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    Missione Toro: Milinkovic deve tornare in nazionale

    TORINO – Partiamo da un presupposto: in senso assoluto al Torino, Vanoli in testa, non spiace poter contare su Vanja Milinkovic Savic durante la sosta per gli impegni delle nazionali. Ciò premesso, sulla bilancia pesa più la volontà, condivisa a vari livelli dallo spogliatoio alla dirigenza, di aiutare il portiere serbo a ritrovare un posto nella Serbia. Questione di merito, innanzitutto – e in questo periodo Vanja è il migliore tra i portieri serb LEGGI TUTTO

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    Torino-Monza, Milinkovic Savic e Di Gregorio: la porta per l’Europa

    Milinkovic-Savic e Di Gregorio i jolly di Juric e Palladino
    Serve la gara perfetta, a Toro e Monza, per conquistare tre punti che a questo punto del campionato hanno il peso specifico del piombo. Juric e Palladino la stanno preparando nei minimi dettagli, cucendo distanze, sviluppando azioni pericolose su calcio da fermo, trovando nuove soluzioni per arrivare alla conclusione. Che potrà essere vincente o meno in base all’incisività del tiro stesso, ma anche in virtù della reattività in porta di Milinkovic-Savic e Di Gregorio, rispettivamente a guardia della porta granata e biancorossa.
    Indubbiamente due portieri fin qui protagonisti di una stagione positiva. Il numero 32 del Torino non ha ancora cancellato tutti i difetti evidenziati prima di questo campionato, tuttavia ha inequivocabilmente migliorato il proprio rendimento, mentre Di Gregorio ha confermato, e anzi rinforzato l’ottima impressione che di lui si aveva avuta già nel 2022-23, annata del debutto in Serie A per il ventiseienne di Milano.
    Il quale in questo torneo è al secondo posto per numero totale di parate: sono 94, tre in meno di Falcone del Lecce che ne ha collezionate 97, e 7 in più di Montipò del Verona che è a quota 87. Chi occupa la quarta piazza? Milinkovic, autore di 84 interventi. Una statistica che premia i portieri che saranno avversari sabato: se è consequenziale che chi lotta per le ultime posizioni riceva tanti tiri in porta, e possa essere al vertice di questa speciale classifica, è invece più difficile occupare le prime posizioni se si gioca in squadre di media, alta classifica che tendenzialmente ricevono meno conclusioni.
    Pericolo trequartisti per il portiere del Toro
    Ma se per numero di parate totali è il serbo a inseguire il collega che lotta per entrare nel gruppo azzurro, per quanto riguarda i clean sheet, cioè le partite chiuse senza incassare gol, i fattori si invertono. La distanza è comunque minima: Milinkovic ha chiuso la porta per tutta la partita in 14 occasioni, a fronte delle 13 gare senza incassare reti terminate da Di Gregorio.
    Che appunto spera nell’attenzione nei suoi confronti da parte di Spalletti, a differenza di Vanja che invece è solitamente titolare del ruolo nella Serbia. O meglio, è risparmiato da Stojkovic quando la nazionale è impegnata in amichevole, mentre è regolarmente titolare quando i serbi sono impegnati in qualche competizione (nei due test appena disputati contro Russia e Cipro è rimasto in panchina).
    Diciotto, fino a qui, le presenze con la selezione del proprio paese da parte di Milinkovic, e 22 i gol subiti (5 le sfide chiuse senza subire alcun gol). I pericoli maggiori per il portiere del Torino – guardando al percorso del Monza – arriveranno dai trequartisti. Il miglior marcatore della squadra di Palladino è Colpani con 7 reti, ma dietro al centravanti unico che con larga probabilità sarà Djuric – ancora alla ricerca del primo gol nel Monza – ci sono anche Mota Carvalho con 4 gol e Maldini con 3. E Colpani, Mota e Maldini dovrebbero essere proprio i titolari alle spalle di Djuric.
    Decisamente prolifica, però, anche la stagione di Pessina, capitano dei brianzoli che in questo campionato ha segnato 5 volte. Il grande pericolo per Di Gregorio, invece, è ovviamente rappresentato da Zapata (10 reti, 9 nel Toro e una con l’Atalanta). Detto che Vlasic, tornato al gol a Udine, ha la ferma intenzione di aumentare sensibilmente il proprio apporto in fase realizzativa, da qui alla fine (con quella ai bianconeri il croato è salito a 3 reti). LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo in gol nel poker Al-Nassr, ok l’Al-Hilal di Milinkovic

    RIAD (Arabia Saudita) – Cristiano Ronaldo apre le marcature nel 4-1 dell’Al-Nassr nel derby con l’Al-Riyadh, quindi serve a Otavio l’assist del raddoppio. Nella ripresa, poi, la doppietta di Talisca – inframmezzata dalla rete ospite di Gray – arrotonda il punteggio e cristallizza un successo che permette alla squadra di restare a -7 dalla vetta, posizione occupata dall’Al-Hilal di Koulibaly, Milinkovic-Savic e Neymar (out per infortunio), che batte 2-1 l’Al Taee con gol di Al Dawsari e Mitrovic. L’Al Khaalej si impone 3-1 con l’Abha, l’Al-Taawon 4-1 l’Al Feiha.
    I risultati in Bundes, Ligue 1 e Liga
    In Bundesliga va all’Hoffenheim l’anticipo della 14ª giornata grazie all’autorete di Masovic e ai gol di Kramaric e Bebou. Al Bochum non basta Paciencia al 90′. In Ligue 1 finisce 0-0 tra Montpellier e Lens, mentre nella Liga l’ex Roma Borja Mayoral regala al Getafe – in dieci per l’espulsione di Duarte – il successo contro un Valencia in 9 (rosso a Gabriel Paulista e Guerra). LEGGI TUTTO

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    Radonjic, Vanja: valigie da 3 mila euro l’una

    Su Blic, noto media della Serbia, è stato dato risalto non solo alla vittoria di ieri (domenica) in Lituania, ma anche alle valigie di Radonjic, Lukic e dei due fratelli Milinkovic-Savic, Vanja e Sergej: in aeroporto dopo la partita «ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione sono state le loro valigie di una famosa marca francese, che costano circa 3.000 euro l’una». Un articolo (come da foto) dedicato apposta nell’edizione online. Alla partita della Serbia hanno partecipato tutti e tre i granata in nazionale: Vanja e Ilic hanno giocato l’intero incontro, mentre Radonjic è entrato in campo nel finale di partita. Vittoria per 3 a 1 sulla Lituania: tutti e 3 i gol serbi sono stati segnati da Mitrovic. In campo tra i lituani l’altro giocatore del Toro Gineitis, anche lui per 90 minuti.     LEGGI TUTTO

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    Toro: primo allenamento spagnolo per il trio serbo

    Primo allenamento in Spagna per il trio serbo aggregato dal ct Stojkovic per il Mondiale del Qatar: dopo aver perso con Brasile e Svizzera, e pareggiato una rocambolesca partita terminata 3 a 3 contro il Camerun, il portiere Vanja Milinkovic-Savic, il centrocampista Sasa Lukic e il fantasista Nemanja Radonjic hanno simbolicamente smesso la maglia della Serbia per reindossare quella del Toro nel ritiro di San Pedro del Pinatar. Lo stacco si era avuto il 2 dicembre, dopo il ko contro gli svizzeri impostisi 3-2 contro la Serbia cui fece seguito la settimana di ferie concessa da Juric ai tre.
    Rotta verso l’Europa
    Ora tocca a Juric lavorare sulle gambe dei tre, contestualmente riarmonizzandoli nelle motivazioni a una squadra che non ha ancora tagliato metà del percorso: la classifica quando si deve giocare la sedicesima giornata dice che il Toro ha tre punti di ritardo sull’Udinese che è ottava (21 a 24), ma soprattutto è sei lunghezze dietro ad Atalanta e Roma, rispettivamente sesta e settima. Per la rincorsa all’Europa il contributo dei tre reduci dal Qatar sarà decisivo. Milinkovic si è guadagnato i gradi del titolare, Radonjic può aver conservato quei quattro o cinque guizzi risolutivi, e Lukic – sempre che il mercato a gennaio non lo conduca altrove – delle sorti del Toro è un artefice principale. Per tutti e tre, dopo la serie di amichevoli che prosegue venerdì contro l’Almeria, e che passerà dalle prove contro Cremonese e Monza, l’appuntamento in campionato è per il 4 gennaio contro il Verona (al Grande Torino).
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    Toro, Milinkovic-Savic è pronto a tutto

    TORINO – Scommessa finora vinta, anche in questa stagione. Vanja Milinkovic-Savic, pure nelle sconfitte, non è mai naufragato. Anzi, è risultato determinante in diverse circostanze, dando grandi segnali di miglioramento. Il portiere serbo anche sabato ha garantito l’affidabilità che il Toro pretende per un ruolo così delicato. Anche perché in estate la società è stata molto chiara: niente abbagli di mercato sul tema relativo all’estremo difensore. Così sono tramontate, giorno dopo giorno, diverse piste che hanno riguardato da vicino la porta granata: da Gabriel a Dragowski, passando per Gollini e soprattutto Meret, il portiere preferito di Davide Vagnati alla fine rimasto al Napoli da titolare (facendo, peraltro, molto bene). Tutte le ipotesi di avvicendamento fra i pali hanno dovuto fare i conti con la stima, da parte di società e allenatore, per Milinkovic-Savic: quella del numero uno è stata una decisione collegiale, che ha messo d’accordo tutti. Anche perché il parco portieri è comunque ben assortito: Vanja cresce, Berisha è pronto in qualsiasi circostanza e Gemello è un ragazzo dal sicuro avvenire. In più, si è aggiunto anche Passador, portiere della Primavera fresco di convocazione con l’Italia Under 20. Per Milinkovic-Savic finora hanno parlato le prestazioni offerte: qualche piccola sbavatura rimane sempre, ma è riuscito a scrollarsi di dosso l’insicurezza che lo ha accompagnato fedelmente negli ultimi anni. Ora il classe ’97 è un uomo maturo, non più un ragazzino. E lo sta dimostrando, soprattutto durante la settimana. Perché il suo vero segreto è il lavoro quotidiano: continuo e costante.Guarda la gallerySerie A, i dati sui tiri in porta: Juve come Cremonese e Bologna. La classifica
    Titolare al prossimo Mondiale
    Ora il gigante di Juric è con la nazionale, del quale sarà il portiere titolare al prossimo Mondiale. Un’investitura pesantissima, ma anche meritata per la crescita portata avanti senza soste soprattutto nell’ultimo biennio. Sabato sera affronterà, insieme ai compagni granata Lukic e Radonjic, la sfida di Nations League contro la Svezia: tappa che dovrà portare la Serbia ad avvicinarsi alla massima competizione internazionale con fiducia e ottimismo, elementi indispensabili per diventare una delle rivelazioni in Qatar. Ma ci sarà ancora un esame per Milinkovic-Savic, contro un’altra formazione scandinava: martedì sera gli tocca il duello micidiale con Haaland, il fenomeno del Manchester City che guiderà l’attacco della Norvegia. Non è detto che il portiere del Toro giochi entrambe le partite, ma almeno in una delle due sfide verrà chiamato in causa. Dopodiché tornerà sotto la Mole per preparare la trasferta di Napoli, forte delle proprie certezze. Anche contro il Sassuolo, infatti, ha risposto alla grandissima e non ha colpe sul gol di: Alvarez, che ha permesso ai neroverdi di prendersi tre punti pesantissimi a Torino. Milinkovic-Savic non esce indebolito dal match, bensì responsabilizzato: sa di essere uno dei più in forma nella rosa granata e studia da vero leader, per guidare una squadra chiamata a riscattarsi nelle prossime partite. I prossimi tre step non saranno semplici: Napoli, Empoli e Juventus metteranno alla prova la tenuta di Vanja, ormai pronto a tutto.
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    Milinkovic-Savic, il Mondiale è tuo

    TORINO – La più grande vittoria di Davide Vagnati da quando è arrivato a Torino. Era rimasto il solo o quasi a credere nelle potenzialità di Vanja Milinkovic-Savic e adesso raccoglie meritatamente i frutti della sua sana ostinazione. La convinzione del ds, la scorsa estate, è stata ferrea: il serbo viene così designato come portiere titolare della prima stagione in granata di Ivan Juric. Il tecnico croato approva la mossa: gli dà fiducia, lo butta dentro nelle amichevoli e poi in campionato, venendo ripagato da un girone d’andata superlativo. Il Covid-19, però, spezza il ritmo di Milinkovic-Savic, che da fine gennaio in poi imbocca un tunnel di negatività che gli fa perdere il posto in favore di Berisha. Sembrava che quest’ultimo avesse ribaltato le gerarchie, anche perché il Toro ha provato a piazzare il fratello del laziale Sergej sul mercato. Niente da fare, così i granata hanno abbandonato le trattative per i potenziali sostituti: da Gollini a Gabriel, passando per Dragowski e Meret. Una volta spente le sirene sul possibile addio, Milinkovic-Savic si è rimesso sotto col lavoro. E ha sorprendentemente convinto Juric a ripartire da lui sin dalla gara di Coppa Italia contro il Palermo: scelta vincente, perché c’è anche il portiere fra i protagonisti del brillantissimo avvio di stagione del Toro. Tante ottime parate, ma soprattutto la sensazione che il classe ’97 sia cresciuto in termini di personalità: esce senza troppi affanni e fra i pali ha lavorato tantissimo sui fondamentali in estate. A tal punto da conquistare anche la Serbia. Guarda la galleryVlasic stende il Lecce e lancia il Torino sopra la Juve
    Milinkovic-Savic titolare con la Serbia
    Già, perché Milinkovic-Savic è destinato ad essere il titolare della sua nazionale al Mondiale. Un’investitura importante e tutt’altro che scontata, che rende merito alla sua crescita e che inevitabilmente inorgoglisce il Toro, che dopo tanti anni vede ripagato l’investimento voluto da Gianluca Petrachi nel 2017 (lo prelevò dal Lechia Danzica per 2,6 milioni) e approvato dal presidente Cairo. La vetrina in Qatar è naturalmente molto golosa sotto diversi aspetti. Vanja difenderà la porta di una delle formazioni più intriganti della fase a gironi, che può dire la propria anche in eventuali duelli ad eliminazione diretta. Porterà il Toro in Qatar e il Toro naturalmente seguirà con attenzione il Mondiale di Milinkovic-Savic. Con la prospettiva che possa stupire anche lì: il suo cartellino, di fronte ad un torneo convincente, crescerebbe di valore in maniera esponenziale e l’estremo difensore tornerebbe sotto la Mole con un bagaglio di esperienza enorme. Si gioca il posto con Predrag Rajkovic, portiere titolare del Mallorca: l’ultima parola spetterà al ct Dragan Stojkovic, orientato a puntare con decisione su Vanja. Le prove offerte col Toro hanno fatto la differenza, così come la maturità che è riuscito ad acquisire nel corso dei mesi. A giugno 2022 aveva le valigie in mano, a giugno 2021 sembrava addirittura ai margini del progetto Toro. Prima dell’intervento di Vagnati, che contro tutto e contro tutti lo ha scelto per il nuovo ciclo targato Juric. Scommessa vinta.

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    Torino, Milinkovic-Savic in vendita. Berisha no

    Vanja Milinkovic-Savic finirà sul mercato. Inevitabilmente, possiamo aggiungere, anche se poi la notizia apre subito a un quesito successivo: ma chi se lo compra? E a quanto? Resta il fatto che l’esperimento societario (cioè quel caldo suggerimento della scorsa estate a Juric a promuovere il serbo titolare) è nei fatti naufragato tra fine inverno e primavera. Il suo agente, ben conosciuto sul mercato internazionale, dovrà essere bravo a inventarsi, a scovare una possibile cessione: e all’estero potrebbero allargarsi maggiori possibilità per varie ragioni. Una partenza in prestito, se non a titolo definitivo. Berisha, d’altra parte, dovrà essere riscattato per forza via Spal, come da contratto originario di un anno fa (prestito con obbligo). Sta dando maggiori garanzie rispetto a Vanja, anche se una tantum l’errore (o l’incertezza) lo sforna anche lui.Sullo stesso argomentoToro, riecco Joao Pedro. Simeone molto più caroCalciomercato Torino

    Un salto di qualità gradito a Juric presuppone l’acquisto di un titolare nuovo di maggior livello tecnico e potenzialità. Nonché più giovane del 33enne Berisha. Un ripiego sarebbe invece la ricerca di una banale riserva del portiere albanese. E questo quadro è ben chiaro nel Torino, al bivio delle decisioni future. Tanto che quei rumour di cui si dava conto tempo fa quanto al cagliaritano Cragno portavano già alla luce, per l’appunto, la volontà del club di soppesare anche profili di primo piano, agganciabili in modo realistico e a cifre non folli, così da far compiere un salto di qualità al reparto. E poi resterà da capire l’opzione Gemello: il quale, a 21 anni, ha pienamente mostrato le sue qualità in allenamento, ma in un caso pure in partita, con Juric. Tenerlo ancora come terzo portiere significherebbe condizionarne la crescita, per forza di cose. 

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