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    Verona-Napoli 1-2: doppietta di Osimhen e risposta a Milan e Juve

    VERONA – Il Napoli risponde a Milan e Juve con la doppietta di Osimhen al Verona e si tiene in lotta per la corsa allo scudetto. Passa in archivio il ko contro i rossoneri di settimana scorsa, la squadra di Spalletti ingabbia tatticamente l’Hellas, quasi mai pericoloso, se non nel finale di partita quando Faraoni riapre il match con il gol dell’1-2, prima di rimanere in dieci per il rosso a Ceccherini (espulso anche Faraoni dopo il triplice fischio). Il lavoro di massima attenzione della difesa e di filtro del centrocampo funziona e spenge le fonti di gioco gialloblù. Tudor non riesce ad infilare il quinto risultato utile consecutivo, resta a 41 punti, mentre il Napoli vola a 60, a -3 dal Milan.Guarda la galleryOsimhen, che doppietta: il Napoli vince a Verona
    C’è Barak, fuori Insigne e Zielinski
    Tudor recupera Barak, in dubbio fino all’ultimo ma titolare con Caprari e Simeone, tridente delle meraviglie da 35 gol stagionali. Spalletti ha qualche problema in più, Insigne non è al meglio e va in panchina insieme a Zielinski, due esclusioni pesanti. Torna a centrocampo dall’inizio Anguissa (non succedeva dal 22 dicembre contro lo Spezia), si piazza sulla linea di Lobotka e Fabian Ruiz. Chance per Politano e Lozano.
    Sblocca Osimhen
    Al primo affondo il Napoli è già letale e al 14′ passa in vantaggio: azione da rimessa laterale, Politano si prende il fondo e crossa per Osimhen che anticipa sul primo palo e stacca bene, fulminando Montipò e segnando un gol da attaccante di razza. La linea difensiva di Spalletti lavora molto sul fuorigioco muovendosi in avanti, Simeone o è braccato da Koulibaly e Rrahmani o è in offside e le fonti di gioco gialloblù sono oscurate dall’attenzione tattica di Anguissa e Lobotka soprattutto. Fabian Ruiz al 22′ fa volare Montipò con il mancino a giro, al 40′ invece termina una lunga corsa con la conclusione di destro, stavolta fuori. Poco prima Tudor perde Depaoli per un problema alla coscia, al suo posto Bessa.
    Doppietta di Osimhen, Faraoni non basta
    Si riparte con Osimhen in campo senza mascherina, solo una dimenticanza, gliela portano a secondo tempo iniziato. Il Napoli teme per Ospina che resta a terra per un colpo subito alla mano dopo il contrasto con Ceccherini, ma il colombiano stringe i denti e rimanda a sedere Marfella, il terzo portiere (Meret è out). La prestazione di Lozano rimane opaca, Spalletti lo toglie per Insigne e cambia anche l’altro esterno, Politano, con Elmas. Proprio dalla destra, di nuovo da rimessa laterale come in occasione del primo gol, il Napoli guadagna spazio per crossare con Di Lorenzo che serve con un passaggio rasoterra Osimhen, micidiale nel girare di prima il 2-0 al 71′. Troppo distratto il Verona, non si possono concedere due reti così. La reazione però c’è: al 77′ Tameze pesca l’inserimento di Faraoni in area che di testa non sbaglia e riapre la partita. L’1-2 riaccende l’entusiasmo dei tifosi di casa, ma all’83’ Doveri espelle Ceccherini per un fallo di mano (secondo giallo) e per il Verona si fa più dura in dieci. Infatti il Napoli riprende in mano il controllo, Elmas sfiora il tris e Mario Rui centra la traversa. Il recupero è rovente, anche Faraoni si fa espellere dopo il triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Galatasary, match da Over 2,5

    L’andata degli ottavi di finale di Europa League si gioca al “Camp Nou”, il Barcellona ospita il Galatasaray. Nel turno precedente i ragazzi di Xavi hanno avuto la meglio sul Napoli, decisivo il ritorno al “Maradona” (4-2) dopo l’1-1 dei primi 90 minuti. La compagine turca invece grazie al primo posto conquistato nel Gruppo E (composto da squadre del calibro di Lazio, Marsiglia e Lokomotiv Mosca) non ha dovuto disputare i sedicesimi di finale.
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    I blaugrana sembrano inarrestabili
    L’undici blaugrana è in uno stato di forma smagliante. Il Barcellona non ha mai perso nelle ultime otto partite disputate. Aubameyang e compagni oltre ad aver fatto registrare un pareggio e una vittoria nel doppio confronto con il Napoli sono anche riusciti a conquistare 16 punti nelle precedenti sei gare di campionato (17 gol segnati e 6 subiti).
    Sicuramente più altalenante il ruolino di marcia del Galatasaray. I giallorossi nella Super Lig turca occupano la 12ª posizione in classifica con un bottino di soli 35 punti in 28 giornate. Come se non bastasse Pulgar e soci hanno incassato la bellezza di 41 reti, solo 9 in meno del Rizespor penultimo (squadra con la peggior difesa del campionato).
    Il Galatasaray visto in Europa però non è la stessa squadra vista in Turchia, i “Leoni” con tre vittorie e tre pareggi non hanno mai perso nelle sei gare disputate nel Gruppo E. Per le quote il Barcellona parte senza dubbio favorito ma non si può escludere almeno una rete dei giallorossi. Intrigano sia la “combo” che lega il segno 1 all’Over 2,5 sia il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati esatti: “2-1; 3-1; 4-1”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti: “Se non reggi alle pressioni è impossibile vincere”

    NAPOLI – Il Napoli esce sconfitto dal match scudetto con il Milan e il tecnico azzurro Luciano Spalletti prova ad analizzare la sfida dello Stadio Maradona: “Si può iniziare dal fatto che loro hanno vinto e noi abbiamo perso – le parole di Spalletti a Dazn dopo la gara – non è mancato quasi niente, abbiamo cominciato bene la partita palleggiando e abbiamo avuto il sopravvento in determinate situazioni nelle quali si dovevano fare scelte diverse. Abbiamo costruito anche bene, dopo metà del primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa e siamo stati poco incisivi nell’andare a creare situazioni alla loro linea difensiva. Nel secondo tempo siamo rientrati sbagliando troppo, abbiamo preso gol e poi si è conclusa la partita”.Guarda la galleryGiroud di punta e Napoli ko: il Milan vola primo
    L’analisi di Spalletti
    Spalletti continua l’analisi della sconfitta: “Forse dovevamo creare qualche cosa in più in fase offensiva, non si è creato molto, ma, per quanto riguarda il palleggio, è stato fatto molto bene togliendo la parte finale del primo tempo e l’inizio di ripresa. Poi si è perso un po’ d’ordine, si è presa qualche ripartenza, però dentro l’area di rigore non abbiamo avuto tante palle gol. Il Milan è stato bravo a difendere, è finita così”. L’allenatore del Napoli poi riflette sulle sconfitte in match con tanta posta in palio, come quello di stasera e quello con il Barcellona: “Se giochi per la testa della classifica il livello di tensione sale, fa parte dell’essere campioni. Se non sai reggere le pressioni è chiaro che diventa quasi impossibile vincere, però ci sono delle qualità e dei caratteri fatti in un modo e altri in un altro modo. Per lunghi tratti ci siamo riusciti, in dei momenti di partita no. Il livello di calcio è questo in una città come Napoli, se non reggi le pressioni devi spostarti e andare un po’ più in là. Io domani mattina sarò di nuovo qui, se credi che arrivo all’allenamento non preparato hai perso”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Milan 0-1: ci pensa Giroud, Pioli è primo

    NAPOLI – La puntata da scudetto è di Giroud e fa malissimo al Napoli. Il francese decide il big match del Maradona con una deviazione in area su tiro di Calabria e lancia il Milan in testa alla classifica a 60 punti (Inter 58 ma con una gara in meno, Napoli 57). Per la prima volta in dieci sfide di campionato Pioli batte Spalletti, lo fa di misura (0-1) nel giorno più importante che potrebbe valere tantissimo in ottica tricolore e che riavvicina anche la Juventus al terzo posto (53 punti).Guarda la galleryGiroud di punta e Napoli ko: il Milan vola primo
    Chiesti due rigori, brutto taglio per Giroud
    Intensità alta e a fiammate, duelli tanti, equilibrio, ma poche occasioni da gol. Il Napoli si appoggia molto sulla velocità di Osimhen che scatta e allunga, ma è ben contenuto. Su un guizzo proprio del nigeriano il Maradona sussulta per un contatto in area con Kalulu, ma per Orsato e Var non c’è rigore. Il dubbio resta. Poco prima erano i rossoneri a chiedere il penalty per il contrasto Koulibaly-Bennacer, niente anche qui. Se i partenopei preferiscono i lanci per la punta, il Milan gestisce meglio il pallone e coinvolge molto Leao e Theo Hernandez a sinistra. Koulibaly e Rrahmani sono costretti a spendere il fallo e vengono ammoniti entrambi, lasciando il segno: Giroud viene fasciato alla caviglia per un taglio vistoso provocato dai tacchetti di KK. In porta non arrivano pericoli concreti, Osimhen e Leao sparano a salve, l’unica chance degna di nota è l’incornata di Messias su cui Ospina si supera, ma a gioco fermo per fallo in attacco.
    Giroud, puntata da scudetto
    La ripresa ha un’altra dose di pericolosità da subito: al 49′ in mischia parte il tiro di Calabria sul quale Giroud mette la punta dello scarpino che devia e indirizza in porta l’1-0. Si scalda la partita e le squadre si allungano, Osimhen ci prova ma Maignan para, Leao minaccia Ospina che poi si tuffa sul tiro a giro di Bennacer. Spalletti e Pioli si studiano, mosse e contromosse dalla panchina: nel Napoli fuori uno spento Insigne e un impalpabile Politano, dentro Elmas e Ounas, nei rossoneri tocca a Rebic e Krunic, out Giroud (infortunato) e Tonali. Spazio anche per Mertens per l’assalto finale. Sale la tensione, Theo e Osimhen vengono alle mani e si beccano il giallo, poi Pioli si copre con Florenzi e Saelemaekers al posto di Calabria e Messias, mentre il Napoli si gioca il tutto per tutto con Lozano e Anguissa (fuori Zielinski e Lobotka). Spinge il Maradona, Osimhen tenta l’ennesimo strappo della sua gara e impegna Maignan, dall’altra parte Theo Hernandez fa volare Ospina. All’89’ ritorna in campo Ibrahimovic (l’ultima presenza il 23 gennaio contro la Juve), al 94′ invece Ospina evita il 2-0 su conclusione di Saelemaekers. Poco male per il Milan, la vittoria arriva comunque ed è pesantissima. LEGGI TUTTO

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    Può starci il Goal in Napoli-Milan

    A Napoli la tensione è alle stelle. Al “Maradona” la sfida tra i partenopei e il Milan mette in palio punti importantissimi in chiave Scudetto. Al momento entrambe le squadre sono posizionate nella parte altissima della classifica con 57 punti.
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    La carica dei tifosi
    I tifosi azzurri lo sanno, anche loro possono ricoprire un ruolo fondamentale in questo incontro. Il “Diavolo” in trasferta ha perso soltanto una volta (9 vittorie e 3 pareggi nelle restanti 12 gare) ma il Napoli (8 successi, 3 pareggi e 3 ko in casa) spinto appunto dall’entusiasmo del pubblico amico potrebbe riuscire a fermare la squadra di Pioli. La sfida mette a confronto la miglior difesa interna (solo 9 gol al passivo per il Napoli) contro il miglior attacco esterno (31 reti realizzate per il Milan) del torneo. Può starci il Goal al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Spalletti avvisa il Milan: “Siamo al top, nessuno più motivato del Napoli”

    NAPOLI – È un Luciano Spalletti carico e consapevole della forza del proprio Napoli quello che parla alla vigilia del big-match contro il Milan: “Chi sta meglio non lo so e lo dirà la partita – spiega il tecnico azzurro in conferenza stampa -. Posso parlare della mia squadra e per quanto mi riguarda siamo al meglio possibile, siamo al top per giocare questa partita. Di sicuro nessuno è più motivato di noi. Siamo mettendo su una bella storia tutti insieme, compreso il nostro pubblico che ci sta caratterizzando nel nostro essere napoletani. Poi c’è lo stadio che porta il nome di Maradona e con la benedizione di Diego diventiamo ancora più forti”.
    “Lo scudetto rende immortali”
    Spalletti poi ripercorre il cammino che ha portato il suo Napoli a correre per il titol: “Scudetto? La parola posso pronunciarla sempre, noi vogliamo giocarci le nostre chance. Sappiamo che ci giochiamo moltissimo e che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere con una roba del genere”. Simile il cammino fatto dagli azzurri e dai rivali rossoneri: Come il Milan abbiamo avuto durante il percorso tanti infortuni e sono stati bravi i miei giocatori a ‘contagiarsi’, distribendosi nelle varie staffette la stessa determinazione e la stessa voglia di vincere le partite. Proprio nelle difficoltà – dice l’allenatore dei partenopei – la squadra ha costruito la sua forza ma devo fare i complimenti al Milan per il percorso che ha fatto negli ultimi tre anni per arrivare qui con il lavoro di Pioli, di Maldini e di Massara che conosco dai tempi della Roma. Sono una grande team”. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Lazio, piace il Multigol 2-3

    All’Unipol Domus va in scena il confronto tra il Cagliari e la Lazio. I rossoblù dopo aver collezionato la bellezza di 15 punti nelle precedenti 8 giornate sono chiamati alla prova del nove. La squadra allenata da Maurizio Sarri nell’ultima partita disputata ha perso all’ultimo istante contro il Napoli (1-2).
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    Possibili entrambe le porte violate al 90′
    Osservando con attenzione gli ultimi otto incontri disputati da Joao Pedro e compagni si nota subito una cosa: il Cagliari ha sempre segnato uno o due gol tranne che nella sconfitta esterna contro la Roma (1-0). L’undici di Mazzari nelle restanti sette gare ha fatto registrare quattro vittorie (tutte per 2-1 contro Sampdoria, Bologna, Atalanta e Torino) e tre pareggi (tutti per 1-1 contro Fiorentina, Empoli e Napoli).
    Anche la Lazio sembra “abbonata” al Multigol 2-3, tale intervallo di reti ha risposto “presente” in sei degli ultimi sette incontri dei biancocelesti. La partita in programma all’Unipol Domus si preannuncia molto equilibrata, non si può escludere almeno una rete per parte al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Spalletti promuove il Napoli: “Grande carattere”

    ROMA – Una gioia scatenata dopo il gol vittoria al 94′ e una vena polemica nel post partita per Luciano Spalletti, dopo il successo ottenuto in extremis sul campo della Lazio che consente al suo Napoli di agganciare il Milan in vetta alla classifica di Serie A. “C’era una brutta atmosfera intorno alla squadra – dice il tecnico azzurro -, le si rimproverava di non avere carattere ma dopo questa partita voglio vedere chi avrà il coraggio di dirlo ancora”.
    Lazio-Napoli 1-2: statistiche e tabellino
    Sassolini nella scarpa
    L’allenatore rispedisce al mittente qualche critica arrivata di recente e si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Il pareggio a Cagliari non si può fare? Oggi i sardi sono andati a vincere a Torino, sono in un gran momento. Con il Barcellona è anche colpa mia – dice Spalletti tornando sull’eliminazione dall’Europa League – ma ci può stare contro certe squadre di perdere, non ci hanno concesso niente”. La risposta dei suoi ragazzi è arrivata all’Olimpico: “Nel secondo tempo la squadra ha meritato, ha fatto un buon calcio. La vittoria è stata messa in discussione da un eurogol di Pedro, ma prima avevamo avuto due o tre occasioni. Affrontavamo una squadra difficile, la Lazio non è quella dell’andata: fanno bene nel palleggio e aggrediscono tutti insieme. Nel primo tempo abbiamo perso qualche pallone banale, nella ripresa invece non era facile far girare il pallone come abbiamo fatto noi. Perché Spalletti non leva Fabian? Spalletti lo lascia e poi fa questo gol qui”. Poi sulla corsa scudetto: “Abbiamo superato momenti difficili ma siamo lì e non abbiamo paura di giocare a viso aperto queste partite, ma dire che se non si vince lo scudetto è un fallimento – conclude Spalletti – non è corretto”.
    Guarda la galleryNapoli in orbita con Fabian Ruiz: Lazio ko 2-1 LEGGI TUTTO