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    Napoli-Spezia 1-0: Raspadori spinge in vetta Spalletti

    NAPOLI – Dalla goleada al ‘corto muso’, il Napoli di Luciano Spalletti continua a vincere. Dopo il 4-1 rifilato al Liverpool in Champions League basta invece l’1-0 per piegare lo Spezia al Maradona, scavalcare l’Atalanta e prendersi così la momentanea vetta della classifica. Una vittoria sofferta per gli azzurri del tecnico tosvano (espulso nel finale), trascinati nel primo tempo dall’ispiratissimo Kvaratskhelia (premiato prima del match come miglior giocatore di agosto in Serie A) che impegna a più riprese Dragowski. La squadra di Gotti tiene botta e nella ripresa sembra poter approfittare della stanchezza dei partenopei, reduci dalle fatiche europee, ma quando il pari sembra a un passo è Raspadori (al suo primo gol napoletano e fino a quel momento il peggiore in campo) a spezzare nel finale il tabù (due ko contro i liguri nei due unici precedenti in casa) e a regalare al Napoli tre punti d’oro in vista della trasferta scozzese nella tana dei Rangers e del successivo big-match contro il Milan a San Siro.
    Napoli-Spezia 1-0: statistiche e tabellino
    Turnover per Spalletti
    Spalletti opta per il turnover (inizio in panchina per Kim, Lobotka e Zielinski) e nonostante l’assenza di Osimhen (ko e out per circa un mese) lascia inizialmente fuori Simeone: con Politano e Kvaratskhelia c’è allora spazio per Raspadori in attacco, con Elmas e Anguissa mezzali e Ndombele in cabina di regia, mentre davanti a Meret sono Rrahmani e Juan Jesus i due centrali di difesa con capitan Di Lorenzo e Mario Rui ai lati. Sull’altro fronte 3-5-2 per Gotti che piazza Ampadu e Nikolaou ai lati di Kiwior e davanti si affida alla coppia formata da Nzola e Gyasi.
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    Kvara delizia il Maradona
    In uno stadio Maradona di nuovo vestito a festa dopo la magica notte di Champions tutti aspettano Kvaratskhelia, che al 6′ già regala la prima magia: doppio tunnel a liberarsi di due avversari e destro potente ‘murato’ però con il corpo da Nikolau. Il georgiano si è acceso subito e ci riprova poco dopo sugli sviluppi di un calcio piazzato, quando chiama in causa Dragowski con l’esterno rasoterra (14′). Il portiere dei liguri accusa poi un problema muscolare ma resta in campo, facendosi trovare ben piazzato su un destro troppo centrale di Anguissa e su quello dello scatenato Kvaratskhelia, ancora una volta al tiro dopo aver ‘ubriacato’ di finte Ampadu (23′). Assoluto il predominio territoriale del Napoli, che monopolizza il possesso palla ma rischia di farsi trovare scoperto quando lo Spezia parte in contropiede (29′) e manda alla conclusione Nzola (puntuale l’opposizione in corner di Juan Jesus). Sviluppo simile al 40′, quando è invece Meret a dover ‘sporcare’ i guantoni su un destro dal limite di Gyasi, poi ammonito alle soglie dell’intervallo per un’entrata pericolosa su Anguissa.
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    Rrahmani salva su Kwior
    Si va al riposo sullo 0-0 e al rientro dagli spogliatoi c’è una novità nel Napoli, con Lobotka dentro in regia per Ndombele. Gli azzurri partono forte ma dopo una bella combinazione tra Kvaratskhelia e Raspadori è ancora bravo Dragowski a salvarsi (stavolta di piede) sul destro ravvicinato di Anguissa. Servono più velocità e ‘cattaveria’ negli ultimi metri a Spalletti, che al 57′ richiama in panchina Politano e Anguissa per inserire Lozano e Zielinski. E proprio il polacco cerca subito il tiro dal limite, respinto con i pugni da Dragowski che vede poi volare alta di poco la palla girata di testa da Elmas sul cross pennellato da Mario Rui (61′). Kovalenko, poi Ellertsson e Hristov sono invece i primi cambi dello Spezia (fuori Bastoni, Bourabia e Ampadu), mentre nel Napoli viene richiamato a sorpresa in panchina Kvaratskhelia che fa spazio a Simeone. Il caldo e le fatiche di Coppa Italia sembrano intanto iniziare a farsi sentire sui padroni di casa, che sembrano ora meno lucidi: retropassaggio corto con la testa di Mario Rui per Meret che viene anticipato da Kiwior, pallonetto a scavalcare il portiere e salvataggio sulla linea di Rrahmani (72′).
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    Lampo Raspadori nel finale
    Spalletti toglie allora anche l’ammonito Elmas per affidarsi a Gaetano, mentre in campo resta Raspadori che calcia due volte in curva da buona posizione. Lo Spezia vede adesso da vicino il traguardo e cerca di ‘addormentare’ il finale di partita, con Spalletti che si lamenta a bordo campo per le perdite di tempo e viene ammonito, disperandosi poi quando Lozano non trova la porta lasciata sguarnita da Dragowski, uscito a vuoto sul corner di Zielinski (85′). Il pareggio sembra ormai destinato a materializzarsi ma non è d’accordo Raspadori, che riscatta all’88’ una prova fino a quel momento deludente spingendo in rete col destro il pallone crossato da Lozano e lisciato da Gaetano. Il Napoli è avanti ed esulta il Maradona, mentre si accendono gli animi tra le panchine e ne fa le spese Spalletti che rimedia un altro giallo e viene espulso. Il tecnico azzurro è così costretto ad abbandonare il campo ma dopo i cinque minuti di recupero può festeggiare insieme ai tifosi un successo tanto sofferto quanto pesante, che consente al Napoli di salire momentaneamente in vetta alla classifica.
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    Diretta Napoli-Spezia ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere la partita
    Napoli-Spezia, in programma alle 15, sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming da Dazn. Sarà possibile seguire la diretta del match anche sul nostro sito tuttosport.com.
    LIVE Napoli-Spezia
    Le probabili formazioni di Napoli-Spezia
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Ndombele, Lobotka, Elmas; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti.
    A disposizione: Sirigu, Marfella, Kim, Ostigard, Mario Rui, Zielinski, Anguissa, Gaetano, Politano, Raspadori, Zerbin. Indisponibili: Demme, Osimhen.
    SPEZIA (4-4-2): Dragowski; Holm, Ampadu, Kiwior, Nikolaou; Agudelo, Bourabia, S. Bastoni, Reca; Gyasi, Nzola. All. Gotti.
    A disposizione: Zoet, Zovko, Caldara, Sala, Hristov, Beck, Ellertsson, Sher, Agudelo, Nguiamba, Sanca, Strelec. Indisponibili: Verde, Ekdal, Maldini, Ferrer e Amian.
    Arbitro: Santoro
    Guardalinee: Margani e D’Ascanio
    Quarto uomo: Volpi
    Var: Valeri
    Avar: Prenna
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    Napoli, Spalletti: “Osimhen? Abbiamo sostituti altrettanto forti”

    NAPOLI – “Spezia? Non dobbiamo concentrarci solo sul nome dell’avversario per farsi bello, ma vincere e fare 3 punti. Saper vincere una gara, seppur prestigiosa, significa aver fatto bene le cose per 100′ perché ormai le partite durano 100 minuti, ma per scrivere pagine importanti e avere ambizioni del quarto posto, che è ambizioso nel nostro campionato, significa far bene le cose lungo il percorso. E’ quello che fa la differenza”. Sono le parole di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida di campionato contro la squadra di Gotti dopo la grande vittoria contro il Liverpool in Champions League. Proprio sul tecnico avversario ha aggiunto: “Lo stimo, l’ho conosciuto bene, so come prepara le partite, so il calcio che attua, l’abbiamo già visto, ha fatto buone prestazioni ovunque. Se si analizza le ultime gare si vede che è bravo a creare densità sull’uomo, a ripartire forte in contropiede con questi due tutta fascia che creano sempre difficoltà. Io non lo so cosa organizzerà, ma dobbiamo sapere che quello che è successo l’anno scorso è una cosa che può ricapitare se non siamo perfetti”.
    “Osimhen? Abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo”
    Sull’infortunio di Osimhen: “Mi attengo alla nota ufficiale, dispiace ma è un qualcosa che può capitare e mettere in preventivo, abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo. Per il suo ruolo Simeone o Raspadori… sarà uno di loro due”. Sull’atteggiamento del Napoli: “Si semina un carattere per il percorso, le partite ce lo diranno. Abbiamo sempre provato a ragionare come abbiamo fatto contro il Liverpool, anche quando abbiamo giocato col Barcellona, perdendo con tanti gol di scarto, ma quello era l’atteggiamento sbagliato? Lo può dire anche lei, quando io propongo qualcosa e va male, ho sbagliato io, quando propongo qualcosa che non vi andava bene e va bene, allora avete sbagliato voi. Non posso sbagliare solo io, viceversa sbaglia anche lei. Contro il Barcellona abbiamo tentato le stesse cose, ma dopo 3′ abbiamo preso gol su quell’angolo battuto male. Contro questa rigiochiamo uguale? Li andiamo a prendere alti? Tutti ora diranno sì. Per questo proviamo a costruire qualcosa con costanza in tutte le partite, si tenta questo calcio qui. Abbiamo costruito 2-3 palle gol strappando palla sul loro inizio azione. Il nostro percorso ce l’abbiamo chiaro, poi bisogna vedere se ci riusciamo perché c’è chi elude la pressione”. Sulla formazione: “Per quelli che abbiamo noi l’ipotesi è giocare 4-2-3-1 anche se c’è dentro Zielinski o Elmas e giocare 4-3-3 anche se c’è dentro Raspadori e Simeone, si passa da lì, Raspadori può fare il trequartista dietro la punta, quello che parte centrocampista e finisce dietro la punta e attacca la difesa insieme ad Osimhen, non cambia molto. Ndombele ha fatto tutti e due i ruoli, gli si può chiedere tutte e due le cose”.
    Napoli, il capolavoro Giuntoli-Spalletti: giù gli ingaggi, talento e gioco
    “Sono fiducioso per il futuro”
    “Dobbiamo cercare di portare a casa la vittoria – prosegue -. Siamo contentissimi, siamo felicissimi e non nascondiamo niente. La squadra ha molte potenzialità. Mi sforzo a dire che poi ci vuole questo carattere e questa disponibilità a sapere e cambiare il colore della maglie dagli occhi che abbiamo davanti. Se domani mattina vedono sempre rosso, è sbagliato. Lo Spezia avrà le maglie bianche e atteggiamento diverso”. Sui giovani Gaetano e Zerbin: “Hanno gli occhi addosso degli operatori di mercato, ce li avevano chiesti ma abbiamo deciso di tenerli e quindi le intenzioni le abbiamo. E’ un passaggio difficile da accettare quello dei vuoti, allenandosi con disponibilità e motivarsi dopo una gara in cui non hanno giocato. La possibilità c’è, Zerbin l’ha subito sfruttata, ha fatto bene quando entrato, non s’è lasciato intimorire, ha forza, corsa. Gaetano ha una qualità straordinaria e ci farà comodo”. Sui tifosi: “Io spero che i giocatori sappiano offrire di nuovo quello spettacolo che vogliono vedere, si passa sempre da lì. Sognavo in questi due anni che un giorno all’improvviso si sarebbero innamorati di nuovo di loro, a fine partita l’ho visto e sono fiducioso per il futuro”. Sul possibile rinvio della partita contro il Rangers: “Non so niente, nessuna comunicazione, ci atteniamo a ciò che sappiamo e si va diritti nel farsi trovare pronti martedì, altrimenti modificheremo. Ma per ora mettiamo in pratica questo”.
    “Zielinski? Non ho mai avuto dubbi”
    Sul centrocampo: “Dì lì passa molto, gestiscono il 70% delle situazioni di gioco in entrambe le fasi. Sono stati bravissimi sia come recupero palla che come qualità di palleggio, io su Zielinski non ho mai avuto grossi dubbi. E’ un calciatore riconoscibile per le qualità che ha, gli ha fatto bene quello che abbiamo detto in ritiro, ritagliargli 10 metri di spazio giocando più in basso, ma attaccando di più la linea si ritrova comunque spesso lì, quindi cambia poco, anche se è una cosa che lui immagina e spesso è comunque con le spalle girate. Avere più raggio d’azione gli dà benefici, l’anno scorso fece bene anche da mediano perché ha corsa lunga. Rigorista? Io posso intervenire, ma se si mettono d’accordo da soli è meglio in base allo stato emozionale, così è più facile. Il secondo? Osimhen ha voluto batterlo, era tranquillo, era difficile andare a prendergliela”. Infine su Sirigu: “Prima di tutto ci piacere avere a che fare con uno come lui, è uno con carattere top per uno spogliatoio, oltre ad essere un portiere top. Li sveglia tutti quelli davanti a lui. Non sarebbe difficile usufruire delle sue qualità, ma finora mi avete detto che facevo confusione avendone due, ora lasciamo tranquillo Alex se no dice non è vero manco ora che sono il titolare”. LEGGI TUTTO

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    Osimhen, l'infortunio è una lesione. Il responso del Napoli

    NAPOLI – Era atteso in mattinata il responso medico sulle condizioni fisiche di Victor Osimhen dopo l’infortunio muscolare rimediato nel match di Champions League contro il Liverpool. Questo il comunicato ufficiale il Napoli: “Victor Osimhen si è sottoposto questa mattina ad esami diagnostici che hanno evidenziato una lesione di secondo grado del bicipite femorale destro. L’attaccante azzurro già da ieri aveva iniziato a svolgere terapie”. Trattandosi di una lesione di secondo grado si prospettano almeno 2 settimane di stop per l’attaccante nigeriano che salterà le partite contro: lo Spezia (10 settembre), la trasferta di Champions a Glasgow contro i Rangers (13 settembre) ed il big-match a San Siro contro Milan del 18 settembre. Ritorno potrebbe verificarsi il 1° di ottobre quando il Napoli ospiterà il Torino. LEGGI TUTTO

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    Spalletti e Giuntoli, gli architetti del “Napoli meraviglia”

    TORINO – Il combinato disposto tra il mercato attuato da Cristiano Giuntoli con la gestione (tattica e di gruppo) messa in atto da Luciano Spalletti ha portato alla fantastica prestazione del Napoli contro il Liverpool. La rivoluzione d’estate, con l’addio dei “senatori” più rappresentativi della squadra (da Insigne a Ospina, da Mertens a Koulibaly) avevano fato temere in un ridimensionamento tecnico conseguente alla necessità di abbattere il monte ingaggi. Invece dietro alla rivoluzione c’era un progetto ben chiaro di ringiovanimento con l’innesto di nuovi giocatori di cui, appunto, il tecnico, ha approvato in toto l’inserimento in rosa. Non è un caso che, dopo i primi vagiti pubblici di Kvaratskhelia, lo stesso Spalletti abbia sibilato: «non avete ancora visto niente…». L’inserimento dei nuovi è stato reso più semplice perché si sono inseriti in un canovaccio tattico a cui il tecnico lavora già da un anno e, anzi, aver liberato la rosa da dinamiche troppo consolidati, da abitudini e frequentazioni ambientali, ha evidentemente introdotto una freschezza perduta, una leggerezza che consente di seguire meglio le indicazioni del tecnico e che foraggia una nuova voglia di successi.
    CONTINUITA’L’abilità di Giuntoli, in questi due anni, è stata quella di mantenere competitiva la rosa limando i costi sia negli ingaggi , sia nei cartellini. E se il monte ingaggi in due anni è sceso da 155 milioni ai 75 attuali, è altrettanto clamoroso il fato che contro il Liverpool siano scesi in campo 10 giocatori pagati da 25 milioni in giù: Lobotka il più caro, Kvaratskhelia il più economico (oh sì..) per 10 milioni. Poi, certo, non ha molto senso paragonare il Napoli con la rosa del Liverpool perché una partita non cancella il fatto che negli ultimi 5 anni gli inglesi hanno vinto una Premier (gli unici che sono riusciti a interrompere il dominio del City), giocato tre finali di Champions conquistandone una e un mondiale per club. Insomma, gli investimenti sono serviti a qualcosa in termini di continuità. La stessa che ora, sempre mantenendo le proporzioni, pretende Spalletti che non ha nessuna intenzione di essere ricordato a Napoli per un solo evento memorabile. Immediatamente dopo la partita, il tecnico ha fatto di tutto per posizionare la vittoria nell’archivio dei bei ricordi spiegando, ai cronisti che avevano ancora negli occhi la bellezza della vittoria, che l’importante sarà «ripetersi subito contro lo Spezia». E quel che conta è che lo crede davvero: ricordate quando Antonio Conte si dannava per cancellare l’abitudine mentale alla “pazza Inter”? Ecco: una cosa del genere. Solo che invece di “pazzia” qui c’è in ballo la voglia di andare oltre se stessi. Come se ogni partita si giocasse contro il Liverpool.

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    Napoli freme per il ritorno in Champions. Osimhen in campo: più sì che no

    INVIATO A NAPOLI – La Napoli calcistica freme per il ritorno in Champions League due anni dopo: grande attesa e stadio Maradona esaurito per il vernissage di questa sera contro il Liverpool vice campione d’Europa. E il buongiorno della Champions lo ha dato un ex mai dimenticato: Dries Mertens, fotografato dalla moglie mentre, con la figlia in braccio, guarda il mare dalla sua casa sul golfo e saluta con un «Buongiorno Napoli». Probabile che stasera ci sia anche lui, sulle tribune dell’impianto di Fuorigrotta a tifare per i suoi ex compagni. Una presenza che farà felici i tifosi partenopei i quali, però, in queste ore sono comprensibilmente più in ansia per i destini di un altro attaccante, quell’Osimhen uscito malconcio dalla gara contro la Lazio e in dubbio per stasera. Le prove della mattinata, tuttavia, hanno aumentato l’ottimismo sdoganato da Spalletti già alla vigilia. La sensazione, dunque, è che l’attaccante nigeriano ci sarà, con Politano sulla destra al posto di Lozano. Assente, invece, il presidente Aurelio De Laurentiis, bloccato alla Mostra del Cinema di Venezia per ragioni professionali. Ma il kolossal, stasera, si girerà al Maradona e sarà comunque un successo.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Sarri non ci sta, Sozza nel mirino: “Arbitri prevenuti, intervengano i vertici”

    ROMA – È un Maurizio Sarri furioso quello che si presenta ai microfoni dopo il match perso 2-1 dalla sua Lazio all’Olimpico contro il Napoli. Il suo disappunto nei confronti dell’arbitro Sozza lo aveva già manifestato a bordo campo in occasione del rigore non concesso per il contatto tra Mario Rui e Lazzari e prendendosi poi un giallo per proteste, ma nel dopo gara il tecnico biancoceleste lo ribadisce senza giri di parole.
    Proteste vane
    “Mi sembra ci sia poco da commentare – ha detto Sarri, grande ex della sfida – e c’era fallo anche sul gol di Kim su corner, perché lui per prendere posizione ha spinto Luis Alberto. Nell’era del Var, o si sbagliano o la seconda ipotesi è più preoccupante. Dopo le nostre proteste a Bologna vengono prevenuti, e ce lo dicono anche: ‘Vi siete comportati male con il Bologna e queste sono le conseguenze’. Oggi in una partita corretta hanno ammonito tutti i nostri. Abbiamo affrontato una squadra forte, che poteva vincere anche in un altro modo, ma così ci lascia l’amaro in bocca. Credo che i vertici arbitrali debbano intervenire”.
    Guarda la galleryNapoli in volo con Kim e Kvaratskhelia: Lazio battuta in rimonta
    Le emozioni dell’ex
    Nonostante il ko il tecnico è soddisfatto della sua Lazio: “Stiamo lavorando in un buon clima – ha poi aggiunto Sarri – è chiaro che non possiamo vincere tutte le partite, ma mi sembra che il divario si stia assottigliando anche con le più forti”. Questo invece il giudizio sul ‘suo’ vecchio Napoli: “Una squadra forte, anche se mi ha fatto strano non vedere in campo Lorenzo (Insigne, ndr) e Ciro (Mertens, ndr)”.

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    Napoli, Spalletti: “Siamo sulla strada giusta, sono soddisfatto”

    ROMA – “Sono soddisfattissimo perché abbiamo giocato una partita di spessore contro una squadra di spessore. È in queste gare che si vedono i watt che hai addosso e la luce che fai”. Sono le parole a caldo di Luciano Spalletti, che commenta così la vittoria in rimonta contro la Lazio ai microfoni di Dazn. “Si è tirata fuori la personalità e il carattere che abbiamo – prosegue – , solo che ogni tanto ci perdiamo per pigrizia in delle banalità. però la squadra ha fatto molto bene tutto, magari qualche volta anche rimanendo un po’ sbilanciata davanti, ma quello è un sintomo di crescita e di mentalità. Napoli è una piazza importante classicamente per cui deve avere le scelte del calciatore importante”.Guarda la galleryNapoli in volo con Kim e Kvaratskhelia: Lazio battuta in rimonta
    “Kvara? Ha le qualità del grande giocatore”
    Poi su Kvaratskhelia: “Gioca al posto di Insigne ed era uno che sapeva palleggiare in fase di possesso. Kvara ha un po’ più di uno contro uno a saltare uno e ha ugualmente qualità perché è un calciatore molto tecnico. Deve fare il miglioramento dal punto di vista di esperienza che Lorenzo aveva. È un bravissimo ragazzo, uno di quelli che ha una grande timidezza e a volte non ci vorrebbe stare in certe situazioni. Se lo vedi camminare è ciondolante, poi quando gli dai la palla è bravo a girarsi. Quando tira è tecnicissimo. Da un punto di vista di qualità, pulizia e addomesticare qualsiasi palla, ha le qualità del grande calciatore”. 
    “Siamo sulla strada giusta”
    Spalletti ha commentato la partita anche ai microfoni di Sky: “Siamo sulla strada giusta, la squadra è in condizione anche se si perde in delle banalità altrimenti farebbe ancora meglio. Una squadra corta che ha sempre costruito con grande qualità. In fase di possesso abbiamo perso qualche palla di troppo che non possiamo permetterci di perdere per le nostre qualità, ma a volte per pigrizia non siamo abbastanza convinti. Spero che i ragazzi ora affrontino l’Europa con la stessa personalità che stanno dimostrando in campionato e mostrando le loro qualità anche su palcoscenici importanti. I nuovi? Abbiamo degli scout in società e un direttore che vanno a sentire e seguire i giocatori disponibili sul mercato per sostituire quelli che ti portano via. Kvara? Non sono rimasto sorpreso del suo inizio, anzi oggi sì per via del gol che ha sbagliato perché è un giocatore molto tecnico. Poi è un ragazzo molto timido, che non vorrebbe mai sentirsi al centro di una stanza, ma in campo ha tutto un altro atteggiamento. Portieri? Abbiamo il secondo e terzo portiere della Nazionale, non potevamo aspirare di più. Alex ha bisogno di giocare e fare prestazioni come quelle di stasera per battere quella timidezza, se si può chiamare così. Per fortuna è finito il mercato, sa di essere titolare e che Sirigu è lì ad affiancarlo e spronarlo perché ha un carattere diverso che può aiutarlo nella crescita”.
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