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    Qualificazioni Mondiali, il Marocco di Hakimi non può sbagliare

    I campionati lasciano spazio alle Nazionali, praticamente tutti i Continenti sono coinvolti. Anche quello africano, con le partite di qualificazione al Mondiale (seconda fase). Prima di analizzare le partite ecco una breve descrizione che spiega come funzionano le qualificazioni africane al Mondiale di calcio (CAF).
    Come funzionano le qualificazioni africane a Qatar 2022
    In Africa è in atto la seconda fase che qualifica alla terza e conclusiva solo 10 delle 40 nazionali partecipanti, suddivise in dieci gironi da 4. Le migliori 10 selezioni dei mini gironi si sfideranno in un doppio confronto che eleggerà le 5 qualificate a Qatar 2022.
    Scopri i pronostici delle gare delle Nazionali
    Leoni dell’Atlante a caccia dei 3 punti nel gruppo I
    Solo la prima di ciascun raggruppamento va alla fase successiva. Per questo il Marocco, inserito nel gruppo I, ha come unico risultato utile la vittoria contro la Guinea-Bissau, che nelle prime due gare disputate ha ottenuto un successo e un pareggio. Gli uomini allenati da Halilodzic hanno 3 punti, frutto del match vinto con un gol per tempo contro il Sudan. I Leoni dell’Atlante possono guardare con fiducia all’esito della sfida casalinga in programma a Rabat visto che sono imbattuti addirittura da quasi due anni pieni e possono vantare big del calibro di Hakimi ed En-Nesyri (lasciato ancora a casa invece Ziyech), oltre al “fiorentino” Amrabat.
    La Guinea-Bissau ha già dimostrato in passato i suoi limiti di fronte a Nazionali di rango superiore come il Senegal. L’1 in sede di pronostico resta la scelta più accreditata, la tentazione è l’1 handicap o in alternativa l’1+No Goal. LEGGI TUTTO

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    Giornata Mondiale del Rifugiato: la Samp sostiene UNHCR

    Fare sport per lasciarsi alle spalle i traumi subiti, per formarsi e crescere. Ma anche per socializzare e avere una reale opportunità di inclusione e di protezione. È questa la filosofia che sta alla base della partnership tra l’U.C. Sampdoria e l’UNHCR. La società blucerchiata ha infatti donato all’UNHCR centinaia di kit gara e allenamento, per un totale di 5.000 capi sportivi, che sono stati messi a disposizione dei rifugiati presenti nel campo di Kakuma, situato nel Kenya nord-occidentale.
    Sharing. I kit di abbigliamento sportivo sono attualmente utilizzati nell’ambito di un progetto di Sport Sharing dell’UNHCR, che ha previsto la creazione di centri nei quali i rifugiati condividono i capi di abbigliamento e l’attrezzatura, possono fare attività sportiva e anche socializzare attraverso la visione di eventi e sfide negli eSports.
    Inclusione. «Siamo grati all’U.C. Sampdoria per aver scelto di sostenere il nostro progetto legato allo sport nel campo di Kakuma – commenta Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR per l’Italia, San Marino e la Santa Sede -. Proprio in queste ore stiamo celebrando la Giornata Mondiale del Rifugiato, il cui messaggio centrale è che ‘Insieme possiamo fare qualsiasi cosa’. Lo sport non solo è una condizione fondamentale del benessere fisico e mentale di ciascuno ma è anche un fattore cruciale che favorisce l’inclusione e la comprensione, crea relazioni positive tra le persone costrette a fuggire e i membri delle comunità che le accolgono».
    Risorse. La Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno è l’appuntamento annuale nel quale UNHCR celebra la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di rifugiati. In questa occasione l’UNHCR chiede la piena inclusione di tutte le persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni in ogni ambito della società: dal lavoro allo studio, dalla salute allo sport. I rifugiati portano con sé nella fuga un bagaglio di competenze e determinazione che possono arricchire le comunità ospitanti, diventando risorse preziose per la società e per il bene comune. LEGGI TUTTO