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    Juventus-Torino, Chiesa in gruppo: Allegri ha un’arma in più per il derby

    TORINO – Buone notizie dall’allenamento odierno. Federico Chiesa, così come Paul Pogba, ha svolto l’intera seduta in gruppo e si candida per tornare tra i convocati per il derby Juventus-Torino in programma martedì sera allo Stadium. La squadra di Allegri si è allenata, come ieri, in mattinata, lavorando in particolare su esercitazioni tecniche dedicate al possesso palla e alla costruzione della manovra sotto pressione, per concludere con una partitella. Fabio Miretti si è invece allenato parzialmente, per rivederlo all’opera bisognerà attendere ancora un po’. Lunedì allenamento al mattino e conferenza stampa di Massimiliano Allegri alle 14:15. LEGGI TUTTO

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    Infortunio Miretti, visite al centro medico Juventus: la situazione della caviglia

    Miretti, visite mediche dopo l’infortunio
    Il problema alla caviglia è sembrato subito grave (Allegri si era avvicinato a lui al momento dell’uscita per rassicurarlo), si era parlato anche di un potenziale interessamento di tibia e perone. Un pericolo che sembra essere scongiurato, dal momento che Miretti è arrivato al centro medico juventino con le stampelle, ma senza ingessature. Dopo le visite il club bianconero ha annunciato tramite un comunicato ufficiale: “Questa mattina Fabio Miretti, a seguito della distorsione della caviglia sinistra, è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il JMedical che hanno escluso fratture e il calciatore inizierà l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Juve, Miretti rigore e ko: fuori in barella, cos'è successo

    SALERNO – Prima il rigore conquistato, poi l’infortunio e l’uscita in barella. È questa l’estrema sintesi della partita contro la Salernitana all’Arechi di Miretti. Il centrocampista della Juventus è stato costretto ad abbandonare il campo al 44′ per un problema alla caviglia sinistra, lamentato dopo un contrasto aereo con Coulibaly. Visibilmente dolorante, il giocatore ha provato ad alzarsi e a camminare, ma poi si è nuovamente accasciato a terra, spingendo così verso l’inevitabile sostituzione. LEGGI TUTTO

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    Baldanzi: “Miretti, Scalvini e Fabbian, anche in Italia abbiamo i Bellingham, i Gavi e i Pedri”

    L’Empoli è fucina di talenti. Storicamente ne ha sempre lanciati tanti. Una vera e propria fabbrica per la crescita del talento. Dall’arrivo a Monteboro fino alle porte della prima squadra sono tanti i giocatori che, tra presente e passato, hanno vissuto la gioia di cimentarsi con il calcio dei grandi. L’ultimo in ordine cronologico è Tommaso Baldanzi. Una stagione davvero importante la sua con quattro reti è uno dei classe 2003 più decisivo in Europa. Quattro gol in campionato compreso quello da tre punti contro l’Inter. I paragoni non si sprecano, ma piedi per terra senza montarsi la testa. Un po’ come l’intervista rilasciata a Dazn nel format ‘Piedi x Terra’ dove si è raccontato tra aneddoti, obiettivi e la sua Empoli. Guarda la galleryBaldanzi decide Inter-Empoli: l’esultanza alla Del Piero gela il Meazza
    Empoli, la fabbrica del talento: Baldanzi si racconta
    L’Empoli è casa sua. C’è cresciuto e da piccolo seguiva dallo stadio le partite della prima squadra: “Il mio primo ricordo dell’Empoli è una partita dei play-out di Serie B. Oggi è un onore giocare con Caputo e Tonelli, che qualche anno fa vedevo dalla tribuna Allo stadio andavo con mio nonno e sono sicuro che sarebbe orgoglioso di me”. La dedica con lo sguardo volto al cielo dopo ogni gol e quel “tatuagio a lui dedicato”. Ragazzo per bene e con la testa sulle spalle conscio delle sue qualità e di dover ancora migliorare sotto diversi punti di vista. 
    “Difficile azzardare paragoni con i vari Gavi, Bellingham o Pedri, ma anche in Italia ci sono tanti talenti”. Lui è tra questi, un diamante che ad Empoli hanno saputo coccolare e far brillare nel momento giusto. Ma per il classe 2003 ci sono anche altri ragazzi intressanti: “Miretti, Fabbian e Scalvini tra quelli della mia età mi piacciono tanto”. Poi il rapporto con i vari allenatori avuti: “Buscé è come un secondo padre”, ma non solo “Zanetti mi ha aiutato tantissimo. Se stiamo facendo cosi bene è merito suo. Poi devo ringraziare anche Dionisi e Andreazzoli per aver creduto in me”.  LEGGI TUTTO

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    Juventus, per Fagioli e Miretti la rincorsa al futuro parte da Cremona

    TORINO – E’ possibile che un giorno, in futuro, Nicolò Fagioli e Fabio Miretti siano le mezzali titolari nella formazione tipo della Juventus. E’ anche possibile che, per cominciare, questo succeda per la prima volta già il 4 gennaio a Cremona, alla ripresa del campionato: complici un Pogba ancora indisponibile, un Paredes e soprattutto un Rabiot che saranno rientrati a Torino da meno di una settimana dopo le fatiche mondiali. In assenza di Rabiot, però, difficilmente Massimiliano Allegri rinuncerà a Weston McKennie, lui al lavoro alla Continassa dal 15 dicembre: certo non è un clone del francese, ma è quello che più gli somiglia per stazza, forza fisica e capacità nel gioco aereo. Inamovibile Manuel Locatelli come centrale, ecco che allo Zini probabilmente Fagioli e Miretti il posto se lo giocheranno. E’ improbabile anche, infatti, che possano partire titolari entrambi con il secondo sottopunta come accaduto in alcune occasioni e anche sabato a Londra: a Cremona dovrebbero essere disponibili Kean, Milik, Chiesa e forse anche Vlahovic e Allegri quasi certamente in avanti schiererà due di loro.   Sullo stesso argomentoJuventus-Rijeka, la formazione ufficiale: Kostic, McKennie e Milik!Juventus

    Fagioli e Miretti sorpassi e controsorpassi

    Per Fagioli e Miretti, dunque, è già cominciata una sorta di corsa, tra allenamenti e amichevoli, con in palio un posto da titolare a Cremona e anche dopo. Perché se in assenza di Rabiot difficilmente Allegri rinuncerà a McKennie, quando il francese tornerà tra titolari – di sicuro il 13 a Napoli, forse già il 7 con l’Udinese – è invece probabile che a fargli posto sia il texano (che peraltro piace in Premier e a gennaio potrebbe anche partire), più che non uno dei due più tecnici talenti cresciuti a Vinovo. Spazi e corsa al posto da titolare che si faranno ovviamente ancora più serrati quando tornerà Pogba e quando magari si vedrà il vero Paredes. Una corsa, quella tra Fagioli e Miretti, che come detto in futuro potrebbe vederli vincitori entrambi, ma che in questa stagione li ha visti sorpassarsi e controsorpassarsi come Arnoux e Villeneuve. Il primo a scattare è stato Fagioli, approfittando del fatto che Miretti, alle prese con l’Europeo Under 19 prima e la maturità dopo, ha iniziato ad allenarsi solo il 3 agosto, dopo la tournée negli Stati Uniti. Una tournée in cui Fagioli era stato titolare in due partite su tre, mostrando buone prestazioni e sfiorando un clamoroso gol su pallonetto da centrocampo. Il 15 agosto, però, Miretti aveva già operato il sorpasso: 25 minuti per lui alla prima giornata contro il Sassuolo, zero per Fagioli. Sorpasso e allungo: fino al 29 ottobre Miretti aveva messo insieme quattro presenze in Champions (due da titolare) e dieci in campionato (quattro da titolare) contro l’unica in Champions e le tre in campionato di Fagioli, nessuna da titolare. Proprio il 29 ottobre a Lecce, però, nonostante la quinta da titolare di Miretti, Fagioli ha piazzato il controsorpasso entrando nella ripresa, cambiando la squadra e firmando il gol della vittoria con un destro alla Del Piero. Nelle successive quattro partite, una in Champions e tre in campionato, Fagioli è sempre stato titolare e ha segnato un altro gol, quello che ha chiuso la sfida con l’Inter, mentre Miretti ne ha giocate tre, solo due dall’inizio.

    Guarda la galleryFagioli, magia alla Del Piero col Lecce: la FOTOSEQUENZAIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Italia, Miretti e Fagioli si raccontano: dal centrocampo ideale della Juve alla chiamata di Mancini

    COVERCIANO – Prima convocazione ufficiale con la Nazionale per Nicolò Fagioli e Fabio Miretti. I due centrocampisti della Juventus sono stati chiamati dal ct Mancini per i prossimi appuntamenti contro Albania e Austria. Nel primo giorno di raduno i due giovani bianconeri sono intervenuti sul profilo twitter della Nazionale nell’appuntamento “Azzurri Live” raccontando le loro emozioni per la convocazione in azzurro e particolari sul loro modo di essere dentro e fuori dal campo. “Abbiamo lavorato in due gruppi, da una parte chi ha giocato ieri e dall’altra chi ha giocato meno”, queste le prime parole sull’allenamento odierno di Fagioli e Miretti che raccontano il momento quando hanno scoperto la chiamata di Mancini: “Quando abbiamo visto la convocazione eravamo a casa, sinceramente non ce lo aspettavamo. Poi sono arrivati tanti messaggi dalla famiglia, dagli amici e abbiamo capito. Una bella soddisfazione”. LEGGI TUTTO

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    Italia, Mancini chiama Chiesa, Fagioli e Miretti

    TORINO – Le prestazioni con la maglia Juventus sono state notate anche da Roberto Mancini. Il commissario tecnico infatti ha premiato con la convocazione in Nazionale i due giovani bianconeri Fagioli e Miretti, nel gruppo per le partite contro Albania e Austria, in programma rispettivamente mercoledì 16 e domenica 20 novembre. Una lista come sempre orientata verso la linea verde, che conterà pure il classe 2006 Simone Pafundi dell’Udinese, il più giovane della truppa. LEGGI TUTTO

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    Golden Boy Awards, Miretti: “Un premio che mi sprona a migliorare ancora”

    A margine della cerimonia del Golden Boy 2022, Fabio Miretti ha parlato della situazione attuale della Juventus in vista della sfida di Europa League contro il Nantes e non solo. Contento per quanto riguarda il Best Italian Golden Boy, Miretti ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport 24: “È un piccolo traguardo che mi sprona a migliorare ancora di più. Sono molto emozionato e ringrazio tutti per questo premio. Soprattutto ringrazio la società Juventus che mi sta permettendo crescere giorno dopo giorno. Però anche tutto quello che c’è dietro a partire dal settore giovanile che mi ha permesso di arrivare fin qua”. Il centrocampista classe 2003 ha poi parlato della situazione del club bianconero: “Obiettivi della Juventus? Noi cerchiamo di farci trovare pronti in tutte le opportunità che ci vengono date. Cerchiamo di ripagare la fiducia sul campo. Nantes? Durante le giovanili sono stato lì e ho vinto un trofeo, speriamo vada bene anche questa volta”. Infine, sui suoi punti di riferimento: “Guardo soprattutto la Premier League. Il mio punto di riferimento è De Bruyne che è un giocatore straordinario. Provo a rubargli quanto più possibile guardandolo in TV”. LEGGI TUTTO