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    Pobega e Bremer, intrigo Toro-Milan

    TORINO – Qualcosa si muove, eccome se si muove. Sull’asse Torino-Milan si sta dialogando. Si tratta di discorsi preliminari, chiaro, e l’impressione è che Toro e Milan si stiano studiando. La scorsa settimana, per esempio, c’è stato un contatto (molti dicono incontro) tra i due direttori sportivi. Davide Vagnati e Frederic Massara hanno discusso di diverse situazioni. A uscire allo scoperto è stato il Milan che ha chiesto informazioni (diciamo il prezzo) su Gleison Bremer, 24 anni, difensore brasiliano che in questo momento è uno dei più forti centrali del campionato italiano, se non il più forte, e conseguentemente uno dei più quotati in Europa. Con il passare del tempo è migliorato sotto tutti i punti di vista e Mazzarri, che ha contribuito in maniera determinante a farlo crescere nei suoi primi mesi granata, dopo la sfida di Cagliari si è sbilanciato: “Bremer è diventato un campione”. Non ha tutti i torti. Se non lo è ancora, poco ci manca.Guarda la galleryTorino, la probabile formazione contro il Bologna

    Venticinque milioni per Bremer

    Dunque, il Milan è partito all’attacco. I rossoneri lo hanno messo nel mirino per giugno; pur avendo bisogno di un difensore a gennaio, sanno che è impensabile toglierlo a Juric a stagione in corso. Il Torino ha fissato il prezzo: 25 milioni non trattabili. Con una puntualizzazione importante: il giocatore per ora non è in vendita, è considerato fondamentale per il presente e per il futuro ma il problema è la sua volontà visto che in un paio di incontri (attraverso il suo entourage, naturalmente) ha detto di no a un prolungamento di contratto per un milione e mezzo a stagione, lo stesso ingaggio che percepiscono i big della rosa.

    Sullo stesso argomentoToro, Pobega pronto per la mischiaTorino LEGGI TUTTO

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    Udinese-Milan, cinque “Somma Gol: 2” per i rossoneri

    Per l’Udinese sarà la prima partita del dopo Gotti. Il club bianconero dopo aver perso ad Empoli per 3-1 è chiamato a riscattarsi contro il Milan capolista. I rossoneri nell’ultima partita disputata hanno battuto 2-0 la Salernitana.
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    Tante differenze ma un elemento… uguale
    Tra Udinese e Milan in classifica ci sono ben ventidue punti e se i friulani devono guardarsi dal precipitare nelle zone più pericolose della classifica, i rossoneri devono fare attenzione a non perdere il primato appena conquistato. Le differenze dunque tra le due formazioni non mancano ma esiste anche un fattore comune che prescinde dalla graduatoria. I bianconeri fanno registrare come “preferita” la “Somma Gol Finale 2” (è quella che hanno fatto vedere più volte) e lo stesso vale per la compagine guidata da Pioli che pure gradisce la “Somma Gol Finale 2” visto che l’ha archiviata, a pari merito con quella “maggiore di 4”, in ben cinque delle sedici partite giocate. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Sampdoria, il “Grifone” non ha mai vinto in casa

    In Serie A è giunto il momento di assistere al derby della Lanterna. Entrambe le squadre non stanno attraversando il miglior periodo di forma. Il Genoa è penultimo e non riesce ad uscire dai bassifondi della classifica mentre la Sampdoria, oltre alla posizione di classifica non proprio brillante, deve fare anche i conti con le dimissioni del suo presidente e di tutto ciò che ne consegue.
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    Un solo successo ma lontano da Marassi
    Soltanto dieci punti in sedici partite rappresentano un bottino davvero magro per il Genoa che, pur con il cambio di allenatore, non è ancora riuscito ad invertire la rotta. Certo bisogna riconoscere che Shevchenko ha dovuto affrontare prima Milan e poi Juventus ma adesso i punti cominciano a scottare e perderne ancora per strada potrebbe diventare molto pericoloso. I rossoblù sono ancora a secco di vittorie casalinghe (l’unico successo a Cagliari alla terza giornata) e questo è uno zero che pesa tantissimo. Per la cronaca il Genoa, pur prediligendo l’esito “Goal” (ne ha nove all’attivo) viene da quattro “NoGoal” consecutivi. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli deluso: “C'è rimpianto, volevamo restare in Europa”

    MILANO – Stefano Pioli non riesce a nascondere la delusione per l’eliminazione dall’Europa del suo Milan, quarto nel girone di Champions League dopo il ko di stasera con il Liverpool a San Siro: “Ci dispiace tanto uscire dall’Europa – le parole di Pioli a Mediaset – sapevamo delle difficoltà della gara di questa sera. Serviva più ritmo e qualità, peccato non esserci riusciti. Non abbiamo mosso la palla velocemente, i movimenti non sono stati giusti. Il ritmo si dà muovendo il pallone velocemente e stasera non ci siamo riusciti”. Poi, a Sky, aggiunge: “Dobbiamo portare a casa la consapevolezza che il livello in Europa è molto alto. Sapevo la difficoltà del girone e della gara di stasera, purtroppo non abbiamo dato un grande ritmo alla gara e dal punto di vista tecnico non è stata la nostra migliore partita”.Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo
    I rimpianti di Pioli
    Sul cammino nel girone B dice: “Qualche rimpianto c’è, contro Atletico e Porto in casa avremmo meritato di più. Ma nel nostro percorso ci sta di trovare queste difficoltà. Saranno utili alla nostra crescita. Faremo tesoro di questo. C’è delusione perchè volevamo rimanere in Europa”. Pioli non ha digerito le due reti subite con il Liverpool: “Non avremmo dovuto subire due gol così; oltre alle qualità dell’avversario, ci sono errori nostri. Dovevamo fare una prestazione migliore dal punto di vista tecnico e qualitativo contro una squadra che giocava con alcuni ricambi, ma che erano di grande qualità. Dovevamo prenderci più rischi e giocare una partita migliore dal punto di vista del tecnico”. Il tecnico del Milan non cerca giustificazioni per le tante assenze: “Le stagioni sono così, capitano questi momenti. Abbiamo fatto bene il primo tempo, poi dopo il secondo gol ci siamo disuniti. Poi per generosità ci abbiamo provato fino alla fine”. Pioli non trova conforto quando gli fanno notare che l’Inter, l’anno scorso, è stata eliminata dalle coppe e poi ha vinto lo scudetto: “Noi volevamo andare avanti in Europa. Questa delusione dobbiamo trasformarla in grande voglia e desiderio in campionato”.
    Guarda la galleryMilan battuto dal Liverpool: Ibrahimovic e compagni fuori dalle coppe LEGGI TUTTO

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    Milan-Liverpool 1-2, Pioli è fuori anche dall'Europa League

    MILANO – Il Milan si illude per poco più di mezz’ora, prima di essere battuto 2-1 dal Liverpool e salutare mestamente le coppe europee per la stagione 2021-22. I ragazzi di Pioli non sono capaci di avere la meglio dei Reds di Jurgen Klopp, pieni di rincalzi ma vogliosi di far bene, e chiudono ultimi il gruppo B. Il Milan quindi, oltre a dire addio alla Champions, non riesce nemmeno ad acciuffare i playoff per l’Europa League, riservati alle terze classificate di ciascun gruppo. Il Liverpool chiude invece il girone con 6 successi su 6 gare: nessuna squadra inglese ci era riuscita prima.Guarda la galleryMilan battuto dal Liverpool: Ibrahimovic e compagni fuori dalle coppe
    Milan-Liverpool, la partita
    I rossoneri si presentano sul tappeto del Meazza con Ibrahimovic centravanti, spalleggiato da Messias in grande spolvero, insieme con Brahim Diaz e Krunic. Parte dalla panchina Saelemaekers. Tanto turn-over nel Liverpool che non rinuncia, tra i titolari, ad Alisson in porta oltre a Mané e a Salah in attacco. Nonostante la formazione rimaneggiata e la qualificazione al sicuro, i Reds non rinunciano a cercare la vittoria. Al 13′ c’è tempo per un bisticcio tra Pioli e Klopp, separati dal quarto uomo, dopo un contatto tra Romagnoli e Origi. Al 29′ è il Milan a sbloccare il match su azione di calcio d’angolo: il corner di Messias, indirizzato direttamente a rete, è smanacciato da Alisson sui piedi di Tomori che, da due passi, appoggia in gol. Il Liverpool impiega solo 7 minuti prima di pareggiare: fiondata di Oxlade-Chamberlain, Maignan è impreciso nella deviazione, favorendo l’impatto vincente di Salah, al settimo gol in sei gare in questa Champions League. All’intervallo il pareggio sembra il risultato più giusto, nonostante la predominanza territoriale degli inglesi.
    Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo
    Origi gol, Kessié manca il pareggio
    Nella ripresa il Liverpool appare ancora più convinto a non regalare nulla: Minamino e Salah sfiorano il raddoppio, poi trovato al 55′. Stavolta l’errore, clamoroso, è di Tomori, che regala palla a Mané, il cui tiro è respinto da Maignan, irrompe Origi che non può sbagliare di testa. Il Milan è stordito, anche per le notizie che arrivano da Porto, dove l’Atletico di Simeone passa in vantaggio. Dopo i tentativi di Oxlade-Chamberlain e Krunic fuori misura, i rossoneri tornano a spingere, quantomeno per evitare la sconfitta. Ibrahimovic calcia sulla barriera una punizione dai 20 metri poi Kessié, all’85’, ha l’occasionissima per pareggiare: il numero 79 rossonero, tutto solo davanti ad Alisson, si fa però ipnotizzare dal portiere brasiliano in uscita. Il Liverpool vince 2-1 mentre l’Atletico Madrid batte 3-0 il Porto in trasferta: il Milan è ultimo nel gruppo B e ufficialmente fuori dall’Europa. LEGGI TUTTO

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    Milan-Liverpool, Pioli e Klopp litigano a bordocampo

    MILANO – Al 12′ di Milan-Liverpool un contrasto fra Romagnoli e Origi ha causato momenti di tensione, con l’allenatore rossonero Pioli che è uscito dalla sua area tecnica per andare a protestare con Klopp. Il centrale rossonero era rimasto a terra dopo lo scontro con l’attaccante belga, ma l’arbitro aveva lasciato proseguire e sono stati i giocatori dei Reds a gettare fuori il pallone per permettere i soccorsi. Reazione veemente di Pioli che è andato a “confrontarsi” col collega tedesco accanto alla postazione del quarto uomo, che ha placato prontamente gli animi e ha invitato i due tecnici a rientrare in panchina.Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo LEGGI TUTTO

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    Milan-Liverpool, Klopp: “Ibrahimovic contro Salah, grande sfida”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Non vede l’ora di affrontare il Milan, Jürgen Klopp, che annuncia turn-over nel suo Liverpool in vista della sfida di domani sera con i rossoneri in Champions League. Gli inglesi sono già qualificati e sicuri del primo posto nel gruppo B, mentre il Milan tenta di acciuffare in extremis il pass per gli ottavi di finale: “Chiaramente bisogna fare turn-over con i calciatori – dice l’allenatore del Liverpool in conferenza stampa – faremo dei cambiamenti perché bisogna fare delle energie fresche in campo per fare una bella partita. Se giocherà Salah? Non posso cambiarli tutti, dovremo pur sempre mettere undici giocatori in squadra. Vedremo chi far giocare. Bisogna capire anche la situazione, bisogna far girare i calciatori e far sì di mettere in campo la squadra migliore”.
    Klopp: “Ibra contro Salah, non vedo l’ora”
    Domani potrebbero torvarsi di fronte Ibrahimovic e Salah, due attaccanti super: “Ibrahimovic è un gran giocatore. Ibra, Salah, San Siro? Non vedo l’ora di giocare a San Siro – le parole di Klopp – è la prima volta per me. Non è la prima che giochiamo contro Ibra, sarà una partita per grandissimi giocatori”. L’allenatore tedesco punta in alto con il Liverpool: “Puoi vincere solo con una squadra fantastica. Siamo contenti della rosa che abbiamo. Ci conosciamo da molto tempo. Conosciamo i nostri ruoli, il nostro calcio sembra più maturo che nel passato. I ragazzi hanno un buon rapporto tra loro. Abbiamo una buona rosa”. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
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    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO