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    Monza, Berlusconi: “Serie A arrivata in ritardo, speriamo di rimanerci”

    MONZA – Il Monza di Silvio Berlusconi è sempre attivo sul mercato in entrata, l’ultimo nome caldo è quello di Andrea Petagna per rinforzare l’attacco. Ospite di Rtl 102.5 il presidente dei biancorossi ha dichiarato: “La Serie A? Doveva arrivare in anno prima, poi abbiamo trovato un certo arbitro che ci ha negato un gol. Comunque siamo in Serie A, speriamo anche con la campagna acquisti che abbiamo fatto di riuscire a non sfigurare e di restarci – aggiunge – Siamo in Serie A. Monza è una piccola città: lo stadio ha 16mila posti ma sono pochi. Questo non ci da la possibilità di pensare a grandissimi risultati: speriamo con la campagna acquisti di non sfigurare e di restare in Serie A. Quindi Monza tanti auguri”. Sulle frasi dette il giorno della promozione: “La Champions? Quelle sono state battute che ho detto…”. LEGGI TUTTO

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    Monza, Francois Modesto entra ufficialmente nell'area tecnica

    MONZA – Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il Monza “annuncia ufficialmente l’ingresso nell’Area Tecnica del Club di François Modesto. Nato a Bastia, in Corsica, il 19 agosto 1978, da calciatore ha vestito le maglie di Bastia, Cagliari, Monaco e Olympiakos. Nel 2016 ha chiuso la carriera da calciatore per cominciare quella dirigenziale all’Olympiakos. Da direttore sportivo e responsabile dell’area scouting ha vinto tre campionati e una coppa di Grecia. Dal 2019 ha iniziato a ricoprire lo stesso ruolo anche al Nottingham Forest, che è tornato in Premier League dopo 23 anni lo scorso maggio”.  LEGGI TUTTO

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    Tre neopromosse pronte a stupire in Serie A

    TORINO – Diciotto giocatori. Un tempo sarebbero stati la squadra titolare più i sette della panchina. Sono i nomi nuovi delle tre neopromosse. Cremonese, Lecce e Monza non hanno perso tempo per aggredire la Serie A, in modo da non affrontarla come gli agnelli sacrificali di turno. Hanno allestito i gruppi in velocità, per offrire ai tecnici il tempo di organizzarle e affrontare un campionato in cui la prima fase – quella da metà agosto all’inizio del Mondiale in Qatar – sarà decisiva come non mai, con quindici giornate da disputare nel giro di tre mesi. Meglio non farsi cogliere impreparati e le tre neopromosse lo hanno fatto, muovendosi con velocità e con la forza dell’esperienza, sotto la direzione operativa di tre ultra 70enni come Ariedo Braida (Cremonese), Pantaleo Corvino (Lecce) e Adriano Galliani (Monza). Gente che conosce le pieghe del calcio e le dinamiche del mercato come pochi altri e che, dopo aver centrato la promozione, vogliono consolidarsi in Serie A.Guarda la galleryCragno al Monza: firma sul contratto e foto con Galliani

    Tre filosofie Pirotecnico il Monza, ma non è una novità. Lo è stato fin dal primo giorno in cui Silvio Berlusconi ha rilevato la società in Serie C. Ogni stagione è stata contrassegnata da una rivoluzione negli uomini, lo stesso sta avvenendo nella prima storica stagione in A. L’unico a essere sicuro del posto era il tecnico Giovanni Stroppa, per il resto squadra ribaltata. Già otto i nuovi titolari tra gente di esperienza (Andrea Ranocchia e Sensi), giovani affermati (Pessina) e giovani di prospettiva (Filippo Ranocchia). I volti nuovi sono quasi tutti italiani, serve un centravanti per completare l’opera. Più “classici” i movimenti di Cremonese e Lecce. Corvino non viene meno al suo credo calcistico: elementi poco conosciuti da valorizzare (Baschirotto) e potenziali crac da scoprire all’estero (ricordate Vlahovic?). Braida punta sull’esperienza di elementi, come Chiriches, e sulla voglia di riscatto di chi vuole rilanciarsi, come Radu. Tre neopromosse, tre diverse filosofie e un solo obiettivo: quello di stupire.

    Sullo stesso argomentoCremonese, ufficiale l’arrivo di Ascacibar dall’Hertha BerlinoCalciomercato Cremonese LEGGI TUTTO

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    Monza, in caso di salvezza Berlusconi pagherà un… top player

    TORINO – Monza reginetta del mercato, non si discute. Già, ma come li sta comprando i giocatori il club brianzolo? Prendo subito, pago in gran parte fra un anno e solo se mi salvo. Infatti, quasi in ogni caso, Galliani sta adottando la formula del prestito (più o meno oneroso) con obbligo di riscatto nel 2023 se il Monza si salverà. Da Pessina (finora l’affare più sostanzioso) fino a Caprari (l’ultimo della serie che va n porto in queste ore), la formula è sempre la stessa ed è molto utile a convincere i giocatori a venire a Monza: nella sciagurata ipotesi che non dovesse filare tutto liscio, ogni giocatore interessato non finirà in B ma tornerà alla società di partenza. Rischio zero, insomma. C’è però una controindicazione: quanto spenderà Berlusconi fra un anno, se la salvezza sarà in tasca, quando scatteranno gli obblighi di riscatto? Un bel gruzzolo, che ad ora non si può ancora quantificare, non si sa ancora per quanti altri giocatori verrà adottata la formula che finora ha riguardato tutti gli acquisti, tranne lo svincolato Ranocchia, ex Inter, e il prestito secco di Sensi (e forse anche per il Ranocchia della Juve, in via di definizione). Perfino per l’affare Birindelli, costato appena 1,5 milioni di clausola rescissoria, il Monza dovrà comunque corrispondere al Pisa mezzo milione al raggiungimento della salvezza, bonus introdotto dal club brianzolo per mantenere buoni i rapporti coi toscani. Insomma, sommando tutte le spese che arriveranno nel 2023 a salvezza acquisita, Berlusconi dovrà sborsare una cifra che si avvicinerà a quella che si spenderebbe per acquistare un top player da grande club. Ma se ne riparlerà fra un anno, se sarà in tasca l’obiettivo dichiarato da Galliani per la prima annata in A del Monza: il 10° posto, traguardo alla portata, visti i nomi presenti e futuri. LEGGI TUTTO

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    Pisa, stavolta “deve” essere Serie A. Mercato top, ma con due incognite

    TORINO – È ancora fresca la delusione per la finale playoff persa in maniera rocambolesca dal Monza. Ma bisogna guardare avanti e anzi, da quell’esperienza ripartire più forti di prima. Il Pisa stavolta punta apertamente alla Serie A, a differenza della scorsa stagione, quando partendo a fari spenti dominò la prima parte del campionato di B e vinse il titolo d’inverno, salvo perdere qualche colpo nel girone di ritorno. Certo, la concorrenza sarà ancora più folta ma tutta la dirigenza stavolta parla di A da conquistare. Per ottenerla, in queste ore stanno andando in porto alcuni colpi importanti: in attacco, il ritorno di Torregrossa dalla Samp, che dovrebbe dare al Pisa anche De Luca (ha chiuso in doppia cifra a Perugia); in difesa c’è Barba dal Benevento mentre Leverbe, che sembrava destinato ai blucerchiati, potrebbe rimanere. Affare fatto per il trasferimento del 2000 Simone Canestrelli, ex Crotone, in prestito con diritto di riscatto e controriscatto dall’Empoli. E in mediana può arrivare Kurtic dall’Aris Salonicco. Ha fatto un po’ male la partenza verso Monza del capitano Birindelli che con Beruatto costituiva la migliore coppia di terzini dell’ultima B. Però per la fascia mancina è già arrivato il croato Roko Jureskin, profilo interessante. Le incognite, di fatto, sono due. Una riguarda il contributo che potrà dare Lucca, sempre che non sia ceduto durante il mercato: se il Pisa a maggio ha perso la A diretta, è anche e soprattutto perché nel girone di ritorno è mancato il suo apporto, il giocatore che aveva incantato anche il ct Mancini, di fatto, non si vede da mesi. Ma va verificato anche il contributo di Maran in panchina, scelto più dall’azionista di maggioranza, Alexander Knaster, che dal resto dei soci e dalla dirigenza, al termine di un infinito casting in cui erano state vagliate anche le figure di Pippo Inzaghi, Corini, Semplici e Andreazzoli, nomi che più rassicuravano la tifoseria per il dopo D’Angelo, l’uomo che prese il Pisa in C e che l’ha portato a un passo dalla A. Nessuno mette in discussione le qualità di Maran, tecnico navigato e con tanta esperienza in A e in B. Ma, ad esempio, a differenza delle possibili alternative analizzate, lui un campionato di B non l’ha mai vinto ed è reduce da un esonero in A nel Genoa, datato dicembre 2020, dal quale è rimasto inattivo fino all’arrivo della proposta del Pisa. Insomma, magari i toscani in agosto non risulteranno in pole per la A. Però ben piazzati sì, anche per la spinta che saprà dare una tifoseria fra le più calde della B. LEGGI TUTTO

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    Monza, tris di Colpani nel 4-0 al Lugano II in amichevole

    MONZA – Poker del Monza nel test dispitato al Centro Sportivo di Monzello contro il Lugano II, secondo test amichevole per i brianzoli dopo il pareggio a reti bianche contro il Bellinzona di tre giorni fa. Il Monza si schiera dall’inizio con il consueto 3-5-2. In porta il nuovo arrivato Cragno, in difesa Marrone e Carboni (prelevato dal Cagliari) ai lati di Ranocchia (arrivato da svincolato dall’Inter). Sugli esterni il nuovo rinforzo dal Pisa, Birindelli, e D’Alessandro. In regia Barberis con ai lati Ciurria e Machin. Davanti Vignato a supporto di Gytkjaer.
    Primo tempo: Monza avanti con Birindelli
    La gara inizia subito con ritmi elevati e con azioni offensive da entrambe le parti. Al 18′ vicino al vantaggio il Lugano II con il colpo di testa di Maccoppi che si stampa sulla sul legno. Al 31′ però ecco il gol del Monza del nuovo acquisto Birindelli, bravo a scattare in profondità e a saltare il portiere per il vantaggio brianzolo. Il Monza mantiene il controllo della gara anche se concede sempre qualcosa in contropiede. Sul finire del primo tempo occasionissima per i brianzoli di andare in doppio vantaggio, ma prima Machin e poi Ciurria non riescono ad insaccare il pallone in rete.
    Nella ripresa si scatena Colpani
    Il secondo tempo si apre con il raddoppio del Monza con il gol dal limite dell’area di Colpani (51′). Al 66′ arriva la doppietta del centrocampista biancorosso con un perfetto inserimento in area avversaria. Indemoniato Colpani che cala il tris al 79′ per il 4-0 del Monza. Si chiude con questo punteggio la seconda amichevole per il Monza di Stroppa. LEGGI TUTTO

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    Il Monza italiano e senza… tatuaggi. Col sogno Icardi, Suarez…

    TORINO – Il Monza composto quasi esclusivamente da giocatori italiani (e possibilmente senza o con pochi tatuaggi): è un’idea di Berlusconi maturata fin dall’acquisto del club brianzolo nell’autunno del 2018. L’ad Galliani e il ds Antonelli per la prima stagione in A dei lombardi hanno un preciso mandato: buttarsi su tutto quel che di buono offre il calcio nostrano. E infatti finora sono arrivati solo italiani, ben sei: Ranocchia, Cragno, Sensi, Carboni, Birindelli e soprattutto Pessina, il neo capitano che torna nella città dove è nato e cresciuto anche calcisticamente. Certo, da qui a fine agosto una divagazione straniera importante probabilmente ci sarà, quella stella di prima grandezza (Suarez, Dybala, Cavani o Icardi) a cui lavora Galliani più che da ad, da primo tifoso del Monza. Ma il solco è tracciato, tant’è che il prossimo colpo con ogni probabilità sarà un altro italiano, quel Petagna in uscita dal Napoli su cui potrebbero esserci novità già oggi, senza smettere di inseguire Pinamonti, nel caso l’Inter riducesse la richiesta di 20 milioni e l’Atalanta mollasse la presa.
    MARLON Finora, l’unico straniero bloccato dal Monza, è il difensore brasiliano Marlon, anche se l’ex Sassuolo, per problemi burocratici, arriverà solo ad inizio agosto dallo Shaktar Donetsk. Dunque, considerato che già in B il Monza aveva un’anima profondamente tricolore, si può ipotizzare, per la Serie A, una formazione brianzola composta per almeno otto (se non nove) undicesimi da autoctoni, numeri a cui da anni non siamo più abituati. I conti sono presto fatti. Degli stranieri della passata stagione, possono partire titolari l’esterno sinistro brasiliano Carlos Augusto e la punta portoghese Mota Carvalho (ma qui qualche dubbio c’è, se Galliani farà colpacci in avanti, da capire la nazionalità). Aggiungiamo Marlon in difesa et voilà, il Monza tricolore è servito, quasi come se fosse una squadra degli anni ’80 con soli tre stranieri negli undici, visto che i pur interessanti Machin e Gytkjaer difficilmente saranno titolari e potrebbero anche finire sul mercato. Chissà, in alcune circostanze, potremmo anche vedere un Monza tutto italiano, la rosa potrebbe permetterlo. E in una stagione segnata dalla pausa per i Mondiali, il Monza potrebbe guadagnarci da questa scelta: a gennaio, tante avversarie schiereranno stranieri spompati di ritorno dal Qatar, la squadra di Stroppa invece, non avrà questo problema e potrebbe beneficiarne. Assieme al nostro calcio, che ha bisogno come il pane di una squadra di livello essenzialmente italiana. LEGGI TUTTO

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    Galliani, incontro di mercato con l'Inter: “Discusso di Sensi, su Pinamonti non saprei”

    MILANO – Il mercato del Monza entra nel vivo: dopo la trattativa quasi ultimata che porterà Cragno alla corte di Stroppa e quella già definita per Ranocchia, l’ad del club brianzolo Adriano Galliani ha incontrato nel pomeriggio la dirigenza dell’Inter nella sede della società nerazzurra. All’uscita dell’incontro, l’ex dirigente del Milan ha commentato: “Pinamonti? Abbiamo parlato di tante cose. Se è un’opzione? Non so, vediamo. Forse no. Anche di Sensi? Sì, anche di lui. Non abbiamo parlato invece di Gagliardini”.  LEGGI TUTTO