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    Pantani, l'emozionante ricordo del Milan a 19 anni dalla morte

    Esattamente 19 anni fa, il 14 febbraio 2004, Marco Pantani veniva trovato morto nella stanza D5 del residence Le Rose di Rimini. Il Pirata, tra gli sportivi italiani più amati di sempre, se n’è andato troppo presto, ad appena 34 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di ciclismo e non solo. Quando staccava sui pedali e iniziava le sue incredibili salite non ce n’era per nessuno.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Milan-Tottenham ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Stefano Pioli non ha dubbi sull’importanza della sfida di questa sera tra il suo Milan e il Tottenham: “Saranno le due partite più importanti della mia carriera, non avendo mai giocato un ottavo di finale di Champions League. Ci siamo preparati al meglio”. Gli Spurs sono avversario tosto, importante e con maggior esperienza a livello internazionale rispetto a questo Milan, ma il tecnico rossonero vuole una squadra in grado di dare continuità alla vittoria di venerdì sera in campionato contro il Torino. Non è d’accordo Antonio Conte, felice di tornare a San Siro: “È una grande emozione. Ho percorso due anni intensi qui, in cui siamo riusciti a fare qualcosa di importante”.
    Milan-Tottenham: streaming e diretta tv
    La partita tra Milan e Tottenham si gioca stasera allo stadio Meazza di Milano con fischio d’inizio fissato alle 21. Il match sarà trasmesso in tv da Canale 5 e Sky (Sky Sport Uno e Sky Sport 252), in streaming su Mediaset Infinity, SkyGo e Now.
    Milan-Tottenham: probabili formazioni
    MILAN (3-4-1-2): Tatarusanu; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemaekers, Tonali, Krunic, Theo Hernández; Brahim Diaz; Giroud, Leao. Allenatore: Pioli. A disposizione: Mirante, Nava, Ballo-Touré, Florenzi, Kjaer, Gabbia, Pobega, Calabria, Rebic, Origi, Messias, De Ketelaere. Indisponibili: Bennacer, Maignan. Squalificati: nessuno. Diffidati: Ballo-Touré, Krunic, Tomori.
    TOTTENHAM (3-4-2-1): Forster; Romero, Dier, Lenglet; Porro, Skipp, Sarr, Perisic; Kulusevski, Son; Kane. Allenatore: Conte. A disposizione: Austin, Whiteman, Sanchez, Emerson Royal, Tanganga, Davies, Danjuma, Devine, Craig, Mundle, Richarlison, Lucas Moura. Indisponibili: Bentancur, Bissouma, Lloris, Sessegnon. Squalificati: Hojbjerg. Diffidati: Lenglet, Dier.
    ARBITRO: Schärer (Svizzera). Assistenti: De Almeida, Zogaj (Svizzera). IV: Fähndrich (Svizzera). Var: Fritz (Germania). Avar: San (Svizzera). LEGGI TUTTO

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    Milan-Tottenham, per Giroud è come un derby

    MILANO – Olivier Giroud è pronto a vivere il suo personalissimo “doppio derby”. L’uomo che ha risollevato, o meglio, salvato l’abbacchiato Milan contro il Torino, ha giocato per nove stagioni a Londra, ma per lui il Tottenham è sempre stato sinonimo di rivale cittadino. Perché il francese ha conosciuto la Premier con l’Arsenal e poi l’ha vissuta con il Chelsea. Dieci anni a Londra e il Tottenham – insieme al Manchester United – rivale contro cui ha giocato di più da avversario: ben 18 partite (7 vittorie, altrettante sconfitte e 4 pareggi). Quattro i gol segnati agli Spurs, mai affrontati però in campo europeo. E domani a San Siro il francese, che in questa edizione della Champions ha già segnato 4 gol, sarà ancora una volta il faro offensivo del Milan. Giroud non è al top della forma, la barra della benzina tende alla riserva dopo mesi in cui ha dovuto tirare la carretta. Però lui c’è sempre stato, ha risposto presente con ben 11 gol stagionali – la scorsa annata furono 14 in tutto – e ha fatto il suo anche ai Mondiali. Non è ancora arrivato il momento del riposo e domani Giroud avrà anche un ulteriore motivo per dire la sua contro il Tottenham. In panchina per gli inglesi ci sarà un allenatore che ha ridato vitalità alla sua storia. Fu Antonio Conte infatti a volerlo nel Chelsea nel gennaio 2018: a dire il vero il tecnico salentino provò a prendere Edin Dzeko, ma la Roma disse no, e così virò su Giroud che grazie agli allenamenti di Conte arrivò in formissima al Mondiale russo nel 2018, conquistato da centravanti titolare, seppur a secco di gol. Giroud poi divenne determinante nel Chelsea per Sarri (fu capocannoniere nell’Europa League vinta dal Chelsea nel ’18-19) e Tuchel (6 gol nella vittoriosa Champions ’20-21). LEGGI TUTTO

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    Milan di misura col Pomigliano, l'Inter è a un punto. Parma e Sassuolo ok

    Guarda la gallery Juve Women, 3-0 alla Fiorentina: Girelli da record Serie A femminile, Milan a un punto dall’Inter Vittoria importantissima del Milan, che approfitta della caduta di ieri dell’Inter e si porta a un solo punto dalle cugine. Rossonere vittoriose contro il Pomigliano grazie alla rete di Piemonte a 20′ dalla fine: momento d’oro […] LEGGI TUTTO

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    Torino, che peccato: svetta a San Siro ma il Milan ha Giroud

    TORINO – A San Siro, il giovane Toro gioca, spreca e perde. Perde perché il Milan ha Giroud, attaccante che fa la differenza, mentre gli uomini di Juric non hanno un bomber vero ma un attaccante camuffato da punta. Sanabria, infatti, si è divorato un gol nel primo tempo tutto solo davanti al portiere: questa la differenza che ha permesso ai rossoneri di dare una piccola pedata alla crisi e ricaricare il morale in vista del match di mercoledì a San Siro contro il Tottenham di Antonio Conte, dove sarà battaglia. LEGGI TUTTO

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    Milan-Torino, Dossena: “Granata più squadra”

     
    Beppe Dossena: una testimonianza di quella partita? 
     

    «Ricordo poche immagini, al di là del gol di Walter. Però le emozioni affiorano: fu una grandissima soddisfazione, vincere a Milano. A maggior ragione per me che ero nato e cresciuto a due passi da San Siro». 
     

    Quella vittoria vi diede lo slancio per vivere un campionato da protagonisti, chiuso al secondo posto alle spalle del Verona. 
     

    «Senza dubbio. E in proporzione lo stesso può succedere al Toro». 
     

    Ci spieghi? 
     

    «Innanzitutto l’occasione è ghiotta: il Milan ha valori tecnici superiori, ma i granata in questa fase sono più squadra, sono più compatti dei rossoneri. Il Milan è entrato in un loop pericoloso, mentre il Toro è più libero di testa. Vincere a Milano dopo i tre punti in casa e il successo in Coppa Italia avrebbe conseguenze pratiche legate alla classifica, e darebbe una carica potenzialmente decisiva, nell’ottica di puntare al settimo posto». 
     

    I rossoneri come possono uscire da questa complessa situazione? 
     

    «La fortuna del Milan si chiama Paolo Maldini. È il leader attorno al quale stringersi per ripartire. In questa fase è palese la difficoltà della squadra a ricevere ogni input, che sia tattico o motivazionale. Maldini ne ha vissute parecchie, ha esperienza nel gestire i rapporti, è la base sulla quale riedificare il Milan. Pioli sta incontrando evidenti difficoltà, ma ciò non toglie che gli vada riconosciuto il lavoro straordinario compiuto nella passata stagione. Lo scudetto è stato un capolavoro sportivo, e i meriti di Pioli nella sua conquista sono stati ampi. Di sicuro non aveva la squadra più forte, ma con la giusta alchimia e un prezioso lavoro tattico è arrivato davanti a tutti».Guarda la galleryTorino, porte aperte al Filadelfia: l’entusiasmo dei tifosi LEGGI TUTTO

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    Il Milan è da svegliare: (ri)scocca l’ora di Leao

    TORINO – Per tornare a volare, Stefano Pioli prova a affidarsi nuovamente a Rafael Leao. Dopo le due panchine consecutive con Sassuolo e Inter, l’attaccante portoghese ritroverà la maglia da titolare nella partita di questa sera contro il Torino, in un match estremamente delicato per la classifica e il momento del Milan. Lo farà andando a supportare, insieme a Brahim Diaz, Olivier Giroud nel tridente offensivo chiamato a ridare gol e fiducia a una squadra che non solo ha perso solidità difensiva, ma ha anche smarrito la fase realizzativa. Contro una squadra tosta e solida come il Toro, ritrovare lo spunto di Leao sarà fondamentale per cercare di invertire la tendenza. Nel corso della conferenza stampa pre gara, Pioli è stato interrogato sul tema Leao e ha risposto così: «Leao è importante per me e per la squadra. È tornato dal Mondiale, ha dovuto giocare subito molto bene a Salerno per poi perdere un po’ di brillantezza. Sta bene, è molto più felice quando gioca; lo vedo molto motivato e molto concentrato». Negli ultimi allenamenti, forse annusando il ritorno dall’inizio, Rafa è tornato a spingere con più determinazione negli occhi ed è quello che vuole vedere tutto il mondo rossonero da parte sua. Perché è nei momenti difficili che i grandi giocatori devono emergere e lui deve dimostrare di essere arrivato allo step successivo. D’altronde anche il suo primo mentore, Zlatan Ibrahimovic, nelle interviste concesse l’altro giorno a Sportmediaset e MilanTv ha voluto sottolineare come «ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio come migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e pensare solo a giocare a calcio. Tutto il resto si risolve. È diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che quest’anno tutti sanno chi è Leao, l’anno scorso invece erano meno concentrati su di lui. Ora invece sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui». LEGGI TUTTO

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    Ilic: domani il dentro o fuori

    TORINO – L’allenamento decisivo per capire se Ivan Ilic potrà essere convocato per la gara di venerdì sera contro il Milan, e in caso di riposta positiva quanti minuti nelle gambe possa avere il centrocampista serbo sarà quello di domani. «Contro l’Udinese non ha potuto giocare per una botta ricevuta alla caviglia, ma spero di poterlo recuperare in questi giorni per impiegarlo almeno per uno spezzone di partita a San Siro»: così parlava Juric dopo la sfida vinta contro i friulani grazie alla rete decisiva messa a segno da Karamoh. I segnali arrivati dall’allenamento di ieri sono moderatamente positivi, Ilic ha sostenuto parte dell’allenamento con il resto della squadra, ma per l’eventuale via libera c’è ancora da attendere. Il dentro o fuori sarà annunciato domani dallo stesso allenatore, atteso dopo la seduta di lavoro alla conferenza stampa di presentazione di Milan-Toro. Implicito, considerato l’infortunio di Ricci, che il tecnico croato farà di tutto per avere a disposizione l’acquisto di gennaio. LEGGI TUTTO