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    Milan-Inter 3-2: doppietta di Leao, Pioli in vetta alla Serie A

    MILANO – Il Milan porta a casa un derby spettacolare, che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino al 95′, e conquista – almeno provvisoriamente – la vetta solitaria della classifica di Serie A. Eppure, la stracittadina meneghina era iniziata sotto i migliori auspici per l’Inter di Simone Inzaghi, avanti al 21′ con Marcelo Brozovic, abile a lanciarsi nella prateria creata dalla combinazione tra Lautaro e Correa. I rossoneri di Pioli, però, cambiano marcia, mettendo alle corde gli avversari: protagonista assoluto è Rafael Leao, che pareggia al 28′, regala a Giroud la palla del sorpasso al 54′ e firma la doppietta al 60′. Di Dzeko al 67′, soli tre minuti dopo il suo ingresso in campo, il gol del definitivo 3-2.
    Milan-Inter, le scelte di Pioli e Inzaghi
    In un Meazza gremito e adornato dalle spettacolari coreografie delle due tifoserie, va in scena il derby della Madonnina numero 90 tra quelli – formalmente – giocati in casa dai rossoneri. Pioli opera cinque cambi rispetto al pareggio a reti bianche con il Sassuolo e schiera Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez davanti a Maignan, Tonali e Bennacer in mediana con Messias, De Ketelaere e Rafael Leao a supporto del terminale offensivo Giroud. Orfano di Lukaku, Simone Inzaghi non rinuncia al 3-5-2 con Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries e Darmian a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Barella e Hakan Calhanoglu mezz’ali, con Lautaro Martinez e Correa – preferito a Dzeko – in attacco.
    Milan-Inter 1-1 al 45′: Leao risponde a Brozovic
    La posta in palio è alta, la pressione – ambientale e psicologica – ha inevitabilmente condizionato la marcia di avvicinamento alla super sfida di San Siro e i 22 in campo ne risentono, almeno in avvio: match tattico, ritmo spezzettato e un accenno di rissa abilmente sedato dall’arbitro Chiffi, che mostra il giallo a Theo Hernandez e Dumfries dopo soli dieci giri di lancetta. Il primo squillo è di matrice nerazzurra, con Brozovic che all’11’ si fa murare in corner. Per il centrocampista croato, però, la gioia personale è rimandata di dieci minuti, giusto il tempo di smaltire la paura sull’autorete sfiorata da Bastoni al 15′, salvato dalla traversa e dal fischio del direttore di gara che punisce una spinta di Giroud: è il 21′ quando Lautaro duetta con Correa, si apre una voragine nel cuore della difesa milanista e l’ex Dinamo Zagabria infila Maignan con un destro rasoterra sul primo palo. I ragazzi di Pioli reagiscono di nervi e si riversano nell’area di rigore avversaria e se peccano d’imprecisione Calabria (di testa al 25′) e Giroud (di piede al 26′), non fa altrettanto Rafael Leao al 28′, con un preciso diagonale mancino soltanto sfiorato da Handanovic con la punta delle dita: arrabbiatissimo Inzaghi in panchina per l’errore in uscita che ha avviato l’azione del pari rossonero, che il portoghese dedica a Florenzi. Altre scintille alla mezz’ora: protagonista stavolta Giroud (ammonito), in polemica con Skriniar dolorante a terra dopo un contrasto. Il bomber francese, 4′ più tardi, si divora il sorpasso calciando male col mancino da posizione favorevole, ‘imitato’ da Tonali dal limite, seguito immediatamente da Theo, che sfiora l’incrocio: tripla occasione Milan in soli 30 secondi, l’Inter sembra essersi di colpo sfilacciata e mostra evidenti problemi nella costruzione del gioco. Pericoloso anche De Ketelaere sugli sviluppi di un corner (37′), prima di costringere Brozovic a spendere un giallo con un tentativo di incursione palla a terra (38′): sul punto di battuta va Tonali, che centra la barriera, quindi Bennacer non inquadra lo specchio. Su un nuovo calcio piazzato – al 42′ – buona chance per Hernandez, seguito a ruota da Giroud: entrambe le zuccate terminano alte sopra la porta difesa da Handanovic. L’undici nerazzurro si rivede in chiusura di primo tempo, con Lautaro che, rimontato in extremis da Kalulu, porta a casa soltanto un angolo.
    Leao-Giroud, poi Dzeko: il Milan batte l’Inter 3-2
    La ripresa parte senza cambi e, nei primi minuti, il copione è la perfetta prosecuzione della seconda metà del primo tempo, con l’Inter che fa una fatica terribile nello sviluppo delle proprie azioni e il Milan che comanda il gioco e domina sulle vie aree: Theo Hernandez, sulla punizione di Tonali, non trova l’angolo per un soffio. Uno spunto di Correa costringe De Ketelaere all’ammonizione, in ritardo nel ripiegamento difensivo, ma Calhanoglu – dal limite – sbatte contro la barriera. Giroud, invece, riveste i panni di uomo derby dopo la doppietta valsa una fetta importante di Scudetto nella scorsa stagione e al 54′ porta avanti i suoi: sul suggerimento di Leao, velenosa zampata mancina dell’ex Chelsea che s’insacca alla sinistra di Handanovic. Ma non è finita qui: al 61′, infatti, innescato da un tacco volante di Giroud, che ricambia l’assist, il talento lusitano si mette in proprio, porta a spasso mezza difesa nerazzurra, sinistro-destro e piattone al ferro che vale il 3-1 per il Milan. Simone Inzaghi, attonito, cerca una scossa e manda in campo Dzeko, Mkhitaryan e Dimarco per Correa, Barella e Bastoni, mentre Pioli getta nella mischia Brahim Diaz per De Keteleare: la mossa del tecnico nerazzurro sembra dare i propri frutti e al 67′ il bomber bosniaco, a secco dallo scorso aprile, riapre il match scaricando in rete con violenza – e l’ausilio del palo interno – il passaggio dal fondo di Darmian. Subito dopo, poi, strepitosa parata di Maignan sulla sassata di Lautaro, in sospetto fuorigioco. La partita si (ri)accende, Dzeko è onnipresente e al 70′ dà il là a una nuova colossale occasione interista, conclusa ancora dal Toro Martinez, stavolta di testa, sul quale si ripete con un tuffo prodigioso l’estremo difensore rossonero. Ora è Pioli a vedere i suoi in difficoltà e quando il cronometro segna -18′ al 90′, si gioca le carte Saelemaekers ed Origi per Messias e Giroud. Ma è ancora Inter: Dzeko, incontenibile, si vede respingere il proprio tiro con i piedi da Maignan, quindi Dumfries, Lautaro e Dimarco sbattono contro il muro milanista. Il portiere francese quindi, al 75′, si supera su Calhanoglu, volando sotto l’incrocio e deviando in corner. L’Inter attacca a testa bassa, il Milan perde certezze e Tonali si prende un giallo per proteste. Squadre lunghe, ritmi vertiginosi, palle che pesano: questo è il contesto in cui si giocano gli ultimi dieci minuti di un derby bellissimo. Origi prova a prendere per mano i suoi con due sgroppate, quindi Kjaer e Pobega – al posto di Calabria e Tonali – danno all’undici rossonero i centimetri e il peso necessari per provare a tenere botta. Gosens e D’Ambrosio per Darmian e De Vrij sono invece le contromosse nerazzurre. All’88’ Leao cerca la tripletta, ma spara alto, poi s’iscrive nella ‘lista dei cattivi’ dell’arbitro per un paio di spallate di troppo nei confronti di D’Ambrosio. Al 95′, invece, ad un soffio dal triplice fischio, le speranze dei nerazzurri si spengono sul chirurgico tentativo di Mkhitaryan che lambisce il palo con Maignan immobile. C’è tempo, invece, per un ‘tiraccio’ di Origi in contropiede che termina in curva. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Nel derby nessun favorito, l'Inter si batte sui duelli”

    MILANO – Tante aspettative per una ripartenza. Dopo il pareggio ottenuto contro il Sassuolo, il Milan si presenta al derby con rinnovate ambizioni. Il tecnico Pioli non fa pronostici, ma si auspica una grande prestazione della propria formazione. “Non credo che in partite come il derby ci siano favoriti – sottolinea l’allenatore del Milan in conferenza stampa – sarà difficile per entrambe le formazioni. Gli episodi faranno la differenza, dobbiamo avere lucidità per essere avvantaggiati nei singoli episodi”.
    Una sfida con molte attese
    La partita potrebbe già segnare un punto di svolta della stagione: nessuna delle due formazioni può lasciare punti per strada. “Mi aspetto una partita vibrante – continua Pioli – ci saranno tanti duelli, e chi ne vincerà di più avrà modo di vincere la partita. Si affrontano due squadre che si conoscono bene e che provano sempre ad essere pericolose”.
    Guarda la galleryMaignan para un rigore e salva il Milan: col Sassuolo è 0-0
    Un campionato equilibrato
    “Continuo a pensare e credere che ci sarà un livello molto equilibrato nel campionato – sottolinea l’allenatore rossonero – rispetto all’Inter noi abbiamo una filosofia diversa, ma entrambi possiamo essere pericolosi. Il derby è il derby: non conta come ci si arriva, ma come lo si affronta. Noi l’abbiamo preparata al massimo per giocarla al meglio – conclude – cercheremo di farlo fino alla fine”.
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    Milan, visita di controllo al ginocchio per Ibrahimovic: l'esito

    MILANO – Prosegue positivamente il percorso di riabilitazione di Zlatan Ibrahimovic verso il ritorno in campo. Il 40enne attaccante svedese del Milan, fa sapere la società rossonera, è stato visitato a Lione dal dottor Bertrand Sonnery Cottet. Il controllo, a tre mesi dall’intervento chirurgico del ginocchio sinistro è andato bene e il giocatore continuerà il suo percorso riabilitativo come da programma. Il suo ritorno in campo dovrebbe avvenire dopo la sosta per il Mondiale in Qatar. LEGGI TUTTO

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    Calendari Champions: subito Psg-Juve. Alla prima anche Napoli-Liverpool e Inter-Bayern

    6 settembre: alle 21 Salisburgo Milan; alle 21 Psg-Juventus.

    7 settembre: alle 21 Napoli-Liverpool; alle 21 Inter-Bayern.

    13 settembre: alle 18.45 Viktoria Plzen-Inter; alle 21 Rangers-Napoli.

    14 settembre: alle 18.45 Milan-Dinamo Zagabria; alle 21 Juventus-Benfica.

    4 ottobre: alle 21 Ajax-Napoli; alle 21 Inter-Barcellona;

    5 ottobre: alle 21 Chelsea-Milan; alle 21 Juventus-Maccabi Haifa.

    11 ottobre: alle 18.45 Maccabi Haifa-Juventus; alle 21 Milan-Chelsea.

    12 ottobre: alle 18.45 Napoli-Ajax, alle 21 Barcellona-Inter.

    25 ottobre: alle 21 Dinamo Zagabria-Milan; alle 21 Benfica-Juventus.

    26 ottobre: alle 18.45 Inter-Viktoria Plzen; alle 21 Napoli-Rangers.

    1 novembre: alle 21 Liverpool-Napoli; alle 21 Bayern-Inter.

    2 novembre: alle 21 Milan-Salisburgo; alle 21 Juventus-Psg. LEGGI TUTTO

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    Anche nei sorteggi Champions è già derby Milan-Inter

    TORINO – C’è grande attesa a Milano per i sorteggi di Champions League. Dal momento che anche in questa edizione sono qualificate sia il Milan che l’Inter, la tradizionale rivalità cittadina (prima di scendere in campo in Europa, tra l’altro, si sarà anche già giocato il derby di andata di campionato) si trasferisce anche in Europa. Lo scorso anno, con il Milan eliminato dalla prima fase addirittura come ultimo, e quindi escluso anche dall’Europa League, è stato l’Inter a cogliere le soddisfazioni maggiori. Anche se osservatori neutrali non hanno potuto non sottolineare come i gironi di qualificazione fossero effettivamente molto diversi: il Milan aveva comunque tre squadre di livello (Liverpool, Atletico Madrid e Porto), mentre l’Inter, a parte il Real Madrid, aveva due avversarie sicuramente mediocri come lo Shakhtar Donetsk e lo Sherif. La rivalità è poi proseguita… a distanza, dal momento che l’Inter, agli ottavi, ha trovato il Liverpool, ovvero proprio la squadra che aveva eliminato i rossoneri. E in questa doppia sfida non c’è dubbio che la figura migliore l’abbia fatta proprio la squadra di Inzaghi, capace di tenere aperta la qualificazione fino all’ultimo minuto (sconfitta 2-0 all’andata, vittoria 1-0 al ritorno) contro la squadra che sarebbe poi arrivata in finale. Questa volta però al via dei sorteggi le squadre milanesi si presentano a parti invertite: perché il Milan, campione d’Italia, è in prima fascia e quindi, sulla carta, dovrebbe avere un sorteggio sicuramente più agevole dello scorso anche, ma anche migliore dell’Inter, che invece è finita in seconda fascia. Di fatto, la squadra di Pioli non potrà incontrare, oltre ovviamente alle altre squadre italiane, Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, Psg, Porto, Eintracht Francoforte e Ajax. Ma certamente avrà una tra Liverpool, Chelsea, Barcellona, Atletico Madrid, Siviglia, Lipsia e Tottenham. L’Inter, relegata in terza fascia, si troverà invece sicuramente una squadra della prima e una della seconda: per bene che possa capitare, saranno comunque due rivali di difficoltà rilevante. Anche se non tutte sono impossibili: nella lista delle ”giocabili” possiamo tranquillamente inserire Porto, Eintracht, Ajax, Siviglia e anche Lipsia. E allora, alla fine, le fasce sono importanti, ma la urna lo è ancora di più. LEGGI TUTTO

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    Milan, occhio a Mendes: vuol portare Leao al Chelsea (ma RedBird dice no)

    La sessione estiva del mercato chiuderà ufficialmente i battenti alle ore 20 di giovedì 1 settembre. Pensando a Leao, i tifosi del Milan desidererebbero che il gong suonasse già ora: secondo il Times, Jorge Mendes, il procuratore del ventitreenne attaccante portoghese, sta rifinendo i dettagli della proposta Chelsea. Sinora, infatti, il Milan non ha ricevuto nessuna offerta ufficiale da Stamford Bridge, ma potrebbe essere soltanto una questione di tempo. Mendes sa come impiegarlo proficuamente, anche quando ha i minuti contati. Ricordate ciò di cui fu capace, un anno fa, durante le ultime battute del mercato estivo? Era il 27 agosto 2021 quando il Manchester United annunciò ufficialmente il ritorno di Cristiano Ronaldo all’Old Trafford. Un’operazione che sembrava impossibile, dati i tempi ristretti e invece divenne clamorosamente possibile. Ma stavolta lo scenario è diverso: allora, c’era una Juve alla quale non dispiacque più di tanto separarsi da CR7, nonostante i suoi 101 gol in tre stagioni, anche per i costi spropositati di un rapporto che comportava uno stipendio netto annuo di 31 milioni di euro. E Ronaldo aveva 36 anni. Oggi Leao ne ha quattordici di meno e Gerry Cardinale non intende assolutamente rinunciare al giocatore più talentuoso e più prezioso dell’organico. Tant’è vero che il club vuole blindarlo sino al 2027 e, una volta siglata la conclusione ufficiale dell’acquisto del Milan, in settembre sarà proprio il signor RedBird a occuparsi del rinnovo. A Casa Milan hanno fatto comunque i calcoli: il Chelsea vuole a tutti i costi Leao? Allora consideri che fra annessi e connessi dovrà spendere 150 milioni di euro, calcolando anche il contenzioso del giocatore tuttora in essere con lo Sporting Lisbona, cui deve 16,5 milioni di euro per via del contratto rescisso unilateralmente nel 2018, quando Leao passò al Lille. E poi c’è la questione commissioni dei rappresentanti dell’attaccante: Mendes è il primo, tuttavia non si può dimenticare anche l’avvocato francese, in ottimi rapporti con il padre di Leao, che in questi anni ha garantito la massima assistenza legale al figlio nella vertenza con lo Sporting Lisbona. Su tutto, sopra tutto, aleggia la volontà di Leao di rimanere al Milan, reiteratamente manifestata alla società nelle scorse settimane. Decisamente, questa sarà una settimana molto interessante per il mercato rossonero.Guarda la galleryIl Milan si rifà il look: ecco la terza magliaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Milan 1-1: Bennacer risponde a Malinovskyi e salva Pioli

    BERGAMO – Bennacer risponde a Malinovskyi e salva il Milan sul campo dell’Atalanta, che nella seconda giornata di campionato ferma sul pari i campioni d’Italia (1-1) con cui resta appaiata in classifica. La Dea e il Diavolo, entrambe vittoriose all’esordio, scivolano ora a -2 dall’Inter e dal Napoli, uniche due squadre rimaste a punteggio pieno in attesa che scendano in campo Juve e Roma. 
    Atalanta-Milan 1-1: statistiche e tabellino
    Panchina per Muriel e De Ketelaere
    Out Palomino, Zappacosta ed Ederson per il tecnico di casa Gasperini, che nel suo 3-4-1-2 conferma nove undicesimi della formazione vittoriosa a Marassi contro la Samp: al centro della difesa rientra Demiral (a fargli spazio è Okoli) mentre in attacco Muriel finisce in panchina per lasciare il posto a Malinovskyi, al centro di un caso di mercato in settimana ma schierato titolare al fianco di Zapata. Per il resto in porta c’è sempre Musso, con Toloi e Djimsiti a completare il reparto arretrato e le fasce affidate a Hateboer e Maehle, mentre de Roon e Koopmeiners vengono confermati in mediana per coprire le spalle al trequartista Pasalic. Tra i campioni d’Italia invece rinviato ancora il debutto dal primo minuto di De Ketelaere, lasciato inizialmente fuori da Pioli che sceglie la continuità rispetto al 4-2 rifilato all’Udinese e cambia solo Krunic, che fa spazio al recuperato Tonali al fianco di Bennacer a centrocampo. Tra i pali dunque ancora Maignan con Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez a fargli da scudo, mentre davanti sono nuovamente Messias, Diaz e Leao a supportare Rebic, unica punta del 4-2-3-1 rossonero.
    La sblocca Malinovskyi
    Avvio di gara equilibrato e prima conclusione al Milan, con Leao che sporca subito i guantoni di Musso dopo un bello scambio con Rebic (2′). L’Atalanta infatti non sta a guardare e risponde con Malinovsky che dai 20 metri non trova la porta su assist di Zapata (8′), anticipato poco dopo di un soffio in uscita da Maignan (10′), imitato un minuto dopo dal collega nerazzurro che arriva sulla palla prima di Theo Hernandez. I ritmi sono forsennati, con il Diavolo che prova a fare la gara e la Dea chiusa e pronta a ripartire. Toloi spende però il giallo per fermare Leao e Gasperini lo inverte allora con Djimsiti, spedendolo dalla parte di Messias che al 24′ si divora un gol fatto: il brasiliano non approfitta infatti di una dormita della difesa nerazzurra e calcia fuori col sinistro dallo spigolo dell’area piccola. Non sbaglia invece sull’altro fronte Malinovskyi, che viene lasciato libero di colpire col sinistro dal limite dell’area e supera Maignan, messo fuori causa dalla deviazione di Kalulu (29′). Sotto di un gol il Milan prova a reagire ma il possesso palla rossonero è sterile e l’Atalanta arriva indenne fino all’intervallo e va negli spogliatoi forte del vantaggio.
    Serie A, risultati e calendario
    Bennacer salva Pioli
    Si torna in campo senza cambi e Leao costringe subito all’ammonizione Hateboer, con la Dea che rischia grosso al 50′: punizione ‘pennellata’ da Bennacer per la testa di Kalulu, che viene dimenticato dalla difesa nerazzurra ma non inquadra la porta. Ribaltamento di fronte ed è invece Hateboer a mancare il pari di testa su cross di Pasalic. Al 53′ ancora Milan pericoloso con Leao, che lambisce il palo con un destro a giro, poi tocca di nuovo alla Dea con Pasalic che chiama alla deviazione Maignan sul cross di Koopmeiners (56′). Pioli getta allora nella mischia De Ketelaere e Giroud (fuori Diaz e Rebic al 58′) ma è Tonali a impegnare Musso (60′). Al 66′ entrano anche Origi e Saelemaekers (al posto di Leao e Messias) e alla fine il Diavolo, ridisegnato dal suo allenatore con un 3-5-2, trova il pari al 68′ con Bennacer che con il sinistro insacca sul secondo palo. Incassato l’1-1 anche Gasperini decide allora di intervenire con un triplo cambio (73′): dentro Muriel, Scalvini e Lookman (al posto di Zapata, Pasalic e Malinovsky) e proprio quest’ultimo costringe subito Tonali all’ammonizione. Un’occasione capita poi al milanista Origi, che manda a terra Demiral con una sterzata ma viene anticipato da Djimsiti al momento del tiro (80′). Nell’Atalanta spazio a Okoli (per Djimsiti all’82’) e Zortea (per Maehle all’89’) nel finale, mentre l’ultima mossa di Pioli è Florenzi al posto di Calabria (84′). Il risultato però non cambia più e dopo il giallo rimediato da De Roon nel recupero (96′) arriva il triplice fischio dell’arbitro Maresca: al Gewiss Stadium finisce 1-1.
    Serie A, la classifica
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    Diretta Atalanta-Milan ore 20.45: probabili formazioni, come vederla in tv e streaming

    BERGAMO – Dopo i successi all’esordio, Gasperini e Pioli si affrontano in una sfida che mete in palio subito tre punti importanti.  Il secondo turno di Serie A mette in scena a Bergamo il primo big match della stagione con l’Atalanta che ospita al Gewiss Stadium il Milan campione d’Italia. “Abbiamo preparato bene la partita di Bergamo, dove affronteremo una squadra molto forte, che conosciamo bene e che sviluppa un calcio propositivo e offensivo. Siamo pronti. Per noi sarà un altro step per continuare a crescere – ha spiegato l’allenatore rossonero – Loro hanno cambiato qualche giocatore, ma l’ossatura è rimasta la stessa. Riescono ad abbinare organizzazione, intensità e ottime qualità”. “Sfida difficile, il calendario ci ha proposto questo e va bene. Bello che ci sia subito questo tipo di partita. Conosciamo tutti la forza della squadra di Pioli, può essere un’occasione per tutti”, ha dichiarato il tecnico della Dea alla vigilia del match.
    Atalanta-Milan, dove vederla in tv e streaming
    La partita tra Atalanta e Milan si gioca oggi alle 20.45 al Gewiss Stadium di Bergamo. Il match sarà trasmesso in tv e streaming da Dazn.
    Atalanta-Milan, le probabili formazioni
    ATALANTA (3-4-1-2):  Musso, Demiral, Okoli, Toloi; Maehle, Koopmeiners, De Roon, Hateboer; Pasalic; Muriel, Zapata. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Rossi, Sportiello, Boga, Lookman, Malinovskyi, Zortea, Ruggeri, Djimsiti, Scalvini, Soppy. Indisponibili: Carnesecchi, Ederson, Ilicic, Palomino, Zappacosta. Squalificati: -. Diffidati: – 
    MILAN (4-2-3-1): Maignan, Calabria, Tomori, Kalulu, Theo; Tonali, Bennacer; Messias, Diaz, Leao; Rebic. Allenatore: Pioli. A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Tourè, Florenzi, Gabbia, Kjaer, Adli, Pobega, Bakayoko, Saelemaekers, Lazetic, De Ketelaere, Giroud, Origi. Indisponibili: Ibrahimovic, Krunic. Squalificati: -. Diffidati: -.
    ARBITRO: Maresca di Napoli. Guardalinee: Baccini e Prenna. Quarto uomo: Sozza. Var: Valeri. Avar: Costanzo
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO