonnina, quello che mise la parola fine sul la fuga scudetto del 2024, ma che consentirebbe di eguagliare l’Inter a quota 8 Supercoppe. Le agende di Inzaghi e Conceicao mettono poi in programma le sfide rispettivamente contro Venezia (in trasferta) e Cagliari (in casa).
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    Diretta Inter-Milan: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Inzaghi e Conceicao è in programma lunedì 6 gennaio alle ore 20 presso lo stadio Al -Awwal Park di Riad. Sarà possibile assistere all’evento in diretta esclusiva su Canale 5 e in streaming sulla piattaforma Mediaset Infinity.
    Segui la diretta di Inter-Milan su Tuttosport.com
    Inter-Milan: le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mikhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.
    A disposizione: Martinez, Calligaris, Alexiou, Palacios, Darmian, Aidoo, Carlos Augusto, Buchanan, Frattesi, Zielinski, Correa, Thuram, Arnautovic.
    Indisponibili: Acerbi, Di Gennaro, Pavard.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    MILAN (4-4-1-1): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders, Jimenez; Pulisic; Morata. Allenatore: Conceicao.
    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Pavlovic, Calabria, Bartesaghi, Terracciano, Bennacer, Loftus-Cheek, Zeroli, Vos, Leao, Camarda, Jovic, Abraham.
    Indisponibili: Chukwueze, Florenzi, Okafor.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Sozza (Seregno). Assistenti: Carbone-Tegoni. IV Uomo: Fabbri. Var: Marini. Ass. Var: Doveri.
    Inter-Milan: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus-Milan ore 20: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Diretta Juventus-Milan: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Motta e Conceicao è in programma venerdì 3 gennaio alle ore 20 presso lo stadio Al -Awwal Park di Riad. Sarà possibile assistere all’evento in diretta esclusiva su Canale 5 e in streaming sulla piattaforma Mediaset Infinity.
    Segui la diretta di Juventus-Milan su Tuttosport.com
    Juventus-Milan: le probabili formazioni
    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Kalulu, Gatti, McKennie; Locatelli, Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic. Allenatore. Motta.
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rouhi, Cambiaso, Weah, Fagioli, Douglas Luiz, Adzic, Conceicao, Mbangula. 
    Indisponibili: Bremer, Cabal, Milik.
    MILAN (4-3-3): Maignan; E. Royal, Gabbia, Thiaw, T. Hernandez; Bennacer, Fofana, Reijnders; Jimenez, Morata, Pulisic. Allenatore: Conceicao.
    A disposizione: Sportiello, Torriani, Tomori, Pavlovic, Calabria, Bartesaghi, Terracciano, Loftus-Cheek, Musah, Zeroli, Vos, Camarda, Jovic, Abraham.
    Indisponibili: Chuckwueze, Florenzi, Leao, Okafor.
    Arbitro: Colombo (Como). Assistenti: Perrotti-Dei Giudici. IV Uomo: Ayroldi. Var: Paterna. Ass. Var: Marini.
    Juventus-Milan: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Fonseca punta il Real Madrid: “Il Milan non si accontenta del pari”. L’annuncio su Leao

    Real Madrid-Milan, parla Fonseca
    La conferenza stampa si apre con un messaggio di Fonseca per la comunità di Valencia, duramente colpita dal maltempo negli scorsi giorni: “Rivolgo un pensiero alle vittime della catastrofe qui a Valencia. Il nostro pensiero è con le persone che hanno sofferto a causa di questa tragedia, in Italia abbiamo vissuto momenti simili”.
    Il Milan si troverà di fronte una delle migliori squadre d’Europa. Come si affronta il Real Madrid? “Si affronta con grande motivazione, questo match è una grande opportunità per noi di dimostrare il nostro valore, il Real è la principale candidata a vincere la Champions. Possiamo crescere come squadra in un contesto diverso, affrontando una delle migliori squadre al mondo, senza paura e con coraggio, crediamo di poter fare una buona partita”.
    I rossoneri hanno bisogno di vincere, vista la difficoltà della partita, andrebbe bene anche un pareggio? “Onestamente io cerco sempre di trasmettere ai miei giocatori la voglia di vincere, domani non sarà diverso. Il Real è una grandissima squadra, ma io penso solo a vincere”.
    Dall’altro lato sono arrivati gli elogi di Ancelotti: “Carlo è un riferimento per me, uno dei migliori allenatori del mondo, qualsiasi cosa dica è importante. È un pensiero positivo, lo ringrazio. Sono un suo grande fan, non solo come allenatore, ma anche come persona, per me è un esempio, sarà un grande orgoglio domani affrontarlo in Champions League”.
    Questa vigilia ricorda molto quella del derby contro l’Inter, dove i nerazzurri erano favoriti, ma poi…:  “Il Milan non era favorito contro l’Inter e non sarà favorito contro il Real, ma sono due partite diverse perché sono due avversari completamente differenti. Abbiamo preparato questo match in un modo diverso, abbiamo preparato una strategia diversa contro una squadra fortissima”.
    Fonseca su Leao e Theo Hernandez
    Ci sarà spazio per Leao dal primo minuto, vista la panchina contro il Monza? “Sì, Leao giocherà dall’inizio, mi aspetto quello che mi aspetto normalmente da lui, che possa essere decisivo in una partita”. Sono state tante le voci che si sono susseguite sulla gestione del calciatore portoghese. Hanno influito in qualche misura? “Onestamente no, io so quello che è importante per me e per la squadra, è normale che se ne parli, io devo capire questo, ma devo anche seguire la mia strada, fare quello che è importante per la squadra”.
    Ad affiancarlo ci sarà Morata? Cosa rappresenta il calciatore spagnolo per il Milan? “Alvaro per me è un giocatore importantissimo nella nostra squadra, non solo come giocatore, ma anche come professionista. Per me è un esempio, è un giocatore intelligente che sta facendo molto bene, è decisivo per noi. Giocare qui è speciale per lui, lavora tanto per la squadra, dà tanto”.
    C’è possibilità di vedere il modulo con le due punte? “No, perché non abbiamo Morata e Abraham nelle condizioni migliori”. Un giocatore che sta ritrovando la forma migliore è Theo Hernandez: “Theo ha iniziato la stagione con difficoltà fisiche, adesso sta ritornando, sta meglio, è in crescita”. LEGGI TUTTO

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    Fonseca alza la voce: “Non me ne frega un c… del giocatore, non sono un attore”

    Milan-Udinese, parla Paulo Fonseca
    L’allenatore rossonero mette in guardia i suoi ragazzi: giocare al massimo. “Domani non sarà una partita diversa. L’Udinese è una buona squadra, ha iniziato bene il campionato, gioca bene ed è motivata. Dovremo giocare al massimo livello per vincere, sarà una partita intensa e difficile”.
    Dopo le due settimane di sosta, precedute dalla sconfitta contro la Fiorentina, qual è il clima dello spogliatoio? “Ci siamo allenati durante la sosta con il Milan Futuro, ho tutta la squadra a disposizione da ieri. Questo è il tempo che abbiamo avuto a disposizione per preparare la partita con l’Udinese. È stato molto importante ieri parlare con la squadra della partita di Firenze. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi. I problemi ci sono e vanno affrontati”.
    La leadership di Fonseca, a tratti ritenuta silenziosa, potrebbe non essere colta nel modo giusto dai giocatori: “Non sono un attore. Quello che penso lo dico dentro lo spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori. Se abbiamo qualche problema non mi frega nulla del nome del giocatore. Per me è importante affrontare immediatamente il problema con chi ha sbagliato”. E aggiunge: “Non ho bisogno di dimostrare niente. Sono sempre stato così dal primo giorno. Fate questa domanda al giocatori, come sono stato dal primo giorno”.
    Sul rapporto con Ibrahimovic: “Parliamo quasi tutti i giorni di quello che succede. Siamo tornati insieme dopo la partita di Firenze e abbiamo parlato in treno. Tutto nella normalità”. Ci sarà una punizione per chi ha sbagliato a Firenze? “Vediamo domani. Per me nessun calciatore è più importante della squadra, del Milan. Ci dobbiamo assumere la responsabilità quando sbagliamo. Se qualcuno sbaglia nello spirito di squadra per me è difficile”.
    La squadra sembra non recepire ancora le indicazioni tattiche dell’allenatore portoghese: “Come sempre voglio dire la verità. È sempre difficile cambiare. Stiamo cambiando tanto, anche io ho fatto questa riflessione e devo essere più paziente. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare”. Il cambiamento è più complicato dal punto di vista tattico o tecnico? L’allenatore non ha dubbi: “Su tutti gli aspetti che sono legati tra di loro. Pensate che a Firenze abbiamo perso per un problema tattico o tecnico? Per me è di più. Penso che non abbiamo avuto la cattiveria e la voglia nel primo tempo di correre più della Fiorentina. Questo passa dalla testa”.
    Per il futuro il portoghese ha una “richiesta”: “Vorrei divertirmi di più. A questo livello, in qualsiasi squadra, è difficile essere sempre con il sorriso in faccia. Io porto sempre la mia passione, tutti i giorni. Non cambierei questo lavoro perché amo quello che faccio. È difficile, sia per me che per la mia famiglia. Quando arrivo a casa provo a lasciare da parte il lavoro, ma non è facile”.
    Fonseca e i dubbi di formazione
    Dal sostituto di Theo Hernandez a Musah e Pulisic, i dubbi sono tanti: “Ho la fortuna di avere un giocatore come Musah che può giocare in più posizioni. Fare l’esterno con questo tipo di gioco non mi sembra una possibilità. Non ho ancora deciso chi giocherà al posto di Theo”. Poi aggiunge: “Non abbiamo necessità di fare turnover”. Mente su Okafor: “Non credo giochi”.
    Morata nuovo capitano? “Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Sono i giocatori con più partite nel Milan. Posso essere o meno d’accordo con questo, ma ho rispettato questa decisione. Io penso che questa squadra abbia bisogno di maggiore leadership. Non dipende dal giocatore con la fascia al braccio, ma da quei 2-3 giocatori con più leadership nello spogliatoio. Per me il leader non è solo chi indossa la fascia, abbiamo altri giocatori che possono aiutare”.
    Durante la sosta nazionali Pochettino, l’allenatore degli Stati Uniti, ha parlato di un Pulisic stanco e da preservare: “Intanto devo ringraziare Pochettino che ha liberato Pulisic dalla seconda partita della nazionale. Ci aspettano sette partite, se pensiamo che Pulisic sia stanco adesso. Lui è stato il giocatore più costante in questo inizio campionato, per me non ha senso parlare di stanchezza in questo momento della stagione”.
    Si apre un ciclo di partite che potrebbe essere decisivo per la stagione del Milan. Ma per Fonseca…: “Tutti i momenti e tutte le partite sono importanti, per questo non penso a lungo termine. Il match più importante è quello di domani. Ci aspetta una partita difficile, non posso pensare alle altre”. E si continua a lavorare sodo: “Sto lavorando molto per raggiungere quello che voglio. Non abbiamo molto tempo, ma lo stiamo facendo. I giocatori stanno rispondendo bene, dobbiamo continuare così e credo che saremo un’altra squadra in futuro”.
    Un rinforzo potrebbe arrivare proprio dai giovani rossoneri, con Liberali che è stato inserito dal Guardian tra i migliori 2007: “Io credo nei giovani che abbiamo come Jimenez, Zeroli, Camarda, Cuenca e Liberali. La società ha fatto bene con il Milan Futuro, creando un’opportunità per questi giovani. Liberali ha giocato nella pre season contro Real Madrid e Barcellona. Sono amichevoli, ma per me è un giocatore con un grande futuro. Se continua a lavorare con umiltà può diventare in futuro un giocatore importante per il Milan. Ha grande qualità, ma deve continuare il suo percorso di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Inter, l’inchiesta in tv: “Milano è della ‘Ndrangheta, Beretta o parla o muore”

    Beretta-Bellocco e il ruolo dell’uomo misterioso: “C’è un altro che sa tutto…”

    Federico Ruffo spiega: “Sembra che dobbiamo essere sorpresi da una cosa che era lì, sotto gli occhi di tutti. Quando Boiocchi viene ucciso, viene ucciso sotto casa da 2 persone in moto. Quel giorno c’è Inter-Sampdoria, a cui lui non può andare perché è stato beccato pochi mesi prima mentre andava a sequestrare un imprenditore per estorcergli 2 milioni di euro coi fratini della GdF e tutto l’occorrente. Boiocchi era stato in carcere per 23 anni per rapina e traffico internazionale di stupefacenti: è un uomo dei palermitani. Torna in curva dopo 23 anni per Inter-Udinese, specifichiamo che aveva lasciato le chiavi della Curva al suo braccio destro, Franco Caravita. Quel giorno i due si incontrano: dall’anello sotto parte un coro per Boiocchi, i due quel giorno si picchiano. C’è una foto che li ritrae successivamente in ospedale col dito medio alzato, a far intendere che han fatto pace. Quello che accade quel giorno allo stadio, quando torna Boiocchi, è il simbolo di una resa, è la foto del proprietario della curva che torna, se la riprende, manda via chi gliel’ha retta, dicendo ‘Tutto mio’. A Milano hanno fatto finta di non vedere, ma è così evidente che è quasi assurdo doverlo ribadire”.

    A questo punto viene ricostruita la vicenda. Boiocchi si trovava di fronte la sua abitazione. All’improvviso, arriva una moto con due persone a bordo, caschi integrali. Il passeggero scende, sembra ripensarci ma poi ripercorre il porticato verso Boiocchi, con quest’ultimo che si rende conto e urla “Non lo fare, non lo fare”. Ma l’assassino estrae la pistola e spara 5 colpi, di cui 2 mortali per Boiocchi. Poi torna dal complice e fugge. Lucarelli dice la sua: “I sospetti ricadono fin dal primo momento su Beretta. Lui ha avuto vari comportamenti sospetti dopo la morte di Boiocchi: diventa irreperibile per giorni, va a Pietrelcina, viene rintracciato in un locale di Pioltello. Poi è costretto ad andare in Questura. Brucia addirittura il telefono nel forno a microonde perché si sente insicuro, ha paura. Vari indizi porterebbero a lui, poi ha un pedigree criminale di tutto rispetto: ha massacrato di botte un napoletano che stava vendendo magliette fuori dallo stadio, tra l’altro quest’uomo soffriva di asma, ha chiesto i medicinali, Beretta li ha buttati a terra dicendo ‘Muori, ti ammazziamo’. Quest’uomo è stato portato in ospedale in fin di vita. Poi tra i due, Boiocchi e Beretta, c’erano state frizioni per le spartizioni di denaro”. Ruffo rincara: “Questa cosa fra gli ultras se la sono raccontata. Boiocchi dice ‘Io ho 23 anni di arretrati’. Il codice, esattamente come nelle famiglie mafiose, dice che se io sto in carcere, voi vi dovere prendere cura di me. O mi mandate i soldi oppure quando esco me li date. Ma che ci fosse un tentativo di scalata era evidente: poche settimane dopo l’uscita di Boiocchi c’è questo Inter-Napoli, in cui un tifoso bresciano, Belardinelli, muore. Era stato investito da un tifoso del Napoli, che viene arrestato, nel corso di scontri che, si scopre, erano stati organizzati dai giovani della curva dell’Inter che volevano mandare il messaggio ‘Noi siamo il nuovo che avanza, il nostro sangue ribolle rispetto al vostro’. L’aria era pesante”.

    Viene mandata in onda una telefonata con la moglie di Boiocchi, Giovanna Pisuo: “Quella frase su chi ha ucciso mio marito? Non è che ci vuole uno studio, eh… Due più due fa quattro. Alla luce di quanto successo ultimamente mi sembra chiaro? Assolutamente. Guardi, non riesco a parlarne. Questioni legate alla curva? Io in questo momento… Non sono io che lo devo dire. È quel signore che lo deve dire, non io. Se mi riferisco a Beretta? Non lo so, uno lo deve dire… Sono in tanti. Se conosco Beretta? Sì, l’ho conosciuto. Se aveva rapporti con mio marito? Non lo so, io sono sempre stata in casa, quindi… Come stavo a casa prima, sto a casa adesso. Non ho a che fare, quindi… non lo so. Se Beretta iniziasse a collaborare potrebbe fare luce sulla morte di mio marito? Assolutamente si”. Ruffo interviene: “E’ abbastanza evidente come sono andate le cose. Boiocchi era l’uomo forte della curva: dopo 23 anni esci e in 20 minuti ti riprendi una curva gestita da un altro, fa capire che non c’è discussione, era roba sua. Beretta non ha molte possibilità in questo momento, ha ucciso un rampollo dei Bellocco: o si pente, o si pente. E poi c’è un altro uomo che sa, quello che ha salvato la vita a Beretta e ha condannato Bellocco. L’uomo che, e si sa perché è stato pedinato in questa fase, doveva far addormentare Beretta dandogli qualcosa da bere, ma poi non se la sente. E quest’uomo va poi da Beretta avvisandolo: a fine luglio Beretta sa che lo vogliono far fuori, e inizia a prepararsi. Le 30 coltellate sono di uno che lo sa da 2 mesi”.

    Ruffo, nella sua trasmissione ‘Mi Manda Rai 3’ del 5 ottobre 2024, ha intervistato un ultrà Inter, sempre anonimamente. Il tifoso spiega: “La curva è come un’azienda, ed è come un’associazione mafiosa, funziona con le stesse omertà e modalità. C’è uno che tiene i conti, uno che distribuisce le sciarpe, che tiene i conteggi…”. Poi sul litigio Boiocchi-Caravita: “Questa cosa non finisce. Sai perché hanno litigato? Perché Boiocchi quando è uscito è andato allo stadio, dicendo a Caravita che in tutti quegli anni non gli aveva mandato un centesimo e che gli doveva dare tutti i soldi, poiché negli anni si era preso anche la sua parte. Caravita gli ha risposto che non gli doveva nulla, e quindi si son presi con le mani”. Il giorno seguente la rissa, i due pubblicano una foto insieme, per provare di aver fatto pace. Il tifoso anonimo della curva racconta però un’altra versione: “Questa cosa non finisce così. E alla fine qualche testa salta”.

    Giletti manda in onda un’intervista effettuata a Franco Caravita, ex capo ultras Inter: “La storia la conosce solo chi l’ha vissuta, l’hanno raccontata sempre in maniera distorta. Boiocchi era un grande interista, per me è stato anche un amico. Abbiamo avuto diverbi, c’è anche stata una scazzottata. Abbiamo condiviso un paio d’anni nei ’70, poi lui si concentrò esclusivamente sulla malavita, con le rapine. Dopo 27 anni di galera si ha bisogno di rientrare in società, per rifarsi una vita. Chi secondo me lo ha ucciso? Non lo so, ancora oggi mi chiedo quale sia stato il movente: soldi non ne aveva, era intercettato. Magari qualcosa di vecchio, non so. Curva? In quel momento aveva la curva in mano, qualcuno ha detto che lui ha deposto ma io nel 2018 ero fuori già da 6 anni. Quando muore lui, iniziano queste dinamiche, ed entra Bellocco, ma Bellocco non è la ‘Ndrangheta. Boiocchi ha ricevuto 5 colpi al petto, ma non era neanche così sorpreso di vedere queste persone sotto casa. Era un amico (si commuove, ndr)”.

    Dopo l’intervista, Lucarelli esclama: “Non avrà un gran pedigree criminale, ma romanticizzare la figura di Boiocchi è eccessivo, non è uno stinco di santo. Definirlo poi un grande tifoso dell’Inter mi fa rabbrividire: non si può definire uno che controllava tutto ciò che girava intorno alle partite e allo stadio un grande tifoso dell’Inter. Inquinare il calcio con la criminalità non ha nulla a che fare col tifo. Tanto più che tendenzialmente molti capi neanche potevano andare, per Daspo o per altri motivi. Che grande interista sei? Ci dispiace per le lacrime, ma resto perplessa”. Ruffo dice la sua: “Parte dei soldi arrivavano dai biglietti che le società gli davano gratis perché avevano timore dei tifosi per vari motivi, così loro li rivendevano a prezzi maggiorati. Tu sulla passione dei tifosi veri ci stai lucrando, dove sta l’amore per la maglia?”. E Lucarelli rincara la dose: “A molti la passione dello stadio è passata. Conosco personalmente persone che non vanno più allo stadio per non vivere in quel clima di paura”. LEGGI TUTTO