consigliato per te

  • in

    Zaniolo, in Turchia al Galatasaray con clausola Milan

    ROMA – Duecentocinquantasette giorni per dirsi addio. Tanto è passato da quel 25 maggio scorso a Tirana in cui Zaniolo regalò con un suo gol la Conference League alla Roma a ieri pomeriggio, momento che lo ha visto imbarcarsi da Linate con un volo privato per Istanbul. Non un addio all’Italia, ma probabilmente un arrivederci con la speranza di ritornarci magari già in estate. Non a Roma, ma a Milano, dove Nicolò sarebbe voluto andare già prima che si accendesse lo scontro con i Friedkin. Nell’immediato futuro di Zaniolo, però, ora c’è il Galatasaray che nelle ultime ore ha fatto il possibile affinché la trattativa andasse a buon fine. Per questo alla Roma andranno circa 23 milioni di euro, di cui 15 di parte fissa e la restante in bonus facilmente raggiungibili (un modo per abbassare la quota da girare all’Inter, vista la percentuale del 15% sulla futura rivendita detenuta dai nerazzurri e che si calcola sul fisso). Al calciatore, invece, un contratto da 3,5 milioni a stagione fino al 2027 e la presenza di una clausola rescissoria che scenderà nel tempo. Una specie di “via d’uscita” per tornare in Italia, con il Milan sempre sullo sfondo e che se vorrà Zaniolo dovrà sborsare 35 milioni di euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Pioli-Milan, Ranieri insegna: i punti allungano la vita non la riconoscenza

    Il fuoco si sta spegnendo. Perché sono i risultati l’unico salvavita per gli allenatori, non la riconoscenza. E Stefano Pioli lo sa bene. Una legge crudele e forse anche ingiusta che non ha mai ammesso eccezioni. Da giurisprudenza l’esonero di Claudio Ranieri al Leicester dopo che qualche mese prima aveva guidato le “volpi” a un’incredibile vittoria in Premier, scrivendo una pagina unica nel grande libro del calcio. Pagine fatte di lacrime e tanto zucchero, appallottolate e gettate nel fuoco a fine febbraio, quando divenne ufficiale l’esonero di Sir Claudio con la squadra diciassettesima in classifica, a un solo punto dalla zona retrocessione. Peccato che la salvezza sarebbe stato obiettivo primario pure nella stagione precedente, quanto il Leice- ster invece vinse la Premier contro ogni pronostico e, forse, ogni logica. Con le dovute proporzioni, pure Stefano Pioli ha compiuto un’impresa: vero è che il Milan era reduce dal secondo posto conquistato nel campionato precedente, mal’ obiettivo a inizio stagione di Elliott era confermare la posizione Champions, non certo vincere lo scudetto. Detto questo, anche prima della gara con il Sassuolo – ultima giocata formalmente in casa -, è rimbombato dagli altoparlanti del Meazza “Pioli’s On Fire”, l’inno che ha segnato la cavalcata tricolore e la prima parte di stagione. Nessuno avrebbe immaginato che il pomeriggio si sarebbe tradotto in una disfatta (5 gol in casa il Milan non li subiva dall’1- 6 con la Juve, 6 aprile 1997) e, soprattutto, che sarebbe arrivato pure il quarto ko consecutivo nel derby, con quel primo tempo che è stato uno schiaffo per la cultura “giochista” del club rossonero. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, è Ibra l'anti-Toro

    MILANO – Dove eravamo rimasti? A Sassuolo-Milan, 22 maggio. Quel pomeriggio Zlatan Ibrahimovic per l’ultima volta ha messo piede in campo sul terreno di gioco. Dopo aver fatto il pieno di endorfine per lo scudetto vinto, lo svedese il 25 era già sotto i ferri per risolvere definitivamente l’instabilità dell’articolazione del ginocchio sinistro attraverso la ricostruzione del legamento crociato anteriore, con rinforzo laterale e riparazione meniscale. Sette-otto mesi di stop nel tentativo di fermare per un’ultima volta il tempo (contestualmente arrivò il rinnovo annuale). Lo svedese – che pensa ancora da giocatore – si è sottoposto ad allenamenti durissimi proprio con l’obiettivo di tornare in campo e il suo rientro potrebbe essere imminente: oggi, marredì 7 febbraio, ha svolto tutto l’allenamento in gruppo e Stefano Pioli dovrebbe convocarlo per la gara di venerdì 7 con il Toro. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan senz’anima. E anche la Champions diventa a rischio

    Una, nessuna e centomila: sono le cause della rottura continuata del Milan. Ne parliamo in queste due pagine, come se ne parla dall’inizio 2023. Da quando, dopo la vittoria del 4 gennaio a Salerno, i rossoneri si sono avvitati in una crisi totalmente inattesa. Quattro sconfitte consecutive non si vedevano da sei anni, mentre la classifica si è fatta pericolosa. Altro che speranza di scudetto-bis, lo straordinario Napoli è distante ben 18 punti, con i rossoneri a incassare un raggelante -10 rispetto alla 21ª giornata della scorsa stagione. Una classifica, poi, che pone il Milan in una sesta posizione che oggi vale l’Europa League, altro che proseguire «nella traiettoria per tornare ai vertici del calcio europeo», come scriveva il proprietario Gerry Cardinale poco prima di Natale. Certo, ci sono gli ottavi di Champions League da giocare contro il Tottenham ma, se non ci sarà un cambio di passo, oggi appare follia sperare di passare il turno. E, al tempo stesso, sarà complicato rientrare tra le prime quattro, nonostante i passi falsi di Atalanta e Lazio nell’ultimo turno. In questo momento il Milan appare una squadra senza identità, al di là della scelta del sistema di gioco. Lo si è visto plasticamente nel primo tempo del derby, quando la difesa a tre non ha evitato il gol (e altri brividi). I rossoneri non erano sgombri nella mente, apparivano impacciati e impauriti.Sullo stesso argomentoMilan, dentro la crisi: da Pioli al mercato, da Leao a TatarusanuMilan

    Come una provinciale in gita premio al Meazza, incapace di superare la metà campo avversaria. Poco meglio nella ripresa, conclusa comunque senza una conclusione degna di questo nome verso la porta di Onana. Alla questione mentale, si aggiunge la bocciatura del mercato operata da Pioli nella scelta degli uomini. Nell’undici iniziale il solo Origi era l’unico nome nuovo di stagione, a conferma di come il mercato non si sia rivelato all’altezza degli impegni. Testa, uomini e anche infortuni, con una squadra appesa al ritorno di un elemento cardine come Maignan, che in rossonero non si veda dal 18 settembre (contate: sono cinque mesi) per un infortunio muscolare al polpaccio sinistro. E venerdì a San Siro si presenza il Torino, già trionfatore – con un uomo in meno – negli ottavi di Coppa Italia e vincitore in campionato il 30 ottobre. Soltanto Pioli, come ha detto domenica sera, ha le chiavi per entrare nella testa dei suoi uomini. Proverà a farlo oggi, dalla ripresa, magari guardando a quanto è capitato in casa Inter. A ottobre, dopo la sconfitta in casa contro la Roma, tutto sembrava andare allo sfascio, con il Barcellona di Champions alle porte. Inzaghi si confrontò in maniera profonda con il gruppo, tutti insieme ne seppero venire fuori. Gli errori possono essere utili, a patto di imparare.

    Guarda la galleryInter- Milan, i nerazzurri segnano e Calhanoglu ha una dedica per i suoi ex tifosi FOTO LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Inter-Milan ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Inter-Milan: streaming e diretta tv
    La partita tra Inter e Milan si disputerà allo Stadio Mezza in San Siro. Verrà trasmessa trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN.
    Inter-Milan, le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, D’Ambrosio, Dumfries, Gosens, Bellanova, Gagliardini, Brozovic, Asslani, Carboni, Lukaku. Indisponibili: Correa, Dalbert. Squalificati: nessuno. Diffidati: Inzaghi.
    MILAN (4-3-3): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Kalulu, Theo Hernandez; Messias, Tonali, Krunic; Saelemaekers, Giroud, Leao. Allenatore: Stefano Pioli. A disposizione: Mirante, Vasquez, Gabbia, Thiaw, Ballo-Touré, Dest, Bakayoko, Pobega, Vranckx, Adli, Brahim Diaz, De Ketelaere, Rebic, Origi. Indisponibili: Maignan, Bennacer, Florenzi, Ibrahimovic, Tomori. Squalificati: nessuno. Diffidati: Calabria.
    ARBITRO: Massa di Imperia. Assistenti: Bindoni e Imperiale. Quarto uomo: Sozza. Var: Mazzoleni. Avar: Fabbri.
    Tutta la Serie A Tim è su Dazn. Attiva ora LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, Women ko in casa: 1-2 col Milan, Sembrant non basta

    La Juventus Women cade contro il Milan. Le rossonere in trasferta si impongo per 2-1, vincendo dunque per la prima volta contro le bianconere. Un gol per tempo a decidere il match, ma soprattutto l’espulsione di Boattin che ha causato il calcio di rigore dello 0-1 e indirizzato la partita verso il Milan.
    Juventus Women, k.o. pesante
    Le bianconere di mister Joe Montemurro iniziano forte: prima Boattin e poi Lenzini (che colpisce la traversa) insidiano il Milan nel primo quarto d’ora di gara. Col passare dei minuti, però, la squadra di Maurizio Ganz cresce. Prima l’occasione con Thomas imbeccato da Asllani, ma Peyraud Magnin si fa trovar epronta. Alla fine della prima frazione l’episodio che cambia la gara: Boattin intercetta una conclusione destinata in porta, calcio di rigore e rosso inevitabili. Dal dischetto va Piemonte che non sbaglia, trovando così il terzo gol di fila.Il Milan inizia il secondo tempo forte del vantaggio e della superiorità numerica, ma la Juventus non ci sta e reagisce sfiorando anche il pareggio: Bonansea per Gama che prova la conclusione ma è prontissima Giuliani con un salvataggio provvidenziale a deviare in corner. Poi anche la sfortuna di mezzo, con la conclusione di Beerensteyn che colpisce traversa e palo. A un quarto d’ora dalla fine, con le bianconere lunghissime e in 10, il Milan trova il gol del definitivo 0-2: prima un miracolo dell’estremo difensore bianconero su una conclusione ravvicinata, poi tap-in facilissimo per Thomas che archivia la gara. Sul finale gol della bandiera per le bianconere: in pieno recupero di testa con deviazione insacca, ma è troppo tardi. K.o. pesante per la Juventus Women in ottica primo posto.
    Guarda la galleryJuventus Women, le partite febbraio: rivincita col Milan, sfida ad alta quota con la Fiorentina
    I risultati delle altre
    Questo pomeriggio si sono disputate altre tre sfide. La Roma mantiene ben saldo il primo posto, e allungando sulla Juve (ora giallorosse a +8) nonostante una partita tutt’altro che semplice. In casa del Como si sono imposte di misura grazie al gol nel primo tempo della solita Andressa. Gara senza storia quella tra Sampdoria e Fiorentina, con le blucerchiate uscite sconfitte per 1-4. Per la viola apre la doppietta di Longo, la riapre Pettenuzzo ma nel finale arrivano i gol di Hammarlund e Zamanian (quest’ultima in prestito dalla Juventus) che hanno archiviato la pratica. Infine il match tra Pomigliano e Parma, terminato con un pari a reti bianche. Il turno si chiuderà domani con Inter-Sassuolo, in programma alle 14.30. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Juve Women-Milan ore 14:30: dove vederla in tv, streaming e le probabili formazioni

    La Juventus Women per continuare a inseguire la Roma, il Milan per superare il brutto ko nel derby contro l’Inter. Animi opposti per le due squadre nella giornata che vedrà affrontarsi le bianconere e le rossonere. La squadra di Montemurro è reduce da un inizio di 2023 davvero molto positivo e l’ultima la vittoria per 5-0 contro la Sampdoria ha dato continuità nel gioco e nella vena realizzativa delle ragazze. Contro il Milan di Ganz non sarà una partita semplice, anzi, anche se il dato che vedere la Juve mai sconfitta in casa contro le lombarde lascia ben sperare. Ma ogni partita, si sa, è un mondo a sè e bisogna approcciarla nel modo giusto. A Vinovo la sfida inizierà alle ore 14:30. Guarda la galleryJuventus Women, le partite febbraio: rivincita col Milan, sfida ad alta quota con la Fiorentina
    Juventus Women-Milan, dove vedere il match
    La sfida tra la Juventus Women e il Milan sarà visibile in diverse modalità. Il match si potrà seguire sulle tv delle due squadre quindi Juventus Tv e Milan Tv, oltre che su Dazn e Timvision oltre alle rispettive app su pc o smartphone. In queste modalità non sarà possibile seguire l’evento gratuitamente. In alternativa la partita si vedrà sul canale in chiaro di La7.
    Juventus Women-Milan, le probabili formazioni
    Juventus Women: Aprile, Gama, Sembrant, Rosucci, Lenzini, Pedersen, Caruso, Boattin, Cantore, Girelli, Beerensteyn. All. Montemurro
    Milan: Giuliani, Árnadóttir, Mesjasz, Nouwen, Bergamaschi, Grimshaw, K. Dubcová, Mascarello, Thomas, Asslani, Piemonte. All. Ganz
    Arbitro: Giuseppe Collu LEGGI TUTTO

  • in

    Salernitana-Juve, ecco l'arbitro. Inter-Milan a Massa

    MILANO – Sabato pomeriggio (ore 15) prenderà il via a Cremona (Cremonese-Lecce) la 21ª giornata del campionato di Serie A che avrà nel derby di Milano tra Inter e Milan il big-match del turno. La stracittadina tra i nerazzurri e rossoneri, che chiude il programma della domenica (20:45), sarà affidata a Davide Massa della sezione d’Imperia con Mazzoleni al var. Il Napoli capolista fa visita allo Spezia domenica alle 12:30 con Di Bello a dirigere il match.
    Rapuano dirige la Juventus, i precedenti
    La giornata si concluderà martedì 7 febbraio con la Juventus impegnata alle 20:45 a casa della Salernitana con Rapuano (Rimini) direttore di gara alla sua seconda volta in carriera a dirigere i bianconeri. Il direttore di gara ha un solo precedente con la Juventus che risale proprio a questa stagione in occasione della prima giornata di campionato quando allo Stadium i bianconeri si imposero per 3-0 contro il Sassuolo. In quell’occasione 5 ammonizioni di cui solo una bianconera (Locatelli) ed un rigore concesso ai padroni di casa realizzato da Vlahovic. Gli assistenti di Rapunao saranno Margani e Cipressa, Massimini IV uomo, Doveri al Var assistito da Paterna. LEGGI TUTTO