Pagelle Juventus: serataccia Bremer, Rabiot stenta, Allegri osa troppo
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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ha scritto per te Carlo Piacenti
“Cosa temo da qui allo Scudetto? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere. Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord”. Con largo anticipo, Roberto Saviano aveva acceso il big match tra Napoli e Juventus in programma questa sera allo stadio Diego Armando Maradona, con i ragazzi di Spalletti avanti di sette lunghezze sui bianconeri di Max Allegri. Una filosofia largamente condivisa da tifosi ed addetti ai lavori di fede azzurra, che trova però scarso sostegno dalle statistiche. Un esempio? Basti pensare che – in una super sfida disputata nel capoluogo campano – la Juve non beneficia di un calcio di rigore a favore addirittura dal 25 marzo 1990 (per fallo di Baroni su Rui Barros), per giunta ininfluente ai fini del risultato: De Agostini accorciò le distanze dopo la doppietta del Pibe de Oro, quindi Francini fissò il risultato sul definitivo 3-1. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Napoli-Juventus è anche la partita di Gonzalo Higuain. Dai record di gol in maglia azzurra al clamoroso passaggio in bianconero, che nell’estate del 2016 fece infuriare un’intera tifoseria. Il Pipita, che ha da poco abbandonato definitivamente il calcio, ha affrontato nove volte il suo ex club d’appartenenza: otto con la casacca della Juventus e una con quella del Milan, risultando – e non poteva essere altrimenti – con ben sei reti, quasi sempre decisivo per il risultato finale.
29 ottobre 2016, non poteva che essere il sinistro di Gonzalo Higuain a battere il Napoli. L’attaccante argentino, l’uomo della partita per il suo passato partenopeo e soprattutto per l’addio in estate con il pagamento della clausola rescissoria da 90 milioni, castigò Hamsik e compagni segnando il gol vittoria nel 2-1 finale. ‘Piccolo’ particolare: il Pipita non esultò. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
NAPOLI – Supersfida al Maradona. Alle ore 20.45, Napoli e Juventus apriranno la 18ª giornata di Serie A. Potrebbe trattarsi di una sfida decisiva per le sorti dell’intero campionato. Gli azzurri di Luciano Spalletti, infatti, laureatisi campioni d’inverno con due turni d’anticipo, vincendo stasera potrebbero momentaneamente portarsi a +10 dalle inseguitrici (il Milan sfiderà il Lecce al Via del Mare sabato alle 18), mettendo una seria ipoteca sullo scudetto. Osimhen e compagni, dopo aver incassato il primo ko in gare ufficiali della stagione contro l’Inter al ritorno in campo della Serie A, hanno subito rialzato la testa e si sono imposti per 2-0 sul campo della Sampdoria. Di contro, dall’altra parte del campo stasera ci sarà una Juventus in grandissima forma. La squadra di Massimiliano Allegri è infatti reduce da otto vittorie consecutive senza subire reti e vincendo stasera potrebbe definitivamente riaprire il campionato portandosi a sole quattro lunghezze dai partenopei. Ci sono dunque tutti gli ingredienti per un match imperdibile: parola al campo.
Napoli-Juventus: diretta tv e streaming
Napoli-Juventus, anticipo della 17ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Diego Armando Maradona e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN.
Le probabili formazioni di Napoli-Juventus
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti.
A disposizione: Sirigu, Marfella, Ostigard, Juan Jesus, Bereszynski, Olivera, Gaetano, Demme, Ndombele, Elmas, Zerbin, Raspadori, Lozano, Simeone.
JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria; Milik. Allenatore: Allegri.
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Paredes, Miretti, Chiesa, Soulé, Iling-Junior, Kean.
ARBITRO: Doveri di Roma.
ASSISTENTI: Costanzo-Passeri.
IV UOMO: Chiffi.
VAR: Mariani.
ASS. VAR: Piccinini.
Guarda Napoli-Juventus su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Sono ormai lontani i fasti delle garze e dei turbanti a fasciare il capo insanguinato di Chiellini, di cui per altro ha ereditato il numero sulla schiena. Ma ieri, alla Continassa, Bremer si è presentato con un vistoso “tape” alla gamba sinistra, cerotto che ne conteneva – in particolare – il ginocchio. Una sorta di medaglia al suo spirito guerriero e alla sua smania di lavorare anche sopra acciacchi e fastidi. Ma nulla di preoccupante, anzi. Il brasiliano proprio nell’ultimo allenamento allo Juventus Training Center è tornato a sudare a pieno regime con i compagni, dopo alcuni giorni di sedute individuali. Una precauzione, più che una conseguenza, del leggero affaticamento patito alla vigilia della partita con l’Udinese e che, appunto, sabato sera aveva escluso il centrale dalla lista dei convocati di Allegri. Uno scrupolo osservato anche in contumacia della diffida che pendeva sulla testa dell’ex Torino e che, di fatto, ne metteva a rischio la presenza nella partita più importante di questa fase della stagione, ovvero la trasferta di domani sera al Maradona. Quando i muscoli e la velocità di Bremer, di fronte alla capolista Napoli, saranno fondamentali per contenere la potenza di Osimhen, già arginato con successo dal bianconero nei precedenti confronti sul palcoscenico della Serie A.Guarda la galleryJuventus, la probabile formazione di Allegri contro il Napoli LEGGI TUTTO
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