BERGAMO – “La squadra ha avuto uno spirito fantastico. I giocatori sapevano chiaramente che giocando contro l’Atalanta non potevano mai essere in controllo della partita per 90′. Ci sarebbero stati per forza dei momenti di sofferenza, in cui ci saremmo dovuti difendere con un blocco basso, perché non è sempre possibile pressare medio-alti. A mio modo di vedere la squadra è stata fortissima sotto ogni punto di vista”. Al termine del netto successo in casa dell’Atalanta, il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn: “L’arbitro è stato bravissimo, non è semplice dirigere partite come questa. L’Atalanta è intensa, aggressiva, ingaggia molti duelli individuali, il tutto con un pubblico fantastico che supporta e al tempo stesso mette pressione. Oggi c’era bisogno di un arbitro di questo livello di esperienza. E anche noi, bravissimi! Abbiamo fatto duelli in area consapevoli del pericolo. Sapevamo che loro quando perdono prendono tanti rischi e siamo stati bravissimi a uscire, ripartire e fare danni. Complimenti ai ragazzi”.
Mourinho: “La Roma non vince con una big da 20′”
“Karsdorp stava con i parastinchi completamente distrutti, in grande difficoltà, ma sapevo che in panchina non avevo un calciatore in grado di ricoprire il suo ruolo, con quello spirito di sacrificio di cui la squadra ha bisogno. Ho letto i numeri: 19 mesi che non si vinceva qui. Fatemi dire una cosa: sono 20 minuti che la Roma non vince contro una squadra Top 5. 20 minuti! Adesso possiamo guardare avanti in classifica, ma possiamo anche guardare la nostra panchina, capire che abbiamo tanti giovani e inesperti, e provare a fare dei cambi per migliorare la squadra ed essere in grado di gestire le emergenza. Abbiamo anche bisogno di recuperare i tanti giocatori infortunati. Però penso che i giocatori debbano recepire la mentalità mostrata oggi, perché per fare punti contro squadre di questa qualità e questo livello, come l’Atalanta, il Napoli o il Milan – non dico l’Inter che è di un altro livello -, non bastano organizzazione tattica e lavoro tattico nel prepartita, ma serve carattere e la squadra oggi lo ha mostrato. Prima della partita ho scherzato con la squadra: ho detto loro che il terremoto di Bergamo – che non ho sentito per niente – dovevamo essere noi, arrivare qui e sorprendere tutti, principalmente quelli che ogni giorno ci ricordavano che erano 19 mesi, 3 giorni, 24 ore e 30 secondi che la Roma non vinceva contro una big. Adesso invece sono solo 22 minuti e mezzo”.
Mourinho su Abraham
“Abraham può fare 20 gol l’anno: è quello che faceva in Inghilterra. Ovviamente la cosa più difficile da fare sono i gol e non sono quelli la mia preoccupazione principale. Voglio che Tammy si cali nello spirito di una squadra che non è la dominatrice del campionato. Noi non siamo una squadra capace di dominare tutte le partite. È impossibile. Lui viene da una squadra che aveva sempre la palla, che era sempre superiore e lui, se giocava bene, faceva gol. Da noi un attaccante non deve fare solo gol, ma deve saper fare tante cose. Oggi per esempio, quando ci difendevamo in blocco, sapevamo che non potevamo fare la prima fase, perché loro pressano come ‘pazzi’, in senso positivo. Serviva quindi una persona che andasse a duellare con Djimsiti, Toloi e Palomino. Lui in questo è cresciuto tantissimo e se farà più gol, meglio, ma non è questo che mi preoccupa. I gol li farà sicuramente”.
Mourinho su Mkhitaryan, Veretout e Zaniolo
“Mkhitaryan? È stato fantastico. Aveva un lavoro difensivo più difficile rispetto a Veretout. Loro nel secondo tempo hanno cambiato tattica, ma nel primo, per pressare i tre difensori, era Miki a dover attaccare Toloi. Poi dovevamo continuare questo movimento per arrivare al terzino destro. Veretout dal suo lato aveva Zaniolo che aggrediva molto il terzino sinistro. Veretout ha avuto modo così di potersi inserire di più. Ma questa squadra non si sentiva prima d’ora in confort quando soffriva. Sicuramente anche la Juve di Barzagli, che dominava, aveva momenti di difficoltà in alcuni momenti delle partite. Noi, però, non eravamo bravi in quei momenti e per me oggi è stato bellissimo vedere come abbiamo saputo soffrire. Penso anche al 2-1 subito al 46′, in altri momenti nel secondo tempo saremmo entrati in campo impauriti, invece oggi i ragazzi hanno giocato benissimo, senza paura. E per me questo è un passo in avanti a livello di mentalità. Zaniolo? Il gol è importante, ma io vado sempre nelle piccole cose e per me sono importanti: lui ha preso un giallo molto presto e un Nicolò troppo emozionato andrebbe fuori o mi obbligherebbe a sprecare un cambio al 45′. Lui invece è rimasto tranquillo, ha giocato bene, ha pressato, controllando le emozioni. Poi, anche il gol, va benissimo ed è fondamentale per vincere, ma mi è piaciuta molto di più la prestazione”.
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