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    Youth League, Milan-Atletico: Abate ritrova Torres, un tuffo nel passato

    “A volte ritornano” e in questo caso si rincontrano. Abate e Torres, allenatori di Milan U19 e Atletico Madrid U19, sono pronti a sfidarsi ai quarti di Youth League. I due saranno per sempre legati nel loro passato al Milan. Come? L’unico gol dello spagnolo è arrivato proprio da un cross del terzino italiano. Era settembre del 2015 e i tifosi rossoneri erano di fronte ad una delle più grandi illusioni, quella della fine della “maledizione del nove”. Sulla panchina ci stava proprio Inzaghi e quella contro l’Empoli sembrava la partita della svolta. L’inizio del classico tormentone italo-spagnolo alla “Vamos a Bailar”. La storia dei due attaccanti però prese note differenti e nessuna vida nueva.  LEGGI TUTTO

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    Youth League, Milan nella storia: prima volta ai quarti di finale!

    Il Milan Primavera accede ai quarti di finale di Youth League per la prima volta nella sua storia. I rossoneri si sono imposti per 1-0 sul Rukh Lviv, che aveva eliminato l’Inter, grazie al gol nel finale di Kevin Zeroli. I ragazzi di mister Ignazio Abate dunque vanno avanti nella competizione europea, nelle prossime ore si scoprirà il prossimo avversario. Il Milan affronterà la vincente di Atletico Madrid-Genk, gara in programma domani al Wanda Metropolitano. LEGGI TUTTO

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    Milan e Inter, bye bye San Siro! Antonello: “Loro alla Maura, noi fuori Milano”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, ha commentato gli ultimi aggiornamenti sulla questione stadio dopo il vertice svolto stamane a palazzo Marino . Antonello è stato molto chiaro anche dopo le notizie che vedono il Milan interessato formale a realizzare l’impianto presso l’area dell’ex ippodromo La Maura: “L’opzione principale rimane lo stadio di San Siro con il Milan, però oggi ufficialmente il Milan ha comunicato che c’è un interesse formale sull’area de La Maura. Questo richiederà alcune settimane di analisi da parte del Milan per poi rivedersi tra qualche giorno e capire se effettivamente quell’area sarà oggetto di sviluppo, oppure se procederemo con il progetto originale, quindi insieme a San Siro – aggiunge – qualora dovesse esserci la scelta del club rossonero di optare un’altra area, anche l’Inter ha un piano alternativo, di conseguenza aspettiamo l’esito di questa valutazione da parte del Milan e poi capiremo i prossimi passi”. LEGGI TUTTO

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    Sì, Ibrahimovic logora chi non ce l’ha

    Zlatan Ibrahimovic sarebbe piaciuto parecchio a Giulio Andreotti. Ovviamente non per afflato tifoso (il “Divo Giulio” era un sostenitore accanito della Roma al punto che è noto come il trasferimento di Falcao dai giallorossi all’Inter sia saltato in conseguenza di un suo veto diretto che bloccò l’operazione), bensì perché rappresenta la traslazione calcistica di un suo immortale aforisma sul potere: “Zlatan logora chi non ce l’ha”. A cominciare, pensa un po’, dallo stesso Milan che senza l’apporto tecnico e (soprattutto) motivazionale dello svedese si è pericolosamente avvitato in una evidente crisi di identità. Che, a scanso di semplificazioni equivoche, non era soltanto determinata dall’assenza di Ibrahimovic nelle dinamiche di gruppo ma da una serie di concause tra le quali, però, si deve per forza annoverare la costante della sua assenza. Non è un caso che nel corso di questi anni tutti i giocatori rossoneri abbiano più volte ribadito l’importanza della leadership incarnata dallo svedese, a cominciare da Giroud: «Sa sempre trovare le parole giuste per motivarci». E se lo afferma un campione del mondo, figuratevi l’effetto che può innescare su un giovane, magari straniero o comunque ai primi contatti con la Serie A. Uno per esempio, come Lorenzo Colombo, ora al Lecce ma nell’orbita rossonera. L’attaccante, a Tuttosport, ha spiegato così l’importanza di Ibra: «Viverlo quotidianamente mi ha permesso di conoscerlo molto bene. Un uomo simpaticissimo, ma che al tempo stesso riesce a tenere alto il livello di attenzione e qualità nello spogliatoio. Da lui ho imparato la cura nei dettagli: allenamento, alimentazione e mentalità. Mi ha fatto capire che ogni giorno è importante per noi calciatori, perché ogni giorno è decisivo per la nostra crescita in campo e fuori».Guarda la galleryMilan, Ibrahimovic ritorna in campo: ovazione a San Siro LEGGI TUTTO

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    Milan-Atalanta, Ibrahimovic: “Alla squadra mancava la mia pressione”

    MILANO – Zlatan Ibrahimovic ha fatto il suo debutto stagionale con la maglia del Milan nel successo contro l’Atalanta. Lo svedese, diventato il giocatore più anziano di sempre a giocare una partita con i colori rossoneri (41 anni), è entrato al 74′ al posto di Giroud accolto dal boato di San Siro e queste sono state le sue parole a Sky Sport nel post-partita: “Sono fuori da un anno e 2 mesi, è iniziato tutto a Natale 2021 dove non mi sentivo bene e ho cercato di aiutare la squadra come potevo. Oggi invece posso dire che sto bene per fare quello che posso fare. Obiettivo è sempre aiutare la squadra in tutti i modo ed esserci quando mister mi chiama. Con 41 anni sulle spalle fare fare la differenza non è come quando ne hai 21. Mi sento di poter aiutare più di quello che ho fatto oggi. Penso che se facessi più allenamenti come starei. Non toccavo pallone da un anno e due mesi, poi ho toccato il pallone per tre giorni e sembra non sia mai passato un anno. Mi sento come Jokic in Nba, lui gioca come me adesso” LEGGI TUTTO

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    Milan-Atalanta, la soddisfazione di Pioli: “La squadra è guarita”

    MILANO – Terzo successo consecutivo in campionato per il Milan che aggancia l’Inter al 2° posto (47 punti pari) e conferma il ritrovato stato di forma. I campioni d’Italia hanno battuto in casa l’Atalanta 2-0 con la grande soddisfazione di Stefano Pioli, queste le sue parole ai microfoni di Dazn nel post-partita: “Avevamo vinto 1-0, ma non si può sempre sperare di non subire gol. Oggi grande prestazione, abbiamo giocato con l’energia che riconosco nei miei giocatori. L’importante era dare continuità, non ci eravamo mai riusciti a vincere quattro vittorie consecutive. Abbiamo lavorato tanto, giocato con intensità e personalità. Stasera solo segnali positivi, ma il campionato è lungo e bisogna fare tanti punti per i primi quattro posti”. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Milan-Atalanta 2-0: Pioli batte Gasperini e aggancia l'Inter

    Con un gol per tempo il Milan supera per 2-0 l’Atalanta a San Siro nel posticipo della 24ª giornata di Serie A e aggancia l’Inter al secondo posto in classifica con 47 punti, a -18 dal Napoli ma a +5 sulla Lazio quinta impegnata domani contro la Sampdoria. Secondo ko di fila, invece, per l’Atalanta che scivola ora a -6 dalla zona Champions League. Un Milan che sembra aver ritrovato la solidità perduta chiudendo la quarta partita consecutiva senza subire gol, tra campionato e Champions. Gara decisa nel primo tempo dall’autogol di Musso su splendido tiro da fuori di Theo Hernandez e dalla seconda rete consecutiva di Messias. Pioli può sorridere con il ritorno in campo di Maignan tra i pali e di Ibrahimovic che ha fatto il suo esordio stagionale dopo un lungo infortunio. Il 41enne bomber svedese mancava addirittura da 280 giorni, con l’ultima partita giocata il 22 maggio 2022 a Reggio Emilia contro il Sassuolo nella gara che ha regalato al Milan lo Scudetto. Uniche note stonate le ammonizioni di Leao e Krunic, entrambi diffidati salteranno la prossima gara con la Fiorentina. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini: “Grande motivazione giocare con il Milan”

    BERGAMO – Alla vigilia della sfida di San Siro contro il Milan (in programma domani alle 20.45), l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa: “Arriviamo a questa gara dopo la sconfitta col Lecce che ci ha dato fastidio, è stato un brutto stop. Dobbiamo giocare contro il Milan, una squadra che si è ripresa nelle ultime settimane, abbiamo tutte le motivazioni per fare una buona prestazione. Giocare contro i campioni d’Italia in carica è una grande motivazione, non solo per la classifica. È una partita contro una squadra forte, cercheremo di fare una prestazione come ci è già capitato di fare. I nostri blackout? Se prendi gol dopo 4 minuti ce ne sono 86 per recuperare, non ci siamo riusciti, ma se vai a vedere i numeri sono tutti a nostro favore”. LEGGI TUTTO