consigliato per te

  • in

    Roma, Mourinho: “Vorrei lottare per altri obiettivi, ma mi piace questa realtà”

    ROMA – I giallorossi di Josè Mourinho si preparano al “Monday Night” della Serie A ospitando lo Spezia (ore 20:45), il tecnico portoghese questa volta si è presentato ai microfoni per la conferenza stampa pre-partita parlando delle possibili idee tattiche e del progetto della società
    I ricordi con Thiago Motta
    Lo “Special One” lunedì affronterà lo Spezia allenato da Thiago Motta, una delle torri dell’Inter del triplete, queste le parole di Mou sul suo ex giocatore ed oggi rivale: “La gente pensa che ho conosciuto Thiago nell’Inter del Triplete ma l’ho conosciuto bambino nel Barcellona. Mi mandavano ad allenare la primavera e lui era con noi – aggiunge – Ho un grande ricordo di lui. Io guardo i miei ex calciatori che ora hanno scelto la dura vita degli allenatori come Stankovic e Chivu e sono preoccupato per loro. In questo caso è diverso perchè siamo avversari. Prima della partita lo saluterò”.
    Il modulo ed il grande dispiacere
    La Roma lunedì potrebbe scendere in campo schierando un 3-5-2, un’idea che non dispiace al Mou: “A me piace la cultura tattica. Il tempo aiuta a costruire una cultura tattica. Un conto è cosa piace di più a me e un altro è quello che è più adatto ai calciatori. Con i calciatori giusti giocare a tre non mi dispiace per niente. In Serie A la maggior parte delle squadre forti giocano a 3 – aggiunge – Quello che mi dispiace è che i primi sei mesi del progetto per via delle emergenze invece di dare costruzione, andiamo a saltare. Mi piacerebbe avere un gruppo senza infortuni e cartellini così da poter costruire. Una settimana giochiamo in un modo e quella dopo con dinamiche diverse”.
    L’opzione Mayoral-Abraham
    L’infermeria della Roma continua ad essere in emergenza, questa la disamina di Mou con un’opzione interessante per la coppia d’attacco contro lo Spezia: “Borja-Tammy hanno giocato bene ed è anche vero che non abbiamo Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy e Perez. Sono un opzione ma può giocare anche Felix o Shomurodov. Abbiamo delle opzioni. Sono contento per Borja che ha segnato perchè i numeri sono importanti. Per Tammy anche tornare al gol è fondamentale”.
    Il mercato di gennaio
    Il mercato giallorosso è finito spesso sotto la lente della critica ma il tecnico portoghese difende il lavoro fatto in estate e parla delle possibili mosse future: “Approfitto per dire ancora una volta che io non sono dispiaciuto del nostro mercato estivo perché è stato di reazione ai nostri problemi. Non è che il club non voleva darmi un calciatore di centrocampo che io avevo chiesto. Non abbiamo litigato, il nostro è stato un mercato reattivo e per avere uno di qua e uno di là poi qualcosa è mancato – aggiunge – È chiaro che mi dispiace perché voglio sempre la miglior rosa possibile per competere, ma la prima verità è che dall’inizio ho capito le difficoltà. Se a gennaio è possibile fare qualcosa lo faremo, ma non è un investimento grosso. Non è nemmeno simile a qualcosa che potremmo fare in estate. Se faremo qualcosa lo faremo per dare più equilibrio alla rosa”.
    La mentalità delle seconde linee ed il progetto Roma
    Le seconde linee della Roma hanno faticato in questo inizio stagione a trovare continuità e prestazioni finendo anche nelle critiche dell’ex Tottenham che, stuzzicato dalla domanda, ha difeso così il suo gruppo: “Dipende dal profilo di quella che tu chiami seconda linea. Se è gente giovane e senza esperienza quello che si deve fare è lavorare e aspettare. Se sbagliano persone che hanno esperienza è un profilo diverso, contro Inter avevamo 8 giocatori in panchina con meno di 21 anni. Stiamo parlando di calciatori che lo scorso anno giocavano in Primavera che per me è un campionato di livello molto basso che non prepara i giocatori alla Serie A – aggiunge – Mi piacerebbe guardare la panchina come fa Inzaghi che vede Lautaro, Correa, Vida, Darmian..Ma a me piace questa realtà, è diversa e mi piace poterli aiutare. Mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di stare qui. Deve essere chiaro: il progetto è diverso da quelli avuti in carriera. Sono molto felice di essere qui di affrontare questa sfida”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mourinho: “Inter molto più forte della Roma già in condizioni normali”

    “L’Inter è più forte di noi in condizioni normali, in condizioni non normali è molto più forte, è semplice”. José Mourinho ammette la superiorità nerazzurra al termine della clamorosa sconfitta interna della sua Roma. Un 3-0 arrivato con i gol di Calhanoglu, Dzeko e Dumfries. “L’anno scorso ci erano avanti di 29 punti, oggi la nostra situazione era molto limitata – ha detto lo Special One a Dazn – Con il potenziale offensivo praticamente nullo che avevamo in campo era importante segnare con due-tre opportunità, perché non avremmo avute sette-otto. Ne abbiamo avute tre e non le abbiamo sfruttate. Quando giochi con un’organizzazione difensiva nuova non puoi prendere gol come il primo e il terzo. Ibanez ha giocato esterno ma non lo è, loro sono più forti di noi in condizioni normali, in condizioni non normale molto più forti. L’arbitro ha diretto bene, ha mancato solo un giallo a Cristante, siamo la squadra più indisciplinata della Serie A. Complimenti all’Inter e in bocca al lupo per la partita di martedì”.Guarda la galleryDzeko, gol dell’ex e non esulta: l’Inter vince anche a Roma LEGGI TUTTO

  • in

    Roma-Inter, per i giallorossi in casa stesso segno in entrambi i tempi

    Una Roma in piena emergenza per le numerose assenze si appresta a ricevere l’Inter. Entrambe le squadre per motivi differenti vorranno conquistare i tre punti. L’undici allenato da Mourinho ha necessità di vincere (o, almeno, pareggiare) per non veder allontanarsi definitivamente la possibilità di centrare almeno il quarto posto. Inutile dire che anche l’undici di Simone Inzaghi, lanciatissimo all’inseguimento della vetta della classifica, non può concedersi distrazioni e quindi le premesse per un match combattuto e per niente scontato ci sono tutte.
    Indovina il risultato esatto di Roma-Inter e vinci premi veri!
    Metà gara e fine gara, per ora non si cambia
    Sono sette finora le partite disputate all’Olimpico dalla Roma con uno “score” complessivo di cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Quello che colpisce nel cammino interno dei giallorossi è il fatto che in tutti e sette questi incontri il segno presente alla fine del primo tempo è rimasto lo stesso anche alla fine del match. Nei cinque successi c’è sempre stato l’1 non solo al novantesimo ma anche all’intervallo (per un’accoppiata “Parziale/Finale” di tipo “1/1”) e lo stesso è accaduto nel pareggio contro il Napoli (“X” alla fine del primo tempo e alla fine del secondo per un’accoppiata “Parziale/Finale” di tipo “X/X”) e nel ko rimediato quindici giorni dopo per mano del Milan (“2” al riposo e “2” al fischio finale per un’accoppiata “Parziale/Finale” stavolta di tipo “2/2”). Nelle sette gare casalinghe della Roma, quindi, cambia il segno ma non la tipologia di accoppiata “Parziale/Finale” che resta sempre… uguale! LEGGI TUTTO

  • in

    Roma-Inter, Inzaghi: “Ko Ranocchia e De Vrij, out anche Darmian”

    Quinta gara in due settimane e arriva la Roma: cosa si aspetta?
    “Una partita importante per noi, di questo ciclo è la più importante. Loro hanno valori importanti, serve la vera Inter”.
    Lautaro in cosa può migliorare ulteriormente?
     “Deve continuare così, è molto giovane, ma sono molto soddisfatto anche degli altri attaccanti. Segna da tre gare e spero possa continuare”.
    Cosa pensa di Mourinho che ha fatto la storia di questo club?
    “Sarà un piacere incontrare l’allenatore del Triplete, per lui sarà speciale affrontare l’Inter, quindi servirà molta attenzione. La sua carriera parla per lui”.
    Roma-Inter, la partita del cuore di Mourinho
    Qual è la situazione infortunati?
    “Non ci saranno Darmian e Ranocchia, pochissime possibilità per Kolarov e De Vrij. Ieri Bastoni non è uscito sul campo anche se sta meglio. Ci sono varie contusioni dopo lo Spezia”.
    Si gioca troppo?
    “Bisognerebbe probabilmente guardare con più attenzione ai calendari, magari iniziare prima, mettere insieme più gare della Nazionale fermando il campionato per più tempo e non solo due settimane. Noi ci alleniamo bene, ma con lo Spezia mi sono ritrovato con appena due difensori di ruolo”.
    Si aspettava un recupero in classifica così veloce: quanto la stuzzica l’idea del titolo di campione d’inverno?
    “Conta fino a un certo punto, anche prima ero sereno perché ci allenavamo e giocavamo bene. La classifica si è accorciata, abbiamo fatto 8 vittorie e 2 pareggi. Le altre non molleranno, corrono tutte, ragioniamo di partita in partita”.
    Nella difesa a tre ne ha cambiati tanti, domani chi giocherà?
    “Posso scegliere, sapendo di avere De Vrij e Ranocchia non mi era mai venuto il dubbio sul centrale. Bastoni ha fatto benissimo, Skriniar lo stesso contro lo Spezia. Vedremo domani chi scegliere”.
    Cosa la fa stare più sereno rispetto a qualche mese fa?
    “Le prestazioni ci sono sempre state, poi ci sono gli episodi che dobbiamo cercare di far girare a nostro favore”.
    Tanti suoi predecessori prima o dopo sono finiti per abbassare il baricentro della squadra: come fa lei a vincere pur giocando alto e con equilibrio?
    “In alcune situazioni l’equilibrio è stato poco, poi ne abbiamo parlato con i ragazzi, con lo staff. Ora siamo il miglior attacco, pur mantenendo la solidità che ci dà forza. Domani troveremo un avversario di qualità e arrabbiato per l’ultima sconfitta. Dovremo fare una grande partita”.
    Inter, Zanetti su Julian Alvarez: “Il nostro ds è in Argentina. Prospetto interessante”
    Come ha visto Dzeko?
    “Sarà una gara particolare e speciale per Edin, si è allenato bene, con lo Spezia ha tirato il fiato. Noi a Roma vogliamo andare a fare una grande partita”.
    Come sta Barella?
    “Nicolò ha fatto un ottimo allenamento, per noi è importantissimo, ho pensato di farlo riposare perché ci sono tanti giocatori altrettanto importanti”.
    Quale dei suoi attaccanti può giocare qualche metro più indietro?
    “Con lo Spezia a un certo punto potevo anche mettermi a quattro, altrimenti c’è Cortinovis che sta facendo molto bene e ci stavo pensando”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bologna-Roma, continuità cercasi

    Nel turno infrasettimanale di Serie A la Roma di Mourinho sfida il Bologna che, al pari dei giallorossi (nessun pareggio in trasferta), cerca continuità di risultati.
    Mihajlovic sfida Mourinho, indovina il risultato di Bologna-Roma e vinci subito!
    Le statistiche relative ai primi tempi
    Bene il Bologna ma volendo guardare il pelo nell’uovo… non benissimo. Barrow e compagni nei primi tempi hanno realizzato solo tre dei venti gol totali. Di più, l’ultimo match che ha visto i felsinei esultare prima del riposo risale a 7 turni fa e qui i tifosi giallorossi sono autorizzati a fare gli scongiuri, visto che si tratta del match contro l’altra squadra della Capitale, la Lazio (2-0 all’intervallo). Come risponde l’undici di Mourinho? In 14 giornate di Serie A il portiere della Roma è stato battuto nei primi 45’ da sole 4 squadre: Lazio, Juventus, Milan e Venezia. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma-Torino, ok entrambe le squadre a segno

    Il programma della 14ª giornata di campionato mette a confronto la Roma e il Torino. I giallorossi sono reduci dal successo ottenuto sul campo del Genoa (2-0) mentre i granata la scorsa settimana hanno conquistato l’intera posta in palio contro l’Udinese (2-1).
    Indovina il risultato esatto di Roma-Torino
    Giallorossi ok all’Olimpico
    Il club capitolino in questa prima parte di stagione ha dimostrato di giocare meglio davanti ai propri tifosi. I giallorossi all’Olimpico hanno mancato l’appuntamento con i tre punti solamente nelle ultime due partite disputate, allo 0-0 contro il Napoli ha fatto seguito la sconfitta per 2-1 contro il Milan. Il Torino, prossimo avversario dei giallorossi, nelle prime 6 trasferte non ha di certo raccolto buoni frutti. I granata con una vittoria, un pareggio e ben quattro sconfitte hanno fatto solamente meglio di Salernitana e Cagliari. Per le quote la squadra allenata da Mourinho parte con i favori del pronostico ma occhio alle possibili sorprese. Il Torino non ha mai segnato nelle precedenti tre sfide disputate fuori casa. Il Goal in controtendenza non si può quindi escludere del tutto. Al triplice fischio dell’arbitro intriga la “combo” che lega la doppia chance 1X all’esito che prevede entrambe le squadre a segno. LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, Juric sfida Mourinho: “Non mi ha mai ispirato, non gli ruberei niente”

    Diciamo che Mou non è esattamente il suo tipo. Ivan ha amato da morire Pep, era anche andato a studiarlo a casa sua. E si è invaghito di Gasp. Ma Mourinho: Mourinho mica tanto. E dire che Juric a inizio carriera si era anche messo di buzzo buono, aveva persino fatto lo sforzo di leggere i libri del portoghese, era animato insomma di belle intenzioni. Aveva pure spinto lontano l’orgoglio e cercato di passare sopra al fatto che all’Inter, appena un anno dopo il triplete, lui finì esonerato per forza da assistente di Gasperini […] Domenica si sfideranno per la prima volta da allenatori […]E chissà se Mou ha già in canna qualche bordata in stile Lo Monaco: “Juric chi? Io 25 trofei, lui zero tituli”. Mamma mia. Perché in effetti non è che Juric, in questi anni, lo abbia quel che si dice accarezzato. Sicuramente molto lo ha stimato e lo stima ancora, indubbiamente lo rispetta, ne riconosce i meriti e gli inimitabili trionfi.Guarda la galleryBremer e Brekalo trascinano il Torino. Udinese ko

    Juric: “In lui non ho trovato niente che mi ispiri”

    Però insomma, dai: la melassa diplomatica è ben altra cosa. Già 5 anni fa, da allenatore ancora Normale, aveva punzecchiato quello Speciale: “A Guardiola ruberei la sua visione della tattica, tutta la parte della superiorità numerica in ogni zona del campo, anche se è un po’ quello che già cerco di fare con le mie squadre. Ad Ancelotti invece ruberei la calma. Mentre a Mourinho non ruberei nulla. Ho letto e sentito tanto su di lui, ma devo dire che non ho trovato niente che mi ispiri” […] Sei bravo e hai vinto dappertutto, lo so, ma non sei il mio modello. Il mood è questo. Sei molto intelligente, però lo sono anch’io e preferisco Guardiola: perché “per me è un genio”. O Gasp, che “mi ha insegnato mille cose”. Mou, no: e sarebbe davvero esaltante batterlo, oltretutto a casa sua.

    Sullo stesso argomentoTorino, Verdi verso il recupero per la sfida con la RomaTorino LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, Mourinho rivela la promessa che aveva fatto a Felix

    GENOVA – José Mourinho torna a sorridere e si coccola il nuovo golden boy della sua Roma, che ha ritrovato il successo in campionato dopo due sconfitte consecutive. I giallorossi si sono imposti per 2-0 sul Genoa, a Marassi, grazie a una doppietta del 18enne Felix Afena-Gyan, alla terza presenza in Serie A: “La Primavera lavora vicino a noi nel campo sintetico – spiega lo Special One a Dazn, parlando del giovane attaccante – lui viene da noi dall’inizio della stagione. Mi ha impressionato la sua freddezza davanti alla porta, magari non è tecnicamente un fenomeno, ma è freddo. Mi ha colpito anche la sua umiltà. Qualche volta nelle nuove generazioni incontri ragazzi che non hanno umiltà e pensano di sapere tutto, lui invece ‘mangia’ tutto e ha un’evoluzione fantastica. Domani non tornerà in Primavera, mi dispiace per mister De Rossi, ma anche lui sarà contento per il ragazzo”. Poi rivela un retroscena su Felix: “Gli avevo promesso un paio di scarpe molto costose, da 800 euro, ed è venuto in panchina per assicurarsi che non me ne dimenticassi. Domani mattina le comprerò, poi nel pomeriggio gioca la Primavera e mi dispiace per mister De Rossi ma Felix non giocherà con loro”.Guarda la galleryIl baby Felix rovina l’esordio di Shevchenko: Genoa ko con la Roma
    Mourinho e il regalo di Shevchenko
    Mourinho ha ritrovato il buon umore stasera: “Sono sereno perché ho vinto. Abbiamo lavorato tanto bene in settimana, ieri ho detto che il lavoro della settimana era andato nella spazzatura, ma non era vero: ho cambiato Veretout al posto di Cristante e ho spostato Mkhitaryan. L’unica cosa che Mkhitaryan non ha fatto è stato il gol, ma ha giocato tanto e, secondo me, è stato il migliore in campo. A centrocampo abbiamo giocato con 3 giocatori che vogliono palla. Sono contento di questa opzione, oggi è uno di quei giorni in cui quando un allenatore torna a casa si sente bravo”. L’allenatore della Roma rivela anche un incontro con Shevchenko, suo ex calciatore al Chelsea, prima della partita: “Ci siamo parlati, mi ha fatto un bellissimo regalo, tradizionale per il calcio inglese che è il vino rosso dato dall’allenatore che gioca in casa. Abbiamo parlato per tanto tempo. Mi dispiace per lui, un giorno quando lui vincerà contro di me sarà contento per sé stesso e un po’ dispiaciuto per me. Oggi per essere allenatore devi essere un po’ pazzo, lui lo è ed è innamorato della sfida”.
    “Zaniolo giocherà, è bravo”
    L’allenatore della Roma parla anche di Zaniolo, oggi in panchina a Genova: “La miglior posizione per Nicolò in questo modulo è con uno dei due attaccanti, ma con più spazio per giocare. Oggi il Genoa aveva la pressione della situazione, anche un punto sarebbe stato buono per loro e quindi non c’era molto spazio, ho messo Felix per questo. Mi ha colpito che comunque tutti i giocatori in panchina hanno festeggiato per i gol, Zaniolo in panchina poteva avere un atteggiamento diverso invece ha esultato e ha dimostrato di essere parte della squadra. Sicuramente giovedì o domenica avrà la possibilità di giocare perché è un bravo giocatore”. LEGGI TUTTO