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    Atalanta-Spezia, ok il No Goal al novantesimo

    Bentornata Serie A. L’Atalanta dopo aver vinto per 2-1 sul campo del Cagliari si appresta a ricevere lo Spezia. La “Dea” parte con i favori del pronostico nonostante abbia raccolto soltanto 6 punti nelle prime 6 gare interne.
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    Attenzione ai “ritardi”
    L’Atalanta al “Gewiss Stadium” è reduce da due pareggi (con Lazio e Udinese) e una sconfitta (con il Milan): l’ultima vittoria interna in campionato di Zapata e compagni risale alla lontana 5ª giornata. Da quel giorno la “Dea” non ha più fatto registrare il segno 1 al triplice fischio dell’arbitro. Osservando poi il ruolino di marcia del team allenato da Gasperini si nota subito come i bergamaschi “ritardino” il No Goal da 8 gare consecutive. Tutti i “ritardi” prima o poi sono destinati ad interrompersi e contro uno Spezia che ha incassato ben 18 gol in trasferta è lecito provare la “combo” che vede l’Atalanta vincere senza subire gol (1 più No Goal). LEGGI TUTTO

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    Ridotta la squalifica a Griezmann: è disponibile per Atletico-Milan

    MADRID (Spagna) – La Uefa ha accolto il ricorso dell’Atletico Madrid e ha ridotto da due ad una le giornate di squalifica di Antoine Griezmann in Champions League. Il trequartista francese, che era stato espulso nel match dei Colchoneros contro il Liverpool per una brutta entrata su Firmino, sarà dunque a disposizione di Simeone per il match di mercoledì prossimo contro il Milan. Un recupero importante per l’allenatore argentino che molto probabilmente dovrà rinunciare al portoghese Joao Felix, indisponibile per il match di campionato contro l’Osasuna e in forte dubbio per la gara coi rossoneri.  LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “La Fiorentina mi ricorda Astori. Rebic ko, non gioca”

    MILANO – Il Milan primo in classifica (con il Napoli) riprende la sua corsa da Firenze, dove domani affronta una Fiorentina alle prese con tante assenze: “Diffido delle squadre che sembrano in difficoltà – dice il tecnico rossonero Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia – è successo anche a noi e abbiamo trovato più energie e più determinazione. La Fiorentina ha una forte identità, chi gioca sa sempre cosa fare: domani ci sarà un avversario molto difficile”. interpellato su Dusan Vlahovic, Pioli non nasconde la sua stima nei confronti dell’attaccante della Fiorentina: “E’ cresciuto tantissimo, l’ho allenato e faceva già vedere di essere bravo. E’ un attaccante molto forte”. Anche il Milan è alle prese con qualche assenza: “La squadra sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria, che mancherà per qualche partita. Rebic stava molto bene: nella partitella di oggi, dopo un colpo di tacco, ha sentito una fitta e non sarà della gara domani. I nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene. Chi va in nazionale è un professionista forte, maturo; già ieri, al primo allenamento insieme, ho visto molta attenzione e partecipazione, capacità di ributtarsi dentro la nostra situazione. Mi sento di poter dire che ci siamo preparati bene. Leao? Ha giocato poco col Portogallo, ha ricaricato le pile. L’ho visto molto bene sia ieri che oggi, è pronto per fare il suo contributo”.
    Pioli: “Gara speciale con la Fiorentina”
    Per Pioli, ex calciatore e allenatore della Fiorentina, tornare a Firenze è sempre speciale: “Ero un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha approfittato di ogni situazione per crescere. Non sarà mai una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. Quando torno a Firenze è sempre più vicino”. Sulla concentrazione dei suoi ragazzi non ha dubbi: “I miei giocatori sanno cosa andremo ad affrontare. È un momento importante del campionato. Ci sono delle partite che pesano, la partita di domani pesa tanto: ci siamo preparati bene, siamo motivati, concentrati e determinati. Il nostro obiettivo è cercare di comandare le partite. Dovremo essere molto lucidi nella gestione della palla, veloci nello smarcamento e molto efficaci nelle situazioni che si verranno a creare”.
    Pioli e il dilemma Giroud-Ibrahimovic
    Pioli poi si sofferma su altri singoli: “Kessié l’ho visto bene. Nel derby la sua prestazione è stata giudicata solo per l’episodio del rigore, in cui poteva certamente fare meglio, ma poi ha fatto bene. E’ tornato bene, a centrocampo stanno tutti bene. Poi deciderò chi far giocare”. L’allenatore del Milan poi prova a spiegare con quale criterio sceglie la punta, tra Giroud e Ibrahimovic: “La prima valutazione è la condizione, gioca chi sta meglio. Poi ovviamente scelgo in base anche agli avversari, cosa che faccio per ogni ruolo. Fino a ieri avevo due giocatori per ruolo, potevo chiudere gli occhi e scegliere, poi però si è fermato Rebic. In difesa ora Kalulu e Florenzi si giocano il posto”. Dell’ex romanista aggiunge: “Non l’ho schierato terzino perché Calabria e Kalulu stavano facendo molto bene, mentre davanti serviva uno per Saelemakers. Florenzi è un giocatore molto intelligente, sta crescendo molto, ma credo che ancora il suo minutaggio non sia ancora così completo”. LEGGI TUTTO

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    Florenzi: “Il Milan mi ha voluto più di chiunque altro”

    “Sono venuto qui perché hanno dimostrato di volermi più di chiunque altro. Quando penso al Milan mi vengono in mente i numerosi campioni che hanno vestito questa maglia. Ho la fortuna di poter dialogare con Paolo Maldini. Una leggenda dello stesso calibro di Totti e De Rossi. Uomini così, li chiamo intoccabili, non solo per quello che hanno dato ai loro club ma a tutto il calcio italiano”. In un’intervista concessa a Skrill News, l’esterno ex Roma Alessandro Florenzi ha toccato vari temi, partendo dalle proprie impressioni sulla nuova avventura con i colori rossoneri: “Ho trovato il club organizzato molto bene. Sono stato trattato bene negli anni da tanti club organizzati, e il Milan è uno di questi. Il gruppo è solido, mi hanno accolto tutti nella squadra e mi sto divertendo molto”.
    Florenzi: “Il Milan vuole tornare a vincere”
    “Vincere? È un obiettivo che il club si è prefissato, è quello che vogliono i tifosi ed è quello che noi giocatori cercheremo di raggiungere come possiamo. Cercherò di aiutare il club a riconquistare il posto che si merita. Faccio parte di una squadra e di un bel gruppo di giocatori. È sempre importante mettere il ‘noi’ prima dell”io’. Sono totalmente a disposizione dell’allenatore e dei miei compagni. Per il momento gioco alto sulla fascia, ma sono pronto a giocare dove serve. L’importante è essere sempre pronti quando richiesto”.
    Florenzi sulla vittoria a Euro 2020: “Che emozione”
    “Portare a casa un trofeo con la propria Nazionale è un’emozione incredibile. Abbiamo passato 50 giorni insieme, eravamo più che semplici compagni di squadra, si è creata una vera famiglia. Non è stata un’avventura facile, soprattutto per me, ma abbiamo lavorato tutti dalla stessa parte alla ricerca di un sogno”. LEGGI TUTTO

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    tuttosport.fun: il punto sulla Serie A

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    Dopo 12 giornate è anche il momento di analizzare cosa è accaduto in Serie A per prepararsi al meglio alla ripresa del campionato e provare a diventare “il campione” del gioco e ad essere il punto di riferimento per migliaia di appassionati.
    In cima c’è la “strana coppia” Napoli-Milan: intendiamoci, le due compagini erano accreditate per la zona Champions ma staccare di 7 punti la terza, l’Inter, dopo appena 12 turni non era prevedibile.
    Il Napoli di Spalletti ha proprio i numeri da candidata allo scudetto: 24 gol fatti e appena 4 subiti. 
    Gli tiene testa soltanto il Milan di Pioli che sembra aver consolidato gli equilibri e trovato la formula valida.
    Riuscirà l’Inter a rientrare in corsa? I numeri sembrerebbero dire di sì soprattutto se guardiamo ai 29 gol fatti ma per recuperare 7 lunghezze c’è bisogno che Simone Inzaghi registri un pò meglio la difesa.
    Voto al Napoli: 9, Voto al Milan: 9, Voto all’Inter: 6
    Se le prime 3 difficilmente non entreranno in zona Champions, dietro è bagarre: attualmente è l’Atalanta ad occupare la quarta posizione anche se,la Lazio di Sarri migliora di giornata in giornata ed è una candidata affidabile per la corsa alla qualficazione alla massima competioner europea.
    Si è fermata la Roma trascinandosi in zona Europa League altre 3 squadre: la delundete Juventus, l’ottima Fiorentina e l’incredibile Bologna di Siniša Mihajlovi?.
    Ecco tutti i restanti voti alle squadre della Serie A dopo 12 giornate:
    Napoli 9, Milan 9, Inter 6, Atalanta 6, Lazio 6, Roma 5,5, Fiorentina 7, Juventus 4, Bologna 9, Verona 7,5, Empoli 9, Torino 6,5, Sassuolo 5, Udinese 6,5, Venezia 7, Spezia 6, Genoa 5,5, Sampdoria 5, Salernitana 6, Cagliari 4,5.
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    Milan, Pioli tiene il punto: “Bicchiere mezzo pieno”

    MILANO – “Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno”. Questo il giudizio ‘a caldo’ di Stefano Pioli dopo l’1-1 in un derby che ha visto l’Inter rammaricarsi per un rigore sbagliato da Lautaro e il suo Milan, ancora capolista a braccetto con il Napoli, imprecare nel finale per il palo colpito da Saelemaekers. “La partita è stata complicata – ha detto il tecnico rossonero dopo il match di San Siro – ma i miei giocatori sono stati generosi. Abbiamo sofferto un po’ troppo nei primi venti minuti della ripresa, ma abbiamo dimostrato di essere forti anche noi contro una squadra molto forte”.
    Milan-Inter 1-1: statistiche e tabellino
    “Mantenuto le nostre idee”
    Un Diavolo diverso rispetto a quello che si era visto nella passata stagione: “Rispetto al derby dell’anno scorso, ora giochiamo le partite con più convinzione e qualità – ha spiegato Pioli -. Qualche difficoltà contro le avversarie forti ci sta, ma siamo stati ancorati al nostro coraggio. La reazione c’è stata, siamo andati sotto quando stavamo provando a gestire noi il match. Abbiamo mantenuto le nostre idee. Forse potevamo cercare di più Ibra e non sempre ci siamo riusciti. Poi però abbiamo combattuto pallone su pallone, soffrendo ma creando ancora qualcosa. In difesa abbiamo accettato tante volte il ‘due contro due’ contro grandi avversari. Abbiamo dimostrato grande volontà di portare a casa un risultato positivo”.
    Guarda la galleryMilan-Inter 1-1: pari e rimpianti per Pioli e Inzaghi
    “Ai nazionali chiedo di tornare sani”
    Infine, una considerazione sulla profondità della rosa. “C’è una grande varietà di soluzioni anche dalla panchina, il club mi ha messo a disposizione un potenziale importante. Il recupero di Rebic è importantissimo perché riesce a strappare, aggredire e saltare l’uomo. Leao ha giocato sempre e si vede che è un po’ meno brillante del solito. Oggi sono entrati giocatori forti dalla panchina e ho la fortuna di allenare tanti. Ora un paio di giorni più rilassati prima della sosta, poi si riprende senza pausa fino a Natale. Ai miei giocatori – ha concluso Pioli – chiedo di lavorare bene in nazionale e di tornare sani”.
    Serie A, la classifica
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter 1-1: rigore di Calhanoglu e autogol di De Vrij, pari nel derby

    MILANO – Festa e rimpianti a San Siro, dove i tifosi di Milan e Inter hanno dato spettacolo sugli spalti e alla fine sono costretti ad accontentarsi di un pari, arrivato però dopo un derby emozionante e giocato con grande intensità e a ritmi altissimo dal Diavolo di Pioli e dai campioni d’Italia di Simone Inzaghi. Coraggio e aggressività per i rossoneri, che vengono puniti in avvio su rigore dall’ex Calhanoglu ma trovano presto il pari grazie a un autogol di De Vrij. Personalità e ripartenze micidiali per i nerazzurri che masticano amaro per un secondo rigore sbagliato da Lautaro (gran parata di Tatarusanu), ma ringraziano il palo colpito nel finale da Saelemaekers che impedisce a Ibrahimovic e compagni di allungare sul Napoli in vetta (che resta così occupata in condominio).
    Milan-Inter 1-1: statistiche e tabellino
    Pioli con Diaz, Inzaghi punta sull’ex

    Calhanoglu fa, De Vrij disfa
    Dopo le prime schermaglie il derby di San Siro si accende prestissimo, precisamente all’8′ quando Kessié recupera palla al limite dell’area ma poi si fa sorprendere dalla pressione di Calhanoglu, che va in anticipo e secondo Doveri subisce un fallo da rigore da parte del centrocampista rossonero. Arriva il via libera del Var e tre minuti dopo dagli undici metri si presenta proprio il turco, protagonista di un addio al veleno dopo la scadenza del contratto, che chiede il pallone a Lautaro e lo spedisce poi alle spalle di Tatarusanu (tuffatosi a sinistra) con una conclusione centrale, esultando infine ‘in faccia’ ai suoi vecchi tifosi. L’Inter è avanti e la reazione del Milan è rabbiosa ma lucida, con in nerazzurri schiacciati nella propria metà dalla squadra di Pioli che gioca a ritmi forsennati e attacca con tantissimi uomini, abbassando Kessié tra i due centrali di difesa per la prima impostazione. Dopo un destro di Leao, che dalla distanza non sorprende Handanovic (15′), il pari arriva su autorete al 17′: punizione ‘pennellata’ da Tonali, girata con la testa di Tomori e deviazione involontaria di De Vrij che infila Handanovic.
    Guarda la galleryMilan-Inter 1-1: pari e rimpianti per Pioli e Inzaghi
    Tatarusanu ipnotizza Lautaro
    Tornato a galla il Diavolo non alza il piede dall’acceleratore ma fa trovare scoperto al 25′: Ballo-Touré legge male un passaggio in profondità per Darmian e lo stende in area, beccandosi il giallo. Secondo rigore per l’Inter e stavolta sul dischetto si presenta Lautaro: rasoterra forte e incrociato ma è strepitosa la parata di Tatarusanu, che ‘battezza’ il lato giusto e toglie la palla dall’angolino. Il Milan allora ci riprova dalla distanza con Tonali (sinistro alto al 31′) e con Leao che sporca ancora i guanti di Handanovic, ma prima del riposo trema ancora. Prima c’è il blitz in area di Bastoni, che manda al tiro Barella con Ballo-Touré a respingere sulla linea, poi è Lautaro a sfiorare il palo dopo un bell’aggancio e lo scarico di Dzeko su sponda di Darmian.
    Serie A, risultati e calendario
    Il palo ferma Saelemaekers
    Si va al riposo sull’1-1 e al rientro in campo c’è subito una novità nel Milan, con Kalulu dentro al posto dell’ammonito Ballo-Touré. Si riparte e il copione sembra lo stesso dei primi quarantacinque minuti: ritmi alti e veloci capovolgimenti di fronte. Pericolosa prima l’Inter con Dzeko, che di testa conclude alto su punizione di Calhanoglu, subito dopo i rossoneri con Ibrahimovic che non trova Diaz per la provvidenziale chiusura di Perisic (49′). Per i nerazzurri prova poi a farsi perdonare Lautaro, che ‘brucia’ Tomori ma poi vede il suo tiro deviato sopra la traversa (55′) mentre Calhanoglu calcia bene al volo con il destro verso il secondo palo senza però trovare né la porta né la deviazione di un compagno. A mezz’ora dalla fine Pioli prova a ridare energia alla sua squadra e manda in campo Saelemaekers e Rebic (fuori Diaz e Leao), seguiti poi da Bennacer (dentro per Tonali al 71′), Inzaghi risponde con Vidal al posto di un acciaccato Barella (68′). E se Ibrahimovic sfiora l’incrocio dei pali al 69′, si rammarica anche l’Inter per una conclusione a colpo sicuro del cileno appena entrato respinta da Kalulu. Tra i nerazzurri arriva allora anche il momento di Correa e Dumfries (al posto di un affaticato Dzeko e di Darmian al 76′), ma è il Milan a rendersi nuovamente pericoloso con Ibra: destro violento su punizione parato da Handanovic (82′) e torre per Bennacer che arriva in corsa e calcia in curva (83′). Bakayoko per Bennacer da una parte, Sanchez e Dimarco per Lautaro e Bastoni dall’altra sono le ultime ‘mosse’ delle panchine (84′) prima di un finale in cui il Diavolo sembra averne di più. Kalulu però non centra lo specchio dal limite (88′), Saelemaekers colpisce invece il palo (89′) con Kessié che calcia a lato in tap-in. LEGGI TUTTO

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    Diretta Milan-Inter ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

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    Milan-Inter, dove vederla in tv e streaming
    Il match tra Milan ed Inter, in programma allo stadio Giuseppe Meazza alle ore 20.45, sarà visibile esclusivamente su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale del match live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Milan-Inter
    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré; Tonali, Kessié; Saelemaekers, Krunic, Rafael Leao; Ibrahimovic. All. Pioli. A disp. Mirante, Jungdal, Kalulu, Gabbia, A. Romagnoli, Florenzi, Bennacer, Brahim Diaz, Bakayoko, Rebic, Giroud, Pellegri. Indisponibili: Maignan, Plizzari, Messias, Castillejo. Squalificati: Theo Hernandez.
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. All. S. Inzaghi. A disp. I. Radu, D’Ambrosio, A. Ranocchia, Kolarov, Dumfries, Dimarco, Gagliardini, Vecino, Vidal, Sensi, Sanchez, Correa. Indisponibili: Eriksen, Brazao. Squalificati: –
    Arbitro: Doveri di Roma 1.Assistenti: Passeri e Costanzo. IV uomo: Pezzuto.Var: Irrati.Avar: Vivenzi. LEGGI TUTTO