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    Criscito: “La mia nuova vita canadese tra LeBron, attori e il calcio”

    Ancora all’estero
    «No mi pesa emigrare, figuratevi. Ormai sono emigrante di lungo corso – ride di gusto – l’esperienza che feci allo Zenit, dove rimasi dal 2011 al 2018, mi ha aiutato tanto in questa nuova avventura. Noi italiani adoriamo il nostro Paese, però all’estero si sta bene, eccome. Qui a Toronto l’impatto è stato meno complicato rispetto a quello con la Russia, intanto per un discorso di lingua e di alfabeto. Voglio essere onesto e no, non vi dirò che parlo perfettamente inglese, ma quantomeno un discorso riesco a imbastirlo… Invece 11 anni fa quando sbarcai a San Pietroburgo riuscivo a malapena a dire “Hallo”. Dei tre azzurri qui a Toronto sono comunque quello che parla meglio inglese: Lorenzo (Insigne) deve applicarsi ancora molto, Federico (Bernardeschi) invece… meglio soprassedere – altra risata -».
    Un altro mondo
    «Toronto è un altro mondo, ancor più di San Pietroburgo: la Russia è a due ore di aereo da casa nostra, mentre qui devi sorvolare a lungo l’oceano. Il livello di vita è altissimo negli Stati Uniti e pure in Canada, che per moltissime cose è Paese assai simile agli Usa. Qui esci dall’ascensore e cozzi in Adam Sandler. Passeggi per andare a berti un espresso e incroci Arnold Schwarzenegger. Ho avuto pure la chance di scattare una foto con LeBron James. No, non mi ha fermato lui per il selfie, non ha mai pronunciato “Mister Criscito, i want to take a selfie with you!”, non diciamo assurdità – ride ancora – anzi, ho dovuto farmi spazio tra i suoi bodyguard, ma poi ho sfoderato un gran sorriso, un inglese quasi impeccabile e zac, missione compiuta. Credo che la principale differenza tra il nostro mondo, quello di noi italiani, e il loro, quello dei nordamericani, sia questo: qui tutto è jet-set, qui incontri quelli che da noi sono considerati più che idoli e invece girano per strada portando il cane come capita a tutte le persone normali. Qui tutto è paillettes, tutto sembra un enorme parco dei divertimenti a cielo aperto, una Disneyland 24 ore al giorno 7 giorni su 7».
    Famiglia felice
    «I miei bimbi adesso sono al settimo cielo. Quando li ho avvertiti che avrei cambiato squadra e che avremmo cambiato tutti città, anzi nazione, anzi continente, sulle prime non erano tanto felici. Dovevano lasciare Genova e i loro amichetti: la stavano vivendo come un piccolo trauma. Appena, però, sono sbarcati a Toronto e hanno capito dove siamo finiti: ci sono parchi per giocare ovunque, ogni giorno hanno sempre e dico sempre qualcosa di divertente o interessante da fare. L’altra sera, ad esempio, li ho portati a vedere la Wwe, il wrestling. Erano esaltatissimi, collane alla John Cena e cinture di campioni in bella vista. E’ stato un grande show, uno spettacolo divertente. Me lo aspettavo diverso, però: del resto fino a poche ore fa l’avevo visto solamente in tv. Ecco, in tele il wrestling appare più rumoroso: dal vivo la gente tifa ma nemmeno troppo. E’ entertainment, un concetto americano totalmente differente dallo sport. Ci siamo divertiti tantissimo, anche se è stato un po’ lunghetto… Tre ore filate… Sì, dai lo dico, bello il wrestling, ma fosse durato di meno sarebbe stato meglio – altra risata – però i miei bimbi si sono divertiti da matti e la cosa importante, l’unica che davvero conta per me, è quella. A Toronto, wrestling a parte, ci sono mille e mille attività, spettacoli, parchi divertimenti: è Disneyland, non siamo a Orlando ma è come se lo fossimo».
    Un posto in ‘senato’
    «Sono a fine carriera, chiudiamola così. Il giorno che smetterò di giocare con Toronto smetterò con il calcio. Quando ho scelto la Mls l’ho fatto perché volevo vivere ancora una esperienza diversa e formativa, per me e pure per i miei. I soldi non c’entrano: il mio ingaggio è esattamente uguale a quello che percepivo al Genoa. Giocare con un amicone, un ‘frat-m’, un fratello vero come Insigne aiuta e molto anche in campo. Conosco Lorenzo da tanti anni, ma non avevamo mai avuto la fortuna di giocare insieme se non in Nazionale. Abbiamo realizzato questo nostro desiderio, vestire la maglia dello stesso club: in campo ci capiamo, io so cosa vuole, lui sa a perfezione quali sono i miei desideri calcistici. Ci troviamo a occhi chiusi, ci intendiamo a meraviglia, parliamo la stessa lingua. E mica solo in campo, pure fuori! Per quanto riguarda Bernardeschi, al momento posso giurarvi che Federico non sta sfoggiando qui a Toronto la gonna tipo kilt con cui si presentò a Torino dopo essere stato acquistato dalla Juventus. Qui gira solo con classicissimi pantaloni. Se si mettesse il kilt per me non ci sarebbe alcun problema, ognuno è libero di vestirsi come più gli aggrada. In spogliatoio non c’è un vero e proprio leader. Diciamo che noi italiani con Bradley e Osorio siamo quelli con più esperienza, siamo i senatori di un gruppo formato da tantissimi giovani. Devo dire che sono ragazzi ricettivi, con grande voglia di imparare: sanno ascoltare chi ha più esperienza e questa è una qualità importante».
    Obiettivo playoff
    «Gli allenamenti in Mls sono simili ai nostri, mentre i ritiri, quando giochiamo in casa, non esistono. L’appuntamento è 1 ora e mezza prima del match allo stadio e per me è una esperienza nuova. Non so dirti se sia meglio o peggio: dipende dai giocatori che hai e dalla loro professionalità. Se uno capisce che la partita è importante sta a casa e si comporta come fosse in ritiro. Le teste calde, invece… Noi in Italia abbiamo la mentalità di andare in ritiro, ma nel nostro calcio ci sono tantissimi professionisti che non ne avrebbero bisogno. Il nostro obiettivo: arrivare ai playoff. Non sarà per nulla facile, ma ci proveremo fino all’ultimo istante anche e soprattutto per la comunità italiana, che qui è numerossissima. Ogni gara che giochiamo in casa metà stadio è occupato da nostri connazionali o da italocanadesi. Il loro amore è costante e fortissimo». LEGGI TUTTO

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    Mls, Bernardeschi debutto da urlo con Toronto: gol e assist!

    TORONTO (Canada) – Il debutto in Mls di Lorenzo Insigne e Federico Bernarschi è stato un successo. Toronto ha vinto  in casa contro Charlotte per 4-0 con gli ex Serie A sugli scudi: Bernardeschi ha realizzato un assist (quello del primo gol con un perfetto calcio d’angolo) e poi la rete del 3-0 al 31′ con un preciso sinistro raso terra da fuori area. L’ex Napoli non è stato da meno, suo l’assist di tacco per il poker calato da Michael Bradley (autore di una doppietta). Entrambi gli azzurri hanno giocato solo il primo tempo. I canadesi portano a casa la sesta vittoria stagionale occuando ancora il 13° posto nella Eastern Conference (22 punti).
    LAFC c’è con Bale
    Notte di festa anche per Giorgio Chiellini grazie al successo in trasferta di LAFC a Kansas City per 2-0: gol di Arango (56′) e dell’ex Real Madrid Gareth Bale all’83’. L’ex difensore dei bianconeri è partito titolare e ha giocato solo il primo tempo in quella che è stata la sua seconda partita in Mls. Per i californiani si tratta della 14ª che consolida il primato nella Western Conference con 45 punti (+4 su Austin). LEGGI TUTTO

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    The Athletic: “Rooney riparte dalla MLS: sarà l'allenatore del DC United”

    WASHINGTON – Dopo aver lasciato il Derby County, Wayne Rooney sarebbe pronto per una nuova esperienza da allenatore, stavolta in MLS con il DC United. È quanto riportato da “The Athletic”, secondo il quale l’ex attaccante del Manchester United avrebbe già un accordo con il club con cui ha già giocato per 15 mesi fra il 2018 e il 2019. Restano solo da definire gli ultimi dettagli e la questione del visto. Dopo l’esperienza in Mls, Rooney tornò in Inghilterra come allenatore-giocatore del Derby County in Championship. Nell’ultima stagione però l’ex attaccante non è riuscito a evitare la retrocessione in terza divisione della sua squadra, anche a causa dei 21 punti di penalizzazione inflitti per problemi finanziari. A fine anno si è dimesso dal proprio ruolo.  LEGGI TUTTO

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    MLS, il pronostico di Los Angeles Galaxy-Houston Dynamo

    Los Angeles Galaxy e Houston Dynamo affrontano il loro 13° impegno nella Conference Ovest della MLS, il massimo campionato di calcio americano. I Galaxy proveranno ad alzare i giri del motore contro una squadra che di recente è incappata in più di una battuta d’arresto.
    MLS, fai i tuoi pronostici sulle partite in programma
    Los Angeles favoriti, ecco la quota dell’1
    Houston, abbiamo un problema. Soprattutto nelle ultime cinque partite, in cui è arrivata una sola vittoria e quattro sconfitte (tutti risultati caratterizzati dall’esito Multigol 1-3).
    I Galaxy come detto stanno andando a corrente alternata, in casa hanno vinto tre volte e perso in due occasioni. Nelle 12 partite finora disputate Chicharito e compagni hanno collezionato 8 volte l’Under 2,5 anche se le quote in questo particolare ambito non si sbilanciano.
    In lavagna il segno 1 è il più accreditato ed è offerto a 1.70. In alternativa si può considerare la combo 1X+Multigol 1-3. LEGGI TUTTO

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    MLS, il pronostico di Inter Miami-New York Red Bulls

    I principali campionati europei sono finiti e occorre spostarsi altrove per trovare partite da analizzare in chiave pronostici. Tra gli eventi in programma questi giorni spicca la MLS, ovvero il massimo campionato di calcio americano. Ecco l’analisi della sfida tra l’Inter Miami di Gonzalo Higuain e i New York Red Bulls.
    Inter Miami-New York Red Bulls, indovina il risultato e vinci i premi
    Può starci l’esito Goal, scopri la quota
    Non sarà una partita facile per l’Inter Miami di Phil Neville, sconfitto nel 2021 sia all’andata che al ritorno dall’undici newyorkese con un complessivo 5-0. Precedenti dunque negativi per l’Inter Miami.
    Le due squadre nel campionato in corso fanno parte della Eastern Conference, la squadra di Miami ha raccolto solo 12 punti nelle prime 12 gare giocate mentre i Red Bulls hanno 20 punti di cui 14 conquistati in trasferta.
    Per le quote dunque ospiti favoriti ma non si può escludere l’esito Goal che l’Inter Miami ha centrato nelle ultime quattro partite di campionato. Almeno una rete per parte è in lavagna a 1.75. LEGGI TUTTO

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    Los Angeles FC-Vancouver, può starci il segno “1”

    Nella notte tra domenica e lunedì si gioca il match tra i Los Angeles FC e il Vancouver Whitecaps. Ecco la situazione delle due squadre dopo le prime tre giornate di campionato, la MLS americana.
    MLS, indovina i risultati delle partite in programma
    Los Angeles, 2-0 all’Inter Miami di Higuain
    La squadra di Los Angeles ha conquistato sette punti nelle prime tre gare, segnando sei gol e subendone uno. Nell’ultimo impegno la squadra allenata da Steve Cherundolo è andata a vincere per 2-0 sul campo dell’Inter Miami di Gonzalo Higuain.
    L’avvio di stagione dei Whitecaps invece è stato assai complicato: un solo punto raccolto, un gol segnato e sei al passivo. Anche in questo incontro la strada si preannuncia in salita: gli ospiti hanno il pronostico contro.
    Gli ultimi quattro precedenti hanno visto entrambe le squadre a segno (Goal). Un esito che ci può stare ipotizzando una reazione da parte dei Vancouver e anche perché in MLS le difese non sono esattamente impenetrabili. LEGGI TUTTO

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    Sorpresa Los Angeles Galaxy: arriva Douglas Costa

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Douglas Costa giocherà nei Los Angeles Galaxy. Il club californiano ha comunicato via social l’imminente ingaggio dell’ex Juventus,su Twitter infatti è stata pubblicata una foto di un mezzo busto animato con un fulmine che lampeggia in mezzo proprio a simboleggiare il giocatore brasiliano. Dopo le stagioni passate in bianconero (103 partite, 10 gol e 21 assist) il brasiliano era tornato a casa vestendo i colori del Gremio , un’avventura (23 presenze e 3 gol) conclusa in lacrime per la delusione della retrocessione in Serie B. Dopo l’acquisto di Marky Delgado da Toronto, la squadra allenata da Greg Vanney con Douglas Costa riempie il vuoto a centrocampo lasciato dalle partenze a fine stagione di Jonathan dos Santos (Club America) e di Sebastian Lletget (New England Revolution). LEGGI TUTTO

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    Buffon pensa al futuro: “Mi piacerebbe giocare in Messico”

    FLORIDA (STATI UNITI D’AMERICA) – Nonostante la carta d’identità dica 43 anni, Gianluigi Buffon non vuole sentir parlare di ritiro. L’ex portiere della Juve, ora in forza al Parma, pensa al futuro e rilasciando un’intervista al canale sportivo americano in lingua spagnola TUDN, ha svelato i propri piani e desideri. Gigi non si nasconde e rivela: “Mi piacerebbe giocare in Messico o negli Stati Uniti. Sono esperienze che mi piacerebbe fare, ma vedremo cosa accadrà”.Guarda la galleryL’undici Juve di tutti i tempi di Ezio Greggio
    Buffon e il sogno Champions
    Il portierone, poi, ammette: “Se mi chiedi cosa farò domani, la verità è che non so se sarò un manager o un allenatore. Conoscendomi penso che quello che voglio è migliorare. Il fatto che non ho vinto la Champions League è ciò che tiene vivo il mio agonismo. In buona forma e rispetto la mia professione per questo. Forse se avessi vinto la Champions mi sarei già ritirato perché non avrei nessun obiettivo importante da raggiungere”. Buffon, a lungo il numero uno dei numeri uno, fa poi un’analisi sui grandi portieri di oggi: “Oblak, Courtois, Neuer, Ter Stegen, Donnarumma, Navas. Non ne ho uno che sia un gradino sopra gli altri. Quello che può salire quel gradino può essere Donnarumma, ha il potenziale, entro un anno, per distinguersi dagli altri”. LEGGI TUTTO