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    Milik tutto per la Juventus, affare da 10,7 milioni. E Lewandowski approva

    TORINO – (e.e.) “Armadius” Milik si allena con la Polonia e nel futuro vede solo Juve. Perché l’affare con il Marsiglia è impostato e l’attaccante ha convinto, da subito, tanto da insidiare Dusan Vlahovic nelle rotazioni. Max Allegri li ha anche schierati assieme, tanto per non rinunciare all’ex Napoli, in formisssima. Un affare, appunto, anche dal punto di vista economico: la punta infatti è in prestito per 800 mila euro, più altri 800 mila di bonus, più 100 mila di commissioni. Il riscatto è poi fissato a 7 milioni più eventuali 2 di bonus. Insomma, 10,7 milioni che di questi tempi sono un pacchetto invidiabile. Il capitano Robert Lewandowski lo ha ha battezzato così: «Sta bene con la maglia della Juventus». E lui concorda, anche se quel gol annullato e la conseguente espulsione bruciano tanto, ancora, anche in Nazionale. Guarda la galleryJuve, bianconeri nazionali: in 14 in giro per il mondoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ronaldo: «E' tornato il rapace». Col Portogallo, pensando al Napoli

    TORINO – (e.e.) Cristiano Ronaldo dà il via all’operazione Mondiale. «E’ tornato il rapace», scrive l’account del Portogallo postando la foto dell’ex Juventus in ritiro con la Nazionale. Tirato a lucido e sorridente, l’attaccante del Manchester United ha messo alle spalle il periodo turbolento del calcio mercato nel quale il suo agente Jorge Mendes lo ha offerto a destra e manca. Ci ha provato anche con il Napoli e la destinazione era gradita, CR7 ne aveva parlato con il compagno Mario Rui e si era messaggiato  con Luciano Spalletti. Ma non c’erano le condizioni economiche, perché lo United ha dirottato 90 milioni su Antony dell’Ajax e non su Osimhen: quindi niente prestito in azzurro. Ma Cristiano ha visto le partite del Napoli in Champions e gli è cresciuta la nostalgia per quelle sfide che reputa le più importanti. Invece, si dovrà accontentare dell’Europa League. Almeno fino a gennaio. Quando potrebbe cercare di nuovo di cambiare aria. Intanto, sarà passato il Mondiale del Qatar, il suo ultimo: cerca almeno un altro gol, l’ennesimo, per entrare nei record dei record. D’altronde, vive per i numeri, anzi ne è ossessionato.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Politano e Pellegrini lasciano il ritiro della Nazionale

    NAPOLI – Dopo Marco Verratti anche l’attaccante del Napoli Matteo Politano ha lasciato il ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. Il Napoli ha comunicato ufficialmente che: “Matteo Politano lascia la Nazionale e rientra a Napoli. L’attaccante azzurro, che domenica a San Siro contro il Milan aveva subìto un trauma distorsivo alla caviglia destra, dopo la valutazione dello Staff medico della Nazionale tornerà all’SSCN Konami Training Center dove inizierà la riabilitazione”.
    Anche Pellegrini out. I sostituti chiamati da Mancini
    Problema muscolare invece per Lorenzo Pellegrini anche lui costretto a lasciare il raduno azzurro. Il giocatore giallorosso ha effettuato esami in Nazionale che hanno confermato un affaticamento al flessore sinistro. Non sono quindi previsti ulteriori accertamenti e sono escluse lesioni. Pellegrini, dunque, sarà a disposizione di Mourinho per la gara con l’Inter al rientro dalla sosta. Il Ct Roberto Mancini ha convocato Salvatore Esposito (Spal, era già in raduno con l’under 21), Davide Frattesi (Sassuolo) e Manolo Gabbiadini (Sampdoria), che arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.
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    Pagelle Milan-Napoli: l'urlo di Simeone, De Ketelaere poco concreto

    Pagelle MilanMAIGNAN 6

    Primo tempo di sostanziale inoperosità. Intuisce il rigore, può nulla su Simeone, annulla l’imbucata di Zerbin. 

    CALABRIA 6.5

    Marcatura feroce su Kvaratskhelia in ogni zona del campo, pagata con un giallo. Esce all’intervallo per un problema al flessore e il Milan ne risente. Dest (1′ st) 5 Perde subito Kvaratskhelia, provocando il rigore trasformato da Politano. 

    KJAER 5.5

    Preferito a Kalulu, mostra eccessi di irruenza che portano al giallo pressoché immediato. Kalulu (1′ st) 6 Più attento di Tomori, poco fortunato sulla traversa del 2-2 centrata dopo essersi fatto tutto il campo di corsa . 

    TOMORI 5

    Non concede spazi a Raspadori, paga cara la marcatura lassa su Simeone. 

    THEO HERNANDEZ 7

    Cambia passo dopo lo 0-1, gettando nel panico il Napoli sulla corsia destra: alla terza volata con palla in mezzo, Giroud indovina la deviazione vincente; alla quarta, Kalulu centra la traversa. 

    BENNACER 6

    Recupera palloni, duella con Zielinski ma, alla fine, non incide come in altre occasioni. TONALI 6

    Fatica sulla distanza contro la fisicità di Anguissa, dopo un primo tempo di qualità.

    SAELEMAEKERS 5.5

    Molto attivo, ma anche molto confusionario. Contrato da Kim in area al 17′ pt. Messias (21′ st) 6 Subito pericoloso con un sinistro dal limite, Meret si allunga alla sua destra. 

    DE KETELAERE 5.5

    Sempre bellino da vedere e sempre ancora poco concreto. Da ricordare un servizio dal fondo non sfruttato da Giroud. Adli (37′ st) ng. 

    KRUNIC 6

    Non è Leao, gestisce la zona con ricerca dell’inserimento e della verticalità. Vedi la palla a Giroud in occasione della situazione Meret-traversa. Brahim Diaz (21′ st) 6 Dentro con decisione, porta scompiglio senza trovare gli sbocchi giusti. 

    GIROUD 6.5

    Sempre presente in area: Meret gli sbarra la strada al 13′, quindi lui manda alto di testa e poi toglie palla a Calabria (piazzato meglio sul cross di De Ketelaere) con un’acrobazia alla Ibra, non riuscita. Puntuale sul servizio di Theo Hernandez per l’illusorio 1-1. 

    ALL. PIOLI 5.5

    All’intervallo cambi di protezione o obbligati, per i gialli di Kjaer e il guaio fisico di Calabria. Scelta punita nel giro di 6’ dal contatto Dest-Kvaratskhelia. Prova a rimediare con gli ingressi di Messias e Brahim Diaz, non basta.

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    Napoli, Domenichini: “Anguissa leader: compensa la perdita dei giocatori carismatici”

    MILANO – Un successo, quello di San Siro contro il Milan, che vale per il Napoli il primo posto in classifica dopo sette giornate di serie A. Ai microfoni di Dazn Marco Domenichini, che nel match contro i rossoneri ha sostituito lo squalificato Luciano Spalletti in panchina, esprime tutta la sua soddisfazione per la vittoria odierna e per il percorso fatto finora dai suoi: “Partita difficile contro un ottimo Milan. Abbiamo sbagliato i primi 20′: non riuscivamo a far girare la palla, poi siamo riusciti a trovare bene gli sbocchi. Nel secondo tempo abbiamo sofferto per dei nostri errori, ma abbiamo dimostrato carattere e voglia di vincere. Siamo molto contenti”.
    Milan-Napoli 1-2, tabellino e statistiche
    “Scelte in attacco? Dipende dalle caratteristiche del match”
    “In base a cosa scegliamo gli attaccanti titolari da far partite titolari? Raspadori è un giocatore da palleggio, che viene incontro e sa smistare, Simeone invece pressa e attacca la profondità. Oggi ha giocato Raspadori proprio per la sua dote di palleggio, ma entrambi sono ugualmente importanti e possono essere determinanti”. Zerbin e non Elmas o Lozano? “Zerbin ha dimostrato di fare molto bene, gioca tuttafascia e sa anche difendere: avevamo bisogno anche di copertura, per questo abbiamo scelto lui”.
    Politano e Simeone trascinano il Napoli: Spalletti in vetta, Milan ko
    “Spalletti era arrabbiato per qualche errore. Anguissa? Un leader”
    “Le sensazioni di Spalletti? Era insoddisfatto con qualche giocatore. Era contento per il risultato ma ha fatto presente a qualcuno gli errori. Ogni domenica cerchiamo di fare il massimo, vediamo dove si può arrivare: siamo una squadra giovane e dobbiamo lavorare tanto. Ci sono anche parecchi nuovi”. Un pensiero infine sui nuovi leader della squadra dopo gli addii di Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz: “Anguissa è un giocatore che tira fuori sempre qualcosa in più da trasmettere alla squadra, ma la crescita è generale. Compensiamo tutte le grandi personalità che abbiamo perso.”
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    Milan-Napoli è anche Calabria-Di Lorenzo: incrocio scudetto con vista sulla Nazionale

    MILANO – Terzini destri, e capitani, contro. È il confronto tra Davide Calabria e Giovanni Di Lorenzo. Avversari in Milan-Napoli e in concorrenza per una maglia azzurra. Un confronto, quello in chiave Italia, ancora una volta vinto dal giocatore di Luciano Spalletti. Di Lorenzo è ormai divenuto un elemento fisso nell’undici di partenza di Roberto Mancini. Altrettanto non avviene per il rossonero, ignorato nelle convocazioni per il duplice impegno che vedrà gli azzurri di scena in Nations League contro l’Inghilterra (proprio al Meazza) venerdì sera e poi a Budapest contro l’Ungheria il lunedì successivo. Due partite in cui l’Italia si gioca ancora una possibilità di Final Four, ma con un occhio attento all’ultimo posto – oggi occupato dall’Inghilterra – che significa retrocessione. Un’assenza che ha fatto inarcare più di un sopracciglio.
    Calabria totalePerché Calabria, da oltre un paio di stagioni a questa parte, ha evidenziato una continuità di rendimento che prima gli mancava. Questo grazie a una crescita nella sicurezza personale, che ne fa uno dei migliori interpreti del ruolo, per l’attenzione alla fase difensiva e il contributo in quella offensiva. Figlio del vivaio del Milan, per Stefano Pioli è stato naturale consegnargli la fascia dopo l’eclissarsi di Alessio Romagnoli e dopo l’infortunio di Simon Kjaer. Calabria impersona quello spirito rossonero che ha contribuito alla costruzione dell’ultimo scudetto.
    Di Lorenzo onnipresenteLa fascia di capitano a Di Lorenzo è invece il frutto della fiducia ottenuta dalla squadra una volta incassato l’addio di Lorenzo Insigne. In estate, quando è stato il momento di decidere, lo spogliatoio non ha avuto dubbi nell’individuare nel terzino destro l’elemento cui consegnare tale responsabilità sul campo. Questo perché Di Lorenzo, fin dal suo arrivo da Empoli nel 2019, ha risposto con il lavoro a quanti non lo ritenevano all’altezza della nuova realtà. Mai appariscente, sempre concreto. E sempre presente, con un rendimento in cui gli sbandamenti sono stati ridotti al minimo. È la traiettoria vissuta anche nell’Italia, con una crescita progressiva che lo ha portato alla titolarità nella squadra che ha vinto l’Europeo nel 2021. E ora la sfida a Calabria, in un confronto verso il titolo che avrà anche inevitabili ricadute con vista sulla maglia azzurra.
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    Napoli, Spalletti può sorridere: Lozano ha recuperato

    NAPOLI – l Napoli è tornato ad allenarsi questa mattina dopo un giorno di riposo concesso dal tecnico Spalletti all’indomani del brillante successo ottenuto in Champions League. Gli Azzurri – in testa alla classifica con Milan e Atalanta – preparano il big match contro la formazione rossonera allenata da Pioli. Le buone notizie arrivano da Lozano che ha smaltito l’influenza ed è tornato ad allenarsi a pieno regime con i propri compagni: domenica ci sarà. I giocatori che non avevano preso parte alla partita contro i Rangers Glasgow, hanno concluso la seduta di lavoro odierna con una partita a campo ridotto.
    Solo terapie per Osimhen
    L’appuntamento di domenica sera a San Siro – 20.45 – rappresenta uno snodo fondamentale del campionato. La squadra – dopo l’iniziale lavoro muscolare in palestra, è scesa in campo per le prove tattiche. Demme ha svolto un lavoro personalizzato mentre Osimhen è ancora fuori: il centravanti nigeriano – dopo l’infortunio muscolare – non è ancora tornato ad allenarsi: il centravanti nigeriano si è sottoposto a terapie riabilitative. LEGGI TUTTO

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    Milan, salvate il soldato Giroud

    Salvate il soldato Giroud. Stefano Pioli protegge l’attaccante francese come si farebbe con un prezioso vaso di Murano, sperando che non sia altrettanto fragile. Perché Giroud prezioso lo è parecchio in generale, per il Milan, considerate la sua abilità nel “fare reparto” e l’abilità nel realizzare gol pesantissimi in termini di punti. Ma la sua figura si eleva addirittura a essenziale per le prossime due gare: quella di mercoledì in Champions contro la Dinamo Zagabria e, soprattutto, quella di domenica nella sfida di vertice contro il Napoli.
    Niente recuperi
    Sì, perché è lui l’unico attaccante di ruolo su cui potrà contare Pioli, alle prese come con gli infortuni di Rebic e di Origi. Il Primo deve risolvere i problemi alla schiena che «non gli permettono di muoversi», aveva spiegato il tecnico. Il secondo soffre ancora l’onda lunga dell’infortunio subito nell’ultima parte della stagione a Liverpool, eredità che non gli permette di lavorare con la necessaria continuità e dunque di giocare in sicurezza. Davvero improbabile che il tecnico decida di rischiarlo. Attenzione, perché domenica contro il Napoli mancherà anche lo squalificato Leao e, dunque, Pioli sarà costretto a inventarsi una soluzione d’emergenza. E a contare, ancora una volta, sull’anima di ferro del suo Milan.
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