consigliato per te

  • in

    Genoa-Sampdoria, il “Grifone” non ha mai vinto in casa

    In Serie A è giunto il momento di assistere al derby della Lanterna. Entrambe le squadre non stanno attraversando il miglior periodo di forma. Il Genoa è penultimo e non riesce ad uscire dai bassifondi della classifica mentre la Sampdoria, oltre alla posizione di classifica non proprio brillante, deve fare anche i conti con le dimissioni del suo presidente e di tutto ciò che ne consegue.
    Genoa-Sampdoria show! Fai ora i tuoi pronostici
    Un solo successo ma lontano da Marassi
    Soltanto dieci punti in sedici partite rappresentano un bottino davvero magro per il Genoa che, pur con il cambio di allenatore, non è ancora riuscito ad invertire la rotta. Certo bisogna riconoscere che Shevchenko ha dovuto affrontare prima Milan e poi Juventus ma adesso i punti cominciano a scottare e perderne ancora per strada potrebbe diventare molto pericoloso. I rossoblù sono ancora a secco di vittorie casalinghe (l’unico successo a Cagliari alla terza giornata) e questo è uno zero che pesa tantissimo. Per la cronaca il Genoa, pur prediligendo l’esito “Goal” (ne ha nove all’attivo) viene da quattro “NoGoal” consecutivi. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, Pioli deluso: “C'è rimpianto, volevamo restare in Europa”

    MILANO – Stefano Pioli non riesce a nascondere la delusione per l’eliminazione dall’Europa del suo Milan, quarto nel girone di Champions League dopo il ko di stasera con il Liverpool a San Siro: “Ci dispiace tanto uscire dall’Europa – le parole di Pioli a Mediaset – sapevamo delle difficoltà della gara di questa sera. Serviva più ritmo e qualità, peccato non esserci riusciti. Non abbiamo mosso la palla velocemente, i movimenti non sono stati giusti. Il ritmo si dà muovendo il pallone velocemente e stasera non ci siamo riusciti”. Poi, a Sky, aggiunge: “Dobbiamo portare a casa la consapevolezza che il livello in Europa è molto alto. Sapevo la difficoltà del girone e della gara di stasera, purtroppo non abbiamo dato un grande ritmo alla gara e dal punto di vista tecnico non è stata la nostra migliore partita”.Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo
    I rimpianti di Pioli
    Sul cammino nel girone B dice: “Qualche rimpianto c’è, contro Atletico e Porto in casa avremmo meritato di più. Ma nel nostro percorso ci sta di trovare queste difficoltà. Saranno utili alla nostra crescita. Faremo tesoro di questo. C’è delusione perchè volevamo rimanere in Europa”. Pioli non ha digerito le due reti subite con il Liverpool: “Non avremmo dovuto subire due gol così; oltre alle qualità dell’avversario, ci sono errori nostri. Dovevamo fare una prestazione migliore dal punto di vista tecnico e qualitativo contro una squadra che giocava con alcuni ricambi, ma che erano di grande qualità. Dovevamo prenderci più rischi e giocare una partita migliore dal punto di vista del tecnico”. Il tecnico del Milan non cerca giustificazioni per le tante assenze: “Le stagioni sono così, capitano questi momenti. Abbiamo fatto bene il primo tempo, poi dopo il secondo gol ci siamo disuniti. Poi per generosità ci abbiamo provato fino alla fine”. Pioli non trova conforto quando gli fanno notare che l’Inter, l’anno scorso, è stata eliminata dalle coppe e poi ha vinto lo scudetto: “Noi volevamo andare avanti in Europa. Questa delusione dobbiamo trasformarla in grande voglia e desiderio in campionato”.
    Guarda la galleryMilan battuto dal Liverpool: Ibrahimovic e compagni fuori dalle coppe LEGGI TUTTO

  • in

    Milan-Liverpool 1-2, Pioli è fuori anche dall'Europa League

    MILANO – Il Milan si illude per poco più di mezz’ora, prima di essere battuto 2-1 dal Liverpool e salutare mestamente le coppe europee per la stagione 2021-22. I ragazzi di Pioli non sono capaci di avere la meglio dei Reds di Jurgen Klopp, pieni di rincalzi ma vogliosi di far bene, e chiudono ultimi il gruppo B. Il Milan quindi, oltre a dire addio alla Champions, non riesce nemmeno ad acciuffare i playoff per l’Europa League, riservati alle terze classificate di ciascun gruppo. Il Liverpool chiude invece il girone con 6 successi su 6 gare: nessuna squadra inglese ci era riuscita prima.Guarda la galleryMilan battuto dal Liverpool: Ibrahimovic e compagni fuori dalle coppe
    Milan-Liverpool, la partita
    I rossoneri si presentano sul tappeto del Meazza con Ibrahimovic centravanti, spalleggiato da Messias in grande spolvero, insieme con Brahim Diaz e Krunic. Parte dalla panchina Saelemaekers. Tanto turn-over nel Liverpool che non rinuncia, tra i titolari, ad Alisson in porta oltre a Mané e a Salah in attacco. Nonostante la formazione rimaneggiata e la qualificazione al sicuro, i Reds non rinunciano a cercare la vittoria. Al 13′ c’è tempo per un bisticcio tra Pioli e Klopp, separati dal quarto uomo, dopo un contatto tra Romagnoli e Origi. Al 29′ è il Milan a sbloccare il match su azione di calcio d’angolo: il corner di Messias, indirizzato direttamente a rete, è smanacciato da Alisson sui piedi di Tomori che, da due passi, appoggia in gol. Il Liverpool impiega solo 7 minuti prima di pareggiare: fiondata di Oxlade-Chamberlain, Maignan è impreciso nella deviazione, favorendo l’impatto vincente di Salah, al settimo gol in sei gare in questa Champions League. All’intervallo il pareggio sembra il risultato più giusto, nonostante la predominanza territoriale degli inglesi.
    Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo
    Origi gol, Kessié manca il pareggio
    Nella ripresa il Liverpool appare ancora più convinto a non regalare nulla: Minamino e Salah sfiorano il raddoppio, poi trovato al 55′. Stavolta l’errore, clamoroso, è di Tomori, che regala palla a Mané, il cui tiro è respinto da Maignan, irrompe Origi che non può sbagliare di testa. Il Milan è stordito, anche per le notizie che arrivano da Porto, dove l’Atletico di Simeone passa in vantaggio. Dopo i tentativi di Oxlade-Chamberlain e Krunic fuori misura, i rossoneri tornano a spingere, quantomeno per evitare la sconfitta. Ibrahimovic calcia sulla barriera una punizione dai 20 metri poi Kessié, all’85’, ha l’occasionissima per pareggiare: il numero 79 rossonero, tutto solo davanti ad Alisson, si fa però ipnotizzare dal portiere brasiliano in uscita. Il Liverpool vince 2-1 mentre l’Atletico Madrid batte 3-0 il Porto in trasferta: il Milan è ultimo nel gruppo B e ufficialmente fuori dall’Europa. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan-Liverpool, Pioli e Klopp litigano a bordocampo

    MILANO – Al 12′ di Milan-Liverpool un contrasto fra Romagnoli e Origi ha causato momenti di tensione, con l’allenatore rossonero Pioli che è uscito dalla sua area tecnica per andare a protestare con Klopp. Il centrale rossonero era rimasto a terra dopo lo scontro con l’attaccante belga, ma l’arbitro aveva lasciato proseguire e sono stati i giocatori dei Reds a gettare fuori il pallone per permettere i soccorsi. Reazione veemente di Pioli che è andato a “confrontarsi” col collega tedesco accanto alla postazione del quarto uomo, che ha placato prontamente gli animi e ha invitato i due tecnici a rientrare in panchina.Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo LEGGI TUTTO

  • in

    Milan-Liverpool, Klopp: “Ibrahimovic contro Salah, grande sfida”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Non vede l’ora di affrontare il Milan, Jürgen Klopp, che annuncia turn-over nel suo Liverpool in vista della sfida di domani sera con i rossoneri in Champions League. Gli inglesi sono già qualificati e sicuri del primo posto nel gruppo B, mentre il Milan tenta di acciuffare in extremis il pass per gli ottavi di finale: “Chiaramente bisogna fare turn-over con i calciatori – dice l’allenatore del Liverpool in conferenza stampa – faremo dei cambiamenti perché bisogna fare delle energie fresche in campo per fare una bella partita. Se giocherà Salah? Non posso cambiarli tutti, dovremo pur sempre mettere undici giocatori in squadra. Vedremo chi far giocare. Bisogna capire anche la situazione, bisogna far girare i calciatori e far sì di mettere in campo la squadra migliore”.
    Klopp: “Ibra contro Salah, non vedo l’ora”
    Domani potrebbero torvarsi di fronte Ibrahimovic e Salah, due attaccanti super: “Ibrahimovic è un gran giocatore. Ibra, Salah, San Siro? Non vedo l’ora di giocare a San Siro – le parole di Klopp – è la prima volta per me. Non è la prima che giochiamo contro Ibra, sarà una partita per grandissimi giocatori”. L’allenatore tedesco punta in alto con il Liverpool: “Puoi vincere solo con una squadra fantastica. Siamo contenti della rosa che abbiamo. Ci conosciamo da molto tempo. Conosciamo i nostri ruoli, il nostro calcio sembra più maturo che nel passato. I ragazzi hanno un buon rapporto tra loro. Abbiamo una buona rosa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
    Genoa-Milan show! Fai ora i tuoi pronostici
    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, Kjaer: “Scudetto? Dipende da noi, ci crediamo al 100%”

    “Lo scudetto? Io ci credo al 100%, è una questione di mentalità. Dobbiamo pensare a noi stessi, non alle altre squadre, dipende solo da noi”. Simon Kjaer carica il Milan. Il difensore rossonero, presente ieri a Parigi alla cerimonia per l’assegnazione del pallone d’oro, lancia le ambizioni del Milan. E non vuole porsi limiti. “Sappiamo che le aspettative adesso sono alte, in un certo senso è anche colpa nostra, dato che durante le interviste tutti diciamo che vogliamo migliorare il risultato della scorsa stagione. Per riuscirci – ha dichiarato a Sky Sport –  possiamo solo vincere lo scudetto. Siamo cresciuti così tanto, che adesso è giusto avere la giusta pressione che ti porta a lottare per lo scudetto. Anche contro l’Atletico abbiamo lottato fino alla fine e abbiamo vinto”. I rossoneri credono nell’impresa in Champions League. Bisogna battere il Liverpool nell’ultima giornata. “Assolutamente, dobbiamo affrontare ogni partita come una finale, speriamo che contro il Liverpool sia una serata fantastica insieme ai nostri tifosi”.Guarda la galleryE’ Scamacca il vero “Diavolo”: Sassuolo, tris al Milan
    Kjaer su Eriksen: “Voglio andare oltre”
    Nella notte in cui Messi è stato insignito del settimo pallone d’oro, a Kjaer è stato assegnato un riconoscimento speciale per aver soccorso il compagno di squadra Christian Eriksen lo scorso giugno durante Danimarca-Finlandia agli Europei. “Voglio lentamente chiudere con il passato, con quell’episodio. E’ un fatto personale che lentamente devo mettere da parte, anche per via di tutte le persone e i giornalisti che me lo ricordano. È un episodio a lieto fine, ma piano piano devo chiudere con questa storia, anche per me stesso. È una cosa che mi resterà nel cuore, non la dimenticherò. Pallone d’Oro a Eriksen? L’importante è che adesso stia bene”.
    Kjaer su Pioli: “Crede in me”
    Chiusura dedicata ai suoi obiettivi personali. “Il momento più bello della carriera? Assolutamente sì. Ho aiutato il Milan a tornare in Champions, quest’anno stiamo lottando per lo scudetto. Ho sempre visto la mia carriera come un percorso di crescita, non ho mai mollato, non ho mai avuto dubbi sulle mie capacità, per me non è una sorpresa essere qua”. Simon Kjaer spende importanti parole d’elogio verso il tecnico Pioli: “Ho avuto tanti grandi allenatori nella mia carriera. Adesso al Milan ho un allenatore come Pioli che crede in me, mi lascia fare il mio lavoro, io lo ascolto e lui ascolta me. Anche la squadra mi ha dato una grande mano e siamo cresciuti insieme. Ho fatto esperienza in tanti anni, anche la mia famiglia con i miei figli mi aiuta, siamo felici della nostra vita a Milano, siamo sereni”, ha dichiarato a Sky Sport. LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta-Venezia, riflettori puntati sul “Parziale/Finale”

    L’Atalanta grazie ai tre punti conquistati sul campo della Juventus conferma il quarto posto in classifica alle spalle di Napoli, Milan e Inter. Nel turno infrasettimanale i nerazzurri affrontano il Venezia. I “lagunari” sono reduci dal ko interno rimediato contro l’Inter e attualmente sono quint’ultimi a pari punti con Udinese e Sampdoria.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Dopo nove “Goal” di fila l’esito è cambiato
    L’Atalanta, prima della sfida con la Juventus, si faceva notare per la sua lunghissima sequenza di esiti “Goal” consecutivi: ben nove che lasciavano intendere che, quanto prima, si dovesse assistere ad una inversione di tendenza. Una inversione che è puntualmente arrivata a Torino con la vittoria per 1-0 (grazie ad una rete di Zapata) che ha rimesso ogni cosa al suo posto.
    C’è ancora un elemento da considerare
    Una veloce occhiata ai numeri della “Dea” permette però di individuare un altro elemento che, forse, può meritare un po’ di attenzione. Si tratta stavolta del segno fatto registrare alla fine del primo tempo ed il segno relativo al risultato finale. Dopo 14 gare di campionato l’Atalanta presenta, sia al 45’ che al 90’, lo stesso segno in ben dodici di queste e da ben otto incontri a questa parte. Volendo essere più precisi, a prescindere dal fatto che giocasse in casa o fuori, la squadra guidata da Gasperini ha collezionato ben sette accoppiate “Parziale/Finale 2/2” (si è materializzata grazie a cinque vittorie esterne che hanno fatto seguito al vantaggio a metà gara più due ko interni con Fiorentina e Milan nei quali i nerazzurri erano già sotto all’intervallo) più tre “X/X” e due “1/1” (che, evidentemente, risulta la meno frequente). Uno scompenso che, contro il Venezia, potrebbe essere risistemato. Per il Venezia le accoppiate “Parziale/Finale” uguali sono state finora soltanto sette e in quest’ambito la “1/1” si è vista soltanto due volte. Chissà che anche stavolta non valga la classica regola del “non c’è due senza tre”. LEGGI TUTTO