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    Monza-Juve 1-0: ko senza reagire

    E’ finita come contro il Benfica, con la Juventus sconfitta a prendere i fischi della curva, questa volta quella dello U-Power Stadium di Monza, comunque gremita di tifosi bianconeri che avevano contestato anche prima del fischio d’inizio, placati da Danilo. Fischi che la squadra di Massimiliano Allegri, in tribuna perché squalificato, come Cuadrado e Milik, prenderà di certo anche allo Stadium alla ripresa contro il Bologna. Starà al tecnico e ai giocatori, tra i quali oltre agli squalificati dovrebbero rientrare Locatelli, Rabiot e Alex Sandro, provare a spegnerli battendo i rossoblù e cominciando a risalire una classifica che comincia a farsi preoccupante. A preoccupare, però, più ancora della classifica e della sconfitta, sono la prestazione e l’atteggiamento dei bianconeri: Di Maria in primis, che ha fatto la differenza al contrario facendosi cacciare con un fallo di reazione di incredibile ingenuità.Guarda la galleryLa Juve paga l’ingenuità di Di Maria: fallo di reazione su Izzo, espulso al 40′

    JUVE MOLLE Spenta, forse intimidita e sfiduciata (e non sarebbe un bel segnale) dalla contestazione, la Juventus ha iniziato lasciando l’inziativa al Monza, che ha recepito la richiesta di coraggio da parte del nuovo tecnico Palladino provando a pressare alto. Nello specifico, le punte Mota Carvalho e Caprari attaccavano i centrali Gatti e Bremer, il trequartista Pessina puntava Paredes che si abbassava per costruire, mentre gli esterni Ciurria e Carlos Augusto e i mediani Rovella e Sensi curavano terzini e mezzali bianconere, ossia De Sciglio e Danilo e McKennie e Gatti. Un pressing non certo ossessivo, ma che è comunque bastato per impedire alla squadra bianconera di prendere l’iniziativa – 42% il possesso juventino nel primo tempo – e soprattutto di creare pericoli: 6 i tiri bianconeri, 7 quelli biancorossi, solo uno per parte nello specchio. Nessuno, né da una parte né dall’altra, pericoloso. Una sterilità, quella bianconera, frutto anche di tanti, troppi errori in fase di circolazione di palla, soprattuto da parte di McKennie e Kostic, forse stanchi dopo tante partite (il serbo era alla quinta da titolare in 15 giorni, lo statunitense alla quarta, più 45 minuti a Parigi). Così Vlahovic e Di Maria hanno finito per restare isolati e quando il Fideo ha provato ad accentrarsi e abbassarsi non è mai riuscito a legare il gioco con efficacia. Anzi, proprio in una di queste occasioni, pressato probabilmente oltre il limite del fallo da Izzo, ha reagito con una gomitata tanto plateale quanto assurda che gli è giustamente valsa il cartellino rosso.

    Guarda la galleryMonza-Juve, Allegri al telefono in tribuna durante la partita

    IL CROLLO In 10, nella ripresa la Juventus ha mantenuto la difesa a tre a cui era passata nella seconda metà del primo tempo, schierandosi con un 3-5-1. Un assetto che avrebbe dovuto garantire almeno copertura, invece la squadra bianconera ha subito rischiato grosso quando, su cross da destra di Ciurria, Mota Carvalho ha anticipato Gatti sul primo palo senza trovare la porta da due passi, mentre Gytkjaer ha alzato troppo la mira di testa ancora su cross da destra, stavolta di Barberis. Questi ultimi messi dentro da Palladino assieme a Caldirola al 10’, per provare a sfruttare con forze fresche un eventuale calo atletico della Juventus in 10. Landucci, il vice di Allegri, ha invece mantenuto in campo i 10 rimasti degli undici iniziali, continuando a cercare di proteggere l’area per provare a colpire in contropiede. Dopo averne sprecato uno con un passaggio di Danilo intercettato da Pablo Marì, la Juventus è però capitolata all’ennesima occasione concessa al Monza: Gytkjaer ha ancora anticipato Gatti su cross da destra di Ciurria e stavolta ha battuto Perin. A questo punto è arrivato anche il primo cambio bianconero, con Kean per Kostic e il passaggio al 4-3-2. Proprio Kean di testa ha avuto l’unica occasione per pareggiare, ma ha girato troppo centralmente. E così il Monza si è preso la prima vittoria in Serie A, senza neppure tremare troppo nel recupero.

    Sullo stesso argomentoJuve al buio, è confusione totale: tutti i motivi della crisi bianconeraJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, che errore Di Maria: da uomo in più a uomo in meno

    MONZA – No, non sta andando esattamente come aveva auspicato. Doveva essere l’uomo in più di questa stagione, Angel Di Maria, invece finisce per essere l’uomo in meno. A Monza. Gli si chiedeva di aiutare la squadra a svoltare, invece – come fosse una zavorra – la sta trascinando a fondo proprio nel momento del bisogno in una partita che rischia di essere spartiacque. L’argentino si è fatto cacciare ingenuamente al 43’ del primo tempo, reagendo con una gomitata alla marcatura pressante di Izzo. Infortuni, ricadute, esplosioni, espulsioni e squalifiche. Il campionario, finora, di chi sta passando più tempo fuori, piuttosto che dentro i meccanismi della Juventus. Minuti giocati: 222, in 5 presenze. Un gol segnato. Ci si aspettava di più in termini di giocate e apporto tecnico, ma anche di personalità. Invece…
    Non benissimoDopo la sconfitta contro il Benfica, il Fideo aveva fatto discutere per i suoi commenti increduli a certe scelte di Allegri, pizzicati durante una chiacchierata con Milik («Perché ti ha tolto?»). E si era pure beccato qualche punzecchiatura dal tecnico, a posteriori: «Ho dovuto togliere Milik perché con Di Maria fuori forma a centrocampo stavamo faticando».Ieri un altro fattaccio per l’argentino, che a quanto pare dimostra nervosismo, forse insofferenza per la situazione ed il contesto. Ora partirà per la convocazione con l’Argentina, salterà la ripresa (2 ottobre: Juventus-Bologna) e sarà di nuovo a disposizione per la Champions League: Juventus-Maccabi del 5 ottobre. Occhio all’ipotesi di una squalifica da due giornate: c’è rischio che salti anche il Milan.
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    Monza-Juve, le scelte di Allegri: Di Maria-Vlahovic-Kostic in attacco

    TORINO – Sotto con il Monza. Domenica alle 15 la Juventus riparte dai brianzoli del nuovo tecnico Raffaele Palladino, ultimi in classifica. La squadra di Massimiliano Allegri si presenterà senza otto giocatori, che diventano nove contando anche il giovane Aké. Squalifiche (Milik e Cuadrado) e infortuni (Rabiot, Locatelli, Alex Sandro, Pogba, Chiesa, Kaio Jorge) dimezzano le scelte del “Conte Max”, orientato a riproporre il 4-3-3/4-4-2 trasformabile in 3-5-2 delle ultime esibizioni. Ma con un’arma in più: quel Di Maria annunciato in campo dal primo minuto dallo stesso allenatore.
    Le scelte di MaxSzczesny è di nuovo convocato (è la prima volta dopo l’infortunio alla caviglia del 31 agosto contro lo Spezia), ma in porta toccherà nuovamente a Perin. Davanti all’ex genoano ecco De Sciglio, con Bremer, Bonucci e Danilo. In mediana la coperta è cortissima. Ai lati di Paredes, spazio a McKennie e Miretti. In attacco, Kostic è segnalato in vantaggio su Kean a sinistra, mentre sulla fascia opposta giocherà Di Maria. Il serbo e l’argentino dovranno armare Vlahovic, ancora a secco a settembre, con cross e assist.
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    Lo strano weekend di Milik: senza la Juve, si consola con Agata nella nuova casa

    TORINO – Monza-Juventus la guarderà in tv, lontano per una volta dallo stress del campo dove in realtà avrebbe fatto tutto tranne che la figura dell’estraneo. Ma Arkadiusz Milik non può cambiare la storia, ingiusta, di una doppia ammonizione rimediata una settimana fa contro la Salernitana, la seconda per via di un’esultanza con strip non consentito a seguito di un gol poi ingiustamente annullato. La topica della combo Marcenaro (arbitro)-Banti (Var) ha partorito un 3-2 poi convertito in 2-2, però con la conferma dell’espulsione dell’attaccante polacco, con conseguente squalifica. L’ex Napoli mancherà a Massimiliano Allegri in Brianza, non alla sua dolce metà. Si chiama Agata Sieramska, nota per essere la nuova fidanzata del bomber e per il suo fisico da urlo, lei che spesso e volentieri con Arek condivide intense sedute in palestra.
    Una rete ogni due partite«Finalmente a casa nuova con il mio amore», è l’ultimo post pubblicato sul suo profilo social da Milik, che da poco si è felicemente sistemato nella nuova residenza torinese a due passi dal centro di Torino. La punta bianconera trascorrerà la sosta del campionato aggregandosi alla nazionale polacca per gli impegni in Nations League contro Olanda e Galles. Poi tornerà a fare le fortune della Juve, dopo aver già realizzato tre gol in sei partite stagionali con la maglia bianconera. Anche mercoledì aveva avviato bene il match con il Benfica grazie a una capocciata delle sue e se la squadra s’è poi arenata sul ricordo di mezzo tempo giocato come si conviene, facendosi rimontare dai portoghesi, poche colpe o nessuna possono ricadere su Arek. Allegri lo aspetta a braccia aperte. Milik ha caratteristiche a loro modo insostituibili: altro che un centravanti di scorta, si sta dimostrando assai utile.
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    Monza-Juventus: scopriamo Barbieri, Iling-Junior e Barrenechea

    TORINO – Oggi davanti a un tablet, tifando (invano) per i loro compagni della Juventus Next Gen impegnati in casa del Renate, domani in panchina a Monza, tifando per i compagni per un giorno della prima squadra e covando la speranza che Massimiliano Allegri decida che c’è bisogno di uno di loro. E’ un weekend speciale per Tommaso Barbieri, Samuel Iling-Junior e Enzo Barrenechea, terzetto di giovani convocato dal tecnico bianconero per la trasferta in Brianza, che si aggiunge all’altro terzetto, quello stabilmente in prima squadra composto da Fagioli, Miretti e Soulé. Ecco chi sono.
    BARBIERI Vent’anni compiuti il 26 agosto, Barbieri è un terzino capace di giocare su entrambe le fasce, che ha nella progressione e nella capacità di spingere in avanti le sue dote principali. La Juventus lo acquistò nell’estate del 2020 dal Novara, con la cui maglia aveva giocato 15 partite in serie B nella stagione precedente. Già protagonista nello scorso campionato di C con la seconda squadra bianconera, non ha ancora esordito in partite ufficiali ma Allegri lo ha impiegato nelle amichevoli precampionato e lo aveva già convocato mercoledì contro il Benfica.
    ILING-JUNIOR Diciannove anni il 4 ottobre, inglese, Iling-Junior è un esterno d’attacco, capace però all’occorrenza di coprire tutta la fascia come quinto in un 3-5-2, pur dando del ruolo un’interpretazione offensiva. Dotato di tecnica, resistenza e velocità, la Juventus lo acquistò nell’estate 2020 dal Chelsea e in bianconero è diventato subito punto fermo della Primavera, fino a passare in questa stagione alla Next Gen. Dotato di ottimo dribbling, in questi anni ha affinato le sue capacità in fase di finalizzazione.
    BARRENECHEA Ventuno anni compiuti il 22 maggio, argentino, Barrenechea è un centrocampista centrale che abbina fisico e tecnica, dote quest’ultima che sfrutta anche come rigorista. Cresciuto nel Newell’s Old Boys, nel 2019 passò al Sion da dove la Juventus lo prelevò a gennaio 2020. Subito protagonista in Under 19, nella stagione successiva debuttò anche in Serie C con la seconda squadra, ma a maggio 2021 la rottura di un crociato aveva interrotto la sua ascesa fermandolo per nove mesi. Tornato in campo a primavera, quella per la partita contro il Monza è la sua prima convocazione in prima squadra.
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    L'Atalanta batte il Monza e vola in vetta. 2-2 tra Salernitana e Empoli

    ROMA – Vince l’Atalanta di Gasperini, attuale capolista in solitaria della Serie A con 13 punti, che espugna l’U-Power Stadium battendo il Monza 2-0 con la rete al debutto da titolare del giovane Hojlund al 57′ e l’autogol di Marlon al 65′. Quinta sconfitta consecutiva per i brianzoli, ancora a secco di vittorie in campionato. Pari e spettacolo invece all’Arechi tra Salernitana e Empoli. Finisce 2-2. La formazione di Nicola va in svantaggio con la rete di Satriano al 31′, ma pareggia i conti con Mazzocchi al 39′ e completa la rimonta nella ripresa con la rete di Dia al 61′. Di Lammers, all’81’, la firma sul 2-2 finale.
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    Pari e spettacolo all’Arechi: 2-2 tra Salernitana e Empoli
    All’Arechi Nicola scende in campo con un 3-4-3 con Gyomber, Fazio e Bronn a protezione di Sepe. A centrocampo parte Maggiore in cabina di regia coadiuvato da Lassana Coulibaly e Vilhena mentre sulle fasce giocano Mazzocchi a sinistra e Candreva a destra. In attacco ci sono Dia e Bonazzoli. L’Empoli di Paolo Zanetti invece si schiera con un 4-3-1-2. Tra i pali c’è Vicario. La coppia di centrali è composta da Ismajli e Luperto, con Stojanovic a destra e Parisi a sinistra. In mediana c’è Grassi, con Haas e Henderson ai suoi lati. Alle spalle del tandem offensivo composto da Lammers e Satriano, ecco Marko Pjaca. I toscani partono subito fortissimo e tra il 13′ e il 18′ creano due ottime occasioni da gol, con Lammers, la seconda su una pregevole giocata di Pjaca. L’avvio di partita frizzante della formazione toscana è l’anticamera del gol dell’1-0, col talento interista Satriano che al 31′ sfugge alla difesa della Salernitana e insacca di testa l’assist di Henderson. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e, di fatto, dopo una buona opportunità capitata a Vilhena, Mazzocchi rimette in parità il match con una serpentina tra ben tre avversari prima di depositare il pallone alle spalle di un incolpevole Vicario. A inizio ripresa (46′) arriva subito una grande occasione per Mazzocchi, che spreca la ribattuta non perfetta di Vicario in area di rigore calciando alto sopra la traversa, dopo una buona iniziativa sulla fascia di Candreva. Per la seconda frazione di gioco Nicola decide di mandare in campo Piatek al posto di Bonazzoli, ma la tanto attesa rete del 2-1 arriva al 61′ con la firma di Boulaye Dia, che dopo aver siglato il pareggio del Dell’Ara contro il Bologna si ripete insaccando con la coscia sul corner meraviglioso batutto da Vilhena. Al 71′ Piatek sfiora anche il primo gol con la Salernitana, ma all’81’ Lammers gela il pubblico di casa siglando il 2-2 finale. L’olandese vince un rimpallo al limite dell’area, calcia a rete e la sua conclusione viene deviata da Fazio, che finisce per spiazzare Sepe. Finisce 2-2 all’Arechi, con brivido finale per i padroni di casa causato ancora da Lammers, che lanciato in contropiede da Ekong non riesce a chiudere la partita.
    Salernitana-Empoli 2-2, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryDia e Mazzocchi illudono la Salernitana: l’Empoli fa 2-2 con Lammers
    Gioia Hojlund, l’Atalanta batte il Monza 2-0
    Gasperini si affida ai soliti noti schierando un 4-2-3-1 con Musso tra i pali, Hateboer a destra, Toloi e Demiral al centro della difesa e Zappacosta a sinistra. In mediana, il duo olandese formato da Koopmeiners e De Roon. Dietro al giovane Hojlund – alla prima da titolare in Serie A e schierato come unica punta – ci sono Lookman, Ederson e Malinovskyi. Stroppa invece – dopo 4 sconfitte consecutive – sceglie un 3-5-2 con Di Gregorio in porta e il trio Marlon, Pablo Mari e Caldirola in difesa. A centrocampo c’è Sensi in cabina di regia con Rovella e Pessina ai suoi lati. In fascia a destra c’è Birindelli, a sinistra il solito Carlos Augusto. Davanti, ecco la coppia Dany Mota-Caprari. La formazione brianzola parte subito con grande convinzione e tra il 1′ e il 4′ minuto mette in difficoltà gli orobici con due conclusioni pericolose tentate da Caprari e da Sensi. Nella prima frazione, giocata da entrambe le squadre in maniera piuttosto conservativa, le risposte dell’Atalanta arrivano al 19′ con un grande tiro di Malinovskyi dopo un bello scambio con Ederson e poi al 45′, con Caldirola che sugli sviluppi di un corner salva i biancorossi dall’incursione aerea di Toloi. Nella ripresa, gli uomini di Gasperini cominciano a giocare con tutt’altra condizione. Al 46′ Hojlund scatta da posizione defilata e punta la porta, ma il suo tiro viene deviato sul palo esterno da Pablo Mari, mentre al 56′ Di Gregorio riesce a neutralizzare il tiro a incrociare di Koopmeiners. E’ solo questione di minuti, però, perché al 57′ è proprio Hojlund a insaccare la rete dell’1-0 sul grande assist di Lookman. Proprio l’inglese si rende ancora protagonista propiziando l’autogol del 2-0 di Marlon al 65′. Al 78′ il neoentrato Colpani prova a riaprire la gara, ma la sua conclusione finisce a lato di un soffio. All’85’ invece è l’Atalanta a sfiorare il 3-0 con Scalvini, ma Di Gregorio è attento e sventa il pericolo mettendo la palla in angolo. Gli orobici espugnano dunque l’U-Power Stadium. I brianzoli invece non vedono la fine del tunnel: sono 5 le sconfitte consecutive in questo campionato
    Monza-Atalanta 0-2, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryIl 2003 Hojlund trascina l’Atalanta a Monza: nerazzurri primi da soli!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Monza ore 20.45: dove vederla in tv e in streaming e le probabili formazioni

    Dove vedere la partita in tv e streaming
    Il match dell’Olimpico tra Roma e Monza, con calcio d’inizio fissato alle ore 20.45, sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming da Dazn. Sarà possibile seguire live il match anche sul nostro sito tuttosport.com.
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    Le probabili formazioni di Roma-Monza
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Celik, Pellegrini, Cristante, Zalewski; Dybala, El Shaarawy; Abraham. All.. José Mourinho
    A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Kumbulla, Viña, Spinazzola, Matic, Bove, Tripi, Shomurodov, Belotti.
    Indisponibili: Wijnaldum, Zaniolo. Squalificati: -. Diffidati: -.
    MONZA (3-5-2): Di Gregorio; Marlon, Marrone, Caldirola; Birindelli, Colpani, Sensi, Pessina, Carlos Augusto; Caprari, Petagna. All. Giovanni Stroppa
    A disposizione: Cragno, Antov, Carboni, Barberis, Machin, Valoti, F. Ranocchia, Molina, Gytkjaer, Mota Carvalho, Ciurria.
    Indisponibili: D’Alessandro, Pablo Marì, A. Ranocchia. Squalificati: -. Diffidati: -. Indisponibili: -.
    ARBITRO: Piccinini di Forlì
    GUARDALINEE: Tegoni e Rossi
    IV UOMO: Dionisi
    VAR: Mazzoleni
    AVAR: Meli
    Guarda Roma-Monza su DAZN. Attiva ora! LEGGI TUTTO

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    Monza-Udinese 1-2: Beto e Udogie vanificano il vantaggio di Colpani

    Monza-Udinese, le scelte di Stroppa e Sottil
    Giovanni Stroppa, alla ricerca dei primi punti della storia del Monza in Serie A, sfida l’Udinese con il 3-5-2: ci sono Marrone, Caldirola e Carlos Augusto davanti a Di Gregorio, che vince il ballottaggio con Cragno, Sensi in cabina di regia con Valoti e Colpani ai suoi lati, Birindelli e Molina a tutta fascia e la confermatissima coppia Caprari-Petagna in attacco. Stesso modulo per Sottil, che schiera Becao, Nuytinck e Masina a protezione di Silvestri, Walace nel cuore del campo, Makengo e Lovric mezz’ali, Pereyra e Udogie sulle corsie esterne e Deulofeu a supporto di Beto, preferito a Success.
    Monza-Udinese 1-1 al 45′: Beto risponde a Colpani
    Il Monza, reduce da due sconfitte consecutive contro Torino (2-1) e Napoli (4-0), parte fortissimo ed impiega appena 2′ per rendersi pericoloso in area friulana: cross di Birindelli, destro di Petagna abile ad anticipare Masina ed ottima risposta di Silvestri che si rifugia in corner. I padroni di casa ricorrono al fraseggio per sviluppare il proprio gioco, l’Udinese attende compatta pronta a colpire: come al 9′, quando Beto ci prova invano col tacco, o al 12′, con Deulofeu che conclude a rete dopo un’iniziativa di Makengo alimentata da Udogie e Di Gregorio che blocca sicuro. Passato lo spavento, i brianzoli si riassestano e trovano la rete che non vale il vantaggio soltanto a causa di un fuorigioco di Caprari (13′): splendida verticalizzazione di Molina per il talento ex Roma e palla in mezzo per Birindelli che, da due passi, sigla invano l’1-0, giustamente non convalidato. L’appuntamento col gol, però, è rimandato di 19′: dopo una buona chance per Beto, che scarta l’estremo difensore avversario ma non trova l’angolo per concludere in porta, le ammonizioni rimediate da Udogie e Caldirola e una conclusione fuori misura di Makengo, Caprari regala a Colpani il primo centro in Serie A, con un potente mancino da centro area che non lascia scampo a Silvestri. Mai, nelle due precedenti occasioni, il Monza si era ritrovato avanti nel punteggio, una circostanza che ha vita breve: soltanto al 36′, infatti, Rodrigo Becao chiede ed ottiene l’uno-due da Lovric, poi regala a Beto il tap-in dell’1-1. Carlos Augusto perde due sanguinosi palloni in sequenza, il secondo dei quali rischia di costar caro ai suoi: al minuto 41, infatti, subisce la pressione di Lovric che favorisce Deulofeu, finta e controfinta, dribbling a rientrare e velenoso destro fuori di un soffio. Ma non c’è tempo per riprender fiato e se al 43′ l’Udinese mura il tentativo di Valoti dopo il bel lavoro di Petagna, al 44′ fallisce il sorpasso con Beto che scappa via, attira Di Gregorio su di sé e serve Deulofeu, con Birindelli che salva tutto in scivolata con la porta sguarnita. Quindi, ad un passo dal riposo, altra chance mastodontica dei padroni di casa, con Colpani che manda in porta Caprari e Silvestri che devia con i piedi il suo destro a giro da posizione favorevole e Masina che spazza via.
    Monza-Udinese 1-2: decide la sfida il gol di Udogie
    Gli stessi 22 del primo tempo riprendono il proprio posto in campo alla ripresa delle ostilità, anche se dopo soli tre giri di lancetta Caldirola spaventa Stroppa dopo un duro contrasto con Makengo: tanto dolore, ma nessuna conseguenza fisica per il centrale scuola Inter. Ghiotta chance al 51′ per Birindelli il quale, sul secondo palo dopo il bel cross di Molina e la spizzata di Petagna, trova l’opposizione di Silvestri. Due minuti dopo, invece, non riesce l’uno-due tra Deulofeu e Beto, nonostante l’illuminante tacco del centravanti portoghese, al 55′ invece si riprende la scena il portiere bianconero, che con un colpo di reni sull’insidioso tiro-cross di Molina toglie la sfera dai piedi di Petagna. Si gioca però a ritmi forsennati e al 56′ c’è un nuovo ribaltamento di fronte, con l’ennesima giocata di spessore di Deulofeu e il tentativo di Lovric che non inquadra lo specchio complice una deviazione in corner. Stroppa vuole dare una scossa ai suoi e una cinquantina di secondi dopo l’ora di gioco getta nella mischia Pessina e Gytkjaer in luogo di Colpani e Petagna, Sottil risponde nove minuti più tardi con Nestorovski, Arslan e Success per Deulofeu, Lovric e Beto, quindi, al 72′, è il turno di Machin per Valoti: se al 74′ Carlos Augusto sprona i suoi con una sassata respinta dalla difesa dell’Udinese, al 78′ la formazione ospite spezza l’equilibrio, trovando il 2-1 con Udogie che avvia e conclude l’azione con un tocco ravvicinato di destro. Ciurria ed Antov per Molina e Sensi sono le contromosse del Monza, seguiti, sull’altro versante del campo, dagli ingressi di Samardzic ed Ebosse per Makengo e il neo-esterno del Tottenham, tornato in Friulii in prestito, autore del gol che sta decidendo la sfida. Appena entrati, Machin e Nestorovski entrano nella ‘lista dei cattivi’ dell’arbitro, il quale annulla il 3-1 di Pereyra a 5′ dal tiplice fischio finale. L’ultima emozione la regala Birindelli, che va giù in area tra le proteste dello stadio: il fuorigioco dell’ex Pisa evita al direttore di gara possibile polemiche nel post-gara. LEGGI TUTTO