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    Galatasaray-Barcellona, da provare il “2” al 90'

    Il Barcellona a pochi giorni dalla sfida con il Real Madrid è chiamato a giocare in trasferta sul campo del Galatasaray. Il confronto in programma al “Nef Stadium” di Istanbul mette in palio il passaggio ai quarti di finale di Europa League. Nessun gol nella sfida d’andata, si riparte dallo 0-0 del “Camp Nou”.
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    Blaugrana favoriti ma…
    Chi vince passa. Il pareggio con la nuova regola che non tiene conto dei gol segnati in casa e in trasferta non serve di certo a nessuno. La squadra allenata da Xavi poi in vista della partita con il Real cercherà di chiudere i giochi il prima possibile per evitare di spendere energie preziose nei supplementari. Per Depay  e compagni però vincere ad Istanbul non sarà un’impresa semplice, i giallorossi spinti dal tifo del pubblico amico potrebbero creare qualche problema alla compagine blaugrana. Il Galatasaray arriva all’appuntamento con il Barcellona dopo aver chiuso al primo posto il Gruppo E nella fase a gironi del torneo. I turchi nelle sei partite fin qui disputate non hanno mai perso ed in casa hanno fatto registrare due vittorie con Lazio (1-0) e Marsiglia (4-2) e un pareggio contro la Lokomotiv Mosca (1-1). Nella mente dei supporters spagnoli invece c’è ancora il successo per 4-2 ottenuto sul campo del Napoli nella gara valida per il ritorno dei sedicesimi di finale (1-1 all’andata). Il match si preannuncia equilibrato, un Barcellona sulla carta più forte (13 gol segnati nelle ultime 5 trasferte ufficiali) proverà a strappare il pass per i quarti con il “minimo” sforzo. Interessante il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati esatti: “0-1; 0-2; 1-2”. LEGGI TUTTO

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    Spalletti: “Osimhen o Vlahovic? Victor è top, Dusan un campione”

    VERONA – “Osimhen non ha ancora la capacità di percezione della distanza dal suo avversario e il tempo per venire incontro, a volte la gioca quando non deve o non la scarica, però quando parte ha una forza e una velocità incredibili. La partita nostra è stata buona, siamo stati attenti, ci siamo sacrificati, c’è stato carattere”. Spalletti è soddisfatto della vittoria del suo Napoli sul Verona, non potrebbe essere altrimenti, e ai microfoni di Dazn lo conferma.
    Spalletti e il paragone Osimhen-Vlahovic
    Sul paragone tra Osimhen e Vlahovic dice: “Dusan più forte? È un campione, se la Juve lo prende significa che ha tutto per stare a quel livello. Osimhen è un calciatore top perché ha tutto dalla sua parte, è un bravo ragazzo, è giovane, fa confusione ma solo perché vuole mettercela tutta. Nei tempi dell’attacco e nella scelta della direzione o degli spazi deve invece migliorare”.
    Spalletti: “Il ko col Milan? Ci è crollato tutto”
    “È stata pesantissima la sconfitta contro il Milan, avevamo l’entusiasmo giusto, ma loro sono stati bravi a starci addosso e abbiamo preso un gol evitabile. Ci è crollato tutto e qui il sentimento delle persone lo subisci perché sono innamorate di questa squadra. Oggi ci hanno incitato comunque, ma l’amarezza era tanta”, ha spiegato Spalletti.
    Spalletti su Zielinski e corsa scudetto
    “Tudor sta allenando perfettamente, sanno sempre cosa fare con e senza la palla, sono una squadra forte e quindi farsi trovare pronti è stato un bel segnale. Oggi i miei calciatori si sono guadagnati la pagnotta. Anguissa? Non l’abbiamo quasi mai avuto tra infortuni e Coppa d’Africa, dalla quale è tornato rintronato per il fuso orario. Anche Lobotka sa fare entrambi le fasi. Zielinski? Non ha giocato una partita, deve allenarsi con più forza se non gioca e fare quello che fa sempre. Se non gioca una partita non succede nulla, è normale nella rosa del Napoli. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, mettendo anche qualcosa in più del naturale perché la piazza lo vuole e la situazione è molto stimolante. Abbiamo possibilità importanti da giocarci”, ha concluso Spalletti.
    Guarda la galleryOsimhen, che doppietta: il Napoli vince a Verona LEGGI TUTTO

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    Verona-Napoli 1-2: doppietta di Osimhen e risposta a Milan e Juve

    VERONA – Il Napoli risponde a Milan e Juve con la doppietta di Osimhen al Verona e si tiene in lotta per la corsa allo scudetto. Passa in archivio il ko contro i rossoneri di settimana scorsa, la squadra di Spalletti ingabbia tatticamente l’Hellas, quasi mai pericoloso, se non nel finale di partita quando Faraoni riapre il match con il gol dell’1-2, prima di rimanere in dieci per il rosso a Ceccherini (espulso anche Faraoni dopo il triplice fischio). Il lavoro di massima attenzione della difesa e di filtro del centrocampo funziona e spenge le fonti di gioco gialloblù. Tudor non riesce ad infilare il quinto risultato utile consecutivo, resta a 41 punti, mentre il Napoli vola a 60, a -3 dal Milan.Guarda la galleryOsimhen, che doppietta: il Napoli vince a Verona
    C’è Barak, fuori Insigne e Zielinski
    Tudor recupera Barak, in dubbio fino all’ultimo ma titolare con Caprari e Simeone, tridente delle meraviglie da 35 gol stagionali. Spalletti ha qualche problema in più, Insigne non è al meglio e va in panchina insieme a Zielinski, due esclusioni pesanti. Torna a centrocampo dall’inizio Anguissa (non succedeva dal 22 dicembre contro lo Spezia), si piazza sulla linea di Lobotka e Fabian Ruiz. Chance per Politano e Lozano.
    Sblocca Osimhen
    Al primo affondo il Napoli è già letale e al 14′ passa in vantaggio: azione da rimessa laterale, Politano si prende il fondo e crossa per Osimhen che anticipa sul primo palo e stacca bene, fulminando Montipò e segnando un gol da attaccante di razza. La linea difensiva di Spalletti lavora molto sul fuorigioco muovendosi in avanti, Simeone o è braccato da Koulibaly e Rrahmani o è in offside e le fonti di gioco gialloblù sono oscurate dall’attenzione tattica di Anguissa e Lobotka soprattutto. Fabian Ruiz al 22′ fa volare Montipò con il mancino a giro, al 40′ invece termina una lunga corsa con la conclusione di destro, stavolta fuori. Poco prima Tudor perde Depaoli per un problema alla coscia, al suo posto Bessa.
    Doppietta di Osimhen, Faraoni non basta
    Si riparte con Osimhen in campo senza mascherina, solo una dimenticanza, gliela portano a secondo tempo iniziato. Il Napoli teme per Ospina che resta a terra per un colpo subito alla mano dopo il contrasto con Ceccherini, ma il colombiano stringe i denti e rimanda a sedere Marfella, il terzo portiere (Meret è out). La prestazione di Lozano rimane opaca, Spalletti lo toglie per Insigne e cambia anche l’altro esterno, Politano, con Elmas. Proprio dalla destra, di nuovo da rimessa laterale come in occasione del primo gol, il Napoli guadagna spazio per crossare con Di Lorenzo che serve con un passaggio rasoterra Osimhen, micidiale nel girare di prima il 2-0 al 71′. Troppo distratto il Verona, non si possono concedere due reti così. La reazione però c’è: al 77′ Tameze pesca l’inserimento di Faraoni in area che di testa non sbaglia e riapre la partita. L’1-2 riaccende l’entusiasmo dei tifosi di casa, ma all’83’ Doveri espelle Ceccherini per un fallo di mano (secondo giallo) e per il Verona si fa più dura in dieci. Infatti il Napoli riprende in mano il controllo, Elmas sfiora il tris e Mario Rui centra la traversa. Il recupero è rovente, anche Faraoni si fa espellere dopo il triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Galatasary, match da Over 2,5

    L’andata degli ottavi di finale di Europa League si gioca al “Camp Nou”, il Barcellona ospita il Galatasaray. Nel turno precedente i ragazzi di Xavi hanno avuto la meglio sul Napoli, decisivo il ritorno al “Maradona” (4-2) dopo l’1-1 dei primi 90 minuti. La compagine turca invece grazie al primo posto conquistato nel Gruppo E (composto da squadre del calibro di Lazio, Marsiglia e Lokomotiv Mosca) non ha dovuto disputare i sedicesimi di finale.
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    I blaugrana sembrano inarrestabili
    L’undici blaugrana è in uno stato di forma smagliante. Il Barcellona non ha mai perso nelle ultime otto partite disputate. Aubameyang e compagni oltre ad aver fatto registrare un pareggio e una vittoria nel doppio confronto con il Napoli sono anche riusciti a conquistare 16 punti nelle precedenti sei gare di campionato (17 gol segnati e 6 subiti).
    Sicuramente più altalenante il ruolino di marcia del Galatasaray. I giallorossi nella Super Lig turca occupano la 12ª posizione in classifica con un bottino di soli 35 punti in 28 giornate. Come se non bastasse Pulgar e soci hanno incassato la bellezza di 41 reti, solo 9 in meno del Rizespor penultimo (squadra con la peggior difesa del campionato).
    Il Galatasaray visto in Europa però non è la stessa squadra vista in Turchia, i “Leoni” con tre vittorie e tre pareggi non hanno mai perso nelle sei gare disputate nel Gruppo E. Per le quote il Barcellona parte senza dubbio favorito ma non si può escludere almeno una rete dei giallorossi. Intrigano sia la “combo” che lega il segno 1 all’Over 2,5 sia il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati esatti: “2-1; 3-1; 4-1”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti: “Se non reggi alle pressioni è impossibile vincere”

    NAPOLI – Il Napoli esce sconfitto dal match scudetto con il Milan e il tecnico azzurro Luciano Spalletti prova ad analizzare la sfida dello Stadio Maradona: “Si può iniziare dal fatto che loro hanno vinto e noi abbiamo perso – le parole di Spalletti a Dazn dopo la gara – non è mancato quasi niente, abbiamo cominciato bene la partita palleggiando e abbiamo avuto il sopravvento in determinate situazioni nelle quali si dovevano fare scelte diverse. Abbiamo costruito anche bene, dopo metà del primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa e siamo stati poco incisivi nell’andare a creare situazioni alla loro linea difensiva. Nel secondo tempo siamo rientrati sbagliando troppo, abbiamo preso gol e poi si è conclusa la partita”.Guarda la galleryGiroud di punta e Napoli ko: il Milan vola primo
    L’analisi di Spalletti
    Spalletti continua l’analisi della sconfitta: “Forse dovevamo creare qualche cosa in più in fase offensiva, non si è creato molto, ma, per quanto riguarda il palleggio, è stato fatto molto bene togliendo la parte finale del primo tempo e l’inizio di ripresa. Poi si è perso un po’ d’ordine, si è presa qualche ripartenza, però dentro l’area di rigore non abbiamo avuto tante palle gol. Il Milan è stato bravo a difendere, è finita così”. L’allenatore del Napoli poi riflette sulle sconfitte in match con tanta posta in palio, come quello di stasera e quello con il Barcellona: “Se giochi per la testa della classifica il livello di tensione sale, fa parte dell’essere campioni. Se non sai reggere le pressioni è chiaro che diventa quasi impossibile vincere, però ci sono delle qualità e dei caratteri fatti in un modo e altri in un altro modo. Per lunghi tratti ci siamo riusciti, in dei momenti di partita no. Il livello di calcio è questo in una città come Napoli, se non reggi le pressioni devi spostarti e andare un po’ più in là. Io domani mattina sarò di nuovo qui, se credi che arrivo all’allenamento non preparato hai perso”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Milan 0-1: ci pensa Giroud, Pioli è primo

    NAPOLI – La puntata da scudetto è di Giroud e fa malissimo al Napoli. Il francese decide il big match del Maradona con una deviazione in area su tiro di Calabria e lancia il Milan in testa alla classifica a 60 punti (Inter 58 ma con una gara in meno, Napoli 57). Per la prima volta in dieci sfide di campionato Pioli batte Spalletti, lo fa di misura (0-1) nel giorno più importante che potrebbe valere tantissimo in ottica tricolore e che riavvicina anche la Juventus al terzo posto (53 punti).Guarda la galleryGiroud di punta e Napoli ko: il Milan vola primo
    Chiesti due rigori, brutto taglio per Giroud
    Intensità alta e a fiammate, duelli tanti, equilibrio, ma poche occasioni da gol. Il Napoli si appoggia molto sulla velocità di Osimhen che scatta e allunga, ma è ben contenuto. Su un guizzo proprio del nigeriano il Maradona sussulta per un contatto in area con Kalulu, ma per Orsato e Var non c’è rigore. Il dubbio resta. Poco prima erano i rossoneri a chiedere il penalty per il contrasto Koulibaly-Bennacer, niente anche qui. Se i partenopei preferiscono i lanci per la punta, il Milan gestisce meglio il pallone e coinvolge molto Leao e Theo Hernandez a sinistra. Koulibaly e Rrahmani sono costretti a spendere il fallo e vengono ammoniti entrambi, lasciando il segno: Giroud viene fasciato alla caviglia per un taglio vistoso provocato dai tacchetti di KK. In porta non arrivano pericoli concreti, Osimhen e Leao sparano a salve, l’unica chance degna di nota è l’incornata di Messias su cui Ospina si supera, ma a gioco fermo per fallo in attacco.
    Giroud, puntata da scudetto
    La ripresa ha un’altra dose di pericolosità da subito: al 49′ in mischia parte il tiro di Calabria sul quale Giroud mette la punta dello scarpino che devia e indirizza in porta l’1-0. Si scalda la partita e le squadre si allungano, Osimhen ci prova ma Maignan para, Leao minaccia Ospina che poi si tuffa sul tiro a giro di Bennacer. Spalletti e Pioli si studiano, mosse e contromosse dalla panchina: nel Napoli fuori uno spento Insigne e un impalpabile Politano, dentro Elmas e Ounas, nei rossoneri tocca a Rebic e Krunic, out Giroud (infortunato) e Tonali. Spazio anche per Mertens per l’assalto finale. Sale la tensione, Theo e Osimhen vengono alle mani e si beccano il giallo, poi Pioli si copre con Florenzi e Saelemaekers al posto di Calabria e Messias, mentre il Napoli si gioca il tutto per tutto con Lozano e Anguissa (fuori Zielinski e Lobotka). Spinge il Maradona, Osimhen tenta l’ennesimo strappo della sua gara e impegna Maignan, dall’altra parte Theo Hernandez fa volare Ospina. All’89’ ritorna in campo Ibrahimovic (l’ultima presenza il 23 gennaio contro la Juve), al 94′ invece Ospina evita il 2-0 su conclusione di Saelemaekers. Poco male per il Milan, la vittoria arriva comunque ed è pesantissima. LEGGI TUTTO

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    Può starci il Goal in Napoli-Milan

    A Napoli la tensione è alle stelle. Al “Maradona” la sfida tra i partenopei e il Milan mette in palio punti importantissimi in chiave Scudetto. Al momento entrambe le squadre sono posizionate nella parte altissima della classifica con 57 punti.
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    La carica dei tifosi
    I tifosi azzurri lo sanno, anche loro possono ricoprire un ruolo fondamentale in questo incontro. Il “Diavolo” in trasferta ha perso soltanto una volta (9 vittorie e 3 pareggi nelle restanti 12 gare) ma il Napoli (8 successi, 3 pareggi e 3 ko in casa) spinto appunto dall’entusiasmo del pubblico amico potrebbe riuscire a fermare la squadra di Pioli. La sfida mette a confronto la miglior difesa interna (solo 9 gol al passivo per il Napoli) contro il miglior attacco esterno (31 reti realizzate per il Milan) del torneo. Può starci il Goal al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Spalletti avvisa il Milan: “Siamo al top, nessuno più motivato del Napoli”

    NAPOLI – È un Luciano Spalletti carico e consapevole della forza del proprio Napoli quello che parla alla vigilia del big-match contro il Milan: “Chi sta meglio non lo so e lo dirà la partita – spiega il tecnico azzurro in conferenza stampa -. Posso parlare della mia squadra e per quanto mi riguarda siamo al meglio possibile, siamo al top per giocare questa partita. Di sicuro nessuno è più motivato di noi. Siamo mettendo su una bella storia tutti insieme, compreso il nostro pubblico che ci sta caratterizzando nel nostro essere napoletani. Poi c’è lo stadio che porta il nome di Maradona e con la benedizione di Diego diventiamo ancora più forti”.
    “Lo scudetto rende immortali”
    Spalletti poi ripercorre il cammino che ha portato il suo Napoli a correre per il titol: “Scudetto? La parola posso pronunciarla sempre, noi vogliamo giocarci le nostre chance. Sappiamo che ci giochiamo moltissimo e che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere con una roba del genere”. Simile il cammino fatto dagli azzurri e dai rivali rossoneri: Come il Milan abbiamo avuto durante il percorso tanti infortuni e sono stati bravi i miei giocatori a ‘contagiarsi’, distribendosi nelle varie staffette la stessa determinazione e la stessa voglia di vincere le partite. Proprio nelle difficoltà – dice l’allenatore dei partenopei – la squadra ha costruito la sua forza ma devo fare i complimenti al Milan per il percorso che ha fatto negli ultimi tre anni per arrivare qui con il lavoro di Pioli, di Maldini e di Massara che conosco dai tempi della Roma. Sono una grande team”. LEGGI TUTTO