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    Milan, poker al Monza di Berlusconi: segna anche Daniel Maldini

    MILANO – Poker del Milan al Monza a San Siro. La formazione di Pioli supera per 4-1 la squadra neopromossa in serie B in un match dai tanti risvolti emotivi. Reti di Calabria al 5′, Daniel Maldini al 39′, Kalulu all’89 e Colombo al 92′. Di Finotto la rete del Monza al 23′ per il momentaneo 1-1 nel primo tempo. Assenti il patron del Monza ed ex presidente del Milan Silvio Berlusconi, positivo al Coronavirus e ricoverato al San Raffaele, e Adriano Galliani, in isolamento fiduciario. La squadra cadetta non ha affatto demeritato rischiando più volte di pareggiare per poi essere punita nel finale da due reti rossoneri a tempo ormai scaduto. Cambi e avvicendamenti nel secondo tempo con l’esordio di Brahim Diaz. Per l’esterno di attacco spagnolo prima gara a San Siro e uno scampolo di partita per prendere confidenza con il calcio italiano. 
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    Diretta Milan-Monza ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Sarà un Milan-Monza diverso da come era stato pensato, senza Silvio Berlusconi, ricoverato da giovedì notte (3 settembre) al San Raffaele di Milano per Coronavirus. Non potrà assistere al match amichevole organizzato dai rossoneri e dal cavaliere che andrà in scena questa sera alle 20.45 a San Siro, magari guarderà in televisione dall’ospedale Pioli sfidare Brocchi.
    Il programma delle partite
    Milan,ecco Brahim Diaz ha scelto il numero 21
    Diretta tv e streaming di Milan-Monza
    Il match, che andrà in onda alle 20.45, sarà trasmesso in chiaro su Italia 1 e sul canale ufficiale rossonero, Milan TV, per chi ha l’abbonamento.
    Le probabili formazioni di Milan-Monza
    MILAN (4-2-3-1): A. Donnarumma; Calabria, Duarte, Bellodi, Theo Hernandez; Bennacer, Kessie; Halilovic, Paquetá, Laxalt; Ibrahimovic. ALL.: Pioli. A disp.: Moleri, Jungdal, Castillejo, Brahim Diaz, Tonin, Michelis, Capanni, Capone, Kalulu, Mionic, Roback, Sala, Stanga. 
    MONZA (4-3-1-2): Lamanna; Donati, Bellusci, Paletta, Sampirisi; Armellino, Barberis, Barillà; Machin; Finotto, Maric. ALL.: Brocchi. A disp.: Sommariva, Di Gregorio, Anastasio, Rigoni, Chiricò, D’Errico, Mosti, Scaglia, Gliozzi, Lepore, Lombardi.  LEGGI TUTTO

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    Pioli: “La Champions League è un obiettivo del Milan”

    MILANO – “Sono sicuramente favorito dall’esperienza precedente: l’ho detto alla squadra, è un vantaggio che dobbiamo sfruttare. Ci conosciamo bene, sappiamo cosa voglio e cosa va fatto. So che possono darmi tanto”. Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato così nella sua prima conferenza stampa stagionale: “Il giusto approccio è ripartire da zero. Tutti allo stesso livello. Ma dobbiamo ricordare cosa abbiamo costruito insieme: filosofia, idee, voglia di stare insieme, crescere e migliorare. Siamo giovani, abbiamo gettato le basi, ora bisogna crescere ulteriormente. E’ un’estate particolare, c’è poco tempo e va sfruttato. Mercato? C’è sintonia. Lavoriamo tutti, io con l’area tecnica e con Gazidis per avere idee chiare. Sappiamo benissimo dove serve migliorare la squadra. La società sta lavorando con continuità e decisione per migliorare la squadra e sfruttare questi giorni. Sarà un mercato purtroppo lungo, ma c’è condivisione di idee e speriamo di lavorare al meglio”.

    Obiettivo Champions
    “E’ giusto che i tifosi vogliano la Champions: siamo il Milan e manchiamo da troppo. Tutte le prime sette della passata stagione ne hanno l’obiettivo. Bisogna partire bene, significa acquisire fiducia ed entusiasmo. Vogliamo fare bene e migliorare la posizione della passata stagione. La preparazione non si discosterà molto da quella post lockdown. Ci sono tempistiche simili. Bisogna lavorare bene, ma a volte si collega troppo la vittoria alla condizione fisica. Dipende da come si sta in campo e le vittorie sono decisive. Chiaro che abbiamo un modello di gioco che richiede un’accurata preparazione perché puntiamo sull’intensità, ma ciò che è decisivo è come stiamo in campo e poter controllare le partite. Calhanoglu? La fortuna di ogni allenatore è incontrare professionisti seri disposti al sacrificio. Farli rendere per le capacità che hanno è un’abilità, ma la fortuna è trovare giocatori così”.

    I primi impegni
    “Il 17 avremo già un impegno importante da dentro o fuori. Perdiamo qualche nazionale, ma le amichevoli servono per ritrovare ritmo. Va fatto presto e migliorare: abbiamo margini di miglioramentoDobbiamo riprenderle subito e migliorare perché abbiamo margini di miglioramento. Al di là delle amichevoli dobbiamo impegnarci a Milanello: deve essere una stagione importante. Differenze tra andata e ritorno? Sono risultati da cambiare, di solito chi parte bene mantiene il vantaggio. E’ un obiettivo, la prossima settimana si entra nel vivo. Avremo un inizio molto impegnativo e dobbiamo farci trovare pronti fin da subito. Partire bene significherebbe dare continuità al lavoro dello scorso anno. Una rosa lunga è importante, servono più titolari, almeno 17-18. Inevitabilese arriveremo ai gironi di Europa League. Ci vogliono più giocatori affidabili e più giocatori forti. Alzare il livello della squadra è l’obiettivo di tutti”.  LEGGI TUTTO

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    Milan, test con la Primavera: termina 4-1

    MILANO – Prosegue la preparazione del Milan in vista della prossima stagione. Oggi i rossoneri, sotto gli occhi del tecnico Stefano Pioli e del direttore tecnico Paolo Maldini, presente a Milanello, hanno sostenuto una seduta mattutina, iniziata con qualche minuto di ritardo a causa di un violento temporale. La squadra, dopo l’attivazione muscolare in palestra, ha disputato una partitella (tre tempi di 15 minuti ciascuno), contro la Primavera, integrata da alcuni giocatori della Prima squadra: 4-1 il risultato finale grazie alle reti di Saelemaekers, Kalulu, Rebic e Paquetá; per la Primavera, gol di Sala. Per la giornata di domani il programma prevede un solo allenamento, al pomeriggio: ritrovo a Milanello alle 15. LEGGI TUTTO

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    Ibrahimovic: “Voglio far vincere il Milan, non sono una mascotte”

    MILANO – “Sono molto felice, finalmente è tutto a posto e finalmente posso tornare dove mi sento a casa. Adesso bisogna continuare a lavorare”. Zlatan Ibrahimovic torna a essere un giocatore del Milan. Trovato l’accordo per rinnovare il contratto che era scaduto al termine dell’ultima stagione, il 38enne attaccante svedese è da poco sbarcato a Linate per rimettersi agli ordini di Pioli. “Si inizia a lavorare per portare più risultati – le sue prime parole ai canali ufficiali rossoneri – Come ho già detto, non sono qui per fare la mascotte ma per portare risultati, aiutare la squadra, il mister e il club a tornare dove il Milan deve essere. Gli ultimi sei mesi sono andati alla grande ma non abbiamo vinto niente. Stavolta avrò la possibilità di essere qui dall’inizio e dobbiamo continuare come abbiamo fatto, lavorare duro e fare sacrifici per arrivare ai risultati”. Ibra assicura di sentirsi “bene e in forma”. Poi un messaggio ai tifosi: “Spero che possiate tornare quanto prima allo stadio, abbiamo bisogno di voi. Facciamo saltare San Siro insieme”. LEGGI TUTTO

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    Pioli: “Il Milan deve ripartire dal girone di ritorno. Ibra? Non dite che è vecchio”

    MILANO – Il Milan di Stefano Pioli chiude il campionato con una vittoria ai danni del Cagliari. La sfida di San Siro si chiude con il punteggio di 3-0 e uno dei protagonisti è stato Zlatan Ibrahimovic. Al termine della partita, l’allenatore ha parlato così dello svedese ai microfoni di Milan TV: “Non ditegli che è il più vecchio ad aver segnato 10 gol in Serie A. È un campione in tutto quello che fa, ci ha dato un contributo importantissimo. I nostri miglioramenti sono andati di pari passo, individualmente e collettivamente. I ragazzi avranno un meritato riposo ma presto dovranno riprendere ad allenarsi a casa come durante il lockdown”.

    Pioli prosegue: “Considero fantastico il girone di ritorno del Milan. Abbiamo fiducia e convinzione, serve anche la qualità ma vuol dire che abbiamo questi valori. Chiudiamo la stagione con soddisfazione. Speravamo di non dover fare i preliminari ma li affronteremo con convinzione. Dobbiamo limare il gap con i primi”. Il tecnico continua: “Possiamo migliorare su tante cose, dobbiamo consolidare quello di buono fatto quest’anno ma dobbiamo già pensare a migliorare. Ci conosceremo sempre meglio, questa squadra deve migliorare e non penso che se l’anno prossimo dovessimo arrivare di nuovo sesti saremmo contenti”. E l’obiettivo per la prossima stagione è “migliorare e crescere, essere consapevoli di essere un grande club. Non vediamo l’ora di ritrovare i nostri tifosi”. LEGGI TUTTO

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    Pioli: “Ibrahimovic? Spero venga confermato al Milan”

    MILANO – Stefano Pioli ha parlato a Sky dopo il pareggio contro l’Atalanta di Gasperini: “Mi aspettavo una prestazione di livello perchè la squadra sta bene e abbiamo fiducia delle nostre qualità. L’aspetto più importante è che abbiamo provato a vincerla fino alla fine. Sono sempre stato sereno ho sempre pensato a lavorare con grande serenità, convinzione e lavoro di qualità. Dobbiamo cercare di crescere finendo bene il campionato”. Sul nuovo Milan a partire da settembre: “Vogliamo dare continuità e migliorare ciò che possiamo. Con Ibrahimovic mi auguro di poter lavorare ancora, aspettiamo. E’ molto importante per noi è trainante e sta ancora bene. Credo che Zlatan e il club non si siano ancora parlati. Prima non c’era ancora la certezza di chi fosse l’allenatore. Chi non vorrebbe un centravanti da 25 gol ma tutti ci siamo sforzati e il merito delle prestazioni che abbiamo raggiunto è di tutti, non solo di Ibra. Lui ci ha aiutato a far crescere i giovani e io mi trovo molto bene con lui”. 

    La crescita di Leao e la festa per la firma 
    Sulle prestazioni di Leao: “Secondo me è giusto avere aspettative alte perchè ha un potenziale enorme. Sta crescendo e quest’annata gli servirà per la prossima. In allenamento fa molto meglio ed è un peccato, ma arriverà. Oggi è entrato bene ma può fare di più perchè può spaccare le partite anche dall’inizio. L’anno prossimo dovrà per forza esplodere e avere un rendimento più continuo. Non è lui l’uomo da 25 gol, per me rimane un esterno”. Riguardo la festa per la conferma al Milan: “La festa per la firma è stata con la gente che mi sta più vicina e ho pagato io perchè il contratto è importante”. LEGGI TUTTO

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    Milan, ora Gazidis chieda scusa a Boban e tenga Ibra

    «Rangnick? Avevano chiuso a dicembre senza dirci nulla». Zvonimir Boban, Milano, 8 marzo 2020
    «Avrei un consiglio per Rangnick. Prima di imparare l’italiano dovrebbe dare una ripassata ai concetti generali del rispetto». Paolo Maldini, Milano, 11 maggio 2020
    «Pioli è la mia prima scelta come allenatore e sono felice perché ci siamo assicurati le sue capacità per il progetto che abbiamo davanti». Ivan Gazidis, Milanello, 22 luglio 2020.
    Chissà se nel tempo libero, Ivan Gazidis ama consultare le emeroteche dei giornali o cliccare su Google digitando semplicemente Rangnick, Boban, Maldini, Gazidis. L’esercizio si rivela istruttivo: colma i vuoti di memoria, smonta le panzane, cancella le veline cortigiane di quelli che sino a martedì sera sbavavano per il Tedesco e oggi pensano sia la marca di una colla teutonica attaccatutto. Se tutto è bene quello che finisce bene e, confermando Pioli sino al 2022, il fondo Elliott ha evitato la frittata del secolo, non per questo si può e si deve dimenticare ciò che è accaduto da dicembre all’altro ieri. I sorrisi, gli abbracci, le dichiarazioni ufficiali di profonda stima e apprezzamento verso Pioli hanno cosparso Milanello di miele.
    Milan, salta Rangnick: Pioli rinnova fino al 2022
    Ma, adesso che l’ex amministratore delegato dell’Arsenal ha lasciato in Red Bull l’uomo chiamato a miracol mostrare a milioni di tifosi rossoneri, sarebbe bello se Ivan il Volubile alzasse il telefono e chiedesse scusa a Zvonimir Boban. Sciaguratamente, questi è stato messo alla porta quattro mesi or sono, in quanto reo di essersi pubblicamente opposto alla svolta tedesca imposta dal manager sudafricano, d’intesa con la proprietà americana. Le dichiarazioni rilasciate alla fine di febbraio da Boban alla Gazzetta dello Sport, erano state forti e chiare, in linea con la schiena dritta del signore croato, campione anche fuori dal campo: «Non avvisarci su Rangnick è stato irrispettoso e inelegante. Non da Milan, o almeno non da quello ricordavamo fosse il Milan. Per il bene del club, la proprietà intervenga. Dovrà essere precisa su budget e obiettivi. Nonostante i tagli di gennaio, non sappiamo che margini avremo. Per il bene del Milan, è necessario che il meeting con Elliott avvenga il prima possibile. Noi dovremo essere rispettosi delle esigenze di equilibrio economico-finanziario, la proprietà dovrà essere rispettosa dei risultati sportivi affidati a chi rappresenta la storia e i valori di un grande club». Parole sante, pronunciate dal dirigente che, assieme a Maldini, è stato decisivo nel convincere Ibrahimovic a ritornare. E quanto lo svedese sia stato determinante nello spettacolare rilancio rossonero, è sotto gli occhi di tutti. Chiedere scusa a Boban e confermare Zlatan, senza se e senza ma, sono la seconda e la terza cosa da milanista che Gazidis dovrebbe fare subito. La prima, alla buon’ora dopo venti mesi, è stata tenere Pioli, accanto al quale per serietà e competenza si stagliano le figure di Maldini e Massara. Coraggio, Ivan: errare è umano, perseverare è diabolico.
    Milan, Gazidis: “Pioli era la prima scelta” LEGGI TUTTO