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    Spalletti avvisa il Milan: “Siamo al top, nessuno più motivato del Napoli”

    NAPOLI – È un Luciano Spalletti carico e consapevole della forza del proprio Napoli quello che parla alla vigilia del big-match contro il Milan: “Chi sta meglio non lo so e lo dirà la partita – spiega il tecnico azzurro in conferenza stampa -. Posso parlare della mia squadra e per quanto mi riguarda siamo al meglio possibile, siamo al top per giocare questa partita. Di sicuro nessuno è più motivato di noi. Siamo mettendo su una bella storia tutti insieme, compreso il nostro pubblico che ci sta caratterizzando nel nostro essere napoletani. Poi c’è lo stadio che porta il nome di Maradona e con la benedizione di Diego diventiamo ancora più forti”.
    “Lo scudetto rende immortali”
    Spalletti poi ripercorre il cammino che ha portato il suo Napoli a correre per il titol: “Scudetto? La parola posso pronunciarla sempre, noi vogliamo giocarci le nostre chance. Sappiamo che ci giochiamo moltissimo e che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere con una roba del genere”. Simile il cammino fatto dagli azzurri e dai rivali rossoneri: Come il Milan abbiamo avuto durante il percorso tanti infortuni e sono stati bravi i miei giocatori a ‘contagiarsi’, distribendosi nelle varie staffette la stessa determinazione e la stessa voglia di vincere le partite. Proprio nelle difficoltà – dice l’allenatore dei partenopei – la squadra ha costruito la sua forza ma devo fare i complimenti al Milan per il percorso che ha fatto negli ultimi tre anni per arrivare qui con il lavoro di Pioli, di Maldini e di Massara che conosco dai tempi della Roma. Sono una grande team”. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Meritavamo di vincere. Ci giocheremo tutto al ritorno”

    MILANO – Al termine della semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Inter, il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli, ha commentato a Canale 5 lo zero a zero, che lascia la qualificazione alla finalissima ancora in bilico. “Abbiamo giocato una buona partita e meritavamo di più. Lo zero a zero è un buon risultato, ma la squadra avrebbe meritato di vincere. Sono soddisfatto della prestazione: la qualificazione si deciderà nel ritorno, ma abbiamo dimostrato di stare bene e che possiamo giocarcela. Lavoriamo insieme da due anni e mezzo e vogliamo vincere qualcosa”.
    Milan-Inter, la finale si deciderà al ritorno
    Pioli: “Non ho pensato al Napoli”
    Pioli difende le scelte di formazione e assicura che la testa dei suoi calciatori non era al big match di campionato contro il Napoli, in programma domenica sera. “Ho scelto la squadra che stava meglio. Sappiamo quanto sarà importante lo scontro con il Napoli, una gara motivante e difficile, ma più sono difficili le gare, più sono stimolanti per noi. Oggi abbiamo scelto la formazione migliore per il tipo di gara che volevamo disputare. Bennacer ha fatto un partitone, abbiamo giocato da squadra per tutta la partita cercando di non lasciare occasioni all’Inter e ci siamo riusciti. Abbiamo giocato una gara di grande intensità”.  Pioli spiega poi la scelta di lasciare fuori Brahim Diaz, che nella sfida di campionato era stato decisvo. “Ho preferito una squadra più di gamba, di energia. Siamo stati pericolosi e abbiamo concesso poco. Diaz ha fatto bene in campionato, ma ogni partita è diversa. Chi ha giocato ha fatto bene. Mi dispace solo di non aver vinto la partita, ma ci giocheremo tutto nel ritorno. Siamo mancati nella finalizzazione. Nell’ultimo passaggio o nel tiro. Abbiamo creato tante occasioni. Kessie? E’ stato protagonista di una buona prestazione, come tutti i suoi compagni”.
    Guarda la galleryCoppa Italia, grande agonismo tra Milan e Inter: il derby finisce 0-0 LEGGI TUTTO

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    Genoa-Inter 0-0: fallito l'aggancio in vetta, Inzaghi resta dietro al Milan

    GENOVA – L’Inter non sa più vincere. Pari a reti bianche sul campo del Genoa e occasione sprecata per la squadra di Simone Inzaghi, che manca l’appuntamento con il successo per la quarta partita di fila e fallisce così l’aggancio in vetta al Milan (nel pomeriggio fermato sul pari dall’Udinese). I rossoneri (con una gara giocata in più) restano a +2 sui campioni d’Italia che possono recriminare per la traversa colpita nel secondo tempo da D’Ambrosio, mentre i liguri penultimi (quinto pareggio consecutivo per il nuovo tecnico Blessin, ancora imbattuto) incassano un punto che serve a poco per la classifica ma può dare entusiasmo e consapevolezza nella rincorsa alla salvezza.
    Genoa-Inter 0-0: statistiche e tabellino
    Le mosse dei tecnici
    Inzaghi ritrova Brozovic in regia e Bastoni in difesa, dove concede un po’ di riposo a Skriniar per lanciare D’Ambrosio come terzo di destra, mentre davanti Sanchez viene preferito a Lautato Martinez per completare con Dzeko il tandem d’attacco del 3-5-2 nerazzurro. Sull’altro fronte il tedesco Blessin sceglie un 4-2-3-1 in cui è Yeboah a fare da terminale offensivo, supportato sulla trequarti da Gudmundsson, Portanova e da un Melegoni chiamato anche a schermare Brozovic.
    Serie A, la classifica
    Genoa a viso aperto
    Il Genoa affronta la gara a viso aperto fin dall’avvio e l’Inter prova subito ad approfittare degli spazi lasciati liberi dai rossoblù: Perisic ‘sporca’ presto i guanti di Sirigu (3′) che vede invece sfilare a lato la conclusione di Calhanoglu (6′), servito da Barella. I padroni di casa non hanno però voglia di stare a guardare e al 7′ vanno vicini al gol: palla lunga per Yeboah e sponda per Gudmundsson che però spreca tutto mancando la porta. Ritmi alti e ancora Barella a ispirare i nerazzurri al 14′: lancio per Dzeko che fa da torre per D’Ambrosio, pronto a insaccare sul secondo palo ma anticipato da Sirigu che si rifugia in corner. Con il passare di minuti l’Inter prende campo e il comando della partita, ma rischia ancora su una palla persa da Brozovic, con Melegoni che può così calciare dal limite chiamando Handanovic a una parata non semplice (28′). Lo spavento non frena però i campioni d’Italia che continuano ad attaccare, trascinati da Dzeko: vero e proprio regista offensivo, il centravanti bosniaco manda al tiro prima Dumfries (33′) e poi Calhanoglu (38′) ma il primo calcia fuori e il secondo viene murato mentre al 35′ è lui stesso a non arrivare di un soffio su un cross a mezza altezza di Perisic.
    Guarda la galleryL’Inter di Inzaghi ancora a secco: solo 0-0 in casa del Genoa
    Inter fermata dal legno
    Si va al riposo sullo 0-0 e dopo l’intervallo si riparte senza cambi, con l’Inter che ci prova subito invano con Dumfries, che conclude però alto di testa su un cross di Sanchez. La prima mossa (forzata) arriva dalla panchina genoana al 53′, quando Maksimovic alza bandiera bianca per un problema fisico e lascia il posto allo sfortunato Cambiaso, costretto a sua volta a uscire poco dopo in barella per infortunio (al 61′ dentro Calafiori e anche Kallon per Yeboah). Il doppio ko viene accusato dai rossoblù che si fanno così sorprendere su corner da D’Ambrosio, libero di staccare tra quattro difensori e colpire in pieno la traversa di testa su corner calciato da Calhanoglu (62′) che poco dopo impegna Sirigu su calcio di punizione (65′). Il portiere è bravo poi ad anticipare Sanchez su una precisa sponda aerea di Dzeko (72′) dopo un break del Genoa culminato con la conclusione di Calafiori sull’esterno della rete. Inzaghi decide così di intervenire e getta nella mischia Lautaro Martinez e Vidal (fuori Sanchez e Calhanoglu), ma trema ancora quando Sturaro spreca calciando in curva la palla tutto solo dal limite (78′).
    Serie A, risultati e calendario
    A Inzaghi non bastano i cambi
    Proprio Lautaro allora prova subito a graffiare sull’ennesima sponda di Dzeko, ma il suo tiro è troppo centrale per impensierire davvero Sirigu (79′). Si arriva al rush finale e tra i nerazzurri arriva il momento di Dimarco, Vecino e infine il fischiato ex rossoblù Caicedo (fuori Perisic, Barella e D’Ambrosio), con Inzaghi che prova il tutto per tutto con tre punte mentre Blessin usa gli ultimi cambi per far sostituire Gudmundsson e Portanova con Amiri e Rovella. L’ultimo brivido all’89’, quando Caicedo innesca Lautaro fermato però da una decisiva chiusura di Ostigard: nei cinque minuti di recupero la difesa di casa regge e al ‘Ferraris’ finisce 0-0, con l’Inter che recrimina per l’occasione sprecata e un Genoa che dimostra di voler lottare con i denti per restare in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Furia Pioli: “Udogie segna di mano. Dov'è il Var?”

    Il Milan non cambia passo e si inceppa di nuovo. Dopo il pareggio con la Salernitana i rossoneri gettano al vento altri punti pesanti sbattendo ancora una volta con le ‘piccole’. In casa contro l’Udinese un Diavolo spuntato non va oltre il pareggio per 1-1, rischiando anche nel finale di uscire sconfitto. E la rete di Udogie fa infuriare Stefano Pioli: “Secondo me non è un gol dubbio, è evidente che abbia segnato di mano – ha detto a Dazn – Ci sta che l’arbitro non abbia visto, ma che non abbia visto il Var la vedo difficile. È un errore grave, che ha deciso il risultato finale. Non si possono giocare nel calcio moderno 45 minuti di gioco effettivo e la responsabilità è anche di chi dirige la gara”.Guarda la galleryUdogie risponde a Leao: il Milan fermato dall’Udinese
    Pioli: “Penalizzati più di una volta”
    “Quante volte avete visto i miei giocatori essere così nervosi, perché hanno visto situazioni in campo che non andavano bene. Il Var esiste per porre rimedio a certi errori e siamo già stati penalizzati più di una volta. Se mi allineo a Sarri e Gasperini sul Var? Non mi allineo a nessuno, parlo per me. Magari l’Udinese avrebbe pareggiato comunque ma non in questa situazione, perché il gol è di mano”.
    Pioli verso il derby di Coppa
    “L’abbiamo sbloccata bene ma ci voleva più attenzione all’inizio del secondo tempo dove abbiamo smesso di andare avanti. In troppe partite andiamo in vantaggio e non riusciamo a portare a casa il punteggio pieno. Non so se è braccino, siamo abituati ad andare in avanti. All’inizio del secondo tempo Messias è stato troppo basso e ha fatto entrare troppo spesso il terzo dell’Udinese nel campo. Sono situazioni che conoscevamo, lavoreremo per migliorare a partire dalla prossima gara. Derby di Coppa? È una partita importante per vari motivi, ci porterebbe vicino alla finale ma sappiamo il valore dei nostri avversari. La prepareremo nel miglior modo possibile”. LEGGI TUTTO

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    L'Udinese ferma la corsa del Milan: Udogie risponde a Leao

    MILANO – Secondo pareggio consecutivo per il Milan, che dopo il 2-2 di Salerno, viene fermato anche dall’Udinese. Dopo un buon primo tempo, chiuso in vantaggio grazie al gol siglato da Leao, il Milan si scioglie nella ripresa e subisce il pareggio (contestato per un presunto fallo di mano del giocatore friulano) di Udogie. I rossoneri rallentano la corsa in classifica e nel finale si innervosiscono, protestando vivacemente contro l’arbitro Marchetti. L’Udinese (protagonista di un ottimo secondo tempo) guadagna un punto prezioso, portandosi a piùù quattro da Cagliari e Venezia. 
    Milan-Udinese 1-1, tabellino e statistiche
    L’Udinese ci prova, Leao sblocca il risultato
    Primo tempo equilibrato e giocato a buon ritmo da entrambe le squadre. Il Milan prova, sin dalle prime battute, a prendere in mano le redini del gioco, affidandosi agli spunti di Leao e ai movimenti di Giroud. L’Udinese risponde colpo su colpo e al dodicesimo crea la prima occasione, con Delofeu che calcia (da buona posizione) sopra la traversa. Il primo squillo rossonero arriva al 26′, con Calabria che dal limite dell’area sfiora il palo alla destra di Silvestri. Passano due minuti e gli uomini di Pioli sbloccano il risultato: con un pezzo di bravura di Leao. L’attaccante portoghese si avventa sull’assist a centro area di Tonali e con un mix di fisicità e tecnica, si libera della marcatura di Becao e sull’uscita di Silvestri insacca. Ottavo gol in campionato per l’attaccante del Milan, che pochi minuti dopo ghiaccia San Siro: dopo un contrasto con Arslan, Leao resta a terra toccandosi vistosamente la caviglia: dopo quasi quattro minuti (ed essersi sottoposto per due volte alle cure dei sanitari), il portoghese (pur zoppicante) rientra in campo. L’Udinese si rifà sotto e Beto, con un colpo di testa ravvicinato, saggia i riflessi di Maignan. Prima dell’intervallo è ancora Delofeu a portare a spasso la difesa rossonera con una serie di dribbling, senza però riuscire a calciare. 
    Serie A, calendario e risultati
    Udogie entra e pareggia 
    La ripresa inizia con una protesta friulana: contatto in area milanista tra Becao e Tomori, con l’attaccante friulano che cade a terra: Marchetti lascia proseguire. Il Milan risponde con un’azione insistita (ma infruttuosa) di Messias. Al decimo Cioffi inserisce Udogie e Pereyra per Zeegelaar e Makengo. L’Udinese prova ad alzare il baricentro del gioco e colleziona palle gol: al 14′ sfiora il pareggio con una rasoiata di Arslan che lambisce il palo. Passa un minuto e Pereyra (con un cross dal fondo) mette i brividi alla difesa rossonera (Messias salva su Beto). Il Milan non riesce ad uscire e l’Udinese ne approfitta: Becao, dopo un’azione insistita, calcia da centro area, Tomori smorza la conclusione che Maignan blocca senza problemi. Cioffi si gioca il tutto per tutto e inserisce Success per Beto. Pioli corre ai ripari con Rebic e Saelemaekers per Messias e Giroud. Ma l’Udinese resta padrona del gioco e trova il pareggio al 21′ grazie ai due nuovi entrati: rovesciata di Pereyra e tocco da sotto misura di Udogie. Proteste rossonere per un presunto tocco di braccio del friulano. L’arbitro Marchetti (dopo aver ascoltato il Var) convalida. Il Milan si rigetta in attacco, ma lascia spazio alle ripartenze dell’Udinese: in una di queste Rebic perde palla e lascia campo a Pereyra, che calcia tra le braccia di Maignan. Nell’ultimo quarto d’ora le squadre si allungano: Brahim Diaz serve Leao a centro area, il portoghese supera Sivestri con un pallonetto, ma subisce il recupero di Pablo Marin che, a porta vuota, allontana. Passa un minuto e Romagnoli (in fuorigioco) calcia addosso a Silvestri. A sei minuti dalla fine Pioli si gioca la carta Maldini (al posto di Diaz). Ma l’ultima occasione è per Delofeu, che sfiora il palo con un bolide dalla distanza. Finisce 1-1.
    Serie A, la classifica
    Guarda la galleryUdogie risponde a Leao: il Milan fermato dall’Udinese LEGGI TUTTO

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    Milan-Udinese, pronostico e migliori quote

    La 27ª giornata di Serie A prende il via con Milan-Udinese. I rossoneri cercano punti in chiave Scudetto, i friulani in ottica salvezza. Ecco analisi e pronostico del match in programma allo stadio Meazza di San Siro venerdì alle 18.45.
    Il Milan ospita l’Udinese, fai il tuo pronostico e vinci!
    Milan-Udinese, uno sguardo ai precedenti
    Non sono bastati due gol per sbancare Salerno. Almeno, però, il Milan ha mantenuto (provvisoriamente) la vetta della classifica e da capolista riceve l’Udinese, che deve far punti per allontanarsi dal terz’ultimo posto (sempre al netto dei recuperi). In trasferta i friulani sono rimasti a secco di gol contro Verona, Genoa e Juventus e la lista dei “No Goal” si allunga con Cagliari-Udinese, gara vinta da Deulofeu e soci per 4-0.Il Milan versione Meazza ha più Under 2,5 (8) che Over (5) in cassaforte mentre nello storico dei precedenti con l’Udinese si nota molto equilibrio, con un gol di margine a fare la differenza nella maggior parte dei casi. Per trovare la più “recente” vittoria rossonera con almeno due gol di scarto occorre arretrare fino a novembre 2014 (14 partite fa): 2-0 a San Siro.
    Il 2-0 è un risultato con cui quest’anno il Milan ha chiuso, in suo favore, i match interni contro Lazio, Venezia e Salernitana. E proprio il 2-0 è uno score compreso nell’esito “1X+Multigol 2-4” che nell’occasione può meritare considerazione. LEGGI TUTTO

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    Record: “Caso Leao, Lilla condannato dal TAS: deve risarcire lo Sporting”

    LISBONA (PORTOGALLO) – Rafael Leao e il Milan possono tirare un sospiro di sollievo. Secondo quanto anticipato dal quotidiano portoghese Record, infatti, il TAS (Tribunale arbitrale internazionale dello sport) avrebbe condannato il Lilla al risarcimento di circa 20 milioni di euro (interessi compresi) nei confronti dello Sporting Lisbona ribaltando così quanto deciso nel primo grado di giudizio.
    La vicenda e la reazione di Leao alla decisione del TAS
    La vicenda si riferisce alla rescissione unilaterale effettuata dal calciatore nel 2018, dopo un’aggressione alla squadra degli ultras biancoverdi avvenuta nel centro sportivo del club, che gli ha permesso di lasciare la società portoghese per approdare al club francese. Inizialmente Leao era stato condannato al pagamento di un’ammenda di 16,5 milioni di euro, una cifra che gravava enormemente sul conto in banca del classe ’99 e che aveva frenato la trattativa di rinnovo con il Milan (il suo contratto con i rossoneri scadrà a giugno 2024). Il TAS, però, ora avrebbe ribaltato la decisione condannando al pagamento del maxi risarcimento il Lilla. Intanto Rafa ha postato su Twitter l’icona di una colomba col ramoscello d’ulivo in bocca, simbolo di pace, accompagnata dalla scritta “soon” (presto, prossimamente). Difficile non pensare all’associazione con il verdetto del TAS.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Sassuolo, ok l'Over 1,5 Casa al novantesimo

    Il programma della 26ª giornata di Serie A prevede il confronto tra l’Inter, seconda in classifica con una gara da recuperare, e il Sassuolo. Per le quote non sembrano esserci dubbi, nerazzurri favoriti al novantesimo.
    Indovina il risultato esatto di Inter-Sassuolo e vinci!
    Il cammino dei nerazzurri
    La squadra allenata da Simone Inzaghi nelle ultime cinque gare disputate tra campionato e Champions League è riuscita a vincere soltanto una volta, a Venezia grazie a un gol di Dzeko al novantesimo (2-1). Nelle restanti quattro partite (tutte dal coefficiente di difficoltà altissimo) i nerazzurri hanno fatto registrare due pareggi in trasferta con Atalanta (0-0) e Napoli (1-1) e due sconfitte casalinghe con Milan (1-2) e Liverpool (0-2). Per quanto riguarda invece i risultati ottenuti in Coppa Italia ci sono da segnalare prima il pareggio con l’Empoli (2-2 al 90’) e poi il 2-0 alla Roma. I campioni in carica adesso proveranno a conquistare i tre punti contro un Sassuolo che nell’ultima trasferta disputata ha perso per 4-0 contro la Sampdoria. I nerazzurri con 30 gol realizzati vantano il secondo attacco interno più profilico del torneo. Perisic e compagni contro una squadra che ha incassato ben 23 reti nelle prime 12 gare esterne non dovrebbero trovare grossi problemi a segnare almeno due gol. Uno di questi potrebbe portare la firma di Lautaro Martinez, il “bomber” argentino è sempre rimasto a secco nelle precedenti 6 giornate di campionato. LEGGI TUTTO