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    Mario Rui-Meret a rischio per Juve-Napoli? Infortuni e tempi di recupero

    Pronti, via e subito sono arrivate brutte notizie per Walter Mazzarri. L’allenatore ha firmato nella giornata di martedì il suo nuovo accordo col Napoli ed è tornato a Castel Volturno a 10 anni dall’ultima volta. Oltre alle prime sensazioni, il tecnico ha dovuto subito gestire un gruppo ridotto per via delle assenze dei giocatori in nazionale e poi anche per l’infortunio di Mario Rui e Meret. Il primo è entrato nel corso della sfida contro l’Empoli, salvo poi nel finale accusare un fastidio alla gamba sinistra. Il portiere, invece, ha dato subito forfait e al suo posto ha giocato Gollini. I due giocatori hanno effettutato gli esami strumentali per capire l’entità dei rispettivi infortuni. 
    Napoli, il comunicato su Mario Rui, Meret e Osimhen
    Il Napoli ha comunicato tramite una nota ufficiale l’esito del terzino e del portiere: “Mario Rui e Alex Meret hanno sostenuto gli esami presso la clinica Pineta Grande: Mario Rui ha riportato una lesione di medio grado del muscolo adduttore della coscia sinistra. Per il portiere azzurro lesione di basso grado del muscolo tibiale posteriore della gamba sinistra”. Nell’allenamento odierno non ha partecipato nemmeno Osimhen perché “colpito da una sindrome influenzale”. Notizie pessime per Mazzarri perché al rientro dopo la sosta il Napoli è atteso da un ciclo di partite davvero difficile: Atalanta, Real Madrid in Champions, poi Inter e soprattutto la gara dell’Allianz contro la Juventus. Difficile azzardare il recupero di entrambi i calciatori, ma è possibile che i due possano saltare questi match. Per il portoghese un mese di stop circa, mentre per il portiere dalle due alle tre settimane. I calciatori verranno comunque valutati giorno dopo giorno per capire come sta procedendo la fase di recupero.  LEGGI TUTTO

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    Osimhen, il retroscena sull’offerta dell’Arabia: “Una cosa pazzesca”

    Dopo il ko contro l’Empoli saranno giornate intense e decisamente calde a Napoli. De Laurentiis sta valutando diversi profili per la panchina con Tudor in pole per sostituire Garcia, ormai ai ferri corti dopo la deludente prestazione nel match del Maradona con i toscani. I fischi, oltre ai cori, dei tifosi, la sfuriata del presidente e un rapporto mai sbocciato a pieno tra il tecnico francese e l’ambiente. Dalle reazioni di alcuni calciatori già si poteva intuire qualcosa, da Kvara a Politano fino ad arrivare a Osimhen, il grande assente delle ultime settimane per via di un infortunio. Proprio l’attaccante nigeriano è il protagonista del podcast creato e ideato da Obi Mikel, ex centrocampista del Chelsea. L’offerta dall’Arabia Saudita, l’idea di restare e l’apprezzamento alla Premier League: il centravanti si racconta. 

    Napoli, Garcia via: le quote del prossimo allenatore

    Osimhen: “In Arabia non si sono mai arresi”

    Victor Osimhen è tornato a parlare del mercato estivo e della ricca offerta arrivata dall’Arabia Saudita: “Non posso negare nulla, quello che è stato detto è tutto vero. Sono sincero: non volevo andarmene da Napoli ma quando è arrivata l’offerta enorme è stato difficile rifiutare. E’ stato tutto pazzesco, perché più dicevo no e più alzavano la cifra economica. Mi avrebbe cambiato la vita e non si sono mai arresi. Dopo aver parlato con la società ho deciso di restare qui e continuare a giocare in Europa. Penso sia stata una decisione positiva per la mia carriera, a calcio si gioca per soldi ma c’è anche altro”. Poi l’apprezzamento alla Premier League: “Ho le maglie di Chelsea e Manchester United, ma non ho un club preferito. Ho tanti amici e tifosi di queste due squadre. Quello inglese è il campionato più apprezzato da tutti i calciatori africani, perché è un torneo enorme”.  LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Napoli, dialogo arbitro-Var: “Cosa protestano?”. Il parere di Rocchi

    Torna a far discutere il gol di Raspadori contro la Salernitana. L’attaccante del Napoli, nello scorso turno di campionato, aveva realizzato il gol del vantaggio per i partenopei concludendo un’azione in cui Olivera precedentemente aveva toccato il pallone trovandosi in posizione di fuorigioco. L’episodio è stato analizzato in occasione di Open VAR, dove è stato svelato il dialogo tra arbitro e sala Var. Inizialmente l’assistente non ha segnalato la posizione irregolare, e dopo il gol ha subito esclamato: “Per me è buono”. Dopo aver convalidato la rete, l’arbitro Rapuano è entrato in contatto con gli addetti ai controlli. “Per cosa protestano?” è stata la domanda dei collaboratori, che hanno poi ribadito al direttore di gara: “Allora, c’è chiaramente una nuova APP (attacking possession phase) dopo e il gol è regolare”.
    Salernitana-Napoli, la spiegazione di Rocchi
    La Salernitana, dopo il tocco in fuorigioco di Olivera, ha infatti riconquistato il pallone giocandolo con Bradaric e Legowski. L’episodio è stato anche commentato da Gianluca Rocchi, che ha dichiarato: “Il guardalinee commette un errore di valutazione perchè in quel momento probabilmente è deconcentrato nella posizione. Perde un po’ l’allineamento, valuta male la decisione anche perchè ormai si è molto abili nell’aspettare la segnalazione. In questo caso è semplicemente un errore, si vede bene il suo atteggiamento. Si gira cercando il pallone e quando si gira di nuovo perde il momento”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, le urla di ADL e cosa ha detto a Garcia. Tudor in pole: i nomi in lista

    Ora basta. Il diluvio si è scatenato sullo stadio Maradona e Kovalenko ha messo i panni di Zeus, il Dio greco che scaglia fulmini all’indirizzo di Rudi Garcia: al 91’ l’ucraino è tornato a fare gol in Serie A dopo due anni e, di fatto, ha segnato pure la fine della tormentata esperienza del coach francese sulla panchina della squadra campione d’Italia. Tormentata e turbolenta, mai come ieri, con il presidente De Laurentiis precipitatosi negli spogliatoi al termine di un primo tempo piovoso e obbrobrioso, conclusosi con uno scialbo 0-0 al cospetto della formazione penultima in classifica e capace di segnare solo 3 gol in 11 partite.

    De Laurentiis, urla contro Garcia

    “Basta” ha detto il patron con un diavolo per capello e le urla che mai così forti si erano sentite all’indirizzo di Garcia nell’ultimo mese, quello trascorso quotidianamente al fianco del coach che avrebbe esonerato dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina, se solo Antonio Conte gli avesse detto sì. Lo 0-1 di ieri contro la formazione di Andreazzoli, un allenatore che la scorsa estate avrebbe potuto e (voluto) raccogliere l’eredità di Spalletti, è stato il classico punto di non ritorno. Squadra azzurra in pieno caos tattico, con un inedito 4-2-3-1 e con Zielinski e Kvaratskhelia lasciati incredibilmente in panchina. Davvero troppo per la pazienza dei 50mila spettatori al Maradona che hanno apprezzato le geometrie dell’Empoli e hanno liberato i soliti fischi quando l’arbitro Prontera ha mandato le squadre negli spogliatoi per l’intervallo. LEGGI TUTTO

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    Berisha a sorpresa: “Kvara? No, la parata più difficile è stata un’altra”

    “Il voto non conta, l’importante è parare”. Etrit Berisha lo ha fatto contro il Napoli perché è stato uno dei protagonisti, oltre all’autore del gol Kovalenko, della vittoria dell’Empoli al Maradona. Ha messo anche i suoi guantoni a protezione della porta l’estemo difensore albanese bravo a respingere alcuni conclusioni insidiose. Un voto altissimo in pagella è quello che ha ricevuto e riceverà il portiere dopo la prestazione, ma a lui poco importa perché a contare è soltanto il risultato e i tre punti importantissimi in ottica salvezza. Al termine della gara ha parlato a Dazn. 
    Napoli-Empoli, parole Berisha
    “Avevamo bisogno di una prestazione così ed era importante contro una grande squadra. – ha detto Berisha – Io cerco sempre di farmi trovare pronto e aiutare per quanto possibile la squadra. Tutti i portieri hanno alti e bassi, ma la fiducia dell’allenatore è importante. Ho passato un periodo difficile, ma è passato e ora voglio soltanto la salvezza con l’Empoli”. Etrit Berisha non ha usato giri di parole e anzi ha poi sottolineato il doppio intervento su Kvara e Lindstrom: “Due parate importante, ma quella su Lindstrom lo è stata ancor di più perché non ho visto partire il pallone”. In chiusura ha parlato di Andreazzoli: “Conosce la squadra, è propositivo e riesci a darci sempre grande tranquillità. Con tanti giovani forse un po’ di timore lo abbiamo, ma lui riesce a farci stare sereni quando parla”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Garcia traballa: il club annuncia il silenzio stampa

    Sono pioviuti fischi al Maradona al termine della sfida tra Napoli ed Empoli. I tifosi partenopei non hanno digerito la prova della squadra di Garcia dopo la sconfitta subita in casa contro i toscani. Al 90esimo Kovalenko si è inventato un gol bellissimo per l’1 a 0 dei toscani con Andreazzoli sempre più bestia nera dei partenopei (5 vittorie in sei incontri). Gli azzurri hanno attaccato e ci hanno provato soprattutto dopo l’ingresso in campo di Kvaratskhelia, il georgiano ha rivitalizzato l’attacco, orfano dell’infortunato Osimhen (è stato inquadrato durante il match e ha raggiunto poi i compagni negli spogliatoi a fine partita), della formazione di casa. Le sue giocate hanno creato qualche grattacapo ai difensori, ma è stato sempre bravo Berisha a opporsi, in particolare sul mancino ravvicinato pochi minuti prima della rete toscana. De Laurentiis ha lasciato il suo posto in tribuna con largo anticipo rispetto al fischio finale e non è passato dagli spogliatoi per un confronto con tecnico e squadra al termine della gara. La società ha annunciato il silenzio stampa, segnale inequivocabile degli umori in questo momento e di quanto stia rischiando la panchina Garcia.
    Napoli, Garcia a rischio
    Non ci sarà nessuna dichiarazione da parte dei tesserati del Napoli dopo il match contro l’Empoli. E’ stato un percorso altalenante sin da inizio campionato e le prestazioni non sono mai state convincenti, ecco perché malumori e i tanti fischi arrivati dagli spalti del Maradona. Giorni difficili che sono stati dettati dal risultato deludente della gara di Champions League contro l’Union Berlino, dove è arrivato soltanto un pari. La panchina di Rudi Garcia, mai come oggi, è sempre più in bilico e traballante. Ecco perché il silenzio, prima della sosta, fa ancora più rumore e potrebbe essere il momento ottimale per provare a dare una scossa e magari cambiare la guida tecnica. Al momento soltanto supposizioni perché di nomi o alternative concrete ancora non c’è nulla. E dagli spalti sono arrivati anche cori nei confronti del tecnico… LEGGI TUTTO

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    Salernitana, Inzaghi attacca: “Gol Napoli in fuorigioco di un metro”

    Salernitana-Napoli, le dichiarazioni di Inzaghi
    Queste le dichiarazioni dell’allenatore: “Avevo chiesto alla squadra di uscire tra gli applausi e l’ha fatto. Paghiamo quel gol in fuorigioco, era netto, di 1 metro. Poi contro i campioni d’Italia abbiamo fatto il massimo. Poi ho anche rischiato inserendo altre punte. Finalmente ho visto la Salernitana che mi piace. Il calendario adesso è tosto, ma sono convinto che torneremo a fare bene e usciremo da questa difficile classifica. Pochi gol? Abbiamo tanti ragazzi nuovi avanti. Quando giochi contro una delle squadre più forti d’Europa il test è complicato. Era un po’ che non li vedevo dal vivo, però abbiamo subito il giusto. Dentro l’area dobbiamo essere più cattivi. Con il lavoro capiranno e miglioreranno, perché hanno talento. Spero che crescano in fretta perché il nostro cammino dipende anche da loro. Quando andremo a giocare con le dirette concorrenti con questo spirito, sono convinto che vinceremo. Dobbiamo continuare a sudare la maglia”. LEGGI TUTTO

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    Kalulu operato, il Milan lo perde a lungo: la nota e i tempi di recupero

    Milan, infortunio Kalulu: il comunicato ufficiale
    Il Milan ha, infatti, comunicato che: “Pierre Kalulu, nella giornata odierna, si è sottoposto a un intervento chirurgico per risolvere la rottura completa del tendine del retto femorale sinistro. L’operazione, perfettamente riuscita, è stata eseguita in Finlandia dal professor Lasse Lempainen, alla presenza del Responsabile sanitario rossonero Stefano Mazzoni. I tempi di recupero sono stimati in quattro mesi”. LEGGI TUTTO