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    Milan-Inter 1-1: rigore di Calhanoglu e autogol di De Vrij, pari nel derby

    MILANO – Festa e rimpianti a San Siro, dove i tifosi di Milan e Inter hanno dato spettacolo sugli spalti e alla fine sono costretti ad accontentarsi di un pari, arrivato però dopo un derby emozionante e giocato con grande intensità e a ritmi altissimo dal Diavolo di Pioli e dai campioni d’Italia di Simone Inzaghi. Coraggio e aggressività per i rossoneri, che vengono puniti in avvio su rigore dall’ex Calhanoglu ma trovano presto il pari grazie a un autogol di De Vrij. Personalità e ripartenze micidiali per i nerazzurri che masticano amaro per un secondo rigore sbagliato da Lautaro (gran parata di Tatarusanu), ma ringraziano il palo colpito nel finale da Saelemaekers che impedisce a Ibrahimovic e compagni di allungare sul Napoli in vetta (che resta così occupata in condominio).
    Milan-Inter 1-1: statistiche e tabellino
    Pioli con Diaz, Inzaghi punta sull’ex

    Calhanoglu fa, De Vrij disfa
    Dopo le prime schermaglie il derby di San Siro si accende prestissimo, precisamente all’8′ quando Kessié recupera palla al limite dell’area ma poi si fa sorprendere dalla pressione di Calhanoglu, che va in anticipo e secondo Doveri subisce un fallo da rigore da parte del centrocampista rossonero. Arriva il via libera del Var e tre minuti dopo dagli undici metri si presenta proprio il turco, protagonista di un addio al veleno dopo la scadenza del contratto, che chiede il pallone a Lautaro e lo spedisce poi alle spalle di Tatarusanu (tuffatosi a sinistra) con una conclusione centrale, esultando infine ‘in faccia’ ai suoi vecchi tifosi. L’Inter è avanti e la reazione del Milan è rabbiosa ma lucida, con in nerazzurri schiacciati nella propria metà dalla squadra di Pioli che gioca a ritmi forsennati e attacca con tantissimi uomini, abbassando Kessié tra i due centrali di difesa per la prima impostazione. Dopo un destro di Leao, che dalla distanza non sorprende Handanovic (15′), il pari arriva su autorete al 17′: punizione ‘pennellata’ da Tonali, girata con la testa di Tomori e deviazione involontaria di De Vrij che infila Handanovic.
    Guarda la galleryMilan-Inter 1-1: pari e rimpianti per Pioli e Inzaghi
    Tatarusanu ipnotizza Lautaro
    Tornato a galla il Diavolo non alza il piede dall’acceleratore ma fa trovare scoperto al 25′: Ballo-Touré legge male un passaggio in profondità per Darmian e lo stende in area, beccandosi il giallo. Secondo rigore per l’Inter e stavolta sul dischetto si presenta Lautaro: rasoterra forte e incrociato ma è strepitosa la parata di Tatarusanu, che ‘battezza’ il lato giusto e toglie la palla dall’angolino. Il Milan allora ci riprova dalla distanza con Tonali (sinistro alto al 31′) e con Leao che sporca ancora i guanti di Handanovic, ma prima del riposo trema ancora. Prima c’è il blitz in area di Bastoni, che manda al tiro Barella con Ballo-Touré a respingere sulla linea, poi è Lautaro a sfiorare il palo dopo un bell’aggancio e lo scarico di Dzeko su sponda di Darmian.
    Serie A, risultati e calendario
    Il palo ferma Saelemaekers
    Si va al riposo sull’1-1 e al rientro in campo c’è subito una novità nel Milan, con Kalulu dentro al posto dell’ammonito Ballo-Touré. Si riparte e il copione sembra lo stesso dei primi quarantacinque minuti: ritmi alti e veloci capovolgimenti di fronte. Pericolosa prima l’Inter con Dzeko, che di testa conclude alto su punizione di Calhanoglu, subito dopo i rossoneri con Ibrahimovic che non trova Diaz per la provvidenziale chiusura di Perisic (49′). Per i nerazzurri prova poi a farsi perdonare Lautaro, che ‘brucia’ Tomori ma poi vede il suo tiro deviato sopra la traversa (55′) mentre Calhanoglu calcia bene al volo con il destro verso il secondo palo senza però trovare né la porta né la deviazione di un compagno. A mezz’ora dalla fine Pioli prova a ridare energia alla sua squadra e manda in campo Saelemaekers e Rebic (fuori Diaz e Leao), seguiti poi da Bennacer (dentro per Tonali al 71′), Inzaghi risponde con Vidal al posto di un acciaccato Barella (68′). E se Ibrahimovic sfiora l’incrocio dei pali al 69′, si rammarica anche l’Inter per una conclusione a colpo sicuro del cileno appena entrato respinta da Kalulu. Tra i nerazzurri arriva allora anche il momento di Correa e Dumfries (al posto di un affaticato Dzeko e di Darmian al 76′), ma è il Milan a rendersi nuovamente pericoloso con Ibra: destro violento su punizione parato da Handanovic (82′) e torre per Bennacer che arriva in corsa e calcia in curva (83′). Bakayoko per Bennacer da una parte, Sanchez e Dimarco per Lautaro e Bastoni dall’altra sono le ultime ‘mosse’ delle panchine (84′) prima di un finale in cui il Diavolo sembra averne di più. Kalulu però non centra lo specchio dal limite (88′), Saelemaekers colpisce invece il palo (89′) con Kessié che calcia a lato in tap-in. LEGGI TUTTO

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    Diretta Milan-Inter ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    SEGUI MILAN-INTER LIVE SUL NOSTRO SITO
    Milan-Inter, dove vederla in tv e streaming
    Il match tra Milan ed Inter, in programma allo stadio Giuseppe Meazza alle ore 20.45, sarà visibile esclusivamente su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale del match live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Milan-Inter
    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré; Tonali, Kessié; Saelemaekers, Krunic, Rafael Leao; Ibrahimovic. All. Pioli. A disp. Mirante, Jungdal, Kalulu, Gabbia, A. Romagnoli, Florenzi, Bennacer, Brahim Diaz, Bakayoko, Rebic, Giroud, Pellegri. Indisponibili: Maignan, Plizzari, Messias, Castillejo. Squalificati: Theo Hernandez.
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. All. S. Inzaghi. A disp. I. Radu, D’Ambrosio, A. Ranocchia, Kolarov, Dumfries, Dimarco, Gagliardini, Vecino, Vidal, Sensi, Sanchez, Correa. Indisponibili: Eriksen, Brazao. Squalificati: –
    Arbitro: Doveri di Roma 1.Assistenti: Passeri e Costanzo. IV uomo: Pezzuto.Var: Irrati.Avar: Vivenzi. LEGGI TUTTO

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    Al Meazza va in scena Milan-Inter

    A Milano va in scena il derby. La classifica parla chiaro: il Milan è primo (a pari punti con il Napoli) grazie a 10 vittorie e un pareggio nelle prime 11 giornate del torneo. L’Inter invece con 7 successi, 3 pareggi e una sola sconfitta è terzo (a meno 7 dalla vetta) e vanta il miglior attacco del campionato con 28 gol realizzati (2,54 di media a partita), 3 in più dei rossoneri. Capitolo gol subiti: qui meglio il Milan con 10 reti al passivo rispetto alle 12 incassate dai nerazzurri.
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    Entrambe le squadre possono andare a segno
    Il derby in programma al Meazza si preannuncia molto equilibrato, entrambe le compagini vorranno concedere il “bis” dopo le vittorie ottenute nella precedente giornata. Il “Diavolo” è reduce dal successo ottenuto sul campo della Roma (2-1) mentre l’undici di Simone Inzaghi la scorsa settimana ha battuto in casa l’Udinese grazie a una doppietta di Correa (2-0). In una sfida così combattuta è lecito ipotizzare che possa uscire il Goal al triplice fischio dell’arbitro. Curiosità: il Goal oltre a non esser mai uscito nelle ultime due apparizioni dell’Inter in Serie A non ha risposto “presente” nemmeno nel derby di ritorno della passata stagione terminato 0-3 in favore di Lautaro Martinez e compagni. LEGGI TUTTO

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    Derby di Milano: la sfida vale sino a 500€ in buoni Amazon

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    Milan, senti Luis Enrique: “Brahim Diaz ha tutto, Ibra mi sorprende”

    MADRID (Spagna) – “Domina con entrambi i piedi, lo vedi giocare col sinistro e pensi sia il suo piede naturale, lo guardi giocare col destro e pensi lo stesso. E’ un giocatore che sa giocare fra le linee, che ha gol, assist, fantasia. Lavoreremo perchè migliori nella fase difensiva perchè altrimenti non avrebbe posto in nazionale”. Con queste parole il tecnico Luis Enrique ha motivato la scelta di aver inserito nella lista dei convocati della Spagna il nome di Brahim Diaz. Parole davvero di elogio per il fantasista del Milan, ma non è l’unico rossonero nei pensieri dell’ex allenatore della Roma: c’è anche Ibrahimovic e la Svezia, diretta concorrente delle Furie Rosse per il Qatar: “Mi sorprende, non per la sua qualità ma per l’età – dice dell’attaccante rossonero – Ha moltissima qualità, l’ho visto contro la Roma, dovremo lavorare di squadra per fermarlo”.
    Luis Enrique prepara la Spagna
    E’ invece rimasto fuori Fabian Ruiz: “Lo conosco perfettamente, è stato con noi agli Europei ma lui sa dove deve migliorare, ne abbiamo parlato”. Infine, sull’imminente arrivo di Xavi sulla panchina del Barcellona, commenta: “Consigli? Sono stato nello spogliatoio del Barcellona, dello Sporting, del Real, come allenatore ho vissuto altri spogliatoi ma Xavi è stato a Barcellona molto piu’ di me, credo che sia lui a poter dare consigli al sottoscritto”. LEGGI TUTTO

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    Ibrahimovic: “Milan da scudetto. I fischi? Mi sento vivo”

    ROMA – Quarant’anni e non sentirli. Con un gol e un rigore conquistato Zlatan Ibrahimovic, preso di mira dai tifosi della Roma (che dopo la sua esultanza gli hanno riservato dei cori razzisti), ha trascinato il Milan all’Olimpico (successo per 2-1) mantenendolo in vetta alla classifica in condominio con il Napoli. “L’adrenalina che è tutto per me e i fischi mi fanno sentire vivo”. Poi i complimenti ai compagni: “Abbiamo fatto una grande partita e giocato con tanta fiducia – dice lo svedese -. È una grande vittoria, sapevamo che non sarebbe stato facile contro una squadra fino a oggi imbattuta in casa. I ragazzi poi sono stati bravi anche in dieci, bisogna continuare con questa fiducia e con questo ritmo”.
    Roma-Milan 1-2: statistiche e tabellino
    Testa alla Champions e al derby
    Ibra ‘racconta’ poi il suo gol: “Ogni tanto faccio le sorprese, questa volta  su punizione. Il fallimento è parte del successo: continuiamo a provare. Ho calciato a 101 km/h? Normalmente va più forte, va a 200…”. E quando gli parlano di scudetto il centravanti e lader rossonero non si tira certo indietro: “Il campionato è lungo ed è ancora presto, dobbiamo avere continuità in ogni partita ma noi ci crediamo. Una partita alla volta – conclude lo svedese -, ora pensiamo alla Champions e poi al derby”.
    Guarda la galleryIbrahimovic stende Mourinho: il Milan batte la Roma 2-1 LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Vittoria che vale tanto. L'Inter resta la favorita”

    ROMA – “Il rigore? Giudicatelo voi. Io preferisco parlare della partita e verificare le cose positive e gli aspetti da migliorare”. Stefano Pioli preferisce non rispondere a Mourinho, che si era lamentato della direzione arbitrale di Maresca e analizza la decima vittoria, su undici gare di campionato, del Milan. “Abbiamo giocato con personalità e con le nostre idee contro un avversario di qualità, che non aveva mai perso in questo stadio e che aveva fermato il Napoli”. Il tecnico dei rossoneri è soddisfatto dell’atteggiamento della sua squadra. “In parità numerica abbiamo giocato una grande gara. Viviamo un momento felice che dobbiamo continuare a cavalcare, perchè sappiamo benissimo che nel calcio le cose possono cambiare e un momento positivo può diventare negativo in breve tempo. Dobbiamo rimanere sul pezzo come abbiamo fatto stasera”.
    Pioli: “L’Inter resta la favorita”
    Pioli si gode il rientro in squadra di Zlatan Ibrahimovic, protagonista della vittoria. “Le motivazioni le trova sempre al massimo. E’ un grande campione. Lui è sempre carico. I fischi? I campioni si nutrono anche di queste motivazioni. Io, che non ero un campione, quando giocavo fuori casa e venivo fischiato mi esaltavo. Stasera l’ho visto più sciolto e più attivo. Ma sta crescendo anche Giroud”. Nel prossimo turno i rossoneri affronteranno il derby, contro i nerazzurri di Simone Inzaghi. “L’Inter per me rimane la squadra più forte e la favorita per lo scudetto. Anche il Napoli è fortissimo. La stagione è lunghissima e anche la Juve, con 84 punti a disposizione, non è fuori dai giochi”.
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