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    Juventus: la variabile Milik per il Milan, Vlahovic a mille

    TORINO – Massimiliano Allegri parla prima dell’allenamento odierno e del risveglio muscolare di domani mattina per cui ha margine per muoversi sulla pretattica. E così il “miglioramento” di Milik da verificare con le ultime due sedute apre scenari multitasking sulla formazione che domani scenderà in campo al Meazza contro il Milan. In ogni caso la sensazione è che il polacco sarà della partita dal primo minuto ad affiancare un Vlahovic più carico che mai dopo gli ultimi gol segnati in campionato e in Champions League. LEGGI TUTTO

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    Jutglà è il nuovo gioiello targato Bruges

    TORINO – Una Champions League grandi firme dopo tre giornate. Ed è sufficiente scorrere le classifiche dei gironi per rendersene conto con Bayern, Real Madrid e Manchester City che viaggiano a forza 9, come i punti conquistati con un percorso netto, al fianco di uno scatenato Napoli… E una sorpresa assoluta, il Club Brugge o Bruges a seconda del linguaggio che vogliamo scegliere. I campioni del Belgio hanno messo in riga in successione Leverkusen, Porto e Atletico Madrid riuscendo a mantenere inviolata la propria porta e dando una magnifica impressione delle proprie qualità. Del resto la Jupiter Pro League si conferma un campionato “laboratorio”, un torneo dove maturano talenti destinati a ingrossare gli organici dei top club d’Europa. Un marchio di garanzia con il Bruges che sta facendo la sua parte ormai da anni con l’ultimo pupillo cresciuto e svezzato, Charles De Ketelaere, partito verso Milano, sponda rossonera per la ragguardevole cifra di 32 milioni più bonus. E se qualcuno pensava che la squadra, passata nelle mani di Carl Hoefkens, dal 2018 nel settore giovanile dividendosi tra il campo e la scrivania con l’incarico di talent manager, potesse soffrire il contraccolpo ecco immediata la risposta in Champions League.
    Dal Barça al Belgio
    Il nuovo idolo, stavolta, non è cresciuto in casa, ma sui campi della Catalogna: Ferran Jutglà. L’attaccante ha mosso i primi passi nell’Espanyol, poi Sant Andreu e l’approdo alla Masia, al Barcellona con il quale ha segnato il suo primo e unico gol nella Liga. Lo scorso giugno l’approdo in Blauw en Zwart, blu e nero, al prezzo di saldo di 5 milioni con un contratto fino al 2026, e dopo pochi mesi l’esplosione… Oggi Jutglà vale oro: 8 gol e 5 assist in 14 partite, 2+2 in Champions e un movimento incessante su tutto il fronte offensivo con un bagaglio tecnico che gli permette di affrontare l’uno contro uno con una percentuale di riuscita altissimo. Ma la “gioielleria” Bruges vede aumentare gara dopo gara il proprio valore con due obiettivi del Milan in rampa di lancio, il centrocampista Raphael Onyedika, ex Midtjylland, e l’attaccante Noa Lang oltre a Andreas Skov Olsen, ex Bologna. E attenzione perché il tecnico Hoefkens continua a pescare dalle giovanili altri talenti: l’ultimo ha esordito mercoledì sera in Champions contro l’Atletico Madrid, il difensore 17enne Jorne Spileers, pochi giorni dopo essere stato sospeso a scuola perché lanciava castagne ai compagni.

    Haaland sprinta con Chiesa e Davies
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    Milan, quante assenze! E arrivano il Chelsea e la Juve

    TORINO – Meno sette: è questa la situazione del Milan a pochi giorni di distanza dall’appuntamento con il Chelsea in Champions League. Se la trasferta di Empoli ha portato tre punti fondamentali per la classifica, le conseguenze sull’organico sono state pesanti. Il giorno dopo il match gli esami strumentali cui si è sottoposto Saelemaekers hanno evidenziato una lesione parziale del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro: il 2022 del belga è praticamente finito. Lunedì sarà invece il giorno del verdetto per Calabria e Kjaer, che sono usciti sabato per problemi ai flessori. Nomi che si vanno ad aggiungere a quelli di Maignan, Theo Hernandez, Messias e Florenzi, senza dimenticare Ibrahimovic che, al pari di Adli, Bakayoko, Thiaw e Vranckx, non è comunque inserito nella lista Uefa.
    Doppio impegno
    I rossoneri si presenteranno così a Londra con diciassette giocatori, compresi i portieri, e con la speranza di recuperare almeno Origi, che ha partecipato all’allenamento post-Empoli. Un problema non da poco per Pioli, visto che – dopo il match-chiave di mercoledì a Stamford Bridge: un risultato positivo avrebbe un importante peso specifico in chiave ottavi – i rossoneri sono attesi sabato dal match a San Siro con la Juventus. In Toscana hanno ottenuto tre punti con la forza del carattere e della determinazione, ricevendo un importante contributo da chi abitualmente siede in panchina (vedi Ballo-Touré) o da chi era appena rientrato (Rebic). Ma gli impegni ravvicinati e la coperta divenuta improvvisamente corta possono diventare un problema di complicata gestione.
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    Ballo-Touré, dedica alla mamma in tv e i sorrisi social

    EMPOLI – Al termine del match vinto 3-1 dal Milan contro l’Empoli, il terzino rossonero Fodé Ballo-Touré (che con il suo primo gol in Serie A ha riportato al 92′ la squadra di Pioli in vantaggio dopo il momentaneo pareggio di Bajrami) ha voluto approfittare dell’intervista post-partita di Sky per dedicare la sua rete ad una persona particolare. Il franco-senegalese ha infatti voluto omaggiare la madre, cadendo in un simpatica incomprensione con l’intervistatore: quando il giornalista gli ha chiesto: “Dedichi il gol a tua mamma?”, il giocatore ha risposto “Si, a tua mamma”, suscitando ovviamente sorrisi sul web con la sua inconsapevole ‘gaffe’ nel tentativo, lodevole, di rispondere in italiano.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Empoli-Milan ore 20.45: Come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    EMPOLI – Il programma del sabato dell’8ª giornata di campionato di Serie A sarà chiuso dalla sfida del Castellani tra Empoli e Milan. I rossoneri vogliono tornare al successo dopo lo stop casalingo contro il Napoli prima della pausa nazionali e per farlo Stefano Pioli potrà contare su Rafa Leao. Il portoghese torna dopo la squalifica per supportare un attacco sempre sulle spalle di Olivier Giroud ma non più solo: infatti torna a disposizione Ante Rebic. Pioli che, però, non potrà contare sui francesi Mike Maignan e Theo Hernandez oltre al forfait dell’ultimo minuto di Messias. Anche in casa Empoli, reduce dalla prima vittoria in stagione, si registrano due assenze importanti quali quelle di Ismajili e Akpa Akpro.
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    Come vedere Empoli-Milan in tv e in streaming
    Empoli-Milan è in programma alle 20:45 allo Stadio Carlo Castellani e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio e Sky Sport canale 251 e Dazn. Inoltre sarà visibile sulle piattaforme streaming Sky Go e Now Tv.
    Le probabili formazioni di Empoli-Milan
    EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, De Winter, Luperto, Parisi; Haas, Marin, Bandinelli; Pjaca; Lammers, Satriano. Allenatore: Zanetti.A disposizione: Perisan, Ujkani, Ekong, Walukiewicz, Bajrami, Cacace, Ebuehi, Baldanzi, Grassi, Henderson, Akpa Akpro, Fazzini, Cambiaghi, Destro. Indisponibili: Tonelli, Ismajli. Squalificati: nessuno
    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré; Pobega, Tonali; Saelemaekers, De Ketelaere, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.A disposizione: Mirante, Jungdal, Dest, Kalulu, Gabbia, Thiaw, Vranckx, Bennacer, Krunic, Brahim Diaz, Adli, Lazetic. Indisponibili: Ibrahimovic, Florenzi, Rebic, T. Hernandez, Maignan, Messias, Origi. Squalificati: nessuno.
    ARBITRO: Aureliano di Bologna.
    ASSISTENTI: Rossi e Di Gioia.
    IV UOMO: Maresca.
    VAR: Guida.
    ASS.VAR: Di Martino.
    Tutto lo sport di DAZN a 24,99€ anziché a 29,99€ al mese per 6 mesi. Attiva entro il 2 ottobre LEGGI TUTTO

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    Cardinale: “Il Milan è un gigante addormentato, la sua crescita può trainare la Serie A”

    LONDRA (Regno Unito) – “Il Milan, secondo me, è una delle cose più emozionanti che abbiamo fatto. Penso che il Milan sia un gigante addormentato, il nostro interesse per il club e il suo brand riguardava anche la Serie A e quelle che pensiamo siano possibilità di crescita per questo campionato”. Così, alla Leaders Week organizzata a Londra, si è espresso il nuovo proprietario del Milan Gerry Cardinale: “Non penso che ci dovrebbe essere un differenziale di tre a uno – spiega – tra i ricavi dei media in Premier, Liga e Serie A. Non guardo una squadra senza guardare l’ecosistema in cui si trova. E vedo un enorme valore incorporato e una traiettoria di crescita di valore sia per il Milan che per la Serie A. E il modo in cui la pensiamo è che le nostre attività di riportare il Milan in alto dovrebbero avere un effetto derivativo nell’aiutare a rialzare tutto il sistema Serie A”. LEGGI TUTTO

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    Torino, si riparte da Napoli ma serve di più contro Kvaratskhelia. Scossa Sanabria. Probabile formazione

    TORINO – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite non hanno permesso al Torino di affrontare la sosta con serenità. Nello stesso tempo, la pausa è servita a Juric per fare il punto della situazione e lavorare, seppure a ranghi ridotti perché gli impegni delle nazionali hanno portato via dal Filadelfia tredici stranieri e Pellegri – che si è infortunato con l’Under 21 -, sui limiti evidenziati dagli incontri di cui sopra, nei quali i granata si sono dovuti arrendere all’Atalanta (con due leggerezze difensive che hanno causato altrettanti rigori), all’Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e al Sassuolo (la peggior prestazione di questo inizio di stagione, soprattutto per la pochezza nella fase offensiva). Insomma, i problemi di attenzione e concentrazione del passato campionato si sono ripetuti con troppa facilità. Da qui la necessità di cambiare rapidamente il trend, anche perché il calendario che attende il Toro non consente certo distrazioni. Tra le nove avversarie in quarantré giorni che attendono la squadra di Juric prima della lunga pausa per il Mondiale, infatti, ci sono il Napoli (sabato al Maradona), la Juventus (15 ottobre), l’Udinese (23 ottobre), il Milan (30 ottobre) e la Roma (13 novembre). Le altre sono Empoli (9 ottobre), Cittadella in Coppa Italia (18 ottobre), Bologna (6 novembre) e Sampdoria (9 novembre). Insomma, servirà ben altro atteggiamento per riuscire a mantenere una posizione di classifica che permetta di coltivare ambizioni per quando si ricomincerà, momento in cui sarà riaperto il mercato dove la società deve operare almeno due interventi importanti (un centrocampista e una punta) e provare a chiudere la trattativa rimasta di fatto in sospeso con il Leicester per Praet.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    (4-3-2-1) Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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    Riecco Menez: la Reggina ai suoi piedi

    TORINO – Ben ritrovato, Jeremy Menez. La terza stagione alla Reggina dell’estroso attaccante francese sembra essere la più promettente, dopo due stagioni in chiaroscuro, passate fra qualche lampo da calcio d’alta quota, infortuni e tentativi di cessione a ogni sessione di mercato per via di un contratto oneroso che la precedente società di Gallo faticava a permettersi. Poi è sbarcato patron Saladini e con lui Pippo Inzaghi, ed è stata tutta un’altra storia, non solo per Menez, visto che dopo 6 giornate di B gli amaranto sono in testa, assieme al Brescia, con 15 punti su 18. Col miglior attacco (14 gol) e la miglior difesa (-2). Una squadra dove brilla la classe del francese, nonostante la carta d’identità dica 35 anni, anche se il fisico appare ancora come quello di un ventenne. Potenza di Pippo: con lui, Jeremy aveva disputato la miglior stagione in carriera, in A ai tempi del Milan (16 gol). Inzaghi lo ha rimesso al centro del progetto facendolo partire titolare da falso nueve del suo 4-3-3, col risultato che la squadra non solo ne esalta le doti superiori perché pone Jeremy nel cuore del gioco, ma resta più corta e si difende meglio di quando  schiera un centravanti di ruolo (dove la Reggina dispone di due pedine, Gori e Santander). Ogni partita, Menez parte dall’inizio e non gioca non più di un’ora abbondante perché va gestito meglio delle passate stagioni. Pochi mesi dopo il suo arrivo alla Reggina, lui stesso ammise che veniva da un periodo in cui, passando per Turchia, Messico e B francese, non s’era allenato più come un tempo. E questo spiega anche la serie d’infortuni patiti nelle prime due stagioni sullo Stretto, quando i suoi muscoli dovevano sopportare carichi di lavoro a cui non erano più abituati. Ma la classe c’è ancora tutta, basta andarsi a rivedere le due reti gioiello nelle vittorie su Spal e Palermo. In quelle di Pisa e sul Cittadella invece ha fatto l’assist vincente. Da stropicciarsi gli occhi il lancio da oltre 50 metri con cui all’Arena Garibaldi ha innescato il gol del guizzante Canotto, nell’occasione servito sul piede. Insomma, c’è  tanto Menez in questa Reggina rivelazione. Il prossimo giugno andrà in scadenza contrattuale, un mese dopo aver compiuto 36 anni. E non sarebbe male goderselo ancora per un po’, il prezzo del biglietto per vederlo lo vale sempre.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO