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    Inter-Milan 1-2: Giroud riapre il campionato. Pioli a -1 da Inzaghi

    Inter-Milan, le scelte di Inzaghi e Pioli
    L’Inter va a caccia di un successo che le garantirebbe di portarsi a +7 sui cugini rossoneri, con una gara – contro il Bologna – da recuperare. Il Milan, dal canto suo, ha l’occasione di riaprire il discorso Scudetto accorciando a -1. Simone Inzaghi non rinuncia al tanto caro 3-5-2 e al Meazza di presenta con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Brozovic, l’ex Calhanoglu e Barella a centrocampo, Perisic e Dumfries – preferito a Darmian – a tutta fascia e la coppia formata da Lautaro Martinez, preferito a Sanchez, e Dzeko in attacco. Unico indisponibile, oltre Correa, il neo-acquisto Gosens, mentre Caicedo non va neppure in panchina. La risposta di Pioli, privo di Kjaer, Ibrahimovic, Ballo-Touré e Rebic e con Tomori recuperato ma non ancora al top, conferma il 4-2-3-1 con Maignan tra i pali, Calabria, Kalulu, Romagnoli e Theo Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer in mediana e Saelemaekers, Kessie e Rafael Leao sulla linea dei trequartisti alle spalle del terminale offensivo Giroud. Un po’ a sorpresa, fuori dall’undici iniziale Florenzi, Messias e Brahim Diaz.
    Perisic batte un super Maignan: Inter-Milan 1-0 al 45′
    Calabria prova a sfondare e dopo due minuti guadagna il primo corner della partita, poi è costretto a inseguire Perisic sull’altro versante del campo: duelli individuali, pressing, tackle e falli infiammano il pubblico del Meazza nei primi nove minuti del derby meneghino. L’equilibrio si spezza al 10′, precisamente sul gol di testa di Dumfries, annullato dal Var per una precedente posizione di fuorigioco dell’esterno croato autore del cross. I nerazzurri non si lasciano prendere dallo sconforto per la delusione, anzi danno vita ad un vero e proprio assedio e se all’11’ Maignan salva il risultato con uno strepitoso colpo di reni sul tiro di Brozovic nettamente deviato da Kalulu, al 21′ Romagnoli spende un giallo per fermare Dzeko, al 26′ Barella si divora il vantaggio calciando clamorosamente fuori a due passi dalla porta, al 27′ Lautaro Martinez si lascia ipnotizzare dal portiere francese, che si ripete sessanta secondi più tardi con un altro prodigioso intervento, stavolta su Dumfries, che calcia a botta sicura da pochi metri. I rossoneri provano a beffare i cugini al 35′, con Handanovic che toglie dal sette la sassata di Tonali e Leao che non riesce a ribadire in rete sulla prosecuzione dell’azione, ma capitolano a 7′ dal duplice fischio dell’arbitro Guida: super Maignan su Lautaro, ma non può nulla sul piattone mancino di Perisic (al 50° centro con questa maglia) sugli sviluppi di un angolo battuto da Calhanoglu. Nel finale di primo tempo l’Inter ha la chance di raddoppiare, ma è ancora l’estremo difensore scuola Psg ed ex Lille a negare il tentativo del turco, con una uscita bassa coi piedi al di fuori dell’area di rigore, e poi bloccando a terra il tiro di Dzeko.
    Giroud show in 3′: il Milan batte l’Inter 2-1 e riapre il campionato
    Messias per Saelemaekers è la sola novità tra i 22 in campo per la ripresa. Al 48′, miracoloso intervento difensivo di Bennacer su Calhanoglu, al 49′, squillo di Tonali, che guadagna un corner con una prodezza balistica dalla distanza, al 50′, tentativo del neoentrato brasiliano ex Crotone e, al 51′, splendida uscita bassa di Maignan in anticipo su Perisic: Pioli, galvanizzato dall’atteggiamento dei suoi, si lascia andare a plateali applausi d’incoraggiamento, prima di rimettere mano alla formazione al 57′, quando richiama accanto a sé uno spento Kessie, reduce dalla Coppa d’Africa, gettando nella mischia al suo posto Brahim Diaz. L’intensità è la medesima della prima frazione e lo stesso vale per il copione, con il Milan costretto ad attingere a forze extra per proporre il proprio gioco – senza tuttavia riuscire a creare reali occasioni sotto porta – e al tempo stesso contenere le arrembanti ripartenze avversarie: la capolista della Serie A appare in pieno controllo della sfida e, in questo senso, s’inserisce il tentativo dalla lunga distanza di Barella al 62′, col quale guadagna un prezioso tiro dalla bandierina. Prova a smentire questa lettura Rafael Leao al 65′, che riceve palla da Brahim Diaz dopo un impressionante break di Kalulu, ma il destro del portoghese – forse deviato – termina alto. Quattro minuti più tardi, invece, Perisic sfiora la doppietta in una situazione analoga all’1-0: stavolta, però, l’esterno ex Bayern cerca un controbalzo mancino che non inquadra lo specchio. Al 70′ Perisic sente un fastidio al flessore e chiede il cambio: con lui esce anche Lautaro, dentro Dimarco e Sanchez, mentre Vidal rileva Calhanoglu tre minuti più tardi. Tre minuti, centottanta secondi: gli stessi che, tra il 75′ e il 78′, impiega il Milan – o meglio Giroud – per ribaltare la partita. L’attaccante francese prima si avventa spedendo in rete in scivolata il tiro deviato di Brahim Diaz, poi, con la complicità di Handanovic, riceve da Calabria, aggira De Vrij e sigla il 2-1 aprendo il piattone mancino. Clamoroso al Meazza. Pioli manda in campo Krunic per Bennacer, Inzaghi si gioca le carte Vecino e Darmian per Brozovic e Bastoni, mentre Maignan e Theo Hernandez arginano le immediate, rabbiose sortite nerazzurre. Nonostante l’espulsione diretta rimediata dal terzino franco-spagnolo dal 95′, fa festa il Milan, che riapre clamorosamente il discorso Scudetto. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Cagliari, ok il Multigol Casa 2-4

    Serie A, 24ª giornata di campionato. Al “Gewiss Stadium” va in scena la sfida tra l’Atalanta e il Cagliari. La “Dea” nell’ultima partita disputata non è andata oltre lo 0-0 sul campo della Lazio mentre il Cagliari ha pareggiato 1-1 in casa contro la Fiorentina.
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    Zapata e soci partono favoriti
    Nonostante il Cagliari di Mazzarri abbia mostrato dei lievi miglioramenti nelle ultime 4 giornate (2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) sembra difficile ipotizzare una sconfitta da parte dell’Atalanta in questo incontro. La “Dea” in casa ha perso solamente in tre occasioni e sempre contro avversari posizionati al momento nella parte alta della classifica (Fiorentina, Milan e Roma). I rossoblù in trasferta hanno fatto registrare il segno 1 in 7 gare su 11. Zapata e compagni partono favoriti e hanno le carte in regola per segnare da due a quattro gol contro una squadra che ha già subito 23 reti lontano dai lidi. LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann e il derby della bontà: «I tifosi rossoneri distribuiranno cibo e coperte ai senzatetto. Complimenti»

    TORINO – Tempo di derby a Milano. E tempo anche di buone azioni. Come sottolinea Lapo Elkann, spettatore (juventino) e appassionato interessato: «Inter-Milan delle 18 sarà preceduta da una bellissima iniziativa da parte dei tifosi rossoneri che distribuiranno cibo e coperte ai senzatetto. Complimenti@acmilan». Anche così si vincono le sfide fuori dal campo. Lapo è fortemente impegnato in campagne solidali: e anche il calcio può dare una spinta per aiutare i più deboli. LEGGI TUTTO

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    RMC: “Il Lione vuole Faivre: offerta per anticipare il Milan”

    LIONE (Francia) –  Con l’addio ormai sempre più vicino di Bruno Guimaraes, direzione Newcastle, il Lione si starebbe muovendo per regalare a Peter Bosz un colpo a centrocampo. Secondo quanto riferito da Rmc Sport, il primo obiettivo di Jean-Michel Aulas sarebbe Romain Faivre del Brest che in questa stagione ha già realizzato 7 reti e 5 assist in 21 partite di Ligue 1. Il fantasista 23enne è un obiettivo di mercato di lunga data del Milan, ma il Lione potrebbe affondare con più facilità il colpo nei prossimi giorni, dopo aver definito la cessione del mediano brasiliano in Premier League. LEGGI TUTTO

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    Juve, Kulusevski in uscita: spunta anche il Milan?

    TORINO – Un capitolo di questa sessione di mercato va tenuto aperto sul fronte Kulusevski. Con l’arrivo di Dusan Vlahovic e la possibile conferma di Alvaro Morata, gli spazi di utilizzo dello svedese rischiano di restringersi. Dopo il no all’Everton, il giocatore tentenna e dalla Continassa non chiudono all’ipotesi di una partenza, anche a titolo temporaneo. Il suo entourage lo sta proponendo non solo all’estero: secondo le ultime indiscrezioni, tramite intermediari sarebbe stato offerto anche al Milan.Guarda la galleryVlahovic-Juve, la storia della trattativa su Tuttosport LEGGI TUTTO

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    Milan in ansia: Kessie si fa male in Coppa d'Africa

    DOUALA (Camerun) – Milan in ansia per Franck Kessié, centrocampista della Costa d’Avorio costretto a lasciare il campo per infortunio al 30′ dell’ottavo di finale di Coppa d’Africa, perso oggi ai rigori contro l’Egitto. Il giocatore del Milan, sostituito da Serey Die, si è accomodato in panchina con la borsa del ghiaccio sul fianco sinistro. Il match si è chiuso 0-0 dopo i supplementari per poi essere deciso ai calci di rigore a favore di Salah e compagni. LEGGI TUTTO

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    Milan, ufficiale Lazetic: depositato il contratto in Lega

    MILANO – Il Milan ha depositato in Lega il contratto di Marko Lazetic. Dopo le visite mediche e la firma, diventa così ufficiale il trasferimento dell’attaccante serbo, che ha firmato un contratto fino al 2026 con i rossoneri e ha scelto il 22 come numero di maglia. Alla Stella Rossa quattro milioni più il 10% sulla futura rivendita.  LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve 0-0: Allegri sempre a -1 dal quarto posto

    La Juventus non conquista la prima vittoria contro una delle prime quattro della classifica, ma a San Siro contro il Milan conquista altre certezze e ulteriore consapevolezza della propria crescita. Il punto è lo stesso ottenuto all’andata, ma stavolta i bianconeri si mostrano solidi e maturi, rischiando quasi niente e confermando quanto avevano mostrato nelle precedenti otto giornate, in cui avevano raccolto sei vittorie e due pareggi. Conferma però anche, la Juventus, di peccare di incisività offensiva, chiudendo con un bottino di 8 tiri contro i 14 rossoneri che non fotografa l’andamento equilibrato della partita (il possesso palla, per dire, è stato del 53% per la squadra bianconera). A risolvere quest’ultimo problema, però, penseranno magari i dirigenti in quest’ultima settimana di mercato.

    Ibrahimovic fuori alla mezz’ora

    Privato di De Ligt da una gastroenterite che ha colpito l’olandese nella notte, Allegri si affida ancora a Rugani che affianca Chiellini al centro della difesa, mentre a centrocampo Bentancur vince il ballottaggio con Rabiot per supportare Locatelli in mezzo. In formazione annunciata il Milan. La Juve parte forte e al 2’ Cuadrado impegna Maignan direttamente da calcio d’angolo, guadagnato da un’iniziativa di Alex Sandro e Morata. Il Milan replica con un’incursione a destra di Calabria che reclama, con buone ragioni, il rigore per un contatto con Alex Sandro: episodio molto dubbio, che segna l’inizio di 10 minuti di supremazia territoriale rossonera, interrotti da un’iniziativa di Cuadrado chiusa da un sinistro a lato. Il colombiano e Dybala, scambiandosi spesso posizione, sono il fulcro delle ripartenze con cui la Juventus allenta la pressione milanista, mentre Rugani e Chiellini evitano che il possesso rossonero crei troppi pericoli a Szczesny, impegnato solo da Leao da fuori al 20’. Le conclusioni più o meno fuori misura di Dybala, Calabria (due volte) e Locatelli punteggiano un primo tempo in cui le due fasi difensive funzionano meglio di quelle offensive: con quella milanista privata al 28’ dell’apporto di Ibrahimovic, uscito per un problema al tendine d’Achille destro.

    Secondo tempo equilibrato

    Terminato il primo tempo sulla difensiva, la Juventus comincia la ripresa assumendo l’iniziativa e al 5’ Morata ha una buona occasione di testa su cross di De Sciglio, ma non trova la porta. Il copione si conferma invertito rispetto al primo tempo anche negli episodi da moviola, con Messias che al 14’ colpisce da dietro Morata in area, senza che né arbitro né var rilevino il fallo. Proprio Messias e Brahim Diaz lasciano il posto a Saelemakers e Bennacer, mentre Allegri inserisce Arthur per Locatelli (ammonito dai primi minuti, salterà il Verona per squalifica) e Bernardeschi per Cuadrado. Nel frattempo una percussione di Theo Hernandez – tiro bloccato da Szczesny – ha dato la scossa al Milan, che prova a riprendere l’iniziativa. Resta costante però la supremazia delle due fasi difensive su quelle offensive e Allegri e Pioli provano a rompere l’equilibrio inserendo Kean (per Morata) e Rebic (per Leao) per l’ultimo quarto d’ora. L’equilibrio per poco non lo spezza Saelemakers con un gran numero su De Sciglio a sinistra, rovinato però con una conclusione alta, mentre McKennie mette a lato di testa poco dopo. Allegri si gioca anche Rabiot e Kulusevski per il recupero (togliendo Bentancur e Dybala), ma il risultato ormai è scolpito.

    Guarda la gallerySzczesny chiude la porta, Ibrahimovic ko: pari tra Milan e Juve LEGGI TUTTO