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    Juve-Milan, le pagelle dei rossoneri: Maignan, un'altra notte da grande

    MAIGNAN 7 Sempre attento, si oppone con bravura a Morata e Dybala. Al momento è di gran lunga il migliore acquisto del Milan.

    TOMORI 6.5 Non si capisce bene perché Pioli decida di rivoluzionare la difesa e lo inserisca a fare il terzino, invece che nel suo ruolo naturale di stopper. Sotto questo aspetto, l’uscita di Kjaer restituisce al Milan un signor centrale. E infatti è tutta un’altra storia, quando torna in mezzo alla difesa. Ne guadagna lui, a livello di rendimento, ne guadagna il Milan a livello di spinta laterale.

    KJAER 6 Theo Hernandez pronti/via lo mette dubito nei guai e lui non può far altro che tentare un disperato tentativo di anticipo, fallito il quale la Juventus può volare in gol. Ma il danese è un po’ distratto anche su Morata in area, poco dopo, prima di dover abbandonare per l’ennesimo infortunio muscolare. Kalulu (36’ pt) 6.5 Lui è terzino di ruolo e infatti, rispetto a Tomori, spinge molto di più. Già nei pochi minuti del primo tempo in cui è in campo, mette in affanno la difesa bianconera. E nel finale sfiora il gol al termine di un’azione bellissima, ma Szczesny si oppone da campione.

    ROMAGNOLI 6 Una bella iniezione di fiducia, metterlo titolare anche contro la Juventus. La chance se la gioca anche bene. Ma abbiamo già spiegato come sia il Milan nel suo complesso a uscire ridimensionato dalla scelta di Tomori terzino.

    THEO HERNANDEZ 5 Prosegue il suo momentaccio: dopo essere stato il peggiore in campo a Liverpool, regala alla Juventus il gol che sblocca la partita quando sono passati appena tre minuti obbligando la sua squadra subito a rincorrere.

    TONALI 6.5 Dopo il turno di riposo concessogli da Pioli in Champions, torna in campo leggermente ,meno tonico. Ma forse è anche il centrocampo della Juventus a concedergli meno possibilità di mettersi in luce. Ciononostante, cresce con il passare dei minuti, soprattutto in leadership.

    KESSIE 5.5 A parte le rivelazioni di Paolo Maldini nel pre-partita che confermano come il giocatore parli spesso a vanvera, anche lui è meno tonico del solito. E Pioli ce lo conferma in diretta, sostituendolo a metà secondo tempo. Bennacer (19’ st) 6 Mette un po’ di ordine nel centrocampo, alternandosi a Tonali in cabina di regia.

    Guarda la galleryLo scavino di Morata illude la Juve: Rebic gela lo Stadium

    SAELEMAEKERS 5 L’impressione è che a questi livelli gli manchi ancora qualcosa per poter essere davvero protagonista. Vaga palesemente senza meta, alla ri- cerca di un posizione, oltre che di una dimensione. E quando abbastanza casualmente gli arriva un pallone, sceglie sempre la soluzione più semplice: e invece Kalulu, sulla stessa fascia dimostra che c’era la possibilità di cercare il fondo e crossare. Florenzi (19’ st) 5.5 Sicuramente si aspettava di giocare dall’inizio. Entra che appare un po’ scarico e non incide.

    BRAHIM DIAZ 6 Che si dia da fare e che il gioco offensivo del Milan passi sempre più spesso dai suoi piedi, è inequivocabile. Che tutto questori trasformi, però, in una effettiva pericolosità rossonera, è ancora tutto da dimostrare. E’ indubbiamnete cresciuto rispetto allo scorso anno, in personalità e in fisicità. Ma non è ancora un trequartista da grande squadra. Maldini (47’ st) ng

    LEAO 5 Serata mediamente inutile. Trascorsa a cercare fare qualcosa senza costrutto. L’unico aspetto non negativo è che Danilo sene sta sulle sue. Ma che sia per “merito” del portoghese, è tutto da verificare.

    REBIC 7 Si sbatte quanto basta, ma è chiaro che con il suo fisico, riuscire a emergere nella morsa Chiellini-Bonucci sembra una missione praticamente impossibile. E invece è proprio lui salire in cielo, su calcio d’angolo, (in realtà marcato da Locatelii, però) per siglare l’1-1: una rete che salva il Milan dal primo ko in campionato.

    ALL. PIOLI 6 Al di là del gol incassato, figlio o no di una difesa improvvisata piuttosto che di una colossale ingenuità, è il messaggio lanciato con la scelta di Tomori terzino a non convincere per nulla. Fermo restando che avere già sei indisponibili (diventati sette nel corso del match) alla quarta giornata è quasi da record del mondo. Lascia comunque Torino con un punto che permette al suo Milan di appaiare l’Inter in testa alla classifica e lasciare la Juve nei bassifondi.

    Guarda la galleryJuve-Milan: le ironie dei social dopo il pariTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Milan, Maignan in dubbio per la Juve: Pioli lo convoca ugualmente

    MILANO – Mike Maignan è stato convocato per la partita del Milan, questa sera, a Torino contro la Juventus. Il portiere francese non è al meglio per un problema a una mano, riportato nella gara di Champions League di mercoledì scorso a Liverpool. Stefano Pioli però lo ha inserito nella lista dei convocati ed è quindi a disposizione per il big match dell’Allianz Stadium. E’ comunque in preallarme, per andare tra i pali, il portiere di riserva Tatarusanu.
    Milan, i convocati per sfidare la Juventus
    Portieri: Maignan, Jungdal, Tatarusanu. Difensori: Ballo-Touré, Conti, Florenzi, Gabbia, Hernandez, Kalulu, Kjaer, Romagnoli, Tomori. Centrocampisti: Bennacer, Castillejo, Diaz, Kessie, Saelemaekers, Tonali. Attaccanti: Leao, Maldini, Pellegri, Rebic.
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    Milan, Pioli: “Allegri grande allenatore, ma la Juve si può battere”

    MILANO – Archiviata la bruciante sconfitta in Champions League contro il Liverpool, il Milan capolista di Stefano Pioli è atteso dalla partitissima di domani, a Torino, contro la Juventus di Massimiliano Allegri: “Mi fa piacere ritrovare Max, un grande allenatore e una persona molta intelligente – le parole del tecnico rossonero Pioli in conferenza stampa – era difficile aspettarsi una Juve in questa situazione, ma non credo che domani saremo favoriti. La Juve ha grandi campioni e grande tradizione, mi auguro che sia molto equilibrata. Chi giocherà il calcio migliore avrà più possibilità di vincere”. Del passo falso a Liverpool, Pioli spiega: “Ci siamo scottati a inizio partita, con noi anche i nostri tifosi allo stadio, abbiamo fatto fatica. Ma abbiamo saputo reagire in un ambiente complicato ed è un segnale di maturità e di forza, c’è ancora però differenza tra noi e loro. Ci servirà per crescere”.Guarda la galleryJuve-Milan: la probabile formazione di Pioli
    Pioli: “Maignan portiere super”
    Sugli assenti in attacco rivela: “Ibrahimovic vorrebbe essere Superman, ma ancora non ci riesce. Non ha avuto grandi miglioramenti, non ci sarà domani così come non ci sarà Giroud che ha avuto una lombalgia nel post Liverpool. Ci concentriamo sulle risorse che abbiamo”. A chi gli chiede se il Milan è tra i favoriti per lo scudetto, Pioli risponde: “Ci sentiamo di essere una squadra forte, cerchiamo di vincere ogni singola partita. Il nostro livello si è alzato. La competitività del campionato italiano è alto e le prime sette sono vicine come valori”. Nessun problema tra i pali perché Pioli non vuol più sentir parlare dei nostalgici di Gigio Donnarumma. Ora c’è Maignan: “Non abbiamo nessun fantasma Donnarumma, sappiamo cosa ha dato Gigio per questa squadra. Abbiamo un grande portiere, mi piace tantissimo per come affronta il lavoro quotidiano e la partita. Ha fatto tutto molto in fretta nonostante sia arrivato tardi per gli Europei, ha un grandissimo pregio: vuole sapere tutto ed è molto curioso. Abbiamo un portiere forte, deve continuare così”.
    Guarda la galleryJuve-Milan, la probabile formazione di Allegri
    Pioli, come si batte la Juve
    Tornando a Juve-Milan, Pioli risponde ad Allegri, che ha parlato di match più importante per i rossoneri che non per la Vecchia Signora: “È una partita molto importante per entrambe le squadre, uno scontro diretto. Rimango convinto che per l’esito finale della classifica sarà utile fare più punti possibili con le squadre oltre le prime 7. Tutte le partite le prepariamo con la stessa attenzione e motivazione”. Della Juve inoltre dice: “Mi aspetto una Juve aggressiva, dobbiamo essere preparati per tutte le situazioni. Per quanto riguarda noi, abbiamo i nostri atteggiamenti in fase difensiva. Certe squadre più hanno qualità e più corri dei rischi se le fai avvicinare. La Juve si può battere cercando di giocare con un’attenzione e un’intensità superiore alla loro. Solo così si possono vincere le partite e noi ci proveremo. Domani mi aspetto un Milan più forte e consapevole, che ha imparato da qualche scottatura cosa voglia dire giocare ad altissimo livello. Domani sarà un’altra partita di altissimo livello, loro sono tutti campioni e tutti nazionali, pensano ancora di poter vincere il campionato. Noi vogliamo essere una squadra di personalità che vuole comandare le partite, dobbiamo essere attivi in tutte le fasi di gioco. Se sarà così allora sicuramente sarà una buona gara
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    Tomori: “Il Milan può vincere la Champions League”

    MILANO – Chiamatele ambizioni più che sogni, per Tomori gli obiettivi di stagione con il Milan sono chiari e tra questi c’è anche la Champions League: “Magari possiamo vincerla come ha fatto il Chelsea”, spiega a Dazn. Mentalità vincente per l’ex difensore dei Blues che domenica sfiderà la Juventus e che si gode l’ottimo avvio di campionato: “Sto benissimo al Milan, amo il Milan. Ovviamente il Chelsea è stato parte importantissima della mia vita per 15 anni e sono riuscito a realizzare i miei sogni giocando in tutte le competizioni, ma adesso sono molto felice al Milan e sono felice di quello che stiamo facendo”, ha ammesso.
    Tomori e il caffè dopo l’allenamento
    “Sto molto bene qui.  È differente rispetto all’Inghiltterra: i ritmi sono più rilassati, lì sono tutti sempre di fretta, qui è tutto più tranquillo. Mi piace lo stile di vita italiano: dopo l’allenamento ti bevi un caffè, ti fai una passeggiata tranquillo. Mi ricordo la prima volta che ho visto il Duomo: è stato…wow! È stato qualcosa di speciale, così imponente, così italiano”, ha aggiunto Tomori parlando della città.
    Tomori: “Mi sento con Abraham”
    Poi Tomori racconta la sua amicizia con Tammy Abraham, attaccante della Roma: “Sono molto contento per lui. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni. Abbiamo iniziato a giocare nel Chelsea che avevo 7 anni e poi siamo arrivati in prima squadra: è lì che vuoi arrivare quando cresci, ma non sai se accadrà mai. Mi ricordo quando ho segnato il primo goal e lui ha segnato una tripletta: è stato il giorno più bello della nostra vita”, ha concluso.
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    Genoa-Fiorentina inaugura la fantaschedina di Serie A

    Turno di Serie A con sfide non facili da decifrare. La schedina proposta da tuttosport.fun è per tutti, appassionati ed “esperti”, a caccia dell’otto più Jolly… Ma in molti firmerebbero per uno Scudetto da ben 57.100 TTS! Ecco quali sono le partite in schedina e i relativi esiti da pronosticare.
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    Juventus-Milan, i bianconeri partono favoriti
    Non poteva certo mancare il big match Juventus-Milan, gara da non sbagliare per la Vecchia Signora che parte favorita nell’1X2 finale. Vittoria, pareggio o sconfitta è il rebus da risolvere anche in Empoli-Sampdoria, Venezia-Spezia, Genoa-Fiorentina e Verona-Roma, gara che segna il debutto di Tudor sulla panchina dell’Hellas. Ce la faranno le “piccole” a graffiare le grandi? In Salernitana-Atalanta e Inter-Bologna il dilemma è questo, pronosticare se campani ed emiliani andranno a segno almeno una volta contro le compagini di nerazzurro vestite. Il Goal/No Goal di Lazio-Cagliari e il risultato esatto di Udinese-Napoli completano la giocata, che puoi trovare su tuttosport.fun. Buon divertimento! LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri studia la formazione anti-Milan: ballottaggio De Ligt-Chiellini

    TORINO – La Juventus va di corsa. Così il primo allenamento  post Malmoe, dopo il mercoledì di riposo, si trasforma in una sorta di prima prova in vista del big match  di domenica sera contro il  Milan. Non è ancora tempo di scelte definitive – ci  sono ancora l’allenamento di oggi e la rifinitura di domani per nuovi cambiamenti o intuizioni dell’ultima ora – ma  intanto nella seduta di ieri mattina Massimiliano Allegri qualche test lo ha effettuato. E, siccome in questo momenTo cambiare poco può aiutare nella ricerca di equilibrio e solidità, non stupirebbe più di tanto che la  formazione di domenica  fosse molto simile a quella proposta con insistenza in mattinata. Un 4-3- 3 trasformabile in 4-2-3- 1 grazie all’avanzamento  di Adrien Rabiot, sempre più prezioso come arma tattica grazie al suo mix di  fisicità e dinamismo. Un  po’ come in passato, in  zone anologhe, lo erano stati Paul Pogba e Mario Mandzukic.

    Allegri: due formazioni per battere il Milan

    Allegri ha alternato due formazioni:  prima  ha schierato gli undici iniziali di Malmo e poi quelli che in Champions League sono entrati a partita in  corso o non sono stati protagonisti. La sensazione è  che la squadra anti Milan sarà molto simile a quella  che ha battuto gli svedesi  e che ieri il Conte Max ha  proposto inizialmente. Ossia Szczesny in porta, linea a quattro con Danilo e Alex Sandro sulle fasce,  Bonucci e De Ligt in mez- zo; centrocampo “storto” –  come lo ha ribattezzato Allegri – con Bentancur, Locatelli e Rabiot pronto a  sdoppiarsi: un po’ mezzala da 4-3-3 e un po’ più alto  nel 4-2-3-1. In attaco Cuadrado, Morata e Dybala,  prima “falso 9” (nel 4-3- 3) e poi a rimorchio dello  spagnolo quando il  tecnico ha rispolverato un telaio simile a quello della ca- valcata Champions  2016-17. Una formazione che potrebbe essere replicata  contro i rossoneri al  netto di quache variante, come l’impiego di Giorgio Chiellini (al posto di De  Ligt) accanto a Bonucci. Ieri si sono allenati in gruppo anche Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, entrambi assenti in  Svezia perché reduci da acciacchi, però l’impressione  è che domenica i due campioni d’Europa ex Fiorentina torneranno utili più per  spaccare la partita in corso d’opera.

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    Guarda la galleryJuve-Milan, la probabile formazione: ecco i due assetti provati da AllegriTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Allegri, cosa ha detto alla squadra per battere il Milan

    TORINO – Atro che semplice gestore o manager all’inglese come continua ad etichettarlo qualcuno. Massimiliano Allegri in campo si fa sentire. È un martello. «Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere», ripete ai suoi. Agli incitamenti alterna battute, ordini e indicazioni. E, quando serve, alza la voce e mostra lui stesso ai giocatori i movimenti: dai controlli di palla per superare i diretti marcatori agli smarcamenti. Un modo di dirigere emerso una volta di più nella seduta di ieri mattina, la prima dopo la vittoria di Malmoe in Champions. L’operazione Milan, avversario di domenica allo Stadium, è iniziata con un allenamento intenso sotto gli occhi del presidente Andrea Agnelli , dell’ad Maurizio Arrivabene e del dg Federico Cherubini . Ma sugli spalti della Continassa c’erano anche un gruppo di fortunati tifosi degli Official Fan Club. Tifosi che, oltre ad applaudire e a scattare foto, saranno tornati a casa con buone sensazioni in vista del big match contro i rossoneri e della ripartenza in campionato dopo l’avvio a rilento delle prime tre giornate (un punto tra Udinese, Empoli e Napoli). Se vale il detto – e vale – che alla domenica giochi come ti alleni, i segnali di ieri non possono essere sentenze, ma di certo rafforzano l’ottimismo di Allegri. La Juventus non è ancora fatta e finita. Ma l’allenatore bianconero sta lavorando sui suoi giocatori – e questi sembrano seguirlo con applicazione e serietà – tanto sugli aspetti tecnico-tattici quanto su quelli caratteriali.[…]Guarda la galleryJuve a lavoro per il Milan: Allegri dirige l’allenamento aperto al pubblico

    La mentalità di Allegri

    […] Ma l’Allegri bis, un po’ come nella prima versione juventina, è anche psicologo e motivatore. Stavolta, a differenza del passato, è più alto il numero dei giovani a cui va trasmesso fin da subito cosa significhi giocare in un top club. Questione soprattutto mentale. Come ripete spesso Allegri: “alla Juventus ogni pallone può farti vincere o perdere lo scudetto”. Ieri è tornato a battere sullo stesso tasto: «Nella fatica, se molli un attimo, ti portano subito via la palla. Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere». Sempre. A partire dalla partita di domenica contro il Milan, che i bianconeri vogliono trasformare nel vero inizio del campionato. 

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    Juve-Milan, Bakayoko out per una lesione al polpaccio

    MILANO – Arrivano brutte notizie dagli esami strumentali svolti per capire l’entità dell’infortunio di Bakayoko: il centrocampista francese del Milan, infatti, dovrà stare fermo circa un mese a causa di una soffusione emorragica al soleo del polpacio sinistro: l centrocampista francese era uscito infortunato durante il secondo tempo della sfida contro la Lazio. Brutte notizie dunque per Stefano Pioli ed il Milan, che dopo i guai fisici di Ibrahimovic dovranno fare i conti anche con un’altra importante defezione.Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO