consigliato per te

  • in

    Diretta Milan-Feyenoord ore 18.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Quella di stasera a San Siro contro il Feyenoord «sarà una finale», con i rossoneri che partiranno dalla sconfitta per 1-0 patita la scorsa settimana a Rotterdam (dunque servirà un successo con due gol di scarto). Mille pensieri in testa per Sergio Conceiçao che cercherà di lasciare il dolore a casa e tramutarlo in carica positiva da trasmettere alla sua squadra che stasera si gioca una fetta importante della stagione. La gara col Feyenoord  è un vero bivio. Il Milan in campionato sta rimontando e inizia a vedere la zona Champions, ma non battere stasera gli olandesi sarebbe un duro colpo, sia per il prestigio del club sia economico con 11 milioni in fumo. L’allenatore, al di là di metodi duri che hanno creato delle incomprensioni nelle scorse settimane portando all’addio di alcuni calciatori, non rischia il posto in caso di eliminazione, però è evidente che un ko – clamoroso, considerando le forze in campo – complicherebbe la sua strada verso la conferma a giugno. Ma questi sono pensieri lontani dalla testa di Conceiçao e dello stesso Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa: “Mi aspetto un Milan più concreto e aggressivo rispetto a quello di Rotterdam, con una mentalità e un approccio da finale e le finali si vincono”.

    Diretta Milan-Feyenoord: quote e consigli sulle puntate

    Segui la diretta di Milan-Feyenoord su Tuttosport.com

    Dove vedere Milan-Feyenoord streaming e diretta tv 

    Milan-Feyenoord, gara valida per la gara del ritorno dei playoff di Champions League e in programma alle ore 18:45 allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro a Milano sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno (201), Sky Sport (253), Now e sull’app Sky Go. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito

    Le probabili formazioni di Milan-Feyenoord

    MILAN (4-4-2): Maignan; Walker, Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders, Leao; Joao Felix, Gimenez. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Thiaw, Bartesaghi, Terracciano, Pulisic, Chukwueze, Abraham, Camarda. Indisponibili: Loftus-Cheek. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fofana, Chukwueze, Theo Hernandez.

    FEYENOORD (4-3-3): Wellwnreuther; Read, Beelen, Hancko, Smal; Moder, Milambo, Osman; Hadj Moussa, Carranza, Paixao. Allenatore: Bosschaart.

    A disposizione: Ramsay, Hudson, Pask, Marshall, Doforo, Karolak, Clark, Canavan, Brobbel, Jones, McManus. Indisponibili: Andreev, Ka, Bueno, Mitchell, Giertshove, Stengs, Zand, Van Den Elshout, Ivanusec, Redmond, Sliti. Squalificati: nessuno. Diffidati: Osman, Trauner.

    Arbitro: Marciniak (Polonia). Assistenti: Listkiewicz e Kupsik. IV uomo: Myc. Var: Kwiatkowski. Avar: Dingert  (Germania). LEGGI TUTTO

  • in

    Tomori e il rifiuto alla Juve: “Non avevo voglia”. E Ibra carica il Milan

    Aspettative dai nuovi arrivati

    “Ci aspettiamo tanto dai nuovi acquisti. Sono già presenti, Walker ad esempio è un giocatore presente. Non è uno che deve crescere, lui deve portare risultati. Così come Joao, che può crescere. Gimenez può crescere e diventare ancora più forte, come Bondo e Sottil. Il club si aspetta tanto dai nuovi acquisti. Ho già detto a tutti di prendere il loro spazio, questo serve alla squadra: qualcosa di nuovo che sposta un po’ l’equilibrio ed è quello che stanno facendo. Come diceva Galliani, i giocatori devono solo pensare al calcio, al resto ci pensiamo noi. Gimenez è un killer, sta la davanti la porta. Ma deve anche correre, col mister se non corri non giochi. Nell’ultima partita è stato al posto giusto al momento giusto. Poi i palloni possono arrivare da tutte le parti, anche da Mike. Deve stare lì, concentrato e metterla dentro”.

    Galliani e il quarto posto

    “Se andiamo in estate le conferenze con i nuovi acquisti c’ero. Parlavamo con Fonseca tutti i giorni, non solo con me ma con tutto il management. Oggi è una situazione rara, così come dopo la partita col Verona. Non è che è cambiato qualcosa. Stiamo lavorando, tutti abbiamo le nostre responsabilità. Stiamo facendo di tutto per aiutare il Milan a fare il Milan”.

    “Ogni settimana i risultati cambiano. Noi siamo concentrati su di noi. Pensiamo una partita alla volte, come se tutte fossero una finale. Secondo me chi sta davanti a noi sta facendo di tutto per esserci, sarà una battaglia fra tutti, fino all’ultimo. Tutti sono pericolosi, dobbiamo battere tutti”.

    Su Alex Jimenez

    “In estate dicevo che era il vice Theo. Poi con pazienza è arrivato e ora è presente. C’è questa clausola per il Real, abbiamo un buon rapporto con loro. non ci sono discussioni oggi. È un giocatore importante per noi oggi. Lui in estate era al Milan Futuro, e se parliamo di Milan Futuro oggi abbiamo Camarda, Jimenez, Bartesaghi, Torriani, Zeroli che è andato a Monza, Cuenca che è andato al Genoa, Stalmach che è andato in Germania. Liberali ha fatto il debutto. Questa era la nostra strategia per il Milan Futuro. In Jimenez ci crediamo, vogliamo dare spazio ai nostri talenti. Mi dispiace che non sia in lista Champions, c’erano solo tre cambi, ma dall’anno prossimo sarà in Lista B”. Sulla proprietà: “Con Gerry si parla tutti i giorni, è molto coinvolto e carico. Vuole il successo col Milan. Dà forza a tutti quelli che lavorano qua, dà fiducia. Stiamo lavorando, stiamo facendo il più possibile per portare questi risultati. È molto coinvolto, molto sul pezzo. Ti dà spazio di essere te stesso e fare il tuo lavoro, ma in cambio vuole risultati”.

    Per sbloccare Theo Hernandez

    “Questi momenti sono speciali per i calciatori, è tutto su una partita, come una finale. Se hai l’opportunità di giocare queste partite te la godi in maniera diversa. Ognuno ha il suo approccio per tirare fuori il meglio. Poi dipende dal carattere. Io ero concentrato, non mi serviva la scaramanzia. Avevo fiducia. Quando decidevo di fare bene entravo e facevo bene. Theo non è più ragazzino, ora è cresciuto ed è diventato tra i migliori al mondo. Quando sono arrivato io era un ragazzino, ora no. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve trovare il “trigger point” per arrivare a livello alto. È difficile, devi trovare sempre questi “bottoni” per caricarti. È il giocatore che entra in campo e deve trovare il modo per fare meglio. Il mio era di essere arrabbiato. Per questo ero arrabbiato, non era personale. Era per fare bene”.

    Sul ruolo di Leao

    “È bello, tutti parlano di Leao, tutti chiedono di dirgli come giocare. Per noi è tra i più forti al mondo: come glielo spieghi come deve giocare? Lo sai lui, per questo è tra i più forti al mondo. Poi puoi indirizzarlo tatticamente, ma come deve giocare non glielo spieghi. È lui che ti spiega come deve giocare. È un motivo se lui è al Milan ed è uno dei più forti al mondo. Mi hanno chiesto una cosa su Leao nell’ultima partita, ma tranquilli, sa lui cosa fare con la palla o meno”.

    Sul mercato degli italiani

    “Noi abbiamo cercato italiani, solo che non siamo riusciti a chiudere. Sottil l’abbiamo preso. Vogliamo giocatori italiani, ma ogni situazione è diversa. Noi cerchiamo di portare i migliori giocatori al Milan. Quando sei al Milan nessuno ha il posto garantito, c’è sempre uno di fianco a te che può prendere il tuo posto. E se non c’è allora lo si porta da fuori, italiano o straniero. Noi cerchiamo profili che possono stare al Milan. Ci sono tanti grandi giocatori, ma quando giochi davanti ad 80mila persone è diverso. Ho visto tanti giocatori che non sono riusciti a giocare al Milan, poi sono andati in altre piazze e hanno fatto bene. Quando sei al Milan devi portare i risultati. Per questo i giocatori del Milan diventano leggende: perché portano risultati e trofei. Abbiamo occhi su tanti italiani, ma come dici te il mercato italiano è diverso. Ma non abbiamo paura, se è giusto lo facciamo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Milan-Verona ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Il Milan torna in campo a San Siro nell’incontro con il Verona valido per la 25ª giornata di campionato. I rossoneri sono chiamati a dare continuità al successo conquistato sul campo dell’Empoli (2-0), a cui è seguita l’amara sconfitta contro il Feyenoord nell’andata dei playoff di Champions League. Una sconfitta che ha riproposto le ben note lacune caratteriali che hanno compromesso la stagione fin dall’inizio. Lo stesso Conceicao si è detto deluso dall’atteggiamento di Leao e compagni, che martedì 18 ospiteranno gli olandesi nella gara che deciderà la qualificazione agli ottavi di finale. Dall’altra parte del campo c’è ora la formazione di Zanetti, che si presenta all’appuntamento con 23 punti e un bilancio di 1 pareggio, 1 vittoria e 3 ko: l’ultimo contro l’Atalanta al Bentegodi. Il terzultimo posto dista inoltre sole 3 lunghezze. La prossima giornata, gli Scaligeri affronteranno in casa la Fiorentina. 

    Diretta Milan-Verona: streaming e diretta tv

    L’incontro tra le formazioni di Conceicao e Zanetti è in programma sabato 15 febbraio alle ore 20.45 a San Siro. Sarà possibile assistere all’evento in diretta tv sui canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202) e Sky Sport (251), e in streaming sulle piattaforme Now e Dazn.

    Segui la diretta di Milan-Verona su Tuttosport.com

    Le probabili formazioni di Milan-Verona

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Theo Hernandez, Pavlovic, Thiaw, Walker; Fofana, Musah; Leao, Reijnders, Jimenez; Gimenez. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Gabbia, Terracciano, Bondo, Pulisic, Joao Felix, Abraham, Chukwueze, Camarda, Sottil.

    VERONA (3-2-4-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Daniliuc; Niasse, Duda; Tchatchoua, Suslov, Sarr, Bradaric. Mosquera. Allenatore: Zanetti.

    A disposizione: Berardi, Perilli, Faraoni, Valentini, Bernede, Lazovic, Livramento, Kastanos, Lambourde, Okou, Oyekoge, Cisse. 

    Arbitro: Fourneau (Roma). Assistenti: Bindoni-Tegoni. IV Uomo: Massimi. Var: Meraviglia. Ass. Var: Aureliano. LEGGI TUTTO

  • in

    Gimenez carica il Milan: “Come un abito su misura”. Ibra: “Squadra rafforzata”

    Ibrahimovic: “Squadra rafforzata. Gimenez lo abbiamo seguito tanto”

    Le parole del senior advisor di Red Bird sull’arrivo di Gimenez: “Lo abbiamo seguito tanto, anche in estate abbiamo provato ma non c’era la possibilità. Oggi è qui, questa è la cosa più importante. Ha grande qualità, ora si presenta lui perchè poi dicono che io metto troppa pressione (sorride, ndr)”.

    Sul mercato invernale

    “Ieri è stata una giornata intensa ma sempre sotto controllo. Devo ringraziare tutti perchè abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Non siamo contenti della nostra classifica, abbiamo fatto cinque acquisti e cinque cessioni. Questa è la squadra che deve cambiare la situazione – aggiunge – Abbiamo rinforzato la squadra. Se abbiamo diminuito il gap lo vedremo. Abbiamo fatto tutto dialogando con il mister. Secondo me abbiamo migliorato molto la squadra. È stato intenso e interessante. Ci sono stati tanti movimenti, devi fare tutto prima della chiusura. Quello che abbiamo fatto è quello che più o meno ci eravamo prefissati. Stiamo facendo un grande lavoro come team. Poi alla fine saranno i risultati a parlare”.

    Rivoluzione, quando è nata?

    “Quando abbiamo iniziato il campionato credevamo in quello che avevamo fatto. Non siamo soddisfatti della situazione e quindi abbiamo deciso di cambiare con diversi innesti. Non siamo contenti, abbiamo un trofeo ma non siamo soddisfatti, vogliamo di più, abbiamo fame – aggiunge – Ogni caso è diverso. In un affare ci sono tre soggetti che devono trovare un accordo. Alcune trattative sono state più lunghe, altre più veloci. Tutti sono arrivati dopo aver parlato con l’allenatore. Sottil lo abbiamo chiuso un minuto e mezzo prima della fine, per questo ci tengo a ringraziare gli avvocati e la segreteria che stanno facendo un grande lavoro. Sono giovani, hanno tanta fame e lavorano”.

    Sull’addio di Bennacer

    “Lui ha chiesto la cessione. E’ stato importante per il Milan, ha avuto degli infortuni, è rientrato a fine dicembre. Lui voleva una nuova avventura. Se viene e vuole cercare altro non deve rimanere qui. Abbiamo cercato la migliore soluzione per lui e per noi”. 

    Messaggio ai tifosi

    “L’ultimo scudetto che abbiamo vinto è merito anche dei tifosi. Noi siamo più forti con i tifosi al nostro fianco, sono molto importanti.Stiamo lavorando e facendo di tutto per portare risultati. Questa squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto anche se per molti non eravamo nemmeno da top 4, ma abbiamo vinto con la spinta dei tifosi. La squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto con loro. Io sono concentrato su quello che devo fare. Da calciatore amavo essere odiato”. 

    Aspettative su Gimenez

    “Ha grande qualità, ha fame di fare gol. Mi ricorda Camarda, hanno la stessa fame di fare gol. Se non ce l’hai, non ce l’hai. Lui per me è bravo in area, può aiutare tanto la squadra. Che Milan trova Gimenez? Un Milan forte, giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Walker e tanti giocatori che gli possono fare assist. Non ti preoccupare… Anche Maignan sa fare gli assist. Lui è qui per portare risultati. Speriamo possa lasciare qui un bel ricordo. E’ in ottime mani per arrivare al successo. Facciamo un passo alla volta, noi lo aiuteremo. Poi dipende sempre dal giocatore, lui deve pensare solo a giocare, al resta ci pensiamo noi”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Pagelle Milan-Inter: De Vrij gol da centravanti, Jimenez regala il pari. Lautaro e Theo…

    Milan, le pagelle dei rossoneri

    Maignan 6.5

    Nel primo tempo fa lo spettatore, nel secondo deve metterci tutta la sua classe per murare le conclusioni di Lautaro e Dumfries. Il tutto con un bacino al palo alla sua sinistra…

    Walker 6.5

    Per uno che con il Manchester City ha sollevato al cielo diciassette trofei, fare l’esordio nel derby con la maglia del Milan fa parte della normale amministrazione. Difatti, dopo un primo tempo utile per prendere le misure, lievita proprio quando l’Inter inizia a caricare a testa bassa.

    Tomori 7Fosse per i dirigenti sarebbe già stato spedito al miglior offerente: lui – con invidiabile spirito resiliente – ha detto no a tutti e ha quindi giocato un derby da professore. Alla faccia di chi lo vede come una plusvalenza.

    Pavlovic 6.5È l’abbaglio più grande preso da Fonseca che, dopo qualche prestazione negativa, l’aveva rottamato, relegandolo in panchina. Gioca un derby monumentale, perdendo solo Bisseck quando l’avversario centra il palo.

    Theo Hernandez 6.5Al solito è come dottor Jekyll e Mr. Hyde: dà il testimone a Leao sull’azione del vantaggio ma poi, con un passaggio svagato a Reijnders, innesca Thuram e Lautaro nell’occasione-gol prodotta dall’Inter a inizio ripresa. Nel finale, sul palo di Dumfries, c’è sempre lui. Però, va detto che da tempo non curava con tanta abnegazione la fase difensiva.

    Musah 6

    Parte esterno a centrocampo e nella ripresa, con l’ingresso di Jimenez, scala al centro svolgendo sempre con attenzione il compitino. Terracciano (33′ st) ng.

    Bennacer 5.5

    Deve svolgere le mansioni di Fofana ma, evidentemente, non riesce a fare “filtro” come vorrebbe Conceiçao che difatti lo toglie a fine primo tempo. Mezzo punto in più perché mette il piede sull’1-0. Jimenez (1′ st) 5 Regala il pari all’Inter sparacchiando un pallone che doveva controllare: errore da matita blu.

    Reijnders 7

    Il gol, paradossalmente, è la cosa più banale della sua partita. Tutto intorno c’è infatti molto altro, compresa la stella filante che scaglia sotto l’incrocio (38′ pt) costringendo Sommer a un miracolo. In questo momento è tra i migliori centrocampisti in Europa: in estate risentiremo parlare di lui.

    Leao 6

    Solo la sua presenza regala brividi alla difesa nerazzurra. Attore protagonista sul gol ma poi non riesce più ad accendersi. Gabbia (41′ st) 5.5 De Vrij lo brucia sull’1-1.

    Pulisic 5.5

    Parte benino, poi si spegne. Chukwueze (41′ st) 5 Dimentica di seguire Zalewski sull’azione del pareggio.

    Abraham 6

    Il bello del derby è che, finché non ha rubato palla a Calhanoglu dando il via all’azione del gol, era stato per distacco il peggiore in campo. Camarda (33′ st) 6 Mette i brividi a San Siro sfiorando il 2-0 con un bellissimo one man show.

    All. Conceiçao 6.5

    Parte con il 4-4-2 e chiude col 5-4-1 mettendo il pullman davanti alla porta: non serve a vincere il derby, però rispetto a Zagabria è un altro Milan. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Milan-Parma ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Oggi all’ora di pranzo il Milan ospiterà il Parma con il tassativo obbligo di vincere per rimanere in corsa per un posto Champions. I rossoneri a San Siro – attesi 72mila spettatori – hanno ottenuto 17 punti in 10 partite, sprecando diverse occasioni per avere oggi una posizione migliore in classifica, vedi i pareggi con Cagliari (alla prima di Conceiçao, ma anche con Torino e Genoa con Fonseca in panchina). Per superare l’ostacolo Parma – avversario che alla seconda di campionato al Tardini imponendosi per 2-1 fece subito intuire ai tifosi del Diavolo che la stagione sarebbe stata in salita -, Conceiçao si aspetta un contributo migliore dai suoi “9”. In Serie A Morata ha realizzato solo 5 gol, l’ultimo proprio nel pareggio contro il Cagliari dell’11 gennaio; mentre Abraham è fermo a 2 (non segna dal 9 novembre) e di lui si ricordano soprattutto gli errori sottoporta. A zero Jovic (in 88 minuti) e pure il giovane Camarda (7 apparizioni totali). Non giocherà oggi, ma sarà in tribuna, Kyle Walker, il primo acquisto di questo gennaio. L’inglese non potrà scendere in campo finché non avrà ottenuto il permesso di lavoro, tant’è che tornerà in Inghilterra martedì, quando la squadra rossonera volerà a Zagabria

    Milan-Parma: quote e consigli sulle puntate

    Segui la diretta di Milan-Parma su Tuttosport.com

    Dove vedere Milan-Parma streaming e diretta tv

    Milan-Parma, gara valida per il recupero della 22ª giornata di campionato e in programma alle ore 12:30 allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro Milano e sarà visibile in diretta su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito

    Le probabili formazioni di Milan-Parma

    MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Pavlovic, Gabbia, Theo Hernandez; Bennacer, Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Leao. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Tomori, Chukwueze, Jimenez, Terracciano, Musah, Zeroli, Omoregbe, Abraham, Camarda, Okafor, Jovic. Indisponibili: Emerson Royal, Thiaw, Florenzi, Loftus-Cheek. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fofana.

    PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Vogliacco, Valenti, Valeri; Keita, Sohm; Man, Hernani, Mihaila; Djuric. Allenatore: Pecchia.

    A disposizione: Moretta, Corvi, Lovik, Leoni, Trabucchi, Ondrejka, Estevez, Camara, Hainaut, Plicco, Cancellieri, Almqvist. Indisponibili: Balogh, Benedyczak, Bernabé, Bonny, Charpentier, Circati, Kowalski, Marcone, Osorio. Squalificati: nessuno. Diffidati: Delprato, Keita.

    Arbitro: Abisso (Palermo). Assistenti: Preti e Di Iorio. IV uomo: Perri. Var: Camplone. Avar: Marini. LEGGI TUTTO