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    Kvaratskhelia, prima foto con la maglia del Napoli

    NAPOLI – Il primo luglio il contratto di Kvaratskhelia è stato depositato e il georgiano è diventato ufficialmente un giocatore del Napoli, nonostante quel retroscena che lo voleva già un rinforzo della Juve. Dopo i primi annunci social del club azzurro e dello stesso presidente, Aurelio De Laurentiis, ora è arrivata anche la prima foto dell’ex Dinamo Batumi con la maglia partenopea. “Benvenuto a casa Khvicha!”, ha scritto il Napoli, salutando il suo acquisto. LEGGI TUTTO

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    Kvaratskhelia al Napoli: ora è ufficiale, depositato il contratto

    NAPOLI – Con l’apertura del mercato estivo arriva subito l’ufficialità del colpo di mercato del Napoli: Khvicha Kvaratskhelia. Il contratto del talento gerogiano è stato depositato in Lega dal club azzurro che mette a disposizone di Luciano Spalletti la qualità dell’ex Dinamo Batumi. Arrivata l’ufficialità sul portale della Lega di Serie A, ora si attende il comunicato della società o il consueto tweet di Aurelio De Laurentiis per dare il benvenuto all’attaccante, soffiato in questo mercato a Juventus e Milan. Kvaratskhelia è atteso a Castel Volturno mercoledì 6 luglio per sottoporsi alle visite mediche che gli permetteranno di partire ccon il resto della squadra per il ritiro di Dimaro. Il giocatore ha già fatto sapere di sentirsi pronto per la nuova avventura nel nostro campionato. LEGGI TUTTO

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    Kvaratskhelia, l'agente: “Era della Juve, Paratici l'aveva preso”

    TORINO – Lasha Kokiashvili, agente del nuovo acquisto del Napoli Khvicha Kvaratskhelia, ha raccontato su Twitter un retroscena sul suo assistito e sulla trattativa non andata a buon fine con la Juve negli anni passati: “Avevamo un pre-accordo con la Juventus, ma l’accordo è fallito dopo che Paratici se n’è andato. Se Fabio non se ne fosse andato, Khvicha sarebbe stato un giocatore della Juve oggi. Avevamo un rapporto con il direttore sportivo Massara (Milan), ma non c’era nessuna proposta da parte loro”. LEGGI TUTTO

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    Higuain: “Mi fotografavano la pancia, poi però facevo 30 gol”

    “Alla Juventus sono stati molto più esigenti sul peso. Mi facevano foto ogni anno, ma questa cosa non mi disturbava affatto… tiravo dentro la pancia perché tanto sapevo che avrei fatto 30 gol”. Gonzalo Higuain, in un’intervista concessa a TyC Sports, torna a parlare dell’esperienza in bianconero e del controverso passaggio a Torino dal Napoli: “È stato molto difficile per me prendere quella decisione, perché sapevo tutto ciò che avrebbe comportato, ma non ho mai avuto dubbi. Potevo avere più amore e maggiore felicità, non avevo motivi per non andare. Avevo segnato 36 gol, avevamo una squadra fortissima che giocava benissimo a calcio, ma non riuscivamo a vincere lo scudetto. Ho percepito una strana sensazione nel mio corpo, cos’altro avrei potuto fare? Mi hanno pagato 94 milioni di euro, è stato un onore. E poi ho avuto la possibilità di giocare la finale di Champions al primo anno, l’unica della mia carriera”. E ancora, sulle bordate di fischi ricevuti ad ogni match giocato al San Paolo: “Nella vita il male torna tutto indietro… ho subito insulti e tanto odio dai tifosi del Napoli, ma poi in 8 partite ho fatto 6 gol contro di loro”.
    Higuain su Messi, Cristiano Ronaldo e Sarri
    “Ho giocato sia con Cristiano Ronaldo che con Messi? Sì, e se non sono stato quello che ci ha giocato di più, sono secondo. Se devo scegliere, dico Leo”. Sugli allenatori: “I tre migliori che abbia mai avuto sono stati Sabella, Pellegrini e Sarri. Lascio perdere Maradona, lui è un caso a parte, è stato il primo a portarmi in nazionale e gli sarò eternamente grato”. Sulla trattativa con l’Arsenal: “Ricordo che stavo per andare all’Arsenal, quando ero a Napoli, ma mi dissero che costavo troppo. Pochi giorni dopo hanno speso 80 milioni per Ozil. Julian Alvarez? L’ho scoperto io. Giocava da numero 8 e gli ho detto che per me era un 9. Sono felice che stia facendo bene. Chi inviterei per un asado? Ronaldo il Fenomeno, Buffon e Sergio Ramos”. LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve: Di Maria riparte, è atteso in Europa per chiarire il suo futuro. E attenzione a Koulibaly

    TORINO – L’attesa per le decisioni di Di Maria, che intanto ha preso il volo dall’Argentina per rientrare in Europa e plausibilmente ufficializzare il proprio futuro, ma anche le ultime novità su Koulibaly e tanto altro. Fabio Riva, dalla redazione di Tuttosport, ci racconta ciò che sta accadendo sul mercato della Juventus: «Siamo in vista di un weekend che potrebbe risultare decisivo sul fronte Di Maria. Da un ultimatum all’altro, il caso si sta finalmente risolvendo. La Juventus se la gioca con il Barcellona, mentre il giocatore è atteso al rientro in queste ore. E c’è chi non esclude che possa venire a Torino per un sopralluogo. Ballano anche questioni famigliari. Ma c’è un altro nome che sta creando grande interesse attorno alla Juventus e al Napoli che in questo momento ha il giocatore sotto contratto». Di chi si tratta? Di Koulibaly, ovvio: «C’è una sorta di braccio di ferro tra il club e Koulibaly per un contratto in scadenza nel 2023 e che non è stato ancora rinnovato. La Juve è alla finestra per un motivo tecnico-tattico, visto che Koulibaly è fortissimo e sarebbe l’elemento perfetto per sostituire Chiellini, ma soprattutto per il fatto che un simile colpo sarebbe una clamorosa dimostrazione di forza che riporterebbe ai tempi di Higuain, Pjanic… Erano i tempi in cui la Juve comprava top player dalla concorrenza in Italia senza problemi». LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, Koulibaly in bianconero agita Napoli

    TORINO – A trent’anni, e con gli ultimi otto passati a trascinare una piazza tanto esigente quanto stimolante ricavando (anche) la delusione di uno scudetto che sembrava in pugno, sei il primo a guardarti allo specchio per capire cosa sarà del tuo destino. Pensi al futuro, ti fai domande, ti dai risposte. Ora, non è detto che Kalidou Koulibaly lascerà sicuramente il Napoli, perché nel mercato l’imprevisto è quasi una regola, tuttavia il rischio esiste. E non è il frutto di quelle indiscrezioni che poi il vento d’estate si porta via. Qui si tratta di numeri e intenzioni che parlano e urlano più forte di qualsiasi eventuale riflessione: il difensore franco-senegalese ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2023 e non sembrano esistere spiragli in vista di un prolungamento. Ipotesi da non escludere completamente, per carità, ma che trova sempre meno sponsor in circolazione. È in previsione un contatto tra le parti, con il presidente Aurelio De Laurentiis già chiaro sul tema («Non posso obbligarlo a rimanere») e l’agente del 30enne che fa il suo mestiere, mentre il giudizio di Luciano Spalletti non è un mistero, neanche per i più testoni: «Per me è incedibile, Koulibaly è un leader».Guarda la galleryJuve, chi resta, chi è in bilico e chi parte: le mosse per Allegri

    C’è anche la Juve su Koulibaly

    La Juve in questa situazione s’è tuffata come avrebbe fatto qualsiasi società bisognosa di un centrale di livello top. A maggior ragione se è vero che ADL a un bonifico da 35 milioni direbbe sì. E i 100 rifiutati a suo tempo? Passato remoto. Trentacinque milioni, comunque non lo “zero” che scatterebbe in caso di conferma dell’ex Genk fino alla scadenza: ma sarebbe un atto di masochismo puro da parte della società liberare il giocatore in regime di svincolo. Se poi KK andasse alla Juve, apriti cielo: l’ombra del ricordo di Gonzalo Higuain incombe, ecco perché Napoli s’interroga e cerca certezze che ora non può avere.

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    Spalletti avvisa il Napoli: “Mercato? Rischioso perdere alcuni giocatori”

    LA SPEZIA – “Certe cose allontano dal calcio, perché negli stadi ci sono bambini e famiglie e bisogna comportarsi diversamente”. Ferma la condanna di Luciano Spalletti dopo gli scontri tra tifosi che hanno portato a interrompere per oltre dieci minuti il match vinto dal suo Napoli sul campo dello Spezia (0-3 il risultato finale) nell’ultima giornata della Serie A. “Quando siamo andati lì però si sono calmati – aggiunge il tecnico azzurro nel post partita – e si sono a messi a fare il loro, cioè il tifo per la propria squadra più che contro gli avversari”.
    Spezia-Napoli 0-3: statistiche e tabellino
    Strategie di mercato
    Spalletti, che al ‘Picco’ si è affidato al turnover, è soddisfatto della prova della sua squadra: “È importante fare un risultato di questo genere all’ultima partita, è la dimostrazione che abbiamo a che fare con ragazzi seri. Molti non giocavano da un po’ e si sono fatti trovare pronti, e anche in allenamento è stata bella la loro capacità di sacrificarsi per farsi trovare pronti al momento giusto. Nel finale abbiamo avuto la possibilità di far giocare anche Marfella e ha fatto un intervento da portiere top”. Ora c’è da programmare il futuro: “La società sta già lavorando, anche se non si può mettere tutto a posto in dieci giorni. Anche quest’anno bisognerà essere bravi a inserirsi in alcune situazioni quando capiteranno e poi farci trovare pronti se ci porteranno via qualche giocatore”.
    Guarda la gallerySpezia-Napoli, scontri tra tifosi al Picco: match sospeso per oltre 10′
    La festa di Insigne
    Con Insigne pronto a volare in Canada, Ghoulam ai saluti, Mertens in bilico e le big del calcio europeo pronte a tuffarsi su Osimhen e Koulibaly l’allenatore toscano non nasconde qualche preoccupazione: “Determinati addii potrebbero abbassare l’autostima della squadra, perché certe figure nello spogliatoio hanno un peso”. Uno spogliatoio in cui non ci sarà appunto capitan Insigne: “La cena d’addio è stata una bellissima festa, organizzata benissimo da Lorenzo. E il fatto che ci fossero tutti, dal presidente fino all’ultimo dei dipendenti – conclude Spalletti – ha compattato l’ambiente Napoli”.
    La gioia di Zielinski
    Dopo il successo sullo Spezia è soddisfatto anche Piotr Zielinski, autore della seconda rete: “Sono contento soprattutto che abbiamo finito bene – dice il polacco -. Ho fatto gol e mancava da tanto tempo, chiudiamo il campionato in bellezza. La mia stagione? La prima parte è stata buona, nella seconda non sono stato ai miei livelli. Mi rifarò l’anno prossimo, farò belle cose”. Sul campionato del Napoli poi ammette schiettamente: “Ci è mancato qualcosa. Queste partite con le piccole ci hanno condizionato un po’. Con l’Empoli abbiamo perso sei punti, poi anche proprio con lo Spezia in casa: ci riproveremo l’anno prossimo, siamo contenti per aver raggiunto la Champions e per i nostri tifosi che meritano il meglio”. Sui disordini sugli spalti: “Volevamo calmare i tifosi e anche quelli dello Spezia che da quello che ho sentito hanno iniziato loro. Ma non importa, quello che importa è che dopo 10-15 minuti abbiamo potuto ricominciare la partita. Ora riposo? Ancora no – conclude Zielinski -, ci sono 4 partite in nazionale”.
    Guarda la galleryIl Napoli chiude con un tris: lo Spezia travolto al ‘Picco’ LEGGI TUTTO

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    Il Napoli chiude con un tris: Spezia battuto 3-0 al 'Picco'

    LA SPEZIA – Tris finale per il Napoli di Luciano Spalletti, che chiude terzo in campionato a +9 sulla Juventus andando a vincere per 3-0 sul campo di uno Spezia già salvo. A piegare la squadra di Thiago Motta in un match interrotto per oltre dieci minuti nel primo tempo (a causa di scontri tra tifosi) sono Politano, Zielinski e Demme, tutti a segno prima del riposo.
    Spezia-Napoli 0-3: statistiche e tabellino
    Verde titolare, turnover per Spalletti
    Out Leo Sena, Simone Bastoni, Reca, Zoet, Hristov e Colley più lo squalificato Gyasi tra i liguri, schierati da Motta con un 4-2-3-1 in cui c’è il napoletano Verde (con Antiste e Agudelo) tra i trequartisti a supporto di Manaj. Sull’altro fronte indisponibili Lozano e Ounas per Spalletti che sceglie un modulo speculare e si affida al turnover: attacco sulle spalle di Petagna, sostenuto da Politano ed Elmas (panchina per Insigne e Osimhen, premiato prima del match come miglior under 23 del campionato) con Zielinski sottopunta mentre in difesa (davanti a Meret) ci sono il giovane Zanoli e Ghoulam con la fascia da capitano ai lati di Koulibaly e Juan Jesus, con Demme e Lobotka a far coppia in mediana.
    Guarda la gallerySpezia-Napoli, scontri tra tifosi al Picco: match sospeso per oltre 10′
    Gol in campo, caos sugli spalti
    A partire forte è il Napoli che al 4′ è già avanti: Politano taglia il campo indisturbato partendo dalla destra e poi da limite trova l’angolino con un colpo mancino da biliardo. Alla festa azzurra in campo fanno però purtroppo da contraltare i tafferugli tra tifosi sugli spalti, che portano l’arbitro Marchetti a interrompere il match al 12′. I calciatori cercano di riportare alla calma i rispettivi sostenitori e il gioco riprende solo al 23′, con i partenopei che ripartono in quarta come avevano fatto dopo il fischio d’inizio: passano due minuti infatti e arriva il raddoppio, firmato da Zielinski con il sinistro. Il Napoli si diverte e non trova resistenza, tanto che al 35′ arriva anche il tris di Demme che insacca dopo un bello scambio nello stretto con Petagna, mentre lo Spezia si vede solo al 39′ con Verde che su punizione ‘sporca’ i guantoni di Meret (Erlic sfiora poi la traversa sugli sviluppi del successivo corner). Comunque una scossa per i liguri che al 41′ vanno a segno con Manaj, i cui festeggiamenti durano però poco: il centravanti era scattato in fuorigioco prima di colpire di testa sulla sponda di Agudelo e la rete viene annullata. È l’ultimo brivido del primo tempo che si chiude dopo dieci minuti di recupero con il Napoli avanti 3-0.
    Ripresa a passo lento
    Con i giochi già chiusi e il caldo a complicare le cose i ritmi si abbassano in una ripresa, con lo Spezia che cerca comunque di segnare il gol della bandiera. Poche le emozioni ed è Thiago Motta a far partire la girandola dei cambi: dentro il portiere Zovko e Kovalenko al posto di Provedel e Antiste (62′) mentre Spalletti inizia con una tripla sostituzione e getta nella mischia tutti insieme Insigne (all’ultima in azzurro), Osimhen e Mertens (fuori Politano, Petagna e Zielinski al 67′). Tra i liguri c’è poi spazio via via per Salcedo, Nguiamba e Bertola (per capitan Maggiore, Agudelo ed Erlic) mentre nel Napoli entra Anguissa (al posto di Demme) e il 22enne Marfella debutta in A sostituendo Meret tra i pali (e con una super parata su Salcedo). L’ultima emozione della partita è la traversa colpita all’86’ da Manaj: il match si chiude senza recupero (su richiesta di Thiago Motta) e finisce 3-0 per il Napoli, che termina la sua stagione con la 24ª vittoria in campionato e il terzo posto finale a +9 sulla Juve. LEGGI TUTTO